RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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lunedì 31 agosto 2015

Massimo Barlettani “Polline, il network della natura” a cura di Roberto Milani e Filippo Lotti

Qualcosa, a proposito del prossimo evento di Massimo Barlettani, vi ho già accennato qualche "post" fa (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/08/polline-il-network-della-natura.html)... ora il comunicato ufficiale...




Massimo Barlettani 
“Polline, il network della natura”
a cura di Roberto Milani e Filippo Lotti

MILANO. Una mostra che di per sé è un evento pensato per svilupparsi e concludersi in una sola sera. In questo contesto lo Spazio Tim4EXPO alla Triennale di Milano (Viale Alemagna, 6), dalle ore 18 alle 22 di sabato 19 settembre, presenta “Polline/il network della natura”, un percorso digitale nel lavoro artistico di Massimo Barlettani, curato da Roberto Milani e Filippo Lotti con i video di Viacheslav Zakharov.

Nato a Volterra (Pi) nel 1956, Barlettani ha iniziato a dipingere fin da giovanissimo. Questa passione lo ha portato a scegliere una professione creativa e nel 1979 ha aperto una sua attività in campo pubblicitario. Nel 1989 ha fondato l’agenzia B&A che tuttora dirige.
È stato uno dei fondatori di Casa d’Arte San Lorenzo e ne ha seguito il percorso di ricerca e di promozione artistica. Insieme a loro ha contribuito all'ideazione ed al coordinamento del “Premio Patrizia Barlettani Next Generation” dedicato ai giovani artisti.
Nel frattempo ha continuato la sua ricerca artistica con un percorso che dalla pittura astratta si è evoluto in una ridefinizione figurativa di elementi iconici in particolare figure femminili ed elementi naturali.
Il contatto professionale continuo con fotografi ed artisti internazionali lo ha aiutato a sviluppare una forte sensibilità, vicina al mondo della moda e del design. Vive e lavora a Cerreto Guidi (Fi).

Le immagini di Massimo Barlettani raccontano una natura viva attraverso la spettacolarità dei suoi elementi più comunicativi: i fiori.
I fiori hanno un potere attrattivo e vitale grazie alla loro sgargiante bellezza ed è così che riescono a diffondere le spore e a perpetuare la vita.
Quasi presenze, un po’ apparizioni, immagini rarefatte e suggestive, le opere di questo evento colgono una bellezza potente con tagli compositivi quasi fotografici ma con una tecnica che riporta la pittura al centro del lavoro artistico.
Il polline diffonde la vita, Tim diffonde informazioni.
I fiori sono la comunicazione e la connessione della natura, Tim è la comunicazione e la connessione delle donne e degli uomini.
È questo che lega la ricerca artistica focalizzata sulla spettacolare indagine dell’attrazione naturale di Massimo Barlettani e l’impegno Tim per rendere più semplice, immediata, accessibile ed efficace la comunicazione.
Il lavoro di Massimo Barlettani nasce già attraverso la tecnologia; infatti la scelta dei suoi soggetti, le distorsioni cromatiche le contaminazioni formali, i tagli particolari, vengono sviluppati su pc con un intenso utilizzo della rete.
Perché, quindi, non continuare a pensare in modo digitale e raccontare il tutto con filmati che rappresentano essi stessi il lavoro artistico?
In mostra circa venti opere pittoriche, quasi tutte inedite, di Massimo Barlettani: tre quadri di grande formato (150x150 cm.) che rappresentano l’esplosione della vita, unitamente ad alcuni dipinti che continueranno la narrazione del progetto “Polline” (presentato per la prima volta a Firenze nell’ottobre 2014), attraverso la spettacolarità del permanere della vita.
Particolarmente interessante e suggestive le opere della serie “fiorescenza”, 12 piccoli lavori formato i-pad che dialogheranno con altrettanti schermi i-pad dove scorreranno dei video creati dal videomaker Viacheslav Zakharov: frames di filmati collegati a tutti gli altri schermi della location creando una sorta di istallazione video.
Le opere rappresentano lo stesso soggetto, un ramo di fiori di pesco analizzato e raccontato con diversi trattamenti cromatici. L’idea dell’artista è quella di mettere l’accento sulla soggettività della visione; le immagini cambiano in base alla luce ed al contesto, ma anche e soprattutto in base a chi le osserva. Lo stesso soggetto, la stessa immagine crea emozioni diverse a secondo dello stato d’animo e del desiderio di approfondimento di chi guarda.
Per l’evento sarà realizzata una piccola pubblicazione che illustrerà e documenterà il progetto.
Le opere in mostra, dal 20 settembre, saranno visibili on line sul sito www.massimobarlettani.it.
Per info: Casa d’Arte San Lorenzo 0571 43595 - galleria@arte-sanlorenzo.it.

Genere: mostra personale
Artista: Massimo Barlettani
Titolo: “Polline, il network della natura”
A cura di: Roberto Milani e Filippo Lotti
Inaugurazione: sabato 19 settembre 2015, ore 18
Luogo: Spazio Tim4EXPO Triennale di Milano - Viale Alemagna, 6 Milano
Durata: 19 settembre 2015 (solo per una sera!). Dal 20 settembre la mostra è visitabile on-line su www.massimobarlettani.it
Orario: dalle 18 alle 22 ingresso libero
Organizzazione e allestimento: Casa d'Arte San Lorenzo
In collaborazione con: Casa d’Arte San Lorenzo, C.R.A. - Centro Raccolta Arte, BeA, VZFilms
Apparato mediatico: Viacheslav Zakharov (video)
Ufficio stampa: FuoriLuogo – servizi per l’Arte
Info: Tim (Emanuela Bera), emanuela.bera@telecomitalia.it, 335 6339309; Casa d’Arte San Lorenzo, 0571 43595, galleria@arte-sanlorenzo.it

“L’evoluzione Bio-logica dell’arte”

Ancora per più di due mesi per poter visitare questa iniziativa all'EXPO 2015 dove sono presenti tanti amici...



“L’evoluzione Bio-logica dell’arte”

MOSTRA COLLETTIVA d’Arte Contemporanea
A CURA DI Roberta Macchia
Como Business Center
PADIGLIONE ITALIA – EXPO MILANO 2015
1 MAGGIO - 31 OTTOBRE 2015


“L’evoluzione Bio-logica dell’arte”
Lo spazio istituzionale Como Business Center al Padiglione Italia dell’Expo di Milano 2015 propone per tutta la durata dell’esposizione universale, dal 1° maggio al 31 ottobre, la mostra collettiva d’arte contemporanea “L’evoluzione Bio-logica dell’arte”, a cura di Roberta Macchia.
Si tratta di un progetto in divenire che crescerà di mese in mese.


Gli artisti partecipanti sono:
Giulio Mantovani
Ludmilla Redchenko
Matteo Galvano
Andrej Mussa
Andrea Chiesi
Andrea Pinchi
Massimo Villa
Davide Forleo
Roberta Serenari
Tamara Ferioli
Pierluigi Ratti
Andrea Gnocchi
Antonio Marciano
Filippo Borella
Stefano Fioresi
Stefano Butera
Armando Fettolini
Giulio Zanet
Simone Fontana
Erika Trojer
Florencia Martinez
Annalisa Fulvi
Gabriela Butti

L'iniziativa è di Sviluppo Como Spa, soggetto attuatore di SistemaComo2015, e Unioncamere Lombardia.
 

Imago Mundi – Luciano Benetton Collection MAPPA DELL’ARTE NUOVA alla Cini di Venezia

Tanti gli amici in esposizione all'interno di questo grande "contenitore" di arte e cultura, a cura di Luca Beatrice... da Thomas Berra a Christian Balzano, da Ali Hassoun a Massimiliano Alioto...

Imago Mundi – Luciano Benetton Collection MAPPA DELL’ARTE NUOVA

alla Fondazione Giorgio CINI a Venezia

Cinque continenti, più di 40 Paesi, 6.930 artisti con opere 10×12 centimetri
Arte e Mondo senza confini. Imago Mundi, il progetto globale non profit di arte contemporanea di Luciano Benetton, espone parte delle sue collezioni: 6.930 artisti con opere 10×12 centimetri provenienti da più di 40 Paesi e popolazioni native.

