Beh, sono soddisfazioni, fra i sessantasette artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, selezionati per la mostra alla Mudima, anche Gianmaria Milani...
ICH BIN HIER
Giovedì 19 maggio dalle ore 11:00 alle ore 20:00
Fondazione Mudima
Via Alessandro Tadino 26, 20124 Milano
ONE-DAY-EXHIBITION
- Ritratti fotografici di Andrea Sartori
- Libri e video d’artista di sessantasette artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera;
- Proiezione del documentario di Maurizio Monti per “Vivere d’Arte”
a cura di Andrea B. Del Guercio
- Ritratti fotografici di Andrea Sartori
- Libri e video d’artista di sessantasette artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera;
- Proiezione del documentario di Maurizio Monti per “Vivere d’Arte”
a cura di Andrea B. Del Guercio
Ich bin hier !
sessantasette foto-ritratti, libri e video d'artista,un documentario
di Andrea B. Del Guercio
All'origine del processo espressivo che ha dato configurazione ai fotogrammi di Andrea Sartori qui pubblicati sta la pagina web rispondente al tema iconografico dell'autoritratto; circa duecentocinquanta studenti, potenziali artisti delle diverse grammatiche visive, raccolti ordinatamente nell'Aula Teatro di Brera, si trovarono per alcuni lunghi minuti di fronte al ribaltamento della loro immagine nella popolazione artistica, anch'essa ordinata della schermata proiettata da Google. Al singolo volto del giovane ed al loro stare raccolti insieme per regolari file di sedie rispondeva uno 'squadrone' compatto che ha fatto la Storia dell'Arte, un sistema di 'fototessere dipinte' che hanno animato la storia del fare dell'arte, con le sue emozioni e i suoi drammi, tra sviluppi entusiastici e solitudini sconsolate, tra l'indipendenza autobiografica del Maestro e l'anonimato di un esercito di artisti rimasti nell'ombra. All'indefinita sensibilità di un giovane rispondeva l'autorità di un volto noto, alla creatività che si deve ancora esprimere si opponeva chi la propria storia l'ha detta, allo stare nel presente rifletteva una storia che, abbandonando la cronologia, si riportava alla contemporaneità attraverso l'atto rigenerante della fruizione sensibile. Volti che guardano altri volti, occhi che si scrutano e si interrogano nel silenzio irreale della grande aula. Quella che doveva essere la prima lezione del nuovo Corso di Storia dell'Arte Contemporanea, si era trasformata in un 'corto circuito' in cui gli sguardi producevano la babele linguistica del colore e del disegno, le materie e le esperienze umane, le battaglie e le umiliazioni, i successi e la disperazione. " ...Giovane artista, cerchi un soggetto? Tutto è soggetto, il soggetto sei tu; lo sono le tue impressioni, le tue emozioni di fronte alla natura. E' in te stesso che devi guardare, non al di fuori di te". Eugene Delacroix
Nessun commento:
Posta un commento