RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 21 novembre 2014

Gli spazi del sogno - a cura di Alessandra Redaelli



Gli spazi del sogno 
a cura di Alessandra Redaelli

Gli spazi del sogno, dal 22 novembre all’8 febbraio, riunisce le ultime undici voci, uniche e inconfondibili, per raccontare il sogno, la fantasia. Qualche volta l’incubo.
I sogni di Alice Colombo si concretizzano in collage vaghi, gremiti di piccoli dettagli da inseguire con lo sguardo come in una caccia al tesoro. Sono bambine che portano al guinzaglio uccelli multicolori oppure sono balene incagliate tra i rami di un albero, protagoniste di storie raccontate in un tono lieve e sussurrato. Federica Gonnelli invece ricrea il sogno attraverso installazioni che accolgono lo spettatore come un abbraccio avvolgente, tutte giocate su luci soffuse e trasparenze, in un continuo sdoppiarsi e modificarsi della realtà. Se Jara Marzulli con una pittura liquida, leggerissima, evoca figure femminili senza tempo, fermate in un momento sospeso di abbandono e di meditazione, danno invece un’idea di forza guerriera le donne che Adele Ceraudo interpreta nei suoi minuziosissimi disegni a penna, dove lei stessa si trasforma nelle protagoniste delle più classiche iconografie dell’arte. Una realtà altra, vibrante, mobilissima, fatta di una materia trasparente dalle suggestioni acquatiche è quella creata dalle mani di Annalù. Con lei la vetroresina diventa schiuma brulicante, onda, ala di farfalla, entità viva, respirante e fatata. Se Ieva Petersone ci porta con i suoi dipinti in un mondo algido e perfetto, scandito in stanze dalle atmosfere metafisiche, dove le icone del design diventano protagoniste di spazi dagli ipnotici equilibri geometrici, di tutt’altro genere è lo spazio nel quale ci invita Chiara Coccorese. Le sue fotografie, costruite come collage pieni di oggetti creati o recuperati da lei, ci precipitano oltre lo specchio di Alice, in un mondo dove le proporzione si annullano, i punti di riferimento si invertono, invitandoci a galleggiare in una sensazione di inquieta beatitudine. E poi c’è Florencia Martinez, con le sue fotografie stampate su stoffe dai colori accesi, rutilanti, con i suoi ricami che sono racconti di vita e con le sue installazioni dove gli oggetti della casa, ricoperti di stoffa e di soffici aculei, si fanno al tempo stesso accoglienti e minacciosi. Ilaria Del Monte, con le sue fanciulle prigioniere di stanze incantate, dove gli specchi riflettono immagini irreali e gli oggetti prendono vita. Francesca De Pieri, che con le sue fotografie di cave e orti botanici, stampate su doppia lastra trasparente, ci offre uno sguardo nuovo, vibrante e pulsante sulla natura. E Giovanna Lacedra, con una serie di acquerelli onirici ispirati alla poesia femminile e con la performance Nonsonomaistataunabambina – in programma per l’inaugurazione – dove mette in scena l’incubo dell’infanzia male amata e il risveglio alla vita.

Gli spazi del sogno
22 novembre | 08 febbraio 2015
Inaugurazione sabato 22 novembre ore 18
Con la performance Nonsonomaistataunabambina, di Giovanna Lacedra con Massimo Festi
e uscita del catalogo Femminile, plurale 3 | Gli spazi del sogno

Galleria Biffi Arte
P.zza Sant’Antonino - Via Chiapponi 39 - 29121 Piacenza
apertura: da martedì a domenica 11,00 – 19,00
Info: tel 0523.1720408
www.biffiarte.it

Media Partner
www.fratturascomposta.it

Ufficio Stampa Galleria Biffi Arte
Angela Ianni
tel 0523.1720408
galleria@biffarte.it
www.biffiarte.it

lunedì 29 settembre 2014

A proposito di "ALIENS le forme alienanti del contemporaneo 3°tappa"

Si è chiusa l'ultima tappa di ALIENS le forme alienanti del contemporaneo. 
E a quanto pare si è chiuso un ciclo (vedi anche http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/search/label/Aliens). 

Vania Elettra Tam e Sergio Curtacci photo by Oscar Piovesi


Allora tanto per incominciare è doveroso fare un inciso. 
Penso che pochi in Italia abbiano mai fatto quello che Sergio Curtacci e Vania Elettra Tam, hanno fatto in questi anni con Aliens. 

Oltre 300 artisti, sei tappe, migliaia di visitatori e diverse iniziative editoriali attraverso il lavoro di divulgazione con Frattura Scomposta. Il tutto senza scopo di lucro anzi, nella maggior parte dei casi mettendo mano al proprio portafolglio. 
Vero e proprio mecenatismo di altri tempi!

Un lavoro immane, sotto tutti i punti di vista! 
A livello di selezione, curatela, logistica, relazioni e tutto quello che ci può essere dietro ad un evento così articolato. 
Ma la cosa più straordinaria è questa: la qualità!
Il livello qualitativo degli artisti presentati durante le varie tappe di questa kermese è decisamente elevato. 

Non so se questi ultimi, gli artisti, si rendano conto realmente di tutto quello che c'è stato dietro questo impegno. I benefici e la visibilità che possano avere ottenuto dal essere stati invitati a partecipare a questa serie di esposizioni. 
Dovrebbero essere più che grati nei confronti di questa coppia che tanto ha dato loro in nome dell'arte e della cultura!




Ma veniamo all'evento di chiusra. 
Sabato scorso, a Ferrara, nella splendida cornice di Casa Ariosto, si è svolto il Finissage dell'iniziativa... Tanti gli intervenuti: amici, artisti, curiosi, appassionati ed in questa occasione è stato presentato anche il catalogo che ha accompagnato queste tre ultime tappe di Aliens (che in questi spazi ha vissuto per ben 110 giorni). 




Fra le tante iniziative organizzate in questa serata (e qui scatta l'inevitabile dose di ego...), performance, video ect. ect.

Una di queste performance è stata "L'ASPIRANTE", di Giò Lacedra, tratta dalle poesie di Sylvia Plath, che ancora una volta mi ha voluto al suo fianco per la "messa in scena" (vedi anche http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/09/sabato-27-settembre-laspirante.html )... 