In mostra le collezioni di Algeria, Boscimani del Kalahari, Nigeria, Sud Africa, Tunisia, Uganda/Ruanda/Burundi (AFRICA); di Brasile, Caraibi, Cile, Colombia, Cuba, Messico, Stati Uniti e degli Indigeni nativi americani (AMERICHE); di Afghanistan, Arabia Saudita, Corea del Nord, Filippine, Giordania, Iran, Israele, Siria, Tailandia, Tibet (ASIA);  di Austria, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria (EUROPA); degli artisti aborigeni d’Australia (OCEANIA).
Visita il sito di Imago Mundi

Sandro Cabrini Archetipi del sogno: la danza

L'amico Sandro Cabrini a Firenze, al Museo Marcello Tommasi




Sandro Cabrini
Archetipi del sogno: la danza

MUSEO MARCELLO TOMMASI
già Atelier di Benvenuto Cellini
Firenze, Via della Pergola 57

8 ottobre - 8 novembre 2015
inaugurazione giovedì 8 ottobre, ore 18

comunicato stampa, 5.08.2015

Un percorso tra reale e onirico, raccontato da sagome umanizzate - figure emblematiche dell’espressione artistica di Sandro Cabrini - è la mostra antologica “Archetipi del sogno: la danza”, aperta al pubblico dall’8 ottobre all’8 novembre al “Museo Marcello Tommasi già Atelier di Benvenuto Cellini”.
L’esposizione, che si snoda nelle sale interne e nel giardino antistante il Museo, presenta un corpus di 40 opere,  realizzate dal 1970 ad oggi, fra cui sculture, installazioni, opere su carta, su tela, video e numerosi inediti.

Il file rouge che lega questi lavori è la rappresentazione stilizzata dell’uomo, dai tratti semplici e lineari, una presenza costante resa con l’utilizzo di diverse tecniche e materiali: da sculture in ferro o legno, a opere in carta o su tela.
Le sculture Dance e Dance in the ballroom del 2013 realizzate in ferro arrugginito, sottolineano il tema della mostra legato alla danza, attraverso figure che evocano un movimento armonico in uno spazio indefinito. Scenari analoghi vengono riproposti nei collage su carta di cotone indiana Moon e Garden del 2012, dove le numerose sagome ondeggianti e dalle tinte primarie, si stagliano sul foglio, creando un forte impatto visivo e riconducendo ad una dimensione ovattata, legata al sogno.
Di estrema delicatezza e forza sono le opere realizzate nel 2015, bassorilievi in carta, Masquerade, Chorus, Backstage, che nuovamente vedono protagonisti soggetti stilizzati che danno vita a dinamiche coreografie.

L’originalità del lavoro di Sandro Cabrini emerge nel trasmettere una molteplicità di significati e di riflessioni, partendo dalla ripetizione di una forma - sola o in gruppo, statica o danzante -, che assume un aspetto poetico, misterioso, rassicurante e ironico.
Un’espressione di estrema semplicità, che racchiude al contempo, riflessioni sull’uomo, sul rapporto con il mondo circostante, sulla società umana e sugli stati d’animo.
La poetica dell’artista è chiaramente sintetizzata nel testo critico di Maurizio Vanni che afferma: “Cabrini non si preoccupa di interpretare le proprie lucide visioni surreali, ma cerca nella totale libertà espressiva quei flussi di energia cerebrale che, unite alla fantasia e a un personale humour, coinvolgono lo spettatore in un processo consapevole di conoscenza e auto-conoscenza. Di fronte alle sue strutture in bassorilievo e alle sue istallazioni, è possibile perdere il senso del quotidiano ritrovandosi a fantasticare in mondi assurdamente possibili”.

Accompagna la mostra un catalogo con testi critici e opere che ripercorrono la carriera artistica di Sandro Cabrini.

Cenni Biografici
Sandro Cabrini nasce a Milano nel 1948, si diploma al Liceo Artistico di Brera e nel 1975 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Dal 1968 si dedica alla pittura e alla creazione di una particolare forma di espressione simbolica. Tra il 1995 e il 2000 compie diversi viaggi di studio negli Stati Uniti e in Inghilterra, e nello stesso periodo è invitato a svolgere un’attività didattica presso l’Università IULM di Milano, in cui approfondisce i temi della scrittura alfabetica e dei simboli. Nel 2009 viene invitato a San Pietroburgo a svolgere un Master Class sulla sua attività pittorica. Nel corso della sua carriera artistica espone con mostre personali e collettive in Italia (Milano, Torino, Orvieto, Lucca, Genova, Grosseto, Pordenone) e all’estero (Chicago, Houston, San Pietroburgo, Ginevra, New  York, Miami, Seoul, Hong Kong, Shanghai).
Alcune sue opere sono esposte in permanenza presso: la Civica Raccolta del disegno di Salò, Ospedale di Circolo Macchi di Varese, il Parco delle Sculture dell’Idroscalo di Milano con una scultura realizzata per Expo, il Yeoung Museum of Contemporary Art - Gwang-Ju di Seoul - Sud Corea e il Chang Lian a Shanghai - Cina. www.sandrocabrini.com

