RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 18 agosto 2015

Abbasso il Re! Evviva il Re! Cambiano i Direttori di venti Musei Nazionali Italiani!

Abbasso il Re! Evviva il Re!
Cambiano i Direttori di venti Musei Nazionali Italiani!

Una ventata di freschezza ai vertici dei nostri musei? Così sembrerebbe, leggendo per lo meno, l'elenco delle neo nomine emanate dal Ministro Franceschi... (vedi http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2015/08/18/tanti-stranieri-tra-i-nuovi-direttori-dei-piu-grandi-musei-italiani.-agli-uffizi-arriva-un-tedesco_cb72faa4-0850-450c-b106-aac71b871b0f.html).

a Stoccarda in compagnia di Alessandro Sarti, Antonio Natali e Giovanni Maranghi


Su venti nuovi direttori, 10 sono uomini e 10 sono donne (saranno contenti i difensori delle "quote rosa" che con questo 50% hanno avuto un contentino tondo, tondo...). Sette sono gli stranieri... 
Fra questi 20, molti sono personaggi già noti, altri meno. Molti tecnici, altri hanno esperienze al'estero e solo alcuni sono dei veri manager.

Gioisco per la Collu che approda a Roma e sono molto dispiaciuto per Natali, con il quale ho avuto l'onore di collaborare, che viene "disarcionato" dagli Uffizi...
Per il resto, non cambia niente! 
Non cambia niente finchè il sistema gestionale dei Musei italiani rimane imbrigliato nella rete burocratica tipicamente tricolore...

Cambiare direttore serve a poco, veramente a poco. Serve a disstribuire contentini e fare propaganda.
Quello che andrebbe cambiato, radicalmente, prima delle persone, sarebbe l'intera gestione dei Musei italiani. 
Trasformarli in strutture snelle, autonome e produttive. 
Occorrono manager! Manager esperti, appassionati e competenti...

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