Un momento di grande pathos per evidenziare, sottolineare e raccontare i danni causati dalla violenza di genere...


sabato 27 settembre 2014

A proposito di Spazi Variabili...

L'altra sera fra i mille appuntamenti che avevo sono riuscito a ritagliarmi un po' di tempo per andare a salutare qualche amico... Il pretesto è stata l'inaugurazione della bi-personale "SPAZI VARIABILI" di Tina Sgrò e Cinzia Fiaschi, curata da Alessandra Redaelli... 

Alessandra Redaelli

Un momento dell'inagurazione

...ancora...

... e ancora...

Le immagini che seguono sono scatti di Vania Elettra Tam per Frattura Scomposta


con Gianmaria Milani...

dopo un sacco di tempo Massimiliano Alioto...

scherzo fra Alessandra e Tina Sgrò

con Tina

e questa? come ha fatto a scattarla?!?

con Vania Elettra Tam

mercoledì 13 agosto 2014

ALIENS le forme alienanti del contemporaneo 3°tappa

Come mancare?



ALIENS
le forme alienanti del contemporaneo

Casa di Ludovico Ariosto
via Ludovico Ariosto, 67 Ferrara

30 agosto – 27 settembre 2014
inaugurazione terza mostra, sabato 30 agosto ore 18.30

Tutto pronto nella storica Casa di Ludovico Ariosto per dare il via, sabato 30 agosto dalle ore 18.30, alla terza ed ultima mostra in programma per la sesta tappa di ALIENS – le forme alienanti del contemporaneo, il progetto artistico itinerante, ideato da Sergio Curtacci, direttore del magazine d’arte contemporanea Frattura Scomposta, che dallo scorso 7 giugno propone a Ferrara, 110 giorni all’insegna dell’arte contemporanea con mostre e performance che vedono la partecipazione di più 70 artisti.

In questa mostra conclusiva saranno presenti:

Artisti:

Nunzio Paci
Sergio Padovani
Alessandra Baldoni
Jara Marzulli
Giancarlo Marcali
Gianluca Chiodi
Vincenzo Colella
Maurizio L'Altrella
Alessio Bolognesi
Gabriela Bodin
Ciro Palladino
Cristiano De Matteis
Massimo Festi
Vania Elettra Tam
Franco Donaggio
Ivan Lardschneider
Daniele Cestari
Filippo Manfroni
Marco Besana
Marcello Carrà
Ilaria Margutti
Vittorio Comi

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Performance - Sabato 30 agosto a partire dalle ore 18.30

Giancarlo Marcali, Paola Turroni e Carlo Monti
... ET NOS CEDAMUS AMORI
Live Performance

Solidea Ruggiero
SKIN
Videoproiezioni e reading musicale
IO CHE NON CONOSCO LA VERGOGNA
Video e perfomance

Caterina Squillacioti, Elena Gabrielli e Elisabetta Tambornini
costumi: Elisa Occhini
COME ANCORA NON SO
Live performance

Nicola Fornoni e Stefania Zorzi
CORPOCONTROCORPO
Live Performance
l'abbraccio avverrà tra due corpi integralmente nudi

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Alessio Bolognesi e Cristiano De Matteis
MURALE FERRARA SFIGGY FEARS
(La Location verrà annunciata poco prima della realizzazione)

Sfiggy affronta le sue paure sopra un muro dipinto, per esorcizzare quelle che ognuno prova nella vita reale. Nell’opera a quattro mani di Alessio Bolognesi e Cristiano De Matteis, Sfiggy si trova ad affrontare i propri demoni, che lo circondano e lo sovrastano. I due artisti affrontano quindi su muro il concetto di alienazione, quella che deriva dai propri blocchi, dalle difficoltà reali e dall’incapacità di affrontarli, arrivando al punto di trovarsene sopraffatti, vinti, schiacciati. E lo fanno in modo ironico, inserendo il personaggio icona di Alessio - Sfiggy appunto - in un contesto nuovo, in cui diverse tecniche murali si fondono fino alla sovrapposizione con la particolare tecnica pittorica che Cristiano usa nelle proprie opere.
...Perchè le paure si possono affrontare anche ridendoci sopra!

____________________________


Performance - Sabato 27 settembre a partire dalle ore 18.30

Mona Lisa Tina
BY TOUCHING YOU, I SEE
Live Performance

Giò Lacedrea e Roberto Milani
L’ASPIRANTE
Live Performance - Ideazione e cura: Giovanna Lacedra

Annibale Covini
METAMORFOSI
Live performances

Streamcolors / Giacomo Giannella
ODISSEA NEL COLORE DEL CIBO
video realizzato con navigazione 3d registrata in tempo reale

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INFO PUBBLICO

CASA LUDOVICO ARIOSTO
Via Ludovico Ariosto, 67 – Ferrara

Inaugurazione: sabato 19 luglio2014, ore 18.30
Orari: feriali 10.00 - 12.30 / 16.00 - 18.00; Chiuso lunedì
Periodo mostra: 19.07 – 23.08.2014

INGRESSO GRATUITO

CON IL PATROCINIO della REGIONE EMILIA ROMAGNA, del COMUNE DI FERRARA e dei MUSEI CIVICI ARTE ANTICA FERRARA

COMITATO SCIENTIFICO E ORGANIZZAZIONE
Alessio Bolognesi, Giovanna Lacedra, Vania Elettra Tam, Sergio Curtacci
INFO
Tel. 0532/244949 | www.fratturascomposta.it | info@fratturascomposta.it

MAIN SPONSOR
Gruppo FINMATICA

PARTNER
Chocolat, Hotel Carlton, Student’s Hostel Estense, Alloggio Cavour, B&B Privacy, iPuedes, Buskers Festival

INFO STAMPA
Ufficio stampa FLpress
Flavia Lanza | Mobile: 340_9245760 | Mail: ufficiostampaflpress@gmail.com

domenica 18 maggio 2014

ALIENS le forme alienanti del contemporaneo



ALIENS
le forme alienanti del contemporaneo

Casa di Ludovico Ariosto
via ludovico ariosto, 67
FERRARA

PRESENTAZIONE ALLA STAMPA 04/06 - ore 11.00
presso la Sala Arengo del Municipio di Ferrara

inaugurazione 07.06
ore 18.00
Orari: feriali
10.00 - 12.30
16.00 - 18.00
Chiuso lunedì
Ingresso gratuito

Tel. 0532/244949
fratturascomposta.it
info@fratturascomposta.it


A PER ALIENAZIONE

alienazione /aljena’tsjone/ s. f. [dal lat. alienatio -onis]. - 1. (giur.) [trasmissione ad altri di una proprietà o di un diritto] ˜ cessione, trasferimento, vendita, acquisizione, *acquisto, *compera. 2. (med.) [stato di grave compromissione delle facoltà mentali] demenza, follia, infermità mentale, pazzia, paranoia, psicosi, schizofrenia. 3. (filos., soc.) [estraniamento da sé stessi] estraneità, estraniazione, straniamento. ? avvilimento, demotivazione, disagio, frustrazione, mortificazione, prostrazione. ? coinvolgimento, integrazione, partecipazione. ? appagamento, realizzazione, soddisfazione.
[da Treccani, Enciclopedia italiana]

Herbert Marcuse inizia l’uomo a una dimensione, forse la sua opera più importante, affermando che:
«Una confortevole, levigata, ragionevole, democratica non-libertà prevale nella civiltà industriale avanzata, segno del progresso tecnico ». L’uomo a una sola dimensione è l’individuo alienato della società attuale, è colui per il quale la ragione è identificata con la realtà in un rapporto di consenso/assenso che non prevede altri possibili modi di essere al di fuori del sistema in cui vive.
Il sistema tecnologico ha inferto un colpo dritto al cuore di quegli organi mentali che permettono di riconoscere contraddizioni e alternative. Semplice, quindi, far apparire razionale ciò che è irrazionale e confondere l’individuo con un frenetico mondo irraggiungibile tanto quanto a portata di mano.
Tutto fila, il gioco è fatto. Eppure... « Non tutto quel ch’è oro brilla, Né gli erranti sono perduti; Il vecchio ch’è forte non s’aggrinza, Le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco, L’ombra sprigionerà una scintilla; Nuova sarà la lama ora rotta, E re quei ch’è senza corona. »
[Bilbo Baggins ne Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien]
Non risulta così tanto semplice mettere a tacere la contraddizione di fondo che informa la società tecnologica, potenzialmente in possesso dei mezzi atti a soddisfare i bisogni umani e al tempo stesso regolata da una politica conservatrice che nega l’appagamento dei bisogni primari e stordisce la popolazione inculcando falsi desideri e appagando bisogni fittizi.
Anche «il mondo di un’opera d’arte è una realtà fittizia. E’ “irreale” nel senso comune della parola. Ma è “irreale” non perché sia meno, ma perché è più reale oltre che qualitativamente “altro” rispetto alla realtà stabilita. Come mondo fittizio, come illusione esso contiene più verità di quanta ne contenga la realtà quotidiana. Perché quest’ultima è mistificata nelle sue istituzioni e nelle sue relazioni, che rendono la necessità una scelta e l’alienazione un’autorealizzazione.
Solo nel “mondo illusorio” le cose appaiono come ciò che sono e ciò che possono essere. In virtù di questa verità […] il mondo è invertito: è la realtà data, il mondo ordinario che ora appare come una realtà bugiarda, falsa, ingannevole.
(Marcuse, “L’uomo a una dimensione”) È proprio nello scenario descritto da Marcuse, che è nato “Aliens. Le forme alienanti del contemporaneo”, il progetto nazionale itinerante – ideato da Sergio
Curtacci, direttore del magazine milanese di arte contemporanea “Frattura Scomposta” – che chiama gli artisti a esprimere ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario la tematica riguardante l’alienazione umana.
di Flavia Lanza

SUDDIVISIONE DELL’EVENTO ARTISTICO IN TRE PARTI

1a mostra dal 07.06 - 15.07

Vittorio Comi
Marianna Gasperini
Anna Turina
Tina Sgrò
Florencia Martinez
Angela Trapani
Anna Muzi
Antonio De Luca
Annalù
Silvio Porzionato
Roberta Serenari
Vanni Cuoghi
Anna Madia
Marcella Bonfanti
Ketty Tagliatti
Cristina Iotti
Marica Fasoli
Elisa Anfuso
Francesca Marzorati
Marina Mancuso
Silvano Santi
Luca Zarattini

2a mostra dal 19.07 - 23.08

Sam Punzina
Fulvio Martini
Alberto Gallingani
Loredana Catania
Mauro Molle
Alice Olimpia Attanasio
El Gato Chimney
Milena Sgambato
Sonia Ceccotti
Max Gasparini
Giacomo Rossi
Cinzia Pellin
Gabriele Talarico
Ilaria Del Monte
Denis Riva
Valerio Spisani
Jessica Rimondi
Luca Valotta
Stefano Perrone
Barbara Bonfili
Elisa Ciregia-Dorian Rex

3a mostra dal 30.08 - 27.09

Nunzio Paci
Sergio Padovani
Alessandra Baldoni
Jara Marzulli
Giancarlo Marcali
Gianluca Chiodi
Vincenzo Colella
Maurizio L'Altrella
Alessio Bolognesi
Gabriela Bodin
Ciro Palladino
Cristiano De Matteis
Massimo Festi
Vania Elettra Tam
Franco Donaggio
Ivan Lardschneider
Daniele Cestari
Filippo Manfroni
Marco Besana
Marcello Carrà
Ilaria Margutti


Attività performative

Sabato 7 giugno 2014

GIO LACEDRA
Live performance, drawings and poetry:
EDGE | Ultimo Ritr-Atto

sabato 14 giugno 2014

SALVATORE INSANA
Videoproiezione
DOVE ERA CHE NON ERO

sabato 21 giugno 2014

ALBERTO GALLINGANI
Live performances
HISTOIRE D’A

sabato 28 giugno 2014

SOLIDEA RUGGIERO
Due videoproiezioni e un reading musicale:
SKIN
Video + perfomance
“IO CHE NON CONOSCO LA VERGOGNA”

sabato 5 luglio 2014

ANNIBALE COVINI
Live performances
METAMORFOSI

Sabato 12 Luglio 2014

NICOLA FORNONI
Live Performance - l'abbraccio avverrà tra due corpi integralmente nudi
CORPOCONTROCORPO

Sabato 19 Luglio 2014

MASSIMILIANO MANIERI
Live performance e installazione
THE KEYBOARD

Sabato 26 Luglio 2014

CATERINA SQUILLACIOTI
Live performance
COME ANCORA NON SO

Sabato 30 agosto 2014

PAOLA TURRONI, CARLO MONTI E GIANCARLO MARCALI
Live Performance con Videoproiezione
... ET NOS CEDAMUS AMORI

sabato 6 settembre 2014

GIO LACEDRA E ROBERTO MILANI
Live Performance - Ideazione e cura: Giovanna Lacedra
L’ASPIRANTE

Sabato 13 settembre 2014

FRANCESCA FINI
Videoproiezione
MOTHER RYTHM

Sabato 20 Settembre 2014

MONA LISA TINA
Live Performance
BY TOUCHING YOU, I SEE

Sabato 27 settembre 2014

STREAMCOLORS
Videoproiezione
The journey: Streamcolors Meets Ferrara


Murale Ferrara Sfiggy Fears

(La Location verrà annunciata poco prima della realizzazione)
Sfiggy affronta le sue paure sopra un muro dipinto, per esorcizzare quelle che ognuno prova nella vita reale. Nell’opera a quattro mani di Alessio Bolognesi e Cristiano De Matteis, Sfiggy si trova ad affrontare i propri demoni, che lo circondano e lo sovrastano. I due artisti affrontano quindi su muro il concetto di alienazione, quella che deriva dai propri blocchi, dalle difficoltà reali e dall’incapacità di affrontarli, arrivando al punto di trovarsene sopraffatti, vinti, schiacciati. E lo fanno in modo ironico, inserendo il personaggio icona di Alessio - Sfiggy appunto - in un contesto nuovo, in cui diverse tecniche murali si fondono fino alla sovrapposizione con la particolare tecnica pittorica che Cristiano usa nelle proprie opere.
...Perchè le paure si possono affrontare anche ridendoci sopra!


http://issuu.com/fratturascomposta9/docs/brochure_aliens_ferrara#embed 

mercoledì 2 aprile 2014

Una piccola anteprima... la prossima tappa di ALIENS

Una piccola anteprima... 



Frattura Scomposta Art Magazine presenta:
Aliens - le forme alienanti del contemporaneo
Casa Dell'Ariosto
Via Ludovico Ariosto, 67, Ferrara
0532 244949

dal 7 giugno al 30 settembre 2014

Evento diviso in tre mostre successive - circa 20/25 artisti ogni mostra
1° evento dal 7 giugno al 15 luglio 2014
2° evento dal 19 luglio al 23 agosto
3° evento dal 30 agosto al 27 settembre



venerdì 13 dicembre 2013

"Rubo" da Frattura Scomposta...



"Rubo" dalla bacheca FB di Frattura Scomposta (https://www.facebook.com/fratturaarteemregente?fref=ts; sito: http://www.fratturascomposta.it/), questa efficace riflessione, che condivido pienamente e mi permetto di riportare anche su queste pagine....

Ex Ministro Giulio Tremonti


Questo è il genio della lampada...

L'EX ministro Tremonti ha detto che la cultura non dà da mangiare. Non è chiaro se le esatte parole che ha pronunciato siano «Con la cultura non si mangia», «La gente non mangia cultura» o «La cultura non dà da mangiare». In ogni caso, il senso è lo stesso: la cultura, nella visione del ministro, non produce benefici materiali, ma rappresenta un costo.

L'industria (attenzione industria!!) culturale italiana produce un fatturato di 75 miliardi l'anno con un milione e mezzo di posti di lavoro e rappresenta attualmente il 5,4% del Pil. Non solo: con le sue 178mila aziende l'Italia della creatività è seconda solo alla Germania e se nei comparti tradizionali durante questo periodo di crisi, le persone occupate sono calate del 9%, il mondo della creatività italiana ha perso SOLO lo 0,5%.

Non diamo più da mangiare a questa accozzaglia di persone spregevoli e che con la cultura, appunto, non hanno nulla da spartire, menti vuote senza neppure quell'unico neurone. Fuga di cervelli? Beh di questi personaggi facciamo fuggire anche i loro corpi...

---...---

... e guarda, guarda cosa hanno trovato, sempre gli amici di Frattura, su Dagospia (http://www.dagospia.com/)...



Da DAGOSPIA - da prendere con le molle ma interessante ricerca...

Chi l'ha detto che la "cultura non si mangia"? Mai frase fu più infelice fra le tante trovate di Giulio Tremonti! Basta vedere l'elenco dei «giacimenti culturali» di cui dispone lo Stato per capire perché intorno al MiBac sia in corso la più feroce delle guerre civili del sottogoverno della apolitica italiana.

Soldi per la cultura ce ne sono sempre meno. Per spenderli però, ecco il paradosso, la burocrazia dello Stato si spoglia delle sue prerogative per affidarne la gestione a società costruite con lo scopo di rendere più efficace l'azione di conservazione e tutela, che invece si rivelano presto un sistema perfetto di distribuzione della pubblica ricchezza. Si tratta di movimenti finanziari che si misurano in milioni e milioni di euro che finiscono per alimentare il sottogoverno delle supercaste della politica.

Le cronache di ieri hanno acceso all'improvviso i riflettori sulla società che sembrava un modello di uso virtuoso delle risorse investite dallo Stato per la salvaguardia del patrimonio italiano: Arcus. Sembrava tutto a posto. Era stata una grande idea, quando fu istituita sotto il ministro Urbani. E in effetti prima che il sottogoverno berlusconiano non ne snaturasse gli interventi aveva sempre goduto di «buona stampa».

Ma allora perché il sottosegretario del Ministero per lo sviluppo, Mario Ciaccia, longa manus operativa del ministro Corrado Passera, competente per le società controllate dallo Stato, vuole chiudere Arcus per far ritornare al Ministero i circa duecento milioni che amministra? Il mistero diventa ancora più stuzzicante se, facendo mente locale, si ricorda che l'inventore e primo dominus di Arcus era stato proprio Ciaccia, quando stava ai Beni culturali come capo di gabinetto di Urbani.

Per le cronache di domani siamo in grado di anticipare in esclusiva i punti di crisi imminenti. Perché al Mibac non c'era solo Arcus. Un'altra società inventata ad hoc per gestire fondi al posto dell'amministrazione ha fatto la parte del leone. Si chiama Ales, acronimo di «Arte lavoro e servizi». È stata costituita nel 1998, fondata su un incrocio fra il MiBac e Italia Lavoro Spa, partecipata interamente dal Ministero.