Museo Marcello Tommasi
Il Museo Marcello Tommasi già Atelier di Benvenuto Cellini è uno spazio che affonda le proprie radici nelle vicende artistiche di Firenze di cinque secoli fa. Era infatti il luogo dove Benvenuto Cellini (1500-1571) fuse l’aitante Perseo che mostrava orgoglioso la testa di Medusa dalla Loggia dei Lanzi, in Piazza della Signoria. Nei primi anni settanta il laboratorio, che durante il corso dei secoli vide l’alternarsi di artisti e artigiani, fu acquistato dallo scultore e pittore Marcello Tommasi, che ne fece il suo studio per quasi quarant’anni, lasciando una ricca collezione di marmi, gessi, bronzi, disegni, bozzetti, dipinti e incisioni.
Lo studio è stato di recente recuperato, grazie a un lavoro di restauro conservativo e di archiviazione delle opere custodite al suo interno, lasciando  il più possibile integri architetture, suddivisione degli ambienti, disposizione degli arredi.
Oggi lo spazio, gestito dalla nipote di Marcello Tommasi, Francesca Sacchi Tommasi, offre una ricca programmazione mostre ed eventi culturali. www.etraeventsfirenze.it

Coordinate mostra
Titolo Sandro Cabrini. Archetipi del sogno: la danza
Sede Museo Marcello Tommasi già Atelier di Benvenuto Cellini
Via della Pergola 57 - 50151 Firenze
Date 8 ottobre - 8 novembre 2015
Inaugurazione giovedì 8 ottobre, ore 18
Orari martedì - sabato dalle 15 alle 19
Info pubblico tel. 055 3860357 -  info@etraeventsfirenze.it

Ufficio stampa mostra
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 - info@irmabianchi.it
testi e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it

Frasi rubate 67



Perché la gente vuole che l'arte abbia un senso, se accetta che la vita non ne ha? 

David Lynch

http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/search/label/_Frasi%20rubate 

domenica 30 agosto 2015

LA GRANDE MADRE Palazzo Reale a cura di Massimiliano Gioni

Una mostra da non perdere! da Yoko Ono a Boccioni, da Marlene Dumas a Cindy Sherman passando per Jeff Koons...


LA GRANDE MADRE
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
26 Agosto - 15 Novembre, 2015


lunedì: 14.30 – 19.30

martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30 – 19.30 
giovedì e sabato: 9.30 – 22.30


Ingresso: intero 8 €; ridotto 5 €

Catalogo Skira Editore
Visite guidate www.adartem.it

Attraverso le opere di oltre 130 artisti internazionali, La Grande Madre, a cura di Massimiliano Gioni, ripercorre un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri, dalle avanguardie storiche ad oggi.

Una mostra promossa da Comune di Milano | Cultura
Ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardiinsieme a Palazzo Reale per Expo in città 2015

Realizzata con il sostegno di BNL Gruppo BNP Paribas, main sponsor dell’esposizione.

Attraverso le opere di oltre cento artisti internazionali, La Grande Madre analizza l'iconografia e la rappresentazione della maternità nell'arte del Novecento, dalle avanguardie fino ai nostri giorni.

Dalle veneri paleolitiche alle ‘cattive ragazze’ del post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell’arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. Archetipo e immagine primordiale, la madre e la sua versione più familiare di “mamma” sono anche stereotipi intimamente legati all’immagine dell’Italia. 

La Grande Madre è una mostra sul potere della donna: partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione passa in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri.

Con un allestimento che si estende su una superficie di circa 2.000 metri quadrati al piano nobile di Palazzo Reale, La Grande Madre porta l’arte contemporanea al centro del programma di Expo in città, collegando la storia dell’arte alle questioni più urgenti del nostro tempo. La Grande Madre mescola il contemporaneo con la storia, accostando opere di oggi e capolavori storici, gemme sconosciute e artefatti provenienti dal mondo del cinema e della letteratura, ed evocando un ricco tessuto di associazioni, ricordi e immagini. 

