Da IL GIORNALE DELL'ARTE.COM: Fallito anche l’ultimo tentativo di reintrodurre le discipline storico-artistiche nella scuola italiana. Una vergogna nazionale
Leggo sul Giornale dell'Arte.com (http://ilgiornaledellarte.com) questa sconcertante notizia a firma Tina Lepri...
Una Carrozza sul binario morto
Fallito anche l’ultimo tentativo di reintrodurre le discipline storico-artistiche nella scuola italiana. Una vergogna nazionale
Roma. Speranze deluse e nessuna resurrezione per la Storia dell’arte nelle scuole, uccisa dall’ex ministro Maria Stella Gelmini con la sua legge di riforma del sistema scolastico (nn. 133 e 169/2008) che ne ha cancellato o drasticamente ridotto l’insegnamento. Dagli anni 2009 e 2010, oltre all’abolizione degli Istituti d’arte, la riforma Gelmini ha imposto la riduzione delle discipline artistiche
nei «nuovi» Licei artistici, la cancellazione di «Storia dell’arte» dai
bienni dei Licei classici e linguistici, dagli indirizzi Turismo e
Grafica degli Istituti tecnici e dei professionali; zero ore per i
geometri; cancellazione di «Disegno e Storia dell’arte» dai bienni dei
Licei scienze umane e linguistici; cancellazione di «Disegno e Storia
dell’arte» dal «nuovo» Liceo sportivo; eliminazione del «Disegno» nei
trienni di questi ultimi «ambiti formativi» (cfr. n. 321, giu. ’12, p.
10). Non è scomparsa soltanto la conoscenza di Giotto, Leonardo,
Michelangelo, si stanno perdendo i saperi del grande artigianato,
proprio quelle arti applicate come il design, la moda, la grafica, da
sempre gloria della nostra eccellenza creativa e base del nostro export.
Un documento di ISAlife, l’associazione degli ex Istituti d’arte aboliti, ricorda che «proprio in quelle scuole professionali si sono formati gli artigiani che hanno creato e tengono in vita la tradizione del made in Italy nel mondo».
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