RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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domenica 9 novembre 2014

Sii bella e stai zitta a cura di Vera Agosti

Dopo Reggio Calabria (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/search/label/Vera%20Agosti), "Sii bella e stai zitta", la rassegna ideata da Vera Agosti, arriva a Monza...
Da non perdere!!! 

un'opera di Emila Sirakova


Liberamente ispirata al saggio "Sii bella e stai zitta. Perché l’Italia di oggi offende le donne" della filosofa Michela Marzano (Mondadori, 2010), con il consenso e l’autorizzazione dell’autrice, l’omonima collettiva presenta il punto di vista e le riflessioni liriche di artisti figurativi contemporanei sulla condizione femminile.
La mostra, a cura di Vera Agosti, promossa dall’associazione Factory Art Zone in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Monza, è ospitata presso la Galleria Civica, dal 15 al 30 novembre 2014. Inaugurazione venerdì 14 novembre ore 18.

In mostra opere di NINNI DONATO, ANNA MADIA, LARA PACILIO, ANGELA PELLICANO', IACOPO RAUGEI, EMILA DIMITROVA SIRAKOVA
Ebook e catalogo Vanilla Edizioni



evento FB

giovedì 14 agosto 2014

Sii bella e stai zitta: Anna Madia - Emila Dimitrova Sirakova - Lara Pacilio - Iacopo Raugei a cura di Vera Agosti e Marta Toma

Nocturnal L14, triptych, 50x60cm, 2014, pastels, characoal and acrylic on double layers of paper


SII BELLA E STAI ZITTA


Liberamente ispirata al saggio Sii bella e stai zitta. Perché l’Italia di oggi offende le donne della filosofa Michela Marzano (Mondadori, 2010), con il consenso e l’autorizzazione dell’autrice, l’omonima collettiva presenta il punto di vista e le riflessioni liriche di artisti figurativi contemporanei sulla condizione femminile. La mostra, a cura di Vera Agosti e Marta Toma e promossa dall’associazione Factory Art Zone, è ospitata presso la Galleria Toma di Reggio Calabria, dal 30 agosto al 20 settembre 2014, ed è patrocinata dalla Regione Calabria. L’esposizione nel maggio scorso era stata ospitata presso lo Spazio Calabria di Milano con la presenza di due artisti calabresi: Angela Pellicanò e Ninni Donato. Un ebook e un catalogo di Vanilla Edizioni, realizzati con il gentile contributo di Banca Fineco, documentano l’iniziativa.

“Sii bella e stai zitta” suona come il monito di alcune nonne e altrettante mamme, che cercano di spiegare alle figlie e alle nipoti le strade comode per essere accettate e benvolute. E’ anche l’imperativo e il desiderio proibito di molti uomini che ancora oggi per se stessi e la propria casa sognano una donna remissiva, dolce e sempre bellissima, l’amato “angelo del focolare”. L’Italia, infatti, ancor più di altri Paesi europei, soffre di un tipo di educazione differente per maschi e femmine e di stereotipi difficili a morire, di cui le donne sono vittime e a volte anche carnefici, tanto questi convincimenti sono radicati nella mentalità corrente. Così, per esempio, una donna che fa carriera è spesso chiacchierata o si pensa che trascuri la famiglia. A parità di condizione lavorativa, il gentil sesso guadagna meno degli uomini; in politica sono necessarie le quote rosa, e le recenti cariche di prestigio in posizione di potere affidate a donne sono state annunciate come novità eccezionali e impensate fino a poco tempo fa, invece di essere ordinaria amministrazione. Tutto questo mentre la maggior parte del carico di lavoro domestico per occuparsi della casa, accudire i figli e i parenti anziani ricade quasi sempre sulla donna, con scarso aiuto da parte dell’uomo e dello Stato Sociale. Le eccezioni non fanno che confermare la regola, suscitando stupore e persino sciocche ironie sui “mammi” e sui “casalinghi” odierni.

Anna Madia (Torino, 1976) presenta raffinati disegni a matita e penna che indagano l’interiorità e la fragilità contemporanea. Le sue sonnambule (Sleepwalking, 2014) sono immagini delicate e oniriche, tra il sonno e la veglia, nelle quali i lunghi capelli, elemento per eccellenza della femminilità e della seduzione, raccolti, sciolti, o mossi a formare significative composizioni (Monologue, 2014) diventano simbolo della notte, il tramite tra il passato e il presente.