La sua missione doveva essere quella di assorbire i 1800 lavoratori socialmente utili da anni assegnati ai Beni culturali. Nel corso del tempo, fra fallimenti e ristrutturazioni, l'Ales è diventata una società tuttofare, usata principalmente per operare nei beni culturali senza dover subire i controlli a cui deve essere soggetta l'amministrazione pubblica, per esempio dalla corte dei conti.

Dalla gestione delle biglietterie alle librerie, dai ristoranti e bar alle visite guidate, dalla conservazione del patrimonio al suo sfruttamento commerciale. Naturalmente non deve essersi trattato di una gestione virtuosa se è vero che i deficit viaggiavano già da qualche anno fa fra il milione e il mezzo milione di euro. Dietro Ales ci sarebbe l'azione del direttore generale che fu insediato direttamente da Berlusconi, il famoso Mario Resca, già manager della McDonald, imposto per far diventare un affare i beni culturali.

Un affare per chi? Perché per esempio tutti i privati interessati e in concorrenza per vincere gli appalti del ministero per gestire musei e aree archeologiche con l'idea di guadagnare facendo anche guadagnare lo Stato, sanno bene che vincere una gara contro l'Ales sarà impossibile finchè Resca se ne occuperà dalla poltrona di direttore generale per la valorizzazione del patrimonio.

Perché Resca è anche presidente di Confimprese (la Confindustria dei negozi e della ristorazione) oltre che consigliere di amministrazione della Mondadori, alla faccia del conflitto di interessi, perché controlla l'Electa, una volta editore di cataloghi e libri d'arte di qualità, che ora gestisce in esclusiva una delle galline dalle uova d'oro, cioè tutta l'economia di servizi che ruota intorno al Colosseo e di Pompei.

Allontanato da palazzo Chigi il suo mentore, riuscirà Resca a rimanere in carica visto che il suo contratto scade nel prossimo mese di luglio? La lista dei pretendenti è per ora uno dei segreti meglio conservati al MiBac, Ma già si sa che i nomi sono tutti di primo rango.
Il modello con cui vengono pensate e inventate queste società sembra sia stato nientemeno che inventato da Lenin nel 1917, Il Sovnarkom, quando con il Consiglio dei commissari del popolo pensava di aver trovato il modo di scansare gli obblighi imposti dal parlamentarismo borghese.

C'è poi un altro modello che sebbene diverso nelle forme e per status giuridico è finalizzato allo stesso scopo: è il caso di Civita. Era nata nel 1987 da un'idea di Gianfranco Imperatori e si era distinta per il recupero di Civita di Bagnoreggio (da cui il nome). Da allora l'idea di un'etica dell'economia per la cultura ha avuto nuovi e vari sviluppi e applicazioni.

Per capire di cosa stiamo parlando, basta vedere l'assetto della sua governance: presidente Onorario l'On. Gianni Letta, presidente l'on. Antonio Maccanico, vice presidente Bernabò Bocca, segretario generale Albino Ruberti, direttore Giovanna Castelli. Nuovo presidente di Civita Servizi è Luigi Abete.

La sede di Civita è in uno dei posti più spettacolari di Roma, sull'angolo che da sui fori del palazzo delle Assicurazioni generali, dirimpetto a Palazzo Venezia, proprio difronte alla Colonna Traiana. Da una costola di Civita (insieme a Costa e Acea) qualche anno fa, nel 1998, nasce Zètema, partecipata al cento per cento dal Comune di Roma. Nel 2000 Zètema si aggiudica la gestione dei servizi ai Musei Capitolini: «La più importante esperienza di global service nei musei italiani» si legge sul sito di Civita, dove grandissima è l'attenzione per la funzione etica di saper coniugare gli interessi generali della cultura con una sana imprenditoria.

Se si insegue il filo dei poteri si scopre una rete di intrecci capace di stabilire una forte influenza sul sistema di sfruttamento dei beni culturali a Roma. Perché non solo c'è Zétema, ma c'è anche Civita servizi e poi c'è Gebart, partecipata dal 2008, presente in alcuni prestigiosi musei come la Galleria Borghese di Roma e la Galleria Nazionale di Urbino. A governare Civita c'è Albino Ruberti figlio del ministro socialista, ai tempi di Bettino Craxi, alla cultura.

Poi c'è «azienda speciale Palaexpo», società strumentale di Roma Capitale con al vertice Emanuele Emanuele. Si capisce tutto leggendo l'innumerevole elenco di cariche registrato nella sua biografia sul sito della Fondazione Roma, lascito delle operazioni incrociate che portarono alla dissoluzione della Banca di Roma nell'Unicredit di Alessandro Profumo, scaturigine prima del potere finanziario su cui Emanuele fonda la sua signoria culturale.

Avvocato cassazionista Emanuele è anche «banchiere esperto in materia finanziaria» vanta un po' di lauree honoris causa, fra cui spicca quella in Diritto Canonico alla Pontificia università lateranense. Ha insegnato naturalmente alla Luiss, è presidente della Fondazione Roma-Mediterraneo a suo tempo inventata da Marrazzo... E poi «già ambasciatore presso l'Unesco per conto del Sovrano militare ordine di Malta»...

Poi c'è la Biennale arte di Venezia che lo ha fatto entrare in conflitto con il presidente Paolo Baratta, non manca il Festival di Spoleto e nemmeno l'opera di Roma. Partecipa anche alla gestione di Civita, resposnsabile Affari internazionali del Comitato di presidenza... La lista di incarichi è ancora lunga, quasi il doppio, quella dei premi e dei riconoscimenti anche!

La Fondazione Roma, una montagna di denaro che viene fatto fruttare con redditizi incroci finanziari, che interviene nella sanità e nella ricerca scientifica è particolarmente attiva nel campo dell'arte e delle mostre con il Museo di Roma, da ultimo ha sponsorizzato con 4 milioni di euro proprio Palaexpo che gestisce le Scuderie del Quirinale, il Palazzo delle Esposizioni, e la Casa del Jazz. Il presidente va da se, è sempre lo stesso.

