RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 8 febbraio 2017

Al Lu.C.C.A. in arrivo WARHOL vs GARTEL. HYP POP

Al Lu.C.C.A. il nuovo progetto firmato Maurizio Vanni... 

DA NON PERDERE!!!



WARHOL vs GARTEL. HYP POP
Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art
Dal 25 febbraio al 18 giugno 2017
a cura di MAURIZIO VANNI


Andy Warhol e Laurence Gartel sono due di quegli artisti eletti, nati per fare e rimanere nella storia, cresciuti per modificare gli equilibri culturali e sociali di un luogo in un determinato momento storico. Gartel svela a Warhol i segreti di Commodore Amiga e la loro sintonia è immediata perché sono tantissimi i punti in comune.
La mostra “Warhol vs Gartel. Hyp Pop” mette a confronto due artisti che, seppur con modalità differenti – anche in relazione ai rispettivi momenti storici di appartenenza –, hanno compreso che la realtà quotidiana non poteva più essere interpretata, che non era possibile apportare innovazione al mondo dell'arte utilizzando gli strumenti tradizionali e che un artista creativo e figlio del proprio tempo non poteva allontanare alcune forme di mercato dalla vita di tutti i giorni. Non serviva ideare ex-novo quando nei circuiti sociali e industriali, e intorno a loro, esisteva già tutto: sarebbe stato sufficiente celebrare le figure e gli oggetti proiettandoli dal mondo dell’invisibile a quello visibile. La loro mission si esaltava nel riproporre il già fatto, il più delle volte riconoscibile, in modo che potesse essere fruito diversamente attraverso alcune accortezze concettuali e artistiche.
Warhol e Gartel hanno tolto all’opera d’arte l’idea di autenticità e di unicità evolvendo radicalmente la funzione dell’arte stessa; infatti quando un elaborato artistico è riproducibile perde la sua autonomia, omologandosi a una differente interpretazione non solo legata allo studio iconografico della composizione, ma anche all’indagine del mezzo espressivo utilizzato per arrivare a quel particolare esito. Il loro obiettivo era quello di scoprire la verità e non la realtà, quell’essenza del mondo e delle cose che poteva giungere all’uomo solamente tramite i mezzi di comunicazione di massa. Da una parte Polaroid, registratore, Photomaton e serigrafia per Warhol, dall'altra Apple Macintosh (con programma Mac Paint), Commodore Amiga (abbinato al programma Deluxe Paint), la stampante Art Color Ink-Jet di Xerox, le novità di Canon con la macchina fotografica 760, le stampanti a getto d'inchiostro e i primi scanner per Gartel: tecniche che contemplavano sempre più l’utilizzo della macchina e sempre meno il coinvolgimento diretto e “fisico” dell’artista.
Sia Warhol che Gartel riconoscono il mercato come esigenza oggettiva da dover indagare attraverso una costante e ossessiva ricerca di nuove forme espressive, di nuovi mezzi di comunicazione e interazione. Ma non tutti gli elementi comuni ai due artisti sono simmetrici e corrispondenti: la Pop Art di Warhol perpetua in maniera impersonale e quasi maniacale le immagini proposte dai mass-media documentando, senza timore reverenziale, il cambiamento di valori indotto nella società dei consumi. Una serigrafia di Warhol che ripete ossessivamente l'immagine di una bottiglia di Coca Cola ci testimonia come quell’oggetto sia ormai divenuto un referente talmente importante, rispetto ad altri valori interiori e spirituali, da promuoverlo come positivo e vincente nella società contemporanea. La Hyper Pop di Gartel si nutre di immagini presenti nell'immaginario collettivo, ma non si limita a mitizzarle, bensì le proietta in futuri plausibili, in scenari immaginifici, in dimensioni realmente oniriche, in contesti che, seppur distanti da ciò che crediamo reale, appaiono stranamente iper familiari, iper evocativi, iper suggestivi, iper allusivi, iper quotidiani, iper comunicativi, iper fantasiosi e iper contemporanei. 

lunedì 18 luglio 2016

Al Lu.C.C.A., l'amico Maurizio Vanni inaugura i "Tuesday Nights"

Al Lu.C.C.A., l'amico Maurizio Vanni inaugura i "Tuesday Nights"... da non perdere!



Martedì 19 luglio, in contemporanea della mostra "MAGNUM sul set", la prima puntata della Kermesse estiva organizzata dal Lu.C.C.A. 
Accanto a Maurizio Vanni, Direttore del Museo uno dei più grandi percussionisti europei, Gennaro Scarpato, e una bravissima performer di origine Portoricana, Sherlee Blanco, che conosce i segreti della comunicazione con il corpo. Partiremo dalle origini, dalla notte dei tempi... Per scoprire la verità della finzione esoterica delle tribù primitive. Intorno a noi i più grandi fotografi del secolo scorso con attori e attrici che hanno fatto la storia del cinema.



mercoledì 22 giugno 2016

Al Lu.C.C.A. "MAGNUM SUL SET I GRANDI FOTOGRAFI E IL CINEMA " a cura di Maurizio Vanni

Al Lu.C.C.A., torna come tutte le estati una grande mostra dedicata alla fotografia... Un altro appuntamento da non perdere in questa estate 2016!



MAGNUM SUL SET
I GRANDI FOTOGRAFI E IL CINEMA
Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art
2 luglio – 13 novembre 2016

a cura di Maurizio Vanni
Una produzione:
MAGNUM PHOTOS | Versicherungskammer Kulturstiftung

Dal 2 luglio al 13 novembre 2016 si terrà la mostra “Magnum sul set. I grandi fotografi e il cinema”, a cura di Maurizio Vanni, organizzata dal Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art in collaborazione con MVIVA, e prodotta da Magnum Photos e Versicherungskammer Kulturstiftung (Monaco di Baviera).


L’esposizione riunisce 116 fotografie di backstage realizzate sui set di dodici capolavori del cinema dai più grandi fotografi dell’agenzia Magnum: W. Eugene Smith, Inge Morath, Jean Gaumy, Burt Glinn, Erich Lessing, Dennis Stock, Eve Arnold, Cornell Capa, Henri Cartier-Bresson, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ernst Haas, Erich Hartmann, Nicolas Tikhomiroff, Bruce Davidson, David Hurn, Peter Marlow, Gueorgui Pinkhassov.

Scatti che ci fanno riflettere sul rapporto tra realtà e finzione, tra verità e illusione, e tra quotidianità e sogno. “Quello dei fotografi Magnum – scrive il curatore Maurizio Vanni – è un lavoro che non ha niente a che vedere con la fotografia di scena, immagini prevedibili realizzate sul set a fini promozionali, ma è una vera e propria perlustrazione creativa realizzata senza vincoli, con onestà intellettuale e libertà creativa, per raccontare il dietro le quinte non tanto del set cinematografico, ma dei personaggi che, di lì a poco, avrebbero fatto la storia del grande schermo”. Sotto gli occhi dei visitatori sfilerà una parata di grandi star tra cui Charlie Chaplin, Marilyn Monroe, John Wayne, Elizabeth Taylor, Katharine Hepburn, Gregory Peck, Charlton Heston, James Dean, Romi Schneider, Klaus Kinski, Dustin Hoffman, John Malkovich.

Un viaggio dunque nella storia del cinema, attraverso uno sguardo insolito sui suoi protagonisti e sui segreti della ripresa. Le immagini ci riporteranno sul set di “Luci della ribalta” di Charlie Chaplin, “Quando la moglie è in vacanza” di Billy Wilder, “Gioventù bruciata” di Nicholas Ray, “Moby Dick” di John Huston, “Il processo” di Orson Welles, “Il pianeta delle scimmie” di Franklin J. Schaffner, “Zabriskie Point” di Michelangelo Antonioni e numerosi altri.

