RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 20 dicembre 2017

Luca Nannipieri al C.R.A.

Ecco il primo appuntamento di Gennaio all'interno degli spazi del C.R.A. Centro Raccolta Arte, l'Associazione di cui sono Presidente e Socio Fondatore:

Mercoledì 17, alle ore 21'00 Luca Nannipieri, il noto Storico e Critico dell'Arte, sarà ospite presso la sede dell'Associazion (Torre degli Stipendiari, via Conti - San Miniato), per presentare al pubblico il suo libro "Vittorio Sgarbi spiegato a mio figlio" edito per la Compagnia Editoriale Aliberti




"Vittorio Sgarbi spiegato a mio figlio"

«Che cosa ho di caro nella mia vita? Per che cosa sono disposto a lottare? Questa è la domanda delle domande. E questa è la domanda che si nasconde dentro al palpito, all’emozione che proviamo di fronte alla bellezza. La bellezza di una chiesa antica o di un lago nella vallata scuote i tuoi occhi, scuote la tua anima, la colpisce, la inquieta, la interroga, la spinge a sorprendersi, a porsi quesiti».
Luca Nannipieri

Al di là degli scandali e delle provocazioni, un ritratto della figura più controversa e popolare del mondo dell’arte oggi. Gran comunicatore, battagliero per la difesa del patrimonio artistico e per la sopravvivenza della bellezza. Anche questo è Sgarbi.

Una lettera a un figlio su Vittorio Sgarbi. Per quale motivo? Perché Vittorio Sgarbi è certamente una figura controversa, odiato da molti e amato da altrettanti. Ma è un gigante mediatico, una specie di icona dei nostri tempi. Probabilmente l’unico personaggio della cultura che i giovani conoscono, anche se superficialmente. Luca Nannipieri, critico d’arte, mette a confronto la figura poliedrica e popolare di Sgarbi con quella di altre personalità che, nella storia, hanno salvato l’arte e la classicità da un mondo che voleva distruggerle o ignorarle. Sostiene Nannipieri che Sgarbi è forse l’unica persona in Italia in grado di essere al tempo stesso sindaco di un Comune sciolto per mafia e autore di citazioni presenti negli esami di maturità nelle scuole, l'unico a riempire le sale in ogni città in cui tiene conferenze parlando d’arte, l'unico ad avere tanti teatri che ospitano i suoi spettacoli e le sue lezioni sulla salvaguardia del bello e del vero patrimonio italiano, l’arte. Se crediamo che la battaglia per la bellezza salverà il mondo, certamente Sgarbi è un generale in campo di questo esercito. Geniale e sregolato, senza dubbio appassionato fino al parossismo, perfetto interprete di questi tempi mediatici. Comunque la pensiate, anche questo è Vittorio Sgarbi

Luca Nannipieri (1979) scrive sul quotidiano «Il Giornale» e sul settimanale «Panorama». Ha curato e condotto su RaiUno, al «Caffè di Uno Mattina», la rubrica “SOS Patrimonio Artistico”. I suoi saggi, sia in ambito accademico (volumi Politecnico di Milano) sia in ambito divulgativo (RAI Eri), sono incentrati sul rapporto tra patrimonio storico-artistico e comunità. Tra questi i due libri-pamphlet allegati al quotidiano «Il Giornale», Il soviet dell’arte italiana e L’arte del terrore, 2016; La bellezza inutile. I monumenti sconosciuti e il futuro della società (Jaca Book, 2011), Salvatore Settis e la bellezza ingabbiata dallo Stato (Ets, 2011), La cattedrale d’Europa. La Sagrada Familia(Edizioni San Paolo, 2012), Libertà di cultura. Meno Stato e più comunità per arte e ricerca (Rubbettino, 2013), L’Italia da salvare (Edizioni San Paolo, 2014), Arte e Terrorismo. Sulla distruzione islamica del patrimonio storico artistico (Rubbettino, 2015), Bellissima Italia! Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale (RAI Eri-Rubbettino, 2016), che ripercorre le denunce, le proposte e i viaggi fatti nella sua rubrica su RaiUno. È assessore alla cultura e all’istruzione a Cascina (Pisa).