All'altezza della signoria culturale di Emanuele a Roma c'è solo Alessandro Nicosia che, forte di intrecci politici e famigliari, da sempre gestisce le attività del Vittoriano, il ventre segreto dell'Altare della Patria a piazza Venezia, con la società «Comunicare organizzando» di cui poco si riesce a sapere, avvolta in un segreto di incarichi e commissioni tenuto rigorosamente fuori da ogni ventata mediatica.

Il quadro fin qui tracciato è appena uno schizzo, ben lontano ancora dalla mappa di intrecci che ha portato il ministero della cultura sotto il dominio del ministero di Passera che vuole vedere bene come vengono gestite le sue attività e incroci di società che in nome dell'etica della cultura accumulano potere e affari. Mentre Pompei crolla e il Colosseo viene regalato allo Scarparo delle Tods...

Ed ecco allora Corrado Passera in prima fila a dispensare il suo verbo per la rinascita del paese, anche nella cultura, in un convegno organizzato alla Confindustria dalla Confcultura, l'associazione degli imprenditori privati che vedono come fumo agli occhi tanto Arcus quanto Ales...

Che si tratti di una guerra senza quartiere che non prevede prigionieri lo si è capito dall'articolo uscito su ‘'Repubblica'' dell'8 marzo con la firma di Francesco Merlo. Con una prosa avvolgente, talvolta sottile come una punta avvelenata, talaltra pesante come una durlindana ha messo in croce il malcapitato Lorenzo Ornaghi, ministro senza auctoritas che perciò ha perduto ogni dignitas.

Per rappresentarlo Merlo ha trovato una felice citazione sugli ignavi nientemeno che nell'Inferno di Dante. Merlo poi ha continuato ieri con un pezzo di grande maestria sul Colosseo trasformato in una sorta di sukh turistico culturale per il conflitto fra Mibac e Comune di Roma.

Colpisce il fatto che Repubblica abbia fatto ricorso a uno dei suoi più brillanti editorialisti, invece di usare i suoi giornalisti specializzati nei beni culturali. Embedded? Al seguito? Cosa che è successa anche sul Corriere di oggi che vede in campo Pierluigi Battista versus Petruzzelli e Festival del Cinema. C'è da credere che siamo all'inizio di una partita che non si giocherà con lo stile degli scacchi. Per Ornaghi, indeciso a tutto, si annunciano giorni di grande agitazione. Il seguito infatti è imminente.


domenica 1 dicembre 2013

18 sbarra 18 a cura di Marco Testa



18 sbarra 18 

a cura di Marco Testa
8 – 15 dicembre 2013 Bologna – Via Solferino, 19 

Dall’8 al 15 dicembre 2013, l’associazione culturale duepuntilab, che opera nell’ambito della promozione di progetti di comunicazione e ricerca delle arti attraverso la cultura dell’innovazione e del linguaggio delle avanguardie, presenta la mostra “18 sbarra 18” di Enzo Sbarra, a cura di Marco Testa. 

duepuntilab conferma la propria volontà nel favorire l’interazione tra il pubblico, gli artisti e l’opera d’arte, proponendo, giovedì 12 dicembre 2013 dalle ore 18.30 alle 20.30, un workshop dal titolo “Repetita iuvant”, con l’artista Enzo Sbarra. 

Dalle parole dell’artista: “Nel 2005 ho ritrovato e scansionato una lastra fotografica. La foto di una donna con bambino di pochi mesi, il mio primo figlio e la sua mamma. Ho così scoperto la mia foto ideale. Un’icona che aveva in sé altre immagini, in grado di modificarsi con esse, ma anche di rimanere immutabile. [...] ho iniziato un percorso d’interpretazione che continua ancora oggi e da cui sono scaturiti diversi lavori. Nel 2007 ho voluto che questo processo coinvolgesse anche altri oltre a me”. 

Il progetto ha visto la partecipazione di Alberto Masala, Anna Lisei, Davide Masi, Filippo Muzii, Giampietro Huber, Giovanni Battista Ambrosini, Guido Grillini, Irene Monti, Luca Guenzi, Mary Coppola, Maurizio Buttazzo, Monica Nannini, Romana Marzaduri, Sara Baldis, Silla Guerrini, Sophie Martin, Stefano Aspiranti, e Vladimiro Pelliciardi.
Dal testo critico di Marco Testa: “18 SBARRA 18 è dunque una mostra progettata e concepita da Enzo Sbarra con due anime, insieme autonome ed indivisibili; diciotto ritratti fotografici, realizzati da Sbarra stesso, dei diciotto artisti che hanno liberamente interpretato Alma Mater, scatto realizzato nel 1992. [...] La mostra non è progettata e concepita come “riassunto” di una storia o di un proprio percorso, proponendo l’antologica delle opere nate da quell’immagine, piuttosto quale commemorazione della naturale emancipazione dell’opera dall’artista. [...] Con raffinatezza, anche la scelta degli artisti non è strettamente legata all’arte visiva. 

Poeti, scrittori, scenografi, costumisti, designer, grafici, restauratori, fotografi, pittori e ricercatori, quasi altrettanti padrini e
madrine, sono intenti ad offrire le più ampie e diverse chiavi di lettura di quell’opera. Un’immagine, così, diventa fulcro di una rete relazionale. Alma Mater crea fitti rapporti fra persone ed arti, proponendo un progetto di società ideale, dove le arti nobilitano l’uomo perché sono capaci di potenziare le loro opportunità di relazione e di comunicazione.” [...]

La mostra si apre l’8 dicembre, sottolineando il modello d’amore per tutte le madri in un mese intimamente emotivo di celebrazione del miracolo della vita. 

Informazioni utili
Titolo: 18 sbarra 18
A cura di: Marco Testa
Artisti: Enzo Sbarra con Alberto Masala, Anna Lisei, Davide Masi, Filippo Muzii, Giampietro Huber, Giovanni Battista Ambrosini, Guido Grillini, Irene Monti, Luca Guenzi, Mary Coppola, Maurizio Buttazzo, Monica Nannini, Romana Marzaduri, Sara Baldis, Silla Guerrini, Sophie Martin, Stefano Aspiranti, e Vladimiro Pelliciardi.

Luogo: duepuntilab Via Solferino n.19, Bologna.
Inaugurazione: domenica 8 dicembre 2013 ore 19.30 alle 21.30
Workshop “Repetita iuvant” con l’artista: giovedì 12 dicembre 2013 dalle ore 18.30 alle 20.30 Durata: 8 dicembre 2013 – 15 dicembre 2013
Orario: 17.30 / 19.30 chiuso il lunedì
Ingresso: Libero
Informazioni: Tel. (+39) 051 582112
email: info@duepuntilab.it, luctre@duepuntilab.it
sito web: http://www.duepuntilab.it

media partner: Frattura Scomposta contemporary art magazine 

martedì 22 ottobre 2013

BRERA SALVATA, BRERA REINTERPRETATA

Da non perdere!!!


BRERA SALVATA, BRERA REINTERPRETATA

In occasione di BRERART, la Settimana dell’Arte Contemporanea a Milano, in programma dal 23 al 27 ottobre, il magazine di arte contemporanea Frattura Scomposta presenta nello spazio del laboratorio creativo di Streamcolors una serata dedicata al salvataggio, compiuto durante la Seconda guerra mondiale dall'allora Soprintendente di Urbino Pasquale Rotondi, di 6.509 opere d'arte, molte di valore universale, provenienti dai principali musei di Milano (Brera in testa), Bergamo, Treviglio, Venezia (tra cui "La Tempesta" del Giorgione e la Pala d'oro), Roma, Marche e Dalmazia.
A raccontare questa pagina poco conosciuta di storia ci sarà Salvatore Giannella, giornalista e scrittore, autore su questo argomento del libro “L'Arca dell'Arte” e della sceneggiatura del film documentario per Rai Educational “La lista di Pasquale Rotondi”, vincitore nel 2005 del premio della Presidenza della Repubblica all’Art Doc Film Festival di Roma come «miglior film dedicato all’arte italiana».

A tributare un omaggio a Pasquale Rotondi ci sarà anche una postazione interattiva di navigazione 3d realizzata da Giacomo Giannella partendo dall'elenco dei quadri appuntati da Rotondi nella prima pagina del suo Diario: La pala e Lo sposalizio di Piero della Francesca, La Natività del Correggio, il Gesù nell'orto di Veronese e la Cena di Emmaus del Caravaggio.

24 ottobre 2013
h. 18.30 – 20.30

Streamcolors House
via Vincenzo vela, 8 20133 Milano

mercoledì 21 agosto 2013

"HAI PAURA DEL BUIO?" il festival...

Da non perdere!!!


 
 
"Hai paura del buio" è un festival interculturale itinerante, che per il 2013 ha in programma 3 date (non ne saranno aggiunte ulteriori).


Dal 9 Agosto sono in vendita i bigliett sul circuito Listicket/Lottomatica al seguente link, 
al prezzo di € 20,00 senza diritti di prevendita:
 
prima tappa a Torino...
 

martedì 14 maggio 2013

"Rubo" una nota dalla pagina di Facebook di Frattura Scomposta

Leggete la nota di Sergio Curtacci, ideatore di Frattura Scomposta ( http://www.fratturascomposta.it/ ), sulla vicenda Massimiliano Tonelli.
  Vergogna Italia!

Massimiliano Tonelli 
DENUNCIA I CARTELLONI ABUSIVI SU FACEBOOK? BRAVO, VAI IN GALERA!



Massimiliano Tonelli Co-fondatore di Exibart e successivamente di Artribune

Condanato a 9 mesi di carcere Massimiliano Tonelli, fondatore della pagina fb “Cartellopoli” - Denuncia le affissioni abusive a Roma, ma per il tribunale i commenti di alcuni utenti sono istigazione a delinquere - Alla base della sentenza, gli atti di vandalismo contro i cartelloni…

Facebook, fa ormai parte della vita di milioni di persone in tutto il mondo, e questa grande importanza data alla piattaforma social, a quanto pare, può avere delle importanti conseguenze in termini legali, come dimostrato da una recente condanna ai danni di un utente italiano sul social network fondato da Mark Zuckerberg.

Recentemente, infatti, Massimiliano Tonelli, fondatore della pagina Cartellopoli, è stato condannato a 9 mesi di carcere, e proprio in questi giorni i giudici hanno pubblicato le motivazioni della sentenza, confermando che la condanna è stata data per istigazione a delinquere e apologia di reato, per alcuni commenti pubblicati sulla pagina in questione da altri utenti.

La pagina Cartellopoli è stata fondata da Tonelli per combattere il degrado della città di Roma dovuto, tra le altre cose, ai cartelloni pubblicitari abusivi che spesso e volentieri si trovano sparsi per la città.

La questione è nata, appunto, quando Tonelli ha pubblicato una immagine raffigurante uno di questi cartelloni con la scritta "abusivo", un post che ha ricevuto numerosi commenti positivi. Successivamente, tuttavia, molti cartelloni pubblicitari sono stati protagonisti di atti di vandalismo, e proprio questo ha portato al processo e, quindi, alla sentenza, in quanto il fondatore di "Cartellopoli" è stato ritenuto responsabile per questi atti.

L'avvocato Fulvio Sarzana ha spiegato:"La sentenza apre alla strada alla perseguibilità dei titolari di blog, non solo per le più classiche fattispecie della diffamazione, ma anche per ipotesi nella quale la manifestazione del diritto di critica, oltretutto compiuta da terzi rimasti anonimi, possa addossare una responsabilità per istigazione a delinquere ed apologia di reato al titolare del blog".


lunedì 6 maggio 2013

55° Biennale di Venezia - Padiglioni Nazionali ed artisti partecipanti


 

55° Biennale di Venezia - Padiglioni Nazionali ed artisti partecipanti

Andorra
Javier Balmaseda, Samantha Bosque, Fiona Morrison
Angola 
Edson Chagas Palazzo Cini, San Vio, Dorsoduro 864
Arabia Saudita 
Collettiva Isola di San Servolo
Argentina 
Nicola Constantino Arsenale
Armenia Ararat Sarkissian isola di San Lazzaro degli Armeni
Asia Centrale 
Vyacheslav Akhunov, Sergey Chutkov, Saodat Ismailova, Kamilla Kurmanbekova, Ikuru Kuwajima, Anton Australia Simryn Gill Giardini della Biennale
Austria 
Mathias Poledna Giardini della Biennale
Azerbaijan 
Collettiva Palazzo Lezze Campo S.Stefano
Rodin, Aza Shade, Erlan Tuyakov Palazzo Malipiero
Bahamas 
Tavares Strachan Arsenale
Bangladesh 
Collettiva Officina delle Zattere
Belgio 
Berlinde De Bruyckere Giardini della Biennale
Bosnia Erzegovina 
Mladen Miljanovic Palazzo Malipiero
Brasile 
Hélio Fervenza, Odires Mlászho, Lygia Clark, Max Bill, Bruno Munari Giardini della Biennale
Canada 
Shary Boyle Giardini della Biennale
Ceca + Slovacchia 
Petra Feriancova, Zbynek Baladran Giardini della Biennale
Cile 
Alfred Jaar Arsenale
Cina 
He Yunchang, Hu Yaolin, Miao Xiaochun, Shu Yong, Tong Hongsheng, Wang Qingsong, Zhang Xiaotao Arsenale
Cipro + Lituana 
Collettiva Palasport "Giobatta Gianquinto" Calle San Biagio 2132, Castello
Corea 
Kimsooja Giardini della Biennale
Costa Rica 
Priscilla Monge, Esteban Piedra, Rafael Ottón Solís, Cinthya Soto Ca’ Bonvicini, S.Croce 2161
Croazia 
Kata Mijatovic Opera don Orione Artigianelli Fondamenta delle Zattere ai Gesuati 919
Cuba 
Collettiva Museo Archeologico
Danimarca 
Jesper Just Giardini della Biennale
Egitto 
Mohamed Banawy, Khaled Zaki Giardini della Biennale
Estonia 
Dénes Farkas Palazzo Malipiero
Finlandia 
con Terike Haapoja e Antti Laitinen Giardini della Biennale
Francia 
Anri Sala Giardini della Biennale
Galles 
Bedwyr Williams Chiesa di San Lorenzo, Castello
Georgia 
Collettiva Arsenale
Germania 
 Ai Weiei, Dayanita Singh, Santu Mofokeng, Romuald Karmakar Giardini della Biennale
Giappone 
Koki Tanaka Giardini della Biennale
Grecia 
Stefanos Tsivopoulos Giardini della Biennale
Hong Kong 
Lee Kit
Indonesia 
Albert Yonathan Setiawan, Sri Astari, Eko Nugroho, Entang Wiharso, Titarubi
Inghilterra 
Jeremy Deller Giardini della Biennale
Iraq 
Mostra collettiva Cà Dandolo, Canal Grande.
Irlanda 
Richard Mosse Fondaco Marcello, San Marco 3415
Islanda 
Katrin Sigurdardottir Collegio Armeno Moorat-Raphael, Fondamenta del Soccorso, Dorsoduro 2596
Israele 
Gilad Ratman Giardini della Biennale
Istituto Latino Americano 
Collettiva Arsenale
Italia 
Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli, Luigi Ghirri, Piero Golia, Francesca Grilli, Marcello Maloberti, Fabio Mauri, Giulio Paolini, Marco Tirelli, Luca Vitone, Sislej Xhafa Tese delle Vergini Arsenale
Kenya 
Collettiva Caserma Cornoldi, Castello 4142 e Isola di San Servolo
Kosovo 
Petrit Halilaj Arsenale
Kuwait 
Sami Mohammad, Tarek Al-Ghoussein Palazzo Michiel del Brusà, Cannaregio 4391/A
Lettonia 
Kaspars Podnieks, Krišs Salmanis Arsenale
Libano 
Akram Zaatari Arsenale
Lussemburgo 
Catherine Lorent Ca’ del Duca, Corte del Duca Sforza, San Marco 3052
Macau 
Carlos Marreiros
Macedonia 
Elpida Hadzi-Vasileva Scuola dei Laneri, Santa Croce 113/A
Maldive 
Colletiva Gervasuti Foundation, Via Garibaldi, Fondamenta Sant’Ana, Castello 995
Montenegro 
Irena Lagator Pejovic Palazzo Malipiero (piano terra), San Marco 3078-3079/A, Ramo Malipiero
Nuova Zelanda 
Bill Culbert Santa Maria della Pietà, Calle della Pietà, Castello
Messico 
Ariel Guzik Chiesa di San Lorenzo, Castello
Norvegia 
mostra su Edward Munch Fondazione Bevilacqua la Masa in Piazza San Marco
Nuova Zelanda 
Bill Culbert Istituto Santa Maria della Pietà
Olanda 
Mark Manders Giardini della Biennale
Palestina 
Bashir Makhoul, Aissa Deebi Palazzo Ca' Giustinian Recanati
Paraguay 
Daniel Milessi, Diana Rossi, Pedro Barrail e Felix Toranzos Palazzo Carminati
Polonia 
Konrad Smolenski Giardini della Biennale
Portogallo 
Joana Vasconcelos
Romania 
Alexandra Pirici, Manuel Pelmus Giardini della Biennale
Russia 
Vadim Zakharov Giardini della Biennale
Santa Sede 
Collettiva Arsenale
Scozia 
Duncan Campbell, Corin Sworn and Hayley Tompkins Palazzo Pisani
Serbia 
Vladimir Peric, Miloš Tomic Giardini della Biennale
Singapore 
Skipping 2013
Slovenia 
Jasmina Cibic Galleria A+A , San Marco 3073
Spagna 
Lara Almarcegui Giardini della Biennale
Stati Uniti 
Sarah Sze Giardini della Biennale
Sud Africa 
Collettiva Arsenale
Svizzera 
Valentin Carron Giardini della Biennale
Taiwan 
Bernd Behr, Chia Hsu-wei e Katerina Seda
Thailandia 
Wasinburee Supanichvoraparch, Arin Rungjang Santa Croce 556
Turchia 
Ali Kazma Arsenale
Ucraina 
Ridnyi Mykola, Zinkovskyi Hamlet, Kadyrova Zhanna
Ungheria 
Zsolt Asztalos Giardini della Biennale
Uruguay 
Wifredo Díaz Valdéz Giardini della Biennale
UAE 
Mohammed Kazem Arsenale
Venezuela 
Collettivo di Artisti Urbani Venezuelani Giardini della Biennale
Zimbabwe
Collettiva Santa Maria della Pietà Castello 3701, Calle della Pietà


un grazie a Sergio Curtacci di
Frattura Composta