Iacopo Raugei (Firenze, 1975) cala nel nero le sue allegorie, dipingendo con minuzia di dettagli e precisione una giovane donna legata a un vecchio televisore tramite i cavi dello stesso, mentre viene trasmessa una scena di vita perfetta, come quegli spot a cui siamo abituati, in cui la madre, sempre in forma splendente, riesce a conciliare alla perfezione la vita lavorativa con quella familiare, senza affanni e difficoltà (Perfect Lie, 2014). Immagini illusorie di una realtà inesistente, lontana dall’effettiva quotidianità, che possono tuttavia essere fuorvianti e creare ansie e aspettative. In Exit (2008), un donna senza volto, nella quale è facile immedesimarsi, porta su un vassoio d’argento una preziosa pillola, mezzo suggerito per fuggire i dolori della propria esistenza.

Emila Dimitrova Sirakova (Sofia, 1984) nei suoi disegni compositi su strati di carta (Wall of Breath, 2013; I mille nomi, 2012) racconta l’antico mito di Kaliakra, una costa del Nord della Bulgaria. Secondo la leggenda, quaranta vergini, destinate a divenire schiave dell'imperatore ottomano, scelgono di perire nel Mar Nero, piuttosto che vivere l'umiliante esperienza dell'harem. Per questo si legano i capelli tra loro e tenendosi per mano si gettano dalla fortezza di Kaliakra, annegando. L’artista si concentra sulle ragazze, ormai cadute nel mare (Hypotermia, 2013): belle, snelle e slanciate al pari delle modelle dei giorni nostri, ripiegate su se stesse come boccioli indifesi.

Lara Pacilio (Roma, 1978) propone tre lavori della serie Padiglioni (2013), dedicati al rapporto tra la donna e la Madonna e due installazioni della serie Carousel (2012). Queste ultime sono piccole giostre (Pinkin’ Love, Flying Balloons), fatte di simboli della femminilità e seducenti stereotipi. In The Family Man, l’artista tocca il tema della pedofilia, raffigurando il pedofilo come vittima di abusi infantili. La dimensione del gioco intesa come momento di crescita e di formazione è stata spezzata in tenera età e ora il nuovo “gioco” dell’adulto assume connotati mostruosi. La musica, composta da Luca Nostro (chitarrista e compositore, prima chitarra elettrica del Parco della Musica Contemporanea Ensemble), accompagna le opere esposte.



Sii bella e stai zitta: Anna Madia - Emila Dimitrova Sirakova - Lara Pacilio - Iacopo Raugei

Con il Patrocinio della Presidenza della Regione Calabria

A cura di Vera Agosti e Marta Toma

Galleria Toma

Via Giudecca , 23-25-27-27/A - Reggio Calabria

Dal 30 agosto al 20 settembre 2014

Evento promosso da Factory Art Zone

Ingresso libero

Inaugurazione sabato 30 agosto ore 18:30

Orari: 9-13 e 16:30-21 chiuso la domenica e il lunedì pomeriggio

Ebook e catalogo: Vanilla Edizioni

Con il contributo di Banca Fineco

lunedì 19 maggio 2014

SII BELLA E STAI ZITTA a cura di Vera Agosti

N. Donato, Lucia, 201

 
SII BELLA E STAI ZITTA
a cura di Vera Agosti
 
Liberamente ispirata al saggio Sii bella e stai zitta. Perché l’Italia di oggi offende le donne della filosofa Michela Marzano (Mondadori, 2010), con il consenso e l’autorizzazione dell’autrice, l’omonima collettiva presenta il punto di vista e le riflessioni liriche di artisti figurativi contemporanei sulla condizione femminile. La mostra, a cura di Vera Agosti e promossa dall’associazione Factory Art Zone, è ospitata presso lo Spazio Calabria a Milano, dal 26 maggio al 7 giugno 2014, ed è patrocinata dalla Regione Calabria. Un ebook e un catalogo di Vanilla Edizioni, realizzati con il gentile contributo di Banca Fineco, documentano l’iniziativa.
 