C.R.A. Centro Raccolta Arte
Torre degli Stipendiari - via Conti
San Miniato (PI)

Ingresso libero
info:
centroraccoltaarte@yahoo.it


evento fb
https://www.facebook.com/events/135421060473943/

martedì 21 novembre 2017

“ARCHEOLOGIE” personale di Giuliano Giuggioli

In un luogo che trasuda di storia, Casa d'Arte San Lorenzo, in collaborazione con il C.R.A., propone la nuova personale di Giugliano Giuggioli... curata da Luca Nannipieri e Filippo Lotti



“ARCHEOLOGIE”
mostra di pittura di Giuliano Giuggioli


Si inaugura sabato 9 dicembre 2017 (ore 17.00), nel museo civico archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, la personale di pittura di Giuliano Giuggioli dal titolo “Archeologie - segni di un passato in un tempo futuro”.
Nella mostra, organizzata da Casa d’arte San Lorenzo e FuoriLuogo - servizi per l’arte e curata da Filippo Lotti e Luca Nannipieri, saranno esposte circa trenta opere di pittura dell’artista vetuloniese.
Infatti Giuliano Giuggioli nasce nel 1951 proprio a Vetulonia, per poi, da piccolo, arrivare alla più industriosa Follonica, ma qui vi tornava spesso a trovare i nonni, gli zii, i compaesani e le proprie radici.
Pittore autodidatta, Giuggioli, si perfeziona nelle tecniche pittoriche e di stampa con la frequenza assidua di botteghe, stamperie, cantieri artistici, gallerie e musei di tutto il mondo.
La sua produzione spazia dalle grandi tele ad olio, alle tecniche su carta e legno, agli affreschi, alla scultura, alle ceramiche, alle acqueforti, serigrafie e litografie.
Numerose le partecipazioni di Giuggioli all’Art Expo di New York dove, inoltre, è stato ospite dell’esclusivo Circolo degli Artisti della città. I suoi lavori sono presenti in molte collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.
“Vetuloniese di nascita – rivela Susanna Lorenzini, assessore alla Cultura del Comune di Castiglione della Pescaia -  desiderava esporre le sue opere nel museo del suo paese e per questa occasione ha realizzato una linea specifica di quadri”.
“La personale che ospiteremo all’interno del museo civico archeologico Isidoro Falchi – spiega l’assessore alla Cultura – è l’epilogo di un lavoro che Giuggioli ha portato avanti ininterrottamente per un anno. L’artista ha messo su tela oggetti e monumenti vecchi e nuovi, icone di un’epoca o di una civiltà, nelle quali è possibile immergersi immediatamente, visitando la mostra. Le raffigurazioni di macchine, congegni, ingranaggi, che sono usciti direttamente dalla mente dell’uomo, quasi a rivelarne il meccanismo perfetto, si sforzano di gettare un ponte fra il vissuto e il possibile, lungo un itinerario di tempo scandito dal ritmo silente di muti orologi”.
“Giuggioli – sostiene Susanna Lorenzini – ha dato forma a un viaggio a ritroso dal futuro al passato da percorrere attraverso i meandri di un labirinto che cattura le infinite sfumature dei suoi colori e ha scelto come teatro ideale e reale del suo percorso il mare, che contestualizza il viaggio alla pari della figura del cavallo”.
Una linea tematica ed estetica – conclude l’assessore Lorenzini -  quella delle “Archeologie” create per il museo di Vetulonia, che ci rende orgogliosi di presentare questo evento”.
 “Questa mostra per Giuggioli è un tassello importante nella carriera artistica – spiega Filippo Lotti – è un ritorno alle origini, è un riportare tutto a casa, dopo il bagaglio importante di esperienza artistica che ha fatto in oltre quarant’anni di pittura”.
“Per lui – continua Lotti – nascere in terra di etruschi, ha sensibilmente contribuito alla sua formazione culturale e poi alla sua poetica espressiva. Da piccolo, anche dopo il trasferimento sulla costa, tornava spesso in quel “parco giochi” che la città etrusca gli offriva. I ricordi di bambino si intrecciano con aneddoti e curiosità che hanno dato formazione a un ragazzo sempre attento al mondo che lo circondava e desideroso di apprendere il più possibile.”
Lo storico dell’arte Luca Nannipieri scrive nel testo del catalogo editato appositamente per la mostra: “Giuggioli abita un altro satellite: quello non dell'inconscio reso espressione, ma della messa in crisi del perfettamente conscio. Se una nave la vediamo, come in alcune sue opere, incagliata in cima ad una catena montuosa priva di vegetazione, una catena montuosa lunare, inospitale, impraticabile, e per di più la nave continua a buttare fumo dai fumaioli come se stesse tranquillamente solcando l’alto oceano, a che cosa ci spinge questa immagine onirica se non a mandare in corto circuito l’idea che vi siano certezze visive, esperienziali, nella nostra vita? L’unica certezza è l’inaudito, sembra dirci Giuggioli, ovvero accettare che l’infinito abiti il nostro finito e lo innalzi al di sopra di noi stessi.”

Mostra che sarà visitabile fino all’11 marzo 2018. 
Per l’orario di apertura consultare www.museoisidorofalchi.it.

Per info mostra ed artista: 
Casa d’Arte San Lorenzo 0571 43595 - galleria@arte-sanlorenzo.it

SCHEDA TECNICA

Genere: mostra personale di pittura
Artista: Giuliano Giuggioli
Titolo: “Archeologie - Segni di un passato in un tempo futuro”
A cura di: Filippo Lotti e Luca Nannipieri
Progetto e organizzazione: Casa d’Arte San Lorenzo
Allestimento: Casa d’Arte San Lorenzo
Coordinamento: Filippo Lotti, Roberto Milani
Inaugurazione: sabato 9 dicembre 2017, ore 17.00
Luogo: Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi”, Piazza Vetluna  58040 Vetulonia - Castiglione della Pescaia (GR)
Durata: 9 dicembre 2017 – 11 marzo 2018
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 16 (dicembre/febbraio); tutti i giorni dalle ore 10 alle 18 (marzo). Lunedì chiuso. Ingresso a pagamento: € 7,00 intero museo e mostra, € 5,00 ridotto museo e mostra; € 5,00 intero solo mostra o solo museo, € 2,50 ridotto solo mostra o solo museo; € 1,00 scolaresche.
Con il patrocinio: Comune di Castiglione della Pescaia
Partner ufficiale: Caffé Damoka
In collaborazione: Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi”, Musei della Maremma, C.R.A. - Centro Raccolta Arte
Ufficio Stampa: FuoriLuogo – Servizi per l’Arte
Info biglietteria: www.museoisidorofalchi.it – 0564 948058 – museoisidorofalchi@libero.it
Info mostra: www.arte-sanlorenzo.it – 0571 43595 – galleria@arte-sanlorenzo.it
Casa d’Arte San Lorenzo, Via Antonio Gramsci, 119/a - San Miniato, Pisa

Catalogo in mostra con testo critico di Luca Nannipieri, edito da Bandecchi & Vivaldi

martedì 25 ottobre 2016

"RIVERBERI" personale di Roberto Braida

Ecco il comunicato stampa della mostra personale di Roberto Braida a San Miniato...




"RIVERBERI"
personale di Roberto Braida


COMUNICATO STAMPA

SAN MINIATO (PI) – L'artista spezino Roberto Braida torna ad esporre in Toscana dopo la fortunata mostra "Aqua" di Palazzo Pretorio a Certaldo. E lo fa all'interno della storica Via Angelica della chiesa di San Domenico, nel cuore del centro storico di San Miniato.

"Riverberi", questo il titolo della mostra, curata da Filippo Lotti e Roberto Milani, che verrà inaugurata sabato 12 novembre 2016, alle ore 16.30, all'interno degli eventi della 46^ Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato,

In mostra circa 20 lavori inediti in una location intrigante come la sala San Pietro Martire, dove pareti affrescate del XIV secolo dialogano con la contemporaneità dell'arte.

La mostra sarà documentata da un catalogo, edito da Bandecchi & Vivaldi, con le immagini delle opere in mostra ed un testo critico di Luca Nannipieri, che scrive: "[...] i colori di Braida sono volutamente e frequentemente accesi, iridescenti, elettrici, proprio per indurci a non pensare ad un paesaggio esterno, ad una veduta, ad un panorama del mondo esteriore, quanto ad una perlustrazione del mondo interiore. I colori e le forme sono come presi nel momento del termine di un tumulto, che è più psicologico, antropologico, che naturalistico. Una quiete drammatica, per nulla accomodante, per nulla estetizzante, è quella dei quadri di Braida: il rosso non ha nulla di faunistico o floreale, è un rosso umanamente sanguigno, di spargimento doloroso, di strage che imbeve di se stessa le nuvole o il mare; il blu non ha la fisionomia dell'acqua, dell'oceano, o la levità dell'aria: è un blu conturbato, così volutamente acceso, artificiale, da distanziarci dall'idea che debba rappresentare una distesa marina."

L'esposizione resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino all'8 dicembre 2016, con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Per il sabato e la domenica (e giovedì 8 dicembre) dalle 10.00 alle 19.00.

Per info:
Casa d'Arte San Lorenzo +39 0571 43595
galleria@arte-sanlorenzo.it.

SCHEDA TECNICA

Genere: mostra personale di pittura
Artista: Roberto Braida
Titolo: "Riverberi"
A cura di: Filippo Lotti e Roberto Milani
Inaugurazione: sabato 12 novembre 2016, ore 16.30
Luogo: Sala San Pietro Martire, Via Angelica della Chiesa di San Domenico, Piazza del Popolo 31, 56028 San Miniato (Pi)
Periodo: 12 novembre – 8 dicembre 2016
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Per il sabato e la domenica (e giovedì 8 dicembre) dalle 10.00 alle 19.00. Ingresso libero.
Organizzazione e allestimento: Casa d'Arte San Lorenzo
Con il supporto di: C.R.A. - Centro Raccolta Arte
In collaborazione con: Pro Loco San Miniato, Fondazione San Miniato Promozione
Patrocini: Comune di San Miniato
Media partner: Radio Bruno Toscana
Ufficio stampa: FuoriLuogo – servizi per l'Arte
Info: Casa d'Arte San Lorenzo +39 0571 43595
galleria@arte-sanlorenzo.it - www.arte-sanlorenzo.it

Catalogo in mostra, con testo critico di Luca Nannipieri


evento fb
https://www.facebook.com/events/590449764476538/ 

venerdì 7 ottobre 2016

Roberto Braida a San Miniato...

Una grande anteprima...



Il prossimo 12 novembre, a San Miniato nel complesso della storica chiesa di San Domenico (ed esattamente all'interno della suggestiva via Angelica - sala San Pietro Martire, piazza del Popolo 31), avrà luogo una grande mostra personale dell'amico Roberto Braida organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo...
Per ora solo poche anticipazioni...:
il titolo: "RIVERBERI" 
con il contributo critico di Luca Nannipieri...

Stay tuned... 
a breve tutte le informazioni


giovedì 28 gennaio 2016

Gloria Campriani. HABITAT, la ricomposizione. A cura di Alessandra Frosini

 
 
Gloria Campriani. HABITAT, la ricomposizione.
A cura di Alessandra Frosini

Palazzo Pretorio, Certaldo (FI)
13 Febbraio - 3 Aprile 2016

Inaugurazione sabato 13 febbraio ore 15.30

Presentazione: Giacomo Cucini, Francesca Pinochi, Alessandra Frosini e Luca Nannipieri

Collaborazioni artistiche e performer: Manuela Mancioppi e Rachel Morellet

Interventi:Ylenia Sottile, Valentina Isidori, Giulia Bartalesi, Caterina Brutti

Ricomporre significa mettere insieme i frammenti di qualcosa ritrovandone l'integrità, creare coesione e unione fra di essi per ricostruire e ricostituire ciò che è separato, mettendo insieme strumenti e ricerche nuove. Cercare la giusta coesione e unione per ricomporre il migliore incastro dei tasselli è infatti un gesto che comporta l'esplorazione di tutti i tentativi possibili e il coraggio della sperimentazione. Ricomporre
nuove modalità di interazione significa anche risanare relazioni diverse.

Partendo dai concetti di ambiente sociale e ricomposizione, l’artista, concentra la riflessione sulla necessità primaria di trovare nuove vie attraverso l'unione e il confronto, per ricostituire un nuovo habitat comune, contro l'irrigidimento, la chiusura mentale e l'individualismo. L'habitat da ricomporre è dunque l'immagine che veicola il concetto di un ambiente in senso lato, un ambiente i cui frammenti vanno ricongiunti per ritrovarne l'integrità attraverso la memoria, la cultura, ma anche la sperimentazione, la collaborazione e la
ricerca.

Il concetto di ricomposizione rappresenta uno dei punti focali del lavoro della Campriani, portato avanti negli anni attraverso l'incessante sperimentazione e ricerca nel campo della fiber art e nella continua trasformazione dei suoi lavori, che partono dal riciclo dei materiali per creare una nuova realtà attraverso la capacità di osare e sperimentare, tra effimero e materialità.

L'artista utilizza il filo come simbolo della propria identità e come mezzo di unione, con un'attenzione al gesto e allo sviluppo del progetto per ottenere il risultato cercato, senza interesse per lo strumento in sé, che ne fanno una vera e propria artista concettuale. Il suo lavoro è perciò eclettico e utilizza mezzi diversi, dai quadri, alle installazioni, ai video e alle performance, per focalizzare il concetto, sperimentando e ricercando incessantemente nuove possibilità del contemporaneo. In particolare la sua attenzione si concentra su
tematiche legate alla sociologia e alla psicologia sociale, come la riflessione sul concetto di bene comune e sulle nuove tendenze dell'interazione sociale.

A corredo della mostra verrà realizzato un catalogo che racchiuderà, oltre alla riproduzione delle opere più significative dell'intero percorso artistico di Gloria Campriani, e al testo del curatore, saggi critici e brani dalle recensioni più importanti sul lavoro dell'artista, nonché i contributi delle studentesse coinvolte nel
progetto.

La mostra è visitabile dal 13 febbraio al 3 aprile 2016
Tutti i giorni: 9.30 – 13.30 14.30 – 16.30 escluso il martedì

HABITAT, la ricomposizione è stato promosso dal Comune di Certaldo (FI), Assessorato alla cultura