“La narrazione visiva della mostra – prosegue Vanni – evidenzia un rapporto di complicità tra attori e fotografi, un feeling che, da una parte libera i personaggi dal dover stare in pose convenzionali; dall'altra stimola i fotografi a cercare tutti i particolari che rendono unico e irripetibile ogni momento, quindi più vero della stessa realtà. Ironia, fragilità, consapevolezza espressiva, impertinenza, emozione, vulnerabilità e devozione per la propria professione: ne risulta una galleria di ritratti, di composizioni non convenzionali, di momenti visivi talmente implausibili da proiettare il visitatore in una dimensione alternativa, più intima e riservata, anche laddove c'è la consapevolezza di essere di fronte a un obbiettivo”.

La mostra mette inoltre in luce lo stretto rapporto tra Magnum e il mondo del cinema, iniziato con Robert Capa: le sue amicizie avevano permesso a lui e a molti altri fotografi dell’agenzia l’accesso all’universo affascinante di Hollywood. Una relazione che prosegue da circa settant’anni e che ha portato ad includere film e star di tutto il mondo.

L’evento lucchese è realizzato con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca, e con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas+Luce.
Biglietto Intero: 9€
Biglietto Ridotto: 7€ (Per gruppi superiori alle 15 unità; minori di 18 e maggiori di 65 anni; residenti nel Comune di Lucca; scolaresche (primarie e secondarie), universitari, insegnanti; disabili; soci: Arci, Edumuseicard, FAI, Touring Club Italiano, C.R.A., giornalisti stranieri con tesserino, guide turistiche con tesserino)
Gratuito per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, accompagnatore disabile, due accompagnatori per scolaresche, giornalisti italiani con tesserino, soci ICOM, militari e forze dell'ordine con tesserino.

Magnum sul set
I grandi fotografi e il cinema
Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, Lucca
2 luglio – 13 novembre 2016
a cura di Maurizio Vanni

Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180
Tel. +39 0583 492180
Mail: info@luccamuseum.com
www.luccamuseum.com

sabato 16 aprile 2016

A Lucca per LA TELA VIOLATA. Fontana, Castellani, Burri, Scheggi, Simeti, Amadio e l'indagine della terza dimensione



Premesso che un giro a Lucca ne vale sempre la pena, oggi, primo sabato libero dopo tanto tempo, mi sono ritagliato qualche ora per fare due passi nella città delle mura. 
Città che adoro.

Ovviamente per non perdere l'abitudine, una "capatina" ad una mostra non poteva mancare.

Mostra della quale vi avevo già fornito alcune news: "LA TELA VIOLATA. Fontana, Castellani, Burri, Scheggi, Simeti, Amadio e l'indagine della terza dimensione" al Lu.C.C.A.

L'amico Maurizio Vanni, direttore del Museo, in compagnia di tutto il suo staff, come sempre disponibile e generoso, nonostante l'impegni sempre più numerosi, è riuscito a fare gli onori di casa dedicandomi preziosi minuti chiacchierando amabilmente di questo progetto e non solo.

Una mostra che vale la pena visitare, aperta fino al prossimo 19 giugno, magari in occasione dell'imminente Lucca Art Fair, giorni in cui un pezzo dell'Italia Contemporanea sarà presente in forza nella città Toscana.



Burri

Fontana

Bonalumi

Scheggi

Bonalumi e Castellani

mercoledì 9 marzo 2016

10 anni fa a Milano...



 
Esattamente 10 anni fa... aprivamo (io, Paolo Bacchereti, Antonella Tabani e ahimè l'indimenticabile ed insostituibile Patrizia Barlettani) la propagine meneghina di Casa d'Arte San Lorenzo, con il logo "Galleria San Lorenzo", il nostro primo spazio espositivo a Milano, in via Giannone, con la mostra curata dall'amico Maurizio Vanni intitolata HERE...

"HERE - Quattro talenti per un grande progetto" 
collettiva di Valerio Adami, Giandomenico Belotti, Gianfranco Pardi ed Emilio Tadini 
Sembra un secolo eppure sono solo 10 anni. Tante cose sono cambiate...
Alcune evolute altre meno...  Alcuni, purtroppo non ci sono più, altri saranno sempre con noi a prescindere!


Maurizio Vanni
il Catalogo








Paolo Bacchereti, Patrizia Barlettani, Antonella Tabani ed io

martedì 23 febbraio 2016

Grande anteprima al Lu.C.C.A.



"LA TELA VIOLATA. Fontana, Castellani, Burri, Scheggi, Simeti, Amadio e l'indagine della terza dimensione" 

a cura di Maurizio Vanni 
19 marzo - 19 giugno 2016 

info

lunedì 14 settembre 2015

Al Lu.C.C.A. "De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris" a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni

Al Lu.C.C.A. una mostra imperdibile!!!

 

De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris

a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni

dal 17 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016

All'inizio del 1928 alcuni artisti italiani legati al movimento del Ritorno all'ordine si incontreranno a Parigi e saranno riconosciuti come Les Italiens de Paris. Pittori pronti a riscrivere la storia dell'arte contemporanea ripartendo da ottiche inconsuete, legate in modo soggettivo a un trascorso mai del tutto dimenticato, e a riaffermare gli elementi rinascimentali che avrebbero dovuto rilanciare l'arte italiana nella capitale francese. Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, René Paresce, Gino Severini e Mario Tozzi, non rappresentano un incontro casuale di artisti in una città stimolante e piena di vita come Parigi, ma la doppia anima e il cuore di un gruppo complesso e ri-evoluzionario che molti critici arrivarono a considerare alla stregua di una vera e propria corrente artistica come il Futurismo e il Surrealismo. Negli anni Venti, Parigi rappresenta per gli artisti una meta di pellegrinaggio oltre che luogo di incontri e scontri. Di volta in volta, si uniranno al “Gruppo dei sette”, i colleghi italiani, francesi o di altre nazionalità, che condividevano le loro scelte artistiche anche in omaggio all'illustre personaggio che aveva lasciato proprio a Parigi tracce indimenticabili: Amedeo Modigliani.
Dal 1928 al 1933 Les Italiens de Paris rimangono fedeli a una specie di contratto mai scritto, a un sodalizio che, da certi punti di vista, senza vincolare la libertà espressiva di ognuno, cercava di riaffermare l'importanza dell'arte visiva italiana del qui e ora, e il desiderio di rimanere ancorati sui valori unici di un passato che non poteva essere cancellato dalle velleità e dalle rivoluzioni percettive delle Avanguardie Storiche. Anche se i sette artisti italiani, mai sempre presenti e mai sempre da soli nelle varie mostre del Gruppo, erano molto differenti sul piano delle idee, dei propositi artistici e degli esiti estetici, poco importava perché, probabilmente, in modi e tempi differenti, stava prevalendo un senso di egocentrico patriottismo che non si vedrà mai più nell'arte italiana. Un gruppo che potremmo definire dalla doppia anima: quella dei fratelli De Chirico, più vicina allo spirito surrealista – anche se il loro fu un vero e proprio amore-odio nei confronti del gruppo di Breton –, e quella di Tozzi, Campigli e Paresce, almeno in parte più vicina al Realismo magico e a Novecento di Margherita Sarfatti. 

Biglietto Intero: 9€ 
Biglietto Ridotto: 7€ (Per gruppi superiori alle 15 unità; minori di 18 e maggiori di 65 anni; residenti nel Comune di Lucca; scolaresche (primarie e secondarie), universitari, insegnanti; disabili; soci: Arci, Edumuseicard, FAI, Touring Club Italiano, C.R.A., giornalisti stranieri con tesserino, guide turistiche con tesserino)
 
Gratuito per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, accompagnatore disabile, due accompagnatori per scolaresche, giornalisti italiani con tesserino, guide turistiche di Lucca con tesserino, soci ICOM, militari e forze dell'ordine con tesserino.
 
Per info:
Tel. +39 0583 492180

lunedì 4 maggio 2015

"Smile City. LA CULTURA COME LEVA DI MARKETING PER PROMUOVERE IL TERRITORIO"


 

Il prossimo giovedì 14 maggio, alle ore 15, l'amico nonchè critico e museologo, Direttore del Lu.C.C.A., Maurizio Vanni, terrà il seminario: 
"Smile City.
LA CULTURA COME LEVA DI MARKETING PER PROMUOVERE IL TERRITORIO". 

Il seminario sarà preceduto da un'introduzione da parte del Sovrintendente Beni Storici e Artistici Prof. Luigi Ficacci. Partecipazione gratuita con rilascio di attestato di partecipazione.
 


Complesso di SAN MICHELE

Via San Micheletto
55100 Lucca

martedì 7 aprile 2015

ELLIOTT ERWITT. RETROSPECTIVE - a cura di Maurizio Vanni

Al Lu.C.C.A., un'altra grande mostra dedica alla fotografia!



ELLIOTT ERWITT. RETROSPECTIVE

A cura di Maurizio Vanni
In collaborazione con MAGNUM PHOTOS
dal 18 Aprile al 30 Agosto 2015




Che cosa significa raccontare la storia di un grande fotografo attraverso 136 scatti legati a oltre 60 anni di carriera? Ripercorrerne la vita, intercettare le sue passioni, percepire la sua filosofia esistenziale e comprenderne la grandezza attraverso la professionalità e l'originalità dei suoi scatti.

Pur avendo avuto come mentori Robert Capa, Edward Steichen e Roy Stryker, la fotografia di Erwitt ha assunto uno stile proprio, al tempo stesso intimista, ironico, sorprendente, certe volte impertinente e dolcemente irriverente, ma sempre tecnicamente impeccabile. Anche gli scatti più evocativi, però, sono legati all'occasionalità del momento, al qui e ora di un luogo e di un tempo, al sorriso spontaneo di fronte a una scena atipica o a un ossimoro visivo.

Tutti i suoi lavori sono stati filtrati dall'emisfero destro del cervello, tutte le sue immagini sono frutto di un'elaborazione cerebrale istantanea che, attraverso un generoso utilizzo di più scatti, bloccano un momento che colpisce la sua attenzione creativa. Tra tutti i negativi ce n'è sempre uno che corrisponde a un compiuto equilibrio tra struttura compositiva e visione. “Tutte le immagini dovrebbero essere – afferma Erwitt rispondendo a una domanda di Angela Madesani –, se non perfette, per lo meno bilanciate, graficamente e geograficamente corrette. La composizione è assolutamente fondamentale e basilare per qualsiasi fotografia”.

Non deve sorprendere la sua dimestichezza con il mondo del cinema: a New York frequenta corsi di cinematografia alla New School for Social Research e, successivamente, si trasferisce a Hollywood dove starà sul set di molti film. Erwitt dichiarerà più volte di amare il cinema neorealista italiano, che considera tuttora il migliore, e di aver imparato molto dalle pellicole di Rossellini e Visconti, o quantomeno di aver cercato illuminazione dal bianco e nero e dal “realismo senza artificio”.

“Un professionista per mestiere e un dilettante per vocazione” che ama la sottile ironia: il senso dell'umorismo è qualcosa di innato in un fotografo. È possibile affinare la tecnica, educare il senso estetico e compositivo, ma di certo non si può migliorare l'acutezza percettiva, la sagacia di spirito, la fantasia e l'estro intellettivo che determina la creazione di scatti unici. Erwitt, oltre ad avere una fervida immaginazione, possiede una grande capacità di osservare le persone, gli animali, le cose e la vita attraverso ironia e disincanto, perspicacia e intelligenza, spirito ludico e raffinatezza mentale. Potremmo parlare di ironia esistenziale che corrisponde al desiderio di prendere le distanze dal consueto e dal convenzionale per concepire un confine tra se stesso e tutte le cose che lo circondano.



Biglietto Intero: 9€

Biglietto Ridotto: 7€

Da martedi alle domenica dalle 10 alle 19

La biglietteria è aperta fino ad un'ora prima della chiusura

Lunedì chiuso

martedì 17 febbraio 2015

SPLASH - il video



Vi ricordate di SPLASH, la mostra di Pier Toffoletti curata da Maurizio Vanni, al Lu.C.C.A.?
Ha chiuso i battenti lo scorso 15 febbraio. Ma grazie allo splendido lavoro del giovane regista  Viacheslav Slava Zakharov, la si può ancora ammirare...

Per tutti coloro che non avessero avuto l'opportunità di visitarla, ecco a voi il video.... 


Per saperne di più a proposito della mostra
oppure

martedì 27 gennaio 2015

La Bienal del Fin del Mundo 2015


La Bienal del Fin del Mundo 2014
 PROGETTO SPECIALE
"IDENTITA' E DIVERSITA'"

Anche gli amici Christian Balzano e Francesco Attolini in questo ambizioso progetto curato da Maurizio Vanni



lunedì 26 gennaio 2015

E' dedicata a Pier Toffoletti la copertina di Art&Arte



E' dedicata a Pier Toffoletti la copertina del numero in distribuzione in questi giorni, della rivista Art&Arte edita per l'edizioni ACCA...
e a pag. 73 l'articolo tratto dal catalogo della Mostra SPLASH, allestita in collaborazione con Casa d'Arte San Lorenzo nelle sale del Lucca Center of Contemporary Art, presentato sabato scorso (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/01/la-presentazione-del-catalogo-della.html) a firma dell'amico Maurizio Vanni.

Per prenotare il tuo numero cartaceo contatta la redazione allo 0620140141

domenica 25 gennaio 2015

La presentazione del catalogo della Mostra personale di Pier Toffoletti al Lu.C.C.A., curata da Maurizio Vanni

Della presentazione del catalogo della Mostra personale SPLASH di Pier Toffoletti al Lu.C.C.A., curata da Maurizio Vanni ed organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo, vi ho già dato notizia qualche giorno fa... (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/01/pier-toffoletti-splash-la-presentazione.html)

Ieri il grande giorno... ecco qualche immagine...













sabato 3 gennaio 2015

Pier Toffoletti. SPLASH - la presentazione del catalogo

PIER TOFFOLETTI. SPLASH


 
La personale dell’artista friulano nel Lu.C.C.A. Lounge&Underground
a cura di Maurizio Vanni
incollaborazione con
Casa d'Arte San Lorenzo


dal 19 dicembre 2014 al 15 febbraio 2015
SABATO 24 GENNAIO 2015
ore 17'00
presentazione del catalogo
Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180
www.luccamuseum.com info@luccamuseum.com

Addetta Stampa Lu.C.C.A.

Michela Cicchinè mobile +39 339.2006519 m.cicchine@luccamuseum.com

venerdì 19 dicembre 2014

SPLASH - l'inaugurazione

Come già scritto questa mattina, oggi al Lu.C.C.A. si è inaugurata la mostra personale di Pier Toffoletti, curata da Maurizio Vanni, in collaborazione con Casa d'Arte San Lorenzo (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/12/anteprima-splash.html).
Alcune immagini della presentazione...













Anteprima SPLASH



Oggi, 19 dicembre 2014 alle ore 17'00, a Lucca, alla presenza dell'artista, si inaugura la mostra personale di Pier Toffoletti "SPLASH", organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo e curata da Maurizio Vanni (Direttore del Museo), nelle prestigiose sale del Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary Art http://www.luccamuseum.com/it/node/159), in contemporanea della grande mostra

"SIGNORINI, FATTORI, LEGA E I MACCHIAIOLI DEL CAFFE' MICHELANGIOLO
RIBELLI SI NASCE"


Per tutti coloro che non riuscissero ad intervenire, in anteprima, alcune immaggini dell'allestimento realizzato nelle sale Lounge & Underground.

Il prossimo 24 gennaio verrà presentato il catalogoedito per i tipi di Bandecchi e Vivaldi con testimonianze critiche di Maurizio Vanni e del sottoscritto...