“Sii bella e stai zitta” suona come il monito di alcune nonne e altrettante mamme, che cercano di spiegare alle figlie e alle nipoti le strade comode per essere accettate e benvolute. E’ anche l’imperativo e il desiderio proibito di molti uomini che ancora oggi per se stessi e la propria casa sognano una donna remissiva, dolce e sempre bellissima, l’amato “angelo del focolare”.  L’Italia, infatti, ancor più di altri Paesi europei, soffre di un tipo di educazione differente per maschi e femmine e di stereotipi difficili a morire, di cui le donne sono vittime e a volte anche carnefici, tanto questi convincimenti sono radicati nella mentalità corrente. Così, per esempio, una donna che fa carriera è spesso chiacchierata o si pensa che trascuri la famiglia. A parità di condizione lavorativa,  il gentil sesso guadagna meno degli uomini; in politica sono necessarie le quote rosa, e le recenti cariche di prestigio in posizione di potere affidate a donne sono state annunciate come novità eccezionali e impensate fino a poco tempo fa, invece di essere ordinaria amministrazione. Tutto questo mentre la maggior parte del carico di lavoro domestico per occuparsi della casa, accudire i figli e i parenti anziani ricade quasi sempre sulla donna, con scarso aiuto da parte dell’uomo e dello Stato Sociale. Le eccezioni non fanno che confermare la regola, suscitando stupore e persino sciocche ironie sui “mammi” e sui “casalinghi” odierni.
 
In mostra, 
Angela Pellicanò (Reggio Calabria, 1963) e Ninni Donato (Falcone, 1959) esplorano l’universo femminile attraverso intensi ritratti. Le donne della Pellicanò, affascinanti e drammatiche, si stagliano nel  rosso del sangue e nel nero del dolore (Dream Experience, 2011-2014), immobilizzate da lacci, ormai entrati dentro di loro (S.t., 2012). Sono figure che portano con sé lo spirito delle terre del Mediterraneo, lo spessore della storia e dei richiami al mondo classico, legando l’attualità all’inscindibile passato. Le acerbe fanciulle di Ninni Donato, in primissimo piano, immortalate in scatti in bianco e nero, inglobati nella resina (Lucia; Teresa, 2012), sembrano esplicitare quella componente maschile che è presente anche nell’animo femminile. L’androginia delle forme e dei volti rende queste giovani donne simili a ragazzi, quasi a significare la comune difficoltà della crescita in entrambi i sessi.
 
Anna Madia (Torino, 1976) presenta raffinati disegni a matita e penna che indagano l’interiorità e la fragilità contemporanea. Le sue sonnambule (Sleepwalking, 2014) sono immagini delicate e oniriche, tra il sonno e la veglia, nelle quali i lunghi capelli, elemento per eccellenza della femminilità e della seduzione, raccolti, sciolti, o mossi a formare significative composizioni (Monologue, 2014) diventano simbolo della notte, il tramite tra il passato e il presente.
 
Iacopo Raugei (Firenze, 1975) cala nel nero le sue allegorie, dipingendo con minuzia di dettagli e precisione una giovane donna legata a un vecchio televisore tramite i cavi dello stesso, mentre viene trasmessa una scena di vita perfetta, come quegli spot a cui siamo abituati, in cui la madre, sempre in forma splendente, riesce a conciliare alla perfezione la vita lavorativa con quella familiare, senza affanni e difficoltà (Perfect Lie, 2014). Immagini illusorie di una realtà inesistente, lontana dall’effettiva quotidianità, che possono tuttavia essere fuorvianti e creare ansie e aspettative. In Exit (2008), un donna senza volto, nella quale è facile immedesimarsi, porta su un vassoio d’argento una preziosa pillola, mezzo suggerito per fuggire i dolori della propria esistenza.
 
Emila Dimitrova Sirakova (Sofia, 1984) nei suoi  disegni compositi su strati di carta (Wall of Breath, 2013; I mille nomi, 2012) racconta l’antico mito di Kaliakra, una costa del Nord della Bulgaria. Secondo la leggenda, quaranta vergini, destinate a divenire schiave dell'imperatore ottomano, scelgono di perire nel Mar Nero, piuttosto che vivere l'umiliante esperienza dell'harem. Per questo si legano i capelli tra loro e tenendosi per mano si gettano dalla fortezza di Kaliakra, annegando. L’artista si concentra sulle ragazze, ormai cadute nel mare (Hypotermia, 2013): belle, snelle e slanciate al pari delle modelle dei giorni nostri, ripiegate su se stesse come boccioli indifesi.
 
Lara Pacilio (Roma, 1978) propone tre installazioni della serie Carousel (2012). Piccole giostre (Pinkin’ Love, Flying Balloons),fatte di simboli della femminilità e seducenti stereotipi. In The Family Man, l’artista tocca il tema della pedofilia, raffigurando il pedofilo come vittima di abusi infantili. La dimensione del gioco intesa come momento di crescita e di formazione è stata spezzata in tenera età e ora il nuovo “gioco” dell’adulto assume connotati mostruosi. La musica, composta da Luca Nostro (chitarrista e compositore, prima chitarra elettrica del Parco della Musica Contemporanea Ensemble), accompagna le opere esposte.
 
Sii bella e stai zitta: Anna Madia - Emila Dimitrova Sirakova - Ninni Donato - Lara Pacilio - Angela Pellicanò - Iacopo Raugei
Con il Patrocinio della Regione Calabria
A cura di Vera Agosti
Spazio Calabria - Via Broletto, 14 - Milano (Metro Cordusio)
Dal 26 maggio al 7 giugno 2014
Evento promosso da Factory Art Zone
Inaugurazione: lunedì 26 maggio ore 18:30
Orari: martedì-sabato: 14-20
Ingresso libero
Ebook e catalogo: Vanilla Edizioni
Con il contributo di Banca Fineco

giovedì 16 gennaio 2014

Iacopo Raugei - There I Wonder a cura di Vera Agosti


L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA
La splendida Villa Clerici in zona Niguarda a Milano di proprietà dell’Immobiliare Due Febbraio srl, insieme alla Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, è lieta di presentare, nelle bellissime sale affrescate del piano nobile, un nuovo progetto espositivo L’insostenibile leggerezza, a cura del critico d’arte Vera Agosti. Il primo evento è promosso da Factory Art Zone di Alessandro Rizzo in collaborazione con Il Clavicembalo Verde di Angelo e Giovanni Mantovani.
Il titolo richiama il romanzo di Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, una storia d’amore che induce a riflettere sulla presunta assurdità della vita umana. In fondo, la ricerca delle origini e del senso dell’esistenza ha da sempre accompagnato la storia e il pensiero dell’uomo. Chi siamo? È la grande domanda. Chi è l’artista in quanto tale? E’ uno dei grandi quesiti dell’arte. Con una fortunata similitudine, Fausto Melotti diceva che l’immagine del funambolo ben si addice a quella dell’artista, sempre in bilico tra realtà e rappresentazione.
Proprio questa figura di equilibrista tra il cielo e la terra si è voluta scegliere come simbolo del progetto espositivo che include già due prime mostre per il 2014, sul tema dell’identità nell’arte contemporanea, dalla figurazione all’astrazione. E’ solo l’avvio di un percorso variegato che nel tempo attraverserà le generazioni e i mezzi: disegno, pittura, scultura, fotografia e rielaborazione digitale. Ricorrente sarà l’indagine sul sacro, poiché il desiderio e la ricerca di spiritualità sono profondamente legate all’essenza dell’uomo.

                         
THERE I WONDER
IACOPO RAUGEI


The Sky is growing dark, 2013

Dal 22 gennaio al 5 febbraio 2014, Villa Clerici di zona Niguarda a Milano, con la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, è lieta di ospitare al piano nobile la personale di Iacopo Raugei, There I wonder (Là io vago), a cura di Vera Agosti. La mostra apre il progetto espositivo L’insostenibile leggerezza, dedicato al tema dell’identità nell’arte contemporanea, e reso possibile grazie al sostegno dell’Immobiliare Due Febbraio Srl, che detiene la proprietà della villa. L’evento è promosso da Elite Shopping TV in collaborazione con Wannabee Gallery di Milano. Sono esposte circa 20 tele del giovane pittore fiorentino. L’uomo è al centro della sua ricerca; anche quando non figura direttamente nei ritratti o negli autoritratti presentati, restano le tracce e le memorie del suo passaggio e del suo operato. Vestigia simboliche dell’esistenza e dell’inquietudine del vivere. E’ un uomo fortemente contemporaneo quello di Raugei, che in dipinti da considerarsi come allegorie attuali si interroga sul senso dell’esistere. L’identità dell’artista _ la sua essenza, le esperienze, i dubbi e gli interrogativi_ si cela sempre, almeno in parte, nei suoi lavori. Ecco spiegato il titolo dell’esposizione: Là io vago, ovvero l’anima del pittore che come un fantasma aleggia tra i suoi quadri, alla ricerca di un dialogo con l’osservatore. Una figurazione minuziosa e dettagliata, immersa in un nero ricco e raffinato, composto dalle sfumature nascoste di decine di altri colori. Le immagini, circondate da un’aura sacrale e spirituale nella loro ieratica compostezza, emergono dall’oscurità come momenti epifanici di delicata e lirica tensione.
Biografia:
 Iacopo Raugei nasce a Firenze nel 1975. Dopo aver conseguito la maturità classica, si laurea in Biologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Firenze, dove effettua ricerca presso i laboratori del dipartimento di Medicina Interna. Dal 2004 al 2006 vive negli Stati Uniti e lavora come ricercatore per il National Institutes of Health di Bethesda nel Maryland. La ricerca in laboratorio si accompagna a quella interiore  e Iacopo scopre infinite similitudini tra i processi di crescita e conoscenza. L’esperienza americana contribuisce allo sviluppo della sua vena artistica. Espone alla World Bank Art Society di Washington D.C. nel 2006. Tornato in Italia, nel 2007 consegue un Master in Marketing, Comunicazione e Relazioni Pubbliche Internazionali. Nel 2008 è tra i finalisti del III Premio Internazionale Arte Laguna e vincitore del Premio Speciale Wannabee Gallery di Milano. Nel 2009 è vincitore del Premio Celeste e a Milano si tiene la sua prima personale. Nel 2010 entra nel movimento artistico Le Meduse con mostre pubbliche in Italia. Nel 2011 si tiene la sua seconda personale a Milano e Iacopo è vincitore del Premio Nazionale Arte della città di Novara.  Nel 2012 espone con Le Meduse a Orlando in Florida. 

Iacopo Raugei - There I Wonder
A cura di Vera Agosti
Dal 22 gennaio al 5 febbraio 2014
Villa Clerici- Via Terruggia, 14 Milano
www.villaclerici.it ; galleria@villaclerici.it
Tel: 02.64.70.066
Mostra promossa da Elite Shopping TV in collaborazione con Wannabee Gallery
artivisive@bhtv.it 
Spazi espositivi: Immobiliare Due Febbraio Srl
Orari: lunedì-sabato: 9:30-12:30 e 14:00-16:30
Inaugurazione: mercoledì 22 gennaio dalle ore 18 alle 21.30
Presentazione di Vera Agosti alle ore 19
Piccolo rinfresco gentilmente offerto da Luna Nera Food & Beverage
Media Partner: Life Style Magazine
Catalogo in mostra
Allestimento CB Cornici, Lecco
Finissage: mercoledì 5 febbraio dalle ore 18 alle 21.30

giovedì 9 maggio 2013

"Se una notte d'estate un viaggiatore"

Anche Andrea Gnocchi alla mostra della Wannabee



"Se una notte d'estate un viaggiatore"
mostra collettiva
16 maggio - 19 giugno 2013

artisti presenti

Marcella Bonfanti
Gianluca Chiodi
Matteo Cirenei
Marco Demis
Andrea Gnocchi
Samantha Lina
Claudio Monnini
Sergio Padovani
Iacopo Raugei
Vania Elettra Tam
Gionata Xerra


Wannabee Gallery
via Massimiano 25, 20134 Milano

mercoledì 2 maggio 2012

L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE a cura di Vera Agosti e Donato Carissimo




Vera Agosti riunisce un folto gruppo di giovani e talentuosi artisti per dare vita ad un ambizioso progetto: portare l'ultimo verso del Paradiso dantesco a dimensione "contemporanea"... e ci riesce!
Fra i vari artisti presenti in questa collettiva mi piace sottolineare: Mario Loprete, Ester Negretti, Iacopo Raugei, Maurizio Cariati...



L’associazione culturale Amici dell’Arte è lieta di presentare la mostra “L'amor che
move il sole e l'altre stelle”, ideata da Vera Agosti, e curata dalla stessa e da Donato
Carissimo, dal 5 al 13 maggio, presso la Chiesa antica di San Marco e San Gregorio a
Cologno Monzese. La collettiva è liberamente ispirata all’ultimo verso del Paradiso
della Divina Commedia di Dante Alighieri, quando il poeta, al termine del suo viaggio
celeste, comprende che la sua volontà è ormai mossa dal divino.
La Commedia è stata molto spesso fonte di ispirazione per le arti figurative. La sfida
di questa mostra è riattualizzare il verso apice dell’intera opera dantesca grazie alla
sensibilità di artisti contemporanei, italiani e stranieri. L’interpretazione che ne
forniscono spazia dalla nuova figurazione al pop, passando attraverso la street art. In
esposizione dipinti, installazioni site-specific e sculture.
Gli artisti calano l’amore nell’attualità quotidiana: è il soggetto degli affetti e del
desiderio, uomo o donna per Mario Loprete, Marco Luzzi, Angelo Sblendore,
Germana Senzani, Federica Varotto, Andrei Tudor Odangiu; oppure affrontano il
tema dal punto di vista simbolico e allegorico (Anna Madia, Emanuele Gregolin,
Iacopo Raugei, Maurizio Cariati, Rossella Roli, Loredana Galante, Hélène Foata,
Milena Sgambato, Piergiuseppe Moroni, Ester Negretti, Joseph Kaliher,
Giuseppe Cannistraro) o secondo la dimensione del sacro (Lorenzo Puglisi,
Gabriele Ercoli, Lorenzo Manenti, Michela Martello, Makoto). Alcuni invece
restano maggiormente fedeli alla tradizione del testo, come Lavinia Rotocol per
l’opera Serafino e Aliona Cotorobai per Empireo.
Spicca l’interpretazione di Mercedes Cuman, per cui l’amore è accoglienza e
solidarietà, come attestano le sue coperte ricamate a mano (Noi eravam lunghesso mare
ancora...), dedicate ai profughi e agli immigrati.

Iacopo Raugei - Brilliant Disguise - olio su tela- 140x180cm 2010-2011

L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE
Da un’idea di Vera Agosti
A cura di Vera Agosti e Donato Carissimo
Opere di GIUSEPPE CANNISTRARO, MAURIZIO CARIATI, ALIONA
COTOROBAI, GABRIELE ERCOLI, HELENE FOATA, LOREDANA GALANTE,
EMANUELE GREGOLIN, JOSEPH KALIHER, MERCEDES CUMAN, MARIO
LOPRETE, MARCO LUZZI, ANNA MADIA, MAKOTO, LORENZO MANENTI,
MICHELA MARTELLO, PIERGIUSEPPE MORONI, ESTER NEGRETTI,
ANDREI TUDOR ODANGIU, LORENZO PUGLISI, IACOPO RAUGEI,
ROSSELLA ROLI, LAVINIA ROTOCOL, ANGELO SBLENDORE, GERMANA
SENZANI, MILENA SGAMBATO, FEDERICA VAROTTO
Chiesa antica di San Marco e San Gregorio - Piazza XI Febbraio, Cologno Monzese
Dal 5 al 13 maggio 2012 - Presentazione sabato 5 maggio ore 18
lunedì-sabato: 16-19; domenica: 10.30-12.30 e 16-19
Organizzazione: Amici dell’Arte- Info: 348/4972898
Catalogo in mostra

venerdì 3 febbraio 2012

MARE NERO a cura di Vera Agosti

Vera Agosti porta le sue "Meduse" aldilà dell'oceano, in Florida. Se per caso foste da quelle parti...


                                            
A.Madia, Peau d'ane, 2011, olio su lino, 80x80 cm
Mare Nero
Il 20 aprile 2010 dalla piattaforma Deepwater Horizon della BP comincia a uscire del greggio che si disperde lentamente nell’Oceano Atlantico. In un primo momento il guasto appare rimediabile, ma ben presto la situazione si fa gravissima: i robot subacquei non riescono a tamponare la falla e i tentativi di intrappolare il cavo danneggiato risultano infruttuosi. Nel Golfo del Messico e lungo le coste della Louisiana e dell’Alabama è calamità: si contano più di 5 milioni di barili di petrolio che contaminano l’acqua, gli animali e le spiagge, distruggendo l’ambiente e l’economia della regione. Tutto il mondo sta con il fiato sospeso e si cerca una soluzione per fermare la fuoriuscita inquinante. Il danno appare superiore a quello causato dall’uragano Katrina del 2005. Nell’autunno del 2010 si interrompono le operazioni di bonifica dell’area, mentre l’azienda offre indennizzi alla popolazione, provata dal crollo dell’industria ittica e di numerose altre attività.

A circa un anno di distanza dall’accaduto, il movimento de Le Meduse prende ispirazione da questo disastro per riflettere sulla situazione ambientale attuale e sulle drammatiche conseguenze dell’errore umano. Il “mare nero” è anche l’inquinamento dell’anima che, spinta dal desiderio esasperato di guadagno, dimentica il rispetto, la sicurezza e la dignità per arrivare alla catastrofe.

Questa tragedia è solo una delle tante che recentemente hanno sconvolto il mondo e l’opinione pubblica. Accanto ad essa, anche la guerra combattuta per l’“oro nero” in Iraq, i bombardamenti della Libia, l’emergenza nucleare in Giappone, le nuove fuoriuscite di petrolio nelle acque della Nuova Zelanda e del Brasile... Gli artisti interpretano queste situazioni in chiave lirica o esistenzialista.

Dopo le mostre in Italia, sono ora invitati presso la galleria Avalon Island di Orlando, in Florida, dal 19 gennaio al 10 febbraio 2012. La mostra, curata da Vera Agosti, presenta quadri e fotografie di Giovanni Cerri, Jaya Cozzani, Emanuele Gregolin, Anna Madia, Lorenzo Manenti e Iacopo Raugei. Lo street artist, scultore e performer americano, Robin Van Arsdol, da sempre impegnato nella lotta contro la guerra e il nucleare, si unisce al gruppo come guest artist.

MARE NERO
Le Meduse: Giovanni Cerri, Jaya Cozzani, Emanuele Gregolin, Anna Madia, Lorenzo Manenti, Iacopo Raugei; Guest artist: Robin Van Arsdol
Curatore: Vera Agosti
Dal 19 gennaio al 10 febbraio 2012
Gallery at Avalon Island - 39 S.Magnolia Ave. - Orlando, Florida 32801
Inaugurazione: Giovedì 19 gennaio  dalle 18 alle 21
Catalogo: Prearo Editore

giovedì 1 dicembre 2011

Anche Andrea Gnocchi "Sotto l'Albero"

C'è Iacopo Raugei, Vania Elettra Tam e anche l'ottimo Andrea Gnocchi,  nella collettiva organizzata da Wannabee a Milano...

Valentina D'Amaro

Wannabee Gallery - Milano
Sotto l’albero
Ultima mostra collettiva del 2011 

venerdì 2 dicembre dalle ore 19.00
Via Massimiano 25, Milano

Le opere saranno visionabili fino al 31 gennaio

Sotto l’albero

Dicembre è il mese delle emozioni. Alla fine di ogni anno ci fermiamo, ci
guardiamo indietro e cerchiamo di avvolgerci in una coperta di sensazioni
piacevoli. Sotto l’albero è il titolo di una mostra dedicata al meglio di quello che
vorremmo regalarci, alle migliori opere che i nostri artisti hanno prodotto nell’anno
in corso; opere che parlano anche di alberi, nell’Anno Internazionale delle Foreste,
e ci invitano a pacificarci con il nostro spirito primario. Sotto l’albero è l’occasione
per farsi, o fare agli altri, un regalo di qualità, per ogni tipo di tasche, un pensiero
che duri per sempre, acquisti valore nel tempo e che ci faccia stringere le radici al
suolo. 

Vi aspettiamo per un brindisi e gli auguri!!

Artisti
Hogan Brown
Gabriele Buratti
Felipe Cardena
Valentina D’Amaro
Andrea Gnocchi
GG
 Ida Harm
Cristina Lefter
Anna Madia
Luca Mazzoleni
Claudio Monnini
Marco Pece
Sergio Padovani
Iacopo Raugei
Alessandro Spadari
Vania Elettra Tam
Marika Vicari
Xian Yong Zhang

venerdì 16 settembre 2011

Iacopo Raugei - Conscious state of confusion - a cura di Viviana Siviero

Si è inaugurata ieri a Milano, la personale di Jacopo Raugei, sotto la guida di Viviana Siviero.
Artista davvero unico: dipinge il colore senza colore, la luce è già cosa sua e la realtà è più 
vera del vero. Il mistero è solo per chi guarda con attenzione.

Conscious state of confusionù
Iacopo Raugei
A cura di Viviana Siviero

una combinazione magica
Iacopo Raugei è un fine alchimista della realtà: egli la osserva e la fa propria per restituire al mondo un risultato ormai elaborato usufruendo di una combinazione magica di talento spontaneo applicato ad un’ elevata estetica del quotidiano, che seppur ovvietà nel mondo tridimensionale della natura, è uno stupore sempre rinnovato nella fisica bidimensionale della pittura. Affinché sia chiaro che l’operazione non è fine a se stessa, l’artista impiega un’atmosfera che potrebbe apparire mefitica, un climax oscuro e apparentemente baroccheggiante che sembra evocare involontariamente le conseguenze più celebrate di un “tradizionale” sonno della ragione. In realtà tutto questo serve invece a proteggere ciò che viene mostrato, obbligando lo spettatore a leggere e poi decifrare uno ad uno i molteplici dettagli presenti sulla superficie pittorica, trattata in strati di pigmento come fossero sovrapposizioni di realtà temporali differenti, cristallizzate in un’unica immagine. Un’operazione, quella di Iacopo Raugei, complessa tanto dal punto di vista fisico, quanto intellettuale: sia per fare sia per pensare ci vuole talento oltre che pratica, si deve risvegliare al dialogo privato quel genio interiore capace di attraversare – facendolo proprio – tutto ciò che crediamo di sapere riguardo alla realtà e a tutti i suoi elementi: quando si riconosce una forma, il più sembra risolto e chiunque può credere di avere la soluzione a portata di mano.

Da “ il senso di Iacopo per il vero”, Viviana Siviero, 2011 , ediz. Wannabee Gallery

Inaugurazione giovedì 15 settembre dalle ore 19.00

Le opere saranno visionabili fino al 25 ottobre 2011

Wannabee Gallery
Via Massimiano 25
Milano 20134

mercoledì 31 agosto 2011

Mare Nero a Torotna, a cura di Vera Agosti


L'ultima fatica di Vera Agosti, a Torona con 
Giovanni Cerri, Jacopo Raugei, Maurizio Cariati & C


Mare Nero 

Dopo la mostra presso la Barriera Albertina di Novara, dal 28 maggio al 15 giugno, Le Meduse tornano 
con una nuova tappa dell’esposizione itinerante Mare Nero, a cura di Vera Agosti e ospitata presso 
Palazzo Guidobono a Tortona dal 10 settembre al 2 ottobre 2011, in collaborazione con il Comune di 
Tortona, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, e avendo come partner 
culturali la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e l’associazione Arcadia. Nuovi lavori inediti 
arricchiscono la rassegna. 
Gli artisti del movimento Le Meduse - Giovanni Cerri, Maurizio Cariati, Jaya Cozzani, Emanuele Gregolin, 
Anna Madia, Lorenzo Manenti, Iacopo Raugei - riflettono sui disastri ambientali, cercando di cogliere la 
forza, la poesia e la bellezza nascoste nella sofferenza, nella lotta, nella speranza. 
Il petrolio nell’oceano e lungo le coste della Louisiana, il fango rosso sul Danubio, il greggio al largo della 
Sardegna, la guerra combattuta per “l’oro nero” in Iraq, i bombardamenti della Libia, l’emergenza nucleare 
in Giappone… sono alcuni dei tragici avvenimenti che hanno scosso il mondo ultimamente. 
Il titolo dell’esposizione si riferisce al danno ambientale provocato dall’azienda inglese BP, ma allude 
anche al male dell’anima, all’inquinamento spirituale dei nostri giorni, quando l’offuscamento della ragione 
e del buon senso, per il raggiungimento esasperato del profitto, portano alla catastrofe. 
Il mare nero di Giovanni Cerri è una distesa desolata di catrame, sulla quale brilla impietosa la luce 
metafisica di un cielo sconfinato. Gli animali annaspano soffocati dal petrolio nelle tele di juta di Maurizio 
Cariati. Con materiale di recupero, Jaya Cozzani realizza un’installazione interattiva per evocare il respiro 
vitale dell’uomo e della natura. Le petroliere e le piattaforme petrolifere di Emanuele Gregolin sono 
incendiate da un fuoco vivo contro il blu cupo e profondo del mare. La Civetta di Anna Madia è una 
principessa della notte, che sottolinea l’unione fra uomo e natura, mentre una piccola Cappuccetto Rosso 
osserva dubbiosa il cielo turbato da eventi misteriosi. Lorenzo Manenti dipinge i cadaveri della guerra in 
Iraq; su di essi i loghi delle compagnie petrolifere. Nei dipinti neri di Iacopo Raugei, gli uomini combattono 
contro i propri demoni interiori. Tra le macerie dell'esistenza umana, fatta di oggetti e simboli della 
quotidianità, sopravvive un piccolo germoglio, che un ragazzo si impegna a far crescere. Quando intorno a 
noi crollano le certezze, ciò che di solito ci appare privo di valore può diventare la cosa più importante per 
cui lottare. Aderisce all’iniziativa anche lo street artist americano Robin Van Arsdol, da tempo impegnato 
in cause sociali e contro l’impiego del nucleare. 
La rassegna è documentata da un prestigioso catalogo della Giampaolo Prearo Editore, storica casa 
editrice milanese. 

MARE NERO 
Le Meduse: Giovanni Cerri, Maurizio Cariati, Jaya Cozzani, Emanuele Gregolin, Anna Madia, Lorenzo 
Manenti, Iacopo Raugei; Guest artist: Robin Van Arsdol 

In collaborazione con il Comune di Tortona 
Col Patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria 
Partner culturali: Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e Arcadia 
A cura di Vera Agosti 

Dal 10 settembre al 2 ottobre 2011 
Ingresso libero 
Orari: mar | ven 16.00 - 19.30 
sab | dom 10.00 - 12.00 | 16.00 - 19.30 
Inaugurazione: sabato 10 settembre dalle ore 18 
Catalogo Giampaolo Prearo Editore 
Ufficio stampa Città di Tortona: Emanuela Carniglia tel. 0131-864284 ufficiostampa@comune.tortona.al.it