La Grande Madre è una mostra promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale per Expo in città 2015

sabato 29 agosto 2015

"Iper-Mondi": personale di Armando Orfeo al Foyer del Gran Teatro 'Giacomo Puccini' di Torre del Lago

"Iper-Mondi": personale di Armando Orfeo al Foyer del Gran Teatro 'Giacomo Puccini' di Torre del Lago Puccini (28 agosto - 25 settembre 2015)

 


Venerdì 28 agosto 2015 alle ore 17, presso il Foyer del Gran Teatro ‘Giacomo Puccini’ in via delle Torbiere a Torre del Lago Puccini (Lu), si inaugura “Iper-Mondi”, personale del pittore Armando Orfeo.

Protagonista dei dipinti ad acrilico e olio di Armando Orfeo è il ‘Signor Cozza’, bizzarro individuo che vive negli ‘Iper-Mondi’: in questa pluralità di universi paralleli, il personaggio ideato da Orfeo si muove, inquieto e curioso, tra numerosi oggetti simbolici e architetture ardite. L’artista sottolinea il paradosso insito nel destino dell’uomo, riproducendo situazioni surreali nelle quali l’unica via di salvezza appare la Patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie. Orfeo realizza così un’onirica indagine sulla condizione dell’essere umano, con i suoi miti e i suoi dilemmi, con le sue fragilità e le sue - sempre più artificiose - sicurezze: lo fa servendosi di un’ironia volta a stimolare una riflessione non banale sull’esistenza e a indicare una visione ‘altra’ del mondo.

Armando Orfeo - nato a Marina di Grosseto (Gr) nel 1964 - vanta un nutrito curriculum espositivo, con numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Negli anni '80 collabora con le riviste di fumetto d'autore ‘Tempi supplementari’ e ‘Frigidaire’, pubblicando una serie di storie con personaggi di sua invenzione. Come illustratore pubblicitario lavora, a partire dal 2000, con Artemidatre di Milano, per la quale esegue progetti di immagine commissionati da importanti aziende italiane e straniere, tra cui: FIAT Engineering, Finanza & Futuro, LifeScan, Perfetti, Sanofy-Aventis, Sperlari, Sun Microsystems, Tre Marie, Vaillant.

La mostra, organizzata dalla Fondazione Festival Pucciniano in collaborazione con la galleria Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio, è corredata di brochure con introduzione di Gianni Costa. Rimarrà aperta fino al 25 settembre 2015, dal lunedì al venerdì, con orario 10 - 13.30 / 15 - 18. La mostra sarà visitabile anche nelle sere delle rappresentazioni degli spettacoli.

venerdì 28 agosto 2015

“Polline / il network della natura”



“Polline / il network della natura”
un percorso digitale nel lavoro artistico di Massimo Barlettani curato da Roberto Milani e Filippo Lotti con i video di Viacheslav Zakharov.

OPENING sabato 19 settembre 2015, ore 18

Spazio Tim4EXPO
La Triennale di Milano
viale Alemagna 6, 20121 Milano

giovedì 20 agosto 2015

Per non essere frainteso, a proposito del post "Abbasso il Re! Evviva il Re! Cambiano i Direttori di venti Musei Nazionali Italiani! "

Una premessa per non essere frainteso, relativa al post di qualche giorno fa

Abbasso il Re! Evviva il Re! Cambiano i Direttori di venti Musei Nazionali Italiani!

Personalmente non ho nulla sul fatto che siano stati nominati 7 stranieri come nuovi direttori di altrettanto importanti musei italiani... nutro dubbi sul sistema arte in Italia!
Oggi sulla bacheca ufficiale di FB del Ministro sono apparsi due post, il primo un re-tweet che recita così:




ok, condivido ma allora perchè non esiste anche un concetto europeo di gestione patrimoniale e perchè ogni nazione europea ha legislazioni e leggi amministrative, di controllo e gestionali differenti (vedi ad esempio le aliquote IVA e simili per quanto riguarda la commercializzazione delle opere stesse o le notifiche del patrimonio artistico in mano ai collezionisti privati)?

Con il secondo risponde alle numerose critiche fatte in rete, in base ai metodi di scelta e sui nomi prescelti, con un articolo apparso su LA STAMPA (http://www.lastampa.it/2015/08/20/cultura/da-parigi-a-new-york-la-mappa-degli-italiani-che-contano-nei-musei-GdfzdSfKiWpOv1Bu66NCFL/pagina.html) dove evidenzia il fatto che molti italiani nel mondo ricoprono posizioni di rilievo nel sistema arte globale.

La semplicissima riflessione che ho fatto ed ho postato sulla mia bacheca di FB è questa:

"Oggi il ministro ha risposto sulla sua pagina di fb pubblicando un articolo de La Stampa che elenca quanti italiani ricoprono posizioni importanti all'interno di istituzioni straniere... appunto! Se tanti professionisti italiani sono all'estero i motivi possono essere molteplici ma due mi balzano immediatamente agli occhi: 

1) l'inevitabile fuga delle eccellenze, vista la mancanza di opportunità;
2) se gli italiani sono così preparati da essere in molti posti chiave all'estero, perchè non sono all'altezza del sistema Italia?"

OPEN 18. Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni

Giunge alla 18° edizione una delle manifestazioni artistiche più interessanti d'europa! 

 

OPEN
18. Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni
3 - 23 settembre 2015
Venezia Lido, Hilton Molino Stucky
La diciottesima edizione di OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni si terrà dal 3 al 23 settembre a Venezia Lido e all’Hilton Molino Stucky parallelamente alla Mostra d’Arte Cinematografica.
La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications in collaborazione con il Comune di Venezia e la Municipalità di Lido Pellestrina.

18 anni, un traguardo sancito da un nuovo contesto espositivo quello del Molino Stucky, il più importante monumento di archeologia industriale conservato a Venezia. Eretto in stile neo-gotico sull'isola della Giudecca nel 1895 per volontà dell'industriale Giovanni Stucky, oggi sede dell’Hilton e centro culturale.


Importanti e numerose le partecipazioni curatoriali di quest’anno tra cui Achille Bonito Oliva, Daniela Palazzoli, Chang Tsong-zung, Serena Mormino, Bruno Grossetti, Bianca Laura Petretto, J.J Shih per Taiwan, Wen-i Yang per la National University of Arts e Gertrud Aeschlimann per art-st-urban.

Sarà inoltre realizzata per OPEN 18 l’opera “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto. Il segno-simbolo del Terzo Paradiso ideato da Pistoletto inscrive nella linea dell’infinito un cerchio, evocativo dei cicli della rigenerazione della materia e della circolarità del tempo. Il Terzo Paradiso è il mito contemporaneo che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo passaggio epocale, in cui diviene essenziale ricercare la congiunzione tra il primo paradiso (naturale) ed il secondo (artificiale, creato dall’uomo). Un’azione collettiva promossa dalla Cittadellarte, Strada del Riso, N.o.v.a.Civitas e Amarte, curata da Serena Mormino per sollecitare l’'assunzione della responsabilità sociale collettiva e la riflessione sulle tematiche della sostenibilità ambientale che in questa forma simbolica sarà tracciata a partire da vari materiali di scarto e riciclati, come il riso e, per Venezia, il vetro, le bricole e le cime.  

Gesto e stasi, movimento e immobilità, giostra delle forme e delle superfici, si arrotolano, piegano, distendono e biforcano, fra le sculture e le installazioni di più di 40 artisti provenienti da 12 paesi che accendendo nel reale cortocircuiti espressivi.
ARTISTI PARTECIPANTI

Cina | Zeng Chenggang
Cina | Qin Feng
Colombia | Jaime ArangoCorrea
Corea USA| Nam June Paik 
India| Ravinder Reddy
Georgia | Eteri and Gocha Chkadua
Germana Italia| Ulrike Pusch (Holbinger) & Piero Pizzul
Italia | Lello Ardizzone alias Tony Wetfloor
Italia | Daniele Basso
Italia | Carlo Bernardini
Italia | Francesco De Molfetta
Italia | Piero Fogliati
Italia | Tancredi Mangano
Italia | Vincenzo Mascia
Italia | Michelangelo Pistoletto
Italia | Ri.co.
Italia | Marco Nereo Rotelli
Italia | Sguardi Sonori
Italia | Arianna Spada
Italia | Aldo Spinelli
Italia | Giuliano Tomaino
Italia | Umberto Zampini e Piero Viti
Spagna | Roqué
Svezia | Mats Bergquist
Svizzera| Heinz Aeschlimann
Taiwan, R.O.C. | Yahon Chang
Taiwan, R.O.C.|  Lee Kuang-Yu
Turchia | Gönül Nuhoğlu
USA | Daniel Rothbart

National Taiwan University of Arts:
TSENG Wei-Ya
LIU Chun
HSIAO Yu-Fan
WU Shang-Ye
HSU Hsiao-Li
HUANG Hung-Hao
PAN Yen-An
CHEN Jing-Ying
JHANG Ru-An


art-st-urban , Young Artist in Residence Program,  ASPHALT ART
Ali Della Bitta | USA
Magdel Fourier-van Rooyen | Sud Africa
Drew Goerlitz | USA
Nils Hint | Estonia
Wei Kun | Cina
Crystal Schenk | USA
Angie Seykora | USA
Gosia Wojdylo | Polonia

martedì 18 agosto 2015

Abbasso il Re! Evviva il Re! Cambiano i Direttori di venti Musei Nazionali Italiani!

Abbasso il Re! Evviva il Re!
Cambiano i Direttori di venti Musei Nazionali Italiani!

Una ventata di freschezza ai vertici dei nostri musei? Così sembrerebbe, leggendo per lo meno, l'elenco delle neo nomine emanate dal Ministro Franceschi... (vedi http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2015/08/18/tanti-stranieri-tra-i-nuovi-direttori-dei-piu-grandi-musei-italiani.-agli-uffizi-arriva-un-tedesco_cb72faa4-0850-450c-b106-aac71b871b0f.html).

a Stoccarda in compagnia di Alessandro Sarti, Antonio Natali e Giovanni Maranghi


Su venti nuovi direttori, 10 sono uomini e 10 sono donne (saranno contenti i difensori delle "quote rosa" che con questo 50% hanno avuto un contentino tondo, tondo...). Sette sono gli stranieri... 
Fra questi 20, molti sono personaggi già noti, altri meno. Molti tecnici, altri hanno esperienze al'estero e solo alcuni sono dei veri manager.

Gioisco per la Collu che approda a Roma e sono molto dispiaciuto per Natali, con il quale ho avuto l'onore di collaborare, che viene "disarcionato" dagli Uffizi...
Per il resto, non cambia niente! 
Non cambia niente finchè il sistema gestionale dei Musei italiani rimane imbrigliato nella rete burocratica tipicamente tricolore...

Cambiare direttore serve a poco, veramente a poco. Serve a disstribuire contentini e fare propaganda.
Quello che andrebbe cambiato, radicalmente, prima delle persone, sarebbe l'intera gestione dei Musei italiani. 
Trasformarli in strutture snelle, autonome e produttive. 
Occorrono manager! Manager esperti, appassionati e competenti...

lunedì 10 agosto 2015

Settis: Perché gli italiani sono diventati nemici dell’arte, dal "IL GIORNALE DELL'ARTE"

Dal "IL GIORNALE DELL'ARTE" edizione on-line, un bell'articolo di Salvatore Settis...


Settis: Perché gli italiani sono diventati nemici dell’arte

Malgrado si sia data le leggi migliori del mondo, oggi l’Italia maltratta l’arte: è stranamente diventata un Paese ignorante e regredito dove prevalgono l’incultura e l’indifferenza verso la devastazione del paesaggio e dell’ambiente. È dunque necessario che sia il mondo a difendere il patrimonio artistico e naturale dell’Italia?


continua a leggere su:

lunedì 3 agosto 2015

Toffoletti vola a Londra...

Grande successo per la partecipazione dell'amico Pier Toffoletti a Londra alla collettiva allestista alla  RAMSON ART GALLERY (62-64 Pimlico Rd, London SW1W 8LS, Regno Unito), in compagnia dell'altro caro amico, Gianfranco Meggiato... 

ecco qualche immagine...




















SetUp Art Fair 2016



Nonostante manchino ancora diversi mesi all'appuntamento, fervono i lavori del comitato organizzativo di SetUp Art Fair 2016, la fiera d'arte contemporanea più dinamica del panorama italiano, giunta alla sua 4° edizione, che aprirà i battenti il prossimo 29 gennaio a Bologna...

Scoprite tutte le novità sul sito http://www.setupcontemporaryart.com/

sabato 1 agosto 2015

Vivere d’Arte



Vivere d’Arte promuove più arte per tutti. 
Per i mecenati, perché offre l’opportunità di commissionare opere d’arte ispirate al proprio brand. 
Per gli artisti, perché dà la possibilità di vivere grazie al proprio talento, di farsi conoscere e di intraprendere una carriera professionale. 
Per il pubblico, perché consente di comprare o commissionare opere uniche a un prezzo accessibile.

Scopri di più su: