RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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domenica 30 settembre 2012

"ARCHITETTURE DI LUCE" al Museo Ebraico di Buenos Aires

Ecco le date della tappa al Museo Ebraico di Buenos Aires della mostra personale di Karina Chechik, "ARCHITETTURE DI LUCE" 
21 Novembre 2012 - Aprile 2013


Dalla Settimana dell'Arte settembre 2012... part. 8°

venerdì 28 settembre 2012
ore 19'00
Eos Village - Costa Rei
Gianpiero Castellano
presenta:
Mark Kostabi
THE IDEA IS ALL THERE IS









sabato 29 settembre 2012

PATRIZIA EMMA SCIALPI -ERDENREST- a cura di Alessandro Trabucco

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Penso proprio di non poter essere smentito quando affermo che Patrizia Emma Scialpi sia una proposte più interessanti ed intelligenti che mi sia capitate negli ultimi anni. Ora in mostra, a Milano, da Circolo quadro, sotto la raffinata curatela di Alessandro Trabucco.



PATRIZIA EMMA SCIALPI

ERDENREST

a cura di Alessandro Trabucco


Inaugurazione: mercoledì 24 ottobre 2012, dalle 18.30
In mostra dal 24 ottobre al 7 dicembre 2012
Circoloquadro, via Thaon di Revel 21, Milano


Mercoledì 24 ottobre Circoloquadro inaugura la nuova stagione espositiva con Erdenrest, la mostra personale di Patrizia Emma Scialpi, artista giovane ma con una ricerca già matura.
Con questa mostra Circoloquadro inaugura una serie di esposizioni dedicate interamente ad artisti under 30, concentrandosi così sulla ricerca di giovani talenti italiani e stranieri.

Curata da Alessandro Trabucco, Erdenrest di Patrizia Emma Scialpi tratta con sensibilità e intelligenza il tema del passato, della memoria e di quanto rimane del nostro passaggio terreno. Citando Goethe, Erdenrest indica infatti il residuo di carne e terra che l’anima porta con sé, la Scialpi mette in scena un mondo che non esiste più, ma che allo stesso tempo appartiene a ciascuno di noi e che rivive grazie al suo gesto pittorico.
Patrizia Emma Scialpi non cede affatto al sentimentalismo o alla malinconia; come scrive infatti Alessandro Trabucco nel testo del catalogo stampato per l’occasione, “si prende cura di far riemergere dal caos una serie di immagini alle quali infondere nuova linfa vitale attraverso il proprio gesto pittorico, che non è di annullamento bensì di accentuazione di quegli elementi già impressi in un tempo precedente e rianimati con interventi che richiamano forme vegetali, in una metamorfosi esteriore che nasconde una più profonda riflessione esistenziale, riferita al legame tra la Natura e l’Uomo, tra il passato ormai trascorso e l’azione del presente in corso.”

L’artista parte da immagini fotografiche, tratte dalla sua storia familiare o acquistate nei mercatini, per “ritrovare queste linee di congiunzione tra avvenimenti rinchiusi in un tempo passato, colti in uno scatto fotografico, e gli effetti di tali avvenimenti nel suo (proprio) tempo vissuto, allo stesso modo suscettibile di una prospettiva visiva ribaltata ed immessa in un circolo cronologico che perde le proprie caratteristiche di successione di microeventi distinti e separati, diventando a sua volta parte di un accumulo più esteso di avvenimenti, come “piramidi di tempo” testimoni di una continuità inarrestabile. Queste linee connettive tra diverse epoche e differenti situazioni esistenziali non sono altro che suggestioni personali che l’artista traccia, sulla superficie fotografica o sui fogli da disegno, cercando di instaurare un rapporto di comunicazione interiore, in un incontro che trascende l’aspetto conoscitivo concreto per prediligere quello più profondamente e misteriosamente empatico.” (Alessandro Trabucco).

Patrizia Emma Scialpi  (Taranto, 1984) vive e lavora tra Milano e Modena. Laureata in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente presso l’Università degli Studi del Salento, è attualmente iscritta al Biennio Specialistico di Arti Visive dell'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 2010 è promotrice, insieme con altri artisti, del progetto Underdogstudio, spazio indipendente per l'arte contemporanea. Attualmente si occupa della sezione arte di Velum per nssmag.com. Ha già all’attivo mostre personali e collettive in spazi pubblici e indipendenti.

***

PATRIZIA EMMA SCIALPI
ERDENREST
a cura di Alessandro Trabucco
Inaugurazione: mercoledì 24 ottobre 2012
In mostra: dal 24 ottobre al 7 dicembre 2012
Catalogo: testo di Alessandro Trabucco
Orari: da martedì a venerdì dalle 15 alle 19, o su appuntamento
Informazioni: info@circoloquadro.com , Tel. 02 6884442, 339 3521391

Dalla Settimana dell'Arte settembre 2012... part. 7°

Giovedì 27 settembre 2012
ore 19'00
Eos Village - Costa Rei
Daniela Scala
presenta:
Chistian Balzano













 



venerdì 28 settembre 2012

Dalla Settimana dell'Arte settembre 2012... part. 6°

Mercoledì 26 settembre 2012
ore 19'00
Eos Village - Costa Rei
il Prof. Giovanni Faccenda
presenta:
RENATO GUTTUSO
"la storia di un pittore, la storia di un uomo..."









ANGELA VIOLA: HAPPY FAMILY a cura di Carolina Lio

Ancora una volta scrivo qulacosa a proposito di Angela Viola. 
Ancora una volta scrivo qualcosa a proposito di Carolina Lio.
Questa volta insieme ad elargire arte e cultura in occasione della personale dell'artista siciliana, Happy Family, a Bergamo... da vedere

Ex indumentis, 2012 collage su carta cm 25 x 25

ANGELA VIOLA: HAPPY FAMILY

a cura di Carolina Lio
dal 01 Dicembre 2012 al 23 Gennaio 2013
opening: sabato 1 Dicembre, ore 18.00

COMUNICATO STAMPA

Sabato 01 Dicembre alle ore 18.00, presso la Galleria Marelia inaugurerà la mostra personale dell'artista Angela Viola, tra gli artisti vincitori della prima edizione del Premio ORA. Il progetto, a cura di Carolina Lio, presenterà una serie di lavori realizzati negli ultimi mesi dall'artista e preparati appositamente per la galleria e per i suoi spazi. In mostra sarà presente la serie di opere “Happy family” contestualizzate in un'ambientazione site-specific. Il percorso espositivo sintetizzerà la lunga ricerca dell'artista sull'idea della dimensione familiare.

L'ambiente della galleria viene, infatti, modificato in modo da diventare il contenitore dell'idea astratta di famiglia. La ricerca di Angela Viola, che parte naturalmente dalle sue esperienze personali e che si dirama poi tramite il censimento di idee della gente comune, si evolve in modo da diventare sempre più un concetto astratto di un puro prototipo familiare che appartiene allo stesso tempo a tutti e a nessuno. Appare immediatamente chiaro dall'allestimento, pensato in modo da ricordare una casa tipo, con mobili di arredamento inusuali per uno spazio d'arte e che possiamo immaginarci piuttosto in ambiente vissuto, dandone il senso di intimità ma restando allo stesso tempo asettici e distaccati per non far immaginare nessuna situazione privata in particolare. L'intezione dell'artista è di intavolare un discorso impersonale, che non si basa sull'esperienza vissuta della famiglia, quanto su una ricerca teorica e il più possibile ampia che indaga il più importante sistema sociale dell'uomo. La famiglia, infatti, determina tutte le strutture base di ogni individuo: è il nucleo in cui si sviluppa l'inconscio di ognuno di noi e determina tutto il susseguirsi delle reazioni e delle relazioni umane.

La famiglia descritta da Angela Viola è vista appunto in questo senso ed è, dunque, un luogo che trascende la fisicità. E' terreno emotivo e rete invisibile di sensazioni che tesse le sue trame anche a prescindere dalle singole persone e dai singoli accadimenti. L'artista non è interessata a raccontare storie e testimonianze in quanto tali, quanto a creare una soluzione palpabile di un concetto. Per creare questo immaginario non personale e riuscire a staccarsi il più possibile anche dalla da se stessa, l'artista ha raccolto e fatto proprie varie storie che spontaneamente molta gente comune le ha inviato tramite il web. Queste testimonianze non sono state utilizzate in modo didascalico, ma solo lette e archiviate dall'artista per aiutarla a creare un'immagine mentale più allargata del concetto delle relazioni familiari, un concetto che appartenesse all'intera umanità e non a delle persone specifiche. Se ne ricavano ritratti in cui il volto scompare lasciando spazio solo alle capigliature dei soggetti abbinati simbolicamente ad oggetti in miniatura, cofanetti con collage di foto e oggetti, e altre opere che, in generale, non narrano epidodi ma imprimono con ancora maggior efficacia l'odore di famiglia: una sensazione estesa e intensa che appartiene a tutti e in cui tutti possono ritrovare frammenti della propria percezione.


NOTE BIOGRAFICHE

Angela Viola è nata nel 1981 a Palermo. Vive e lavora a Milano. Tra le principali mostre personali ricordiamo: (2012)  RizHoma.housegallery di Palermo, (2011) Fabbrica Borroni a Milano, (2011) Spazio Cannatella a Palermo. Nell'ultimo anno ha partecipato a seguenti progetti istituzionali: Chi cavalca la tigra non può scendere presso il Complesso Monumentale Fazello di Sciacca (AG); UPnea 12: Suburbia in Fabula presso Villa Arconati a Bollate; Sevilla-Palermo presso la Sala de Exposiciones KSTELAR 22 di Siviglia. Nel 2011 è tra i vincitori del Premio ORA e tra i finalisti del Premio Barlettani. Nel 2006 ha preso parte al progetto itinerante Hype Gallery nelle città di Milano, Berlino e Amsterdam. Nel 2005 è stata invitata alla XII Biennale dei Giovani artisti di Europa e del Mediterraneo a Castel S. Elmo, Napoli. Ha inoltre esposto presso: Spazio B-Quadro di Palermo, Galleria Obraz di Milano, Giardini del Chiostro di Termini, Florilegio Arte di Leno (BS), Facultad de Bellas Artes di Valencia, Palazzo Sclafanidi Palermo e altre sedi pubbliche e private.



ANGELA VIOLA
HAPPY FAMILY

a cura di Carolina Lio
dal 01 Dicembre 2012 al 23 Gennaio 2013
opening: sabato 01 Dicembre, ore 18.00
testi del curatore


GALLERIA MARELIA
Tel. +39 347 820 6 829

Orari di apertura:
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 20.00;
sabato dalle 15.30 altre 20.00;
altri orari su appuntamento.

giovedì 27 settembre 2012

Sulla Nazione di oggi...



Leggo sulla Nazione di oggi, a pag. 20, un servizio su Armodio e la sua mostra personale, inaugurata a Palermo lo scorso 14 settembre a Palazzo Reale, "Armodio - la dimora delle verità silenti" (vedi il post http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2012/07/armodio-la-dimora-delle-verita-silenti.html



ed, a pag 21 una intervista fatta all'artista, a firma di Raffaella Marcucci,



Dalla Settimana dell'Arte settembre 2012... part. 5°

continua il foto-racconto della Settimana dell'Arte in Costa Rei..
L'ATELIER DEGLI ARTISTI PARTE seconda:

CARLO CANE




PIER TOFFOLETTI




ROBERTO BRAIDA




OLTRE LA NOTTE Artisti romani per il Divino Amore

A Roma una grande collettiva per il Divino Amore

Giuseppe Modica Olio su tavola, cm 120 x 160, anno 2012


OLTRE LA NOTTE
Artisti romani per il Divino Amore

Sala Mostre del Nuovo Santuario del Divino Amore, 20 ottobre 2012- 2 giugno 2013

A cura di Gabriele Simongini, Carlo Fabrizio Carli, Tiziana D’Acchille

Il Santuario di Roma, il luogo di culto più venerato dai Romani, è il Santuario della Madonna del Divino Amore. Sorto sulla Via Ardeatina, in località Castel di Leva, in un angolo di campagna, un tempo completamente sperduto e inospitale, ancora oggi isolato, il Santuario, già dalla seconda metà dell’Ottocento è la meta prediletta e venerata di tanti pellegrini, mossi da una fede autenticamente popolare e radicata, che, spesso, si coniuga alla tradizionale passeggiata fuori porta. Per rendersene conto con stupore, non c’è posto più commovente della sala degli ex voto: molti sono segni di riconoscenza alla Madonna per una grazia ricevuta, altri una semplice invocazione d’aiuto e di protezione. Sono ormai così numerosi da esservi ospitati a fatica. Qui, nelle foto con i volti di donne, bambini, giovani, anziani, nelle suppliche o nella gratitudine espresse con le grafie più diverse, si percepiscono veramente l’anima e la fede di un popolo che delinea il proprio autoritratto, senza alcun compiacimento, attraverso il passaggio di testimone fra generazioni.
Nel contesto del nuovo Santuario, è stato creato un grande spazio espositivo in cui adesso, per festeggiare la celebrazione dell’Anno della Fede (11 ottobre 2012-24 novembre 2013) e l’ottantesimo anniversario dell’istituzione della Parrocchia del Divino Amore, Monsignor Pasquale Silla, Rettore-Parroco del Santuario, ha voluto avviare un dialogo fra l’arte contemporanea e la profonda spiritualità di questo luogo straordinario, anche sulle orme del nuovo e positivo confronto instauratosi fra Chiesa e cultura dei nostri tempi. Trentuno artisti nati a Roma o qui operanti da diversi anni sono chiamati ad esporre e poi eventualmente a cedere in comodato al Santuario un’opera ciascuno, nata da una riflessione sul carisma e sull’aura delle immagini sacre, come “porte regali” fra il visibile e l’invisibile, in stretto rapporto con il primo miracolo della Madonna del Divino Amore, ma anche con gli innumerevoli ex-voto del Santuario, con il fascino dei pellegrinaggi notturni dal centro di Roma al Santuario, e con la memoria della vicenda storica della prodigiosa liberazione di Roma il 4 giugno 1944, comunemente attribuita all’intercessione della Madonna del Divino Amore.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Crocevia di Alfredo e Teresita Paglione,  è integrata da un piccolo omaggio, sotto il segno dell’”arte sacra”, ad un artista di notevole rilievo come Alberto Sughi, recentemente scomparso.
Idealmente, anche se con finalità diverse, la mostra attuale si ricollega alla “Prima Mostra-omaggio dell’arte italiana all’Opera della Madonna del Divino Amore”, tenutasi dal 23 aprile all’8 maggio 1976 nel Palazzo delle Esposizioni, a Roma.
Attraverso la formula del comodato sarà così avviata la costituzione di un’importante raccolta di opere d’arte contemporanea in questo straordinario luogo di culto e di preghiera. Sarà così ulteriormente rafforzato lo strettissimo legame che unisce la città di Roma e il Santuario, mettendo alla prova quanto suggerito da Luigi Pareyson: “si può giungere a dire che l’arte sacra, se non riesce ad essere arte, non riesce nemmeno ad essere veramente sacra”.

Artisti presenti: Giovanni Albanese, Roberto Almagno, Andrea Aquilanti, Giovanni Arcangeli, Laura Barbarini, Aurelio Bulzatti, Ennio Calabria, Massimo Campi, Bruno Ceccobelli, Sergio Ceccotti, Michele Cossyro, Alessandra Di Francesco, Stefano Di Stasio, Stefania Fabrizi, Sidival Fila, Giosetta Fioroni, Giorgio Galli, Paola Gandolfi, Alessandra Giovannoni, Pierluigi Isola, Andrea Lelario, Claudio Marini, Giuseppe Modica, Stefano Piali, Maurizio Pierfranceschi, Reinhard, Tito Rossini, Sandro Sanna, Vincenzo Scolamiero, Alberto Sughi, Tito, Andrea Volo.
La mostra sarà corredata da un catalogo pubblicato dalla casa editrice Palombi, con i testi di Don Pasquale Silla, Gabriele Simongini, Carlo Fabrizio Carli, Tiziana d’Acchille e con le immagini delle opere esposte.



Informazioni: 06-713511; segreteria@santuariodivinoamore.it.
Orari: sabato e domenica 10,30 – 12,30; 16 – 19 oppure su appuntamento.
Inaugurazione: sabato 20 ottobre 2012, ore 18.
Durata della mostra: 20 ottobre 2012– 2 giugno 2013
Ingresso gratuito
Indirizzo: Nuovo Santuario del Divino Amore, via del Santuario 10, Roma.



Come raggiungerlo
Dalla Stazione Termini:
    Metropolitana Linea B fino alla fermata Laurentina quindi gli autobus 702 oppure 044 in direzioneArdeatina-Castel di Leva;
Scendere alla fermata Santuario Divino Amore.
    Metropolitana Linea A fino alla fermata S. Giovanni quindi da Piazza di Porta S. Giovanni prendere la linea218 in direzione Ardeatina-Scuola Padre Formato. 
Scendere alla fermata Santuario Divino Amore.
Dal Grande Raccordo Anulare:
    Uscita 24 (Ardeatina)