tag:blogger.com,1999:blog-6846535364723813652.post7666541308279852603..comments2023-05-22T10:34:03.543+02:00Comments on La stanza privata dell'arte by Roberto Milani: Un'intervista colorata di Blu di Prussia: Gio LacedraRoberto Milanihttp://www.blogger.com/profile/05138807540849645400noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-6846535364723813652.post-56765109676614344312013-04-03T20:51:06.180+02:002013-04-03T20:51:06.180+02:00Caro Anonimo,
in tutta onestà non mi sono mai pre...Caro Anonimo, <br />in tutta onestà non mi sono mai preoccupata di voler fare meglio (o di poter fare peggio) della Beecroft, artista della quale ho scritto, che conosco a fondo, e che apprezzo moltissimo. Mi sono piuttosto preoccupata di fare qualcosa che fosse mio. Mio soltanto. Certo è anoressia, certo è bulimia. Ma è la mia storia, è il mio dramma, è il mio trauma, è la mia memoria. Meglio o peggio non lo so. Per me meglio o peggio non esiste. Questo è quello che sono e questo è quello di cui mi faccio portatrice. E questo è il modo in cui sono in grado di farlo. Devi sapere, caro anonimo,che ogni elemento presente in IO SOTTRAGGO ha una profondissima ragione d'essere. Pensa: persino la musica che tu definisci commerciale! E se anche tu avessi brani musicali più sofisticati, ricercati, anticonformisti e colti da consigliarmi,ti confesso che non potrei mai accettarli... perchè toglierebbero senso al mio lavoro "autobiografico", totalmente "autobiografico", pur nella sua superficialità. In IO SOTTRAGGO, mio caro, nulla è superficiale. Neppure il brano che tu trovi tale. Ma questo è un tuo giudizio, è un tuo parere, dunque non ho premura di scardinarlo ad ogni costo. Devi restare di questa idea, se ti è necessario. Per te quel brano sarà sempre superfluo, per me invece sarà sempre carico di memorie dolorose, carico di tutti i miei digiuni, carico di tutte le notti trascorse coi crampi allo stomaco per la fame e 40 battiti cardiaci al minuto, ascoltandolo in loop e ripetendo con le dita tra le costole "indossi il vuoto con classe, ma è tutto ciò che avrai...". Avevo 26 anni e ascoltavo gli Afterhours mentre morivo di anoressia. Cosa c'è di tanto superficiale in questo? Chissà cosa può mai significare questa frase per te: "indossi il vuoto con classe, ma è tutto ciò che avrai...". Chi lo sa! Del resto...a chi scrive con tanta superficialità di quanto questo brano sia a suo avviso superfluo, cosa potrebbe mai interessare? Le altre "superficialità" cui ti riferisci me le hai gentilmente risparmiate? Grazie!<br />Io non lo so se hai conosciuto l'anoressia e la bulimia da vicino. Perchè onestamente è il tuo giudizio che a me pare affrettato e superficiale. Nel 1993 Vanessa Beecroft affrontò il tema dei disturbi alimentari con una performance in cui, tra le altre cose fu esposto il suo libro del cibo, ovvero il suo diario di bulimica. Otto anni di bulimia ordinatamente raccolti in una lista quotidiana di cibi mangiati con i relativi apporti calorici. In quel diario tutto era metodico e ossessivo, solo nomi di alimenti e calorie. Bene: Hai mai visitato l'installazione di IO SOTTRAGGO? Hai mai letto qualche pagina dei miei diari? c'è dentro di tutto e disordinatamente: disegni, frammenti di poesie, confessioni intime e dolorose, dialoghi tra me e la malattia, addizioni in colonna degli apporti calorici, sottrazioni in colonna, registrazione del peso corporeo.. c'è di tutto. Ma il meglio e il peggio non esistono. Esistono le differenze.Pur affrontando lo stesso tema, su traccia esplicitamente autobiografica, ti garantisco che vi sono differenze sostanziali, differenze che dovresti aver notato, prima fra tutte: chi performa. Una differenza netta, direi: Lei scelse di far agire un gruppo di modelle, sue colleghe di studio all'accademia di Brera, facendo indossare loro della biancheria intima di sua appartenenza. Nella mia performance invece chi agisce sono io, ed io soltanto. Con lo stesso corpo che ha sofferto di anoressia e bulimia, con lo stesso corpo che puoi vedere scheletrico nelle foto-reportage del 2005, con lo stesso corpo che ho ammalato, io agisco il mio racconto. <br />Perchè bisogna ragionare in termini di " meglio o peggio"? <br />Che discorso è: "è meglio che non si confonda il fenomeno artistico con il fenomeno sociale in quanto non è ne uno ne l'altro"? <br />E infine perchè scegli di fare un commento tanto superficiale senza metterci la faccia?Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02008648753031179520noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6846535364723813652.post-33176391851257860322013-04-03T11:03:40.658+02:002013-04-03T11:03:40.658+02:00lavoro molto interessante, peccato che ancora sia ...lavoro molto interessante, peccato che ancora sia pieno di superflua musica commerciale e superficialità varie che tendono a sminuire il vero senso del lavoro,<br />di sicuro Vanessa Beecroft ha fatto meglio prima di lei marchiando questo mondo con forza...<br />forse è meglio che non si confonda il fenomeno artistico con il fenomeno sociale in quanto non è ne uno ne l'altro.Anonymousnoreply@blogger.com