In alcuni post precedenti, intitolati "Sua Maestà la Biennale", vi illustavo il programma della più importante kermesse italiana, legata al mondo dell'arte: la Biennale di Venezia.
Di rientro da Venezia esausto e colmo, ora vi racconto la mia Biennale.
Innanzi tutto vince l'atmosfera, il clima, l'euforia e soprattutto l'arte!
Sinceramente per quel poco o tanto, che ho avuto modo di vedere,
vi confesso che è una delle edizioni che mi è piaciuta di più.
Ma andiamo per gradi.
Il padiglione Italia, già da solo merita la visita.
Anche se aperto alla stampa un paio di giorni fa, è stato inaugurato questa mattina dal Ministro Franceschini. Mi è piaciuto!
Nello specifico il lavoro di Roberto Cuoghi, che troverete allestito all'interno del padiglione tricolore, è a dir poco impressionante!
L'Arsenale, (forse un po' troppo colmo) meriterebbe da solo, il tempo di "perdersi" per una giornata intera. I Giardini anche di più!
Kiki Smith ai Giardini: favolosa!
I padiglioni del Giappone e quello della Nuova Zelanda, imperdibili!.
Quello dell'Argentina, divertente. quello Danese "ecologico".
Quello tedesco no!
Il lavoro di Jessi Jones all'arsenale: commovente
e poi... beh, poi sarebbe un elenco infinito...
Ovvio, non tutto mi ha convinto ma il livello di questa 57^ edizione, è veramente elevato.
Anche fuori dall'Arsenale e dai Giardini la Biennale continua.
Tanti gli eventi "off"...
ad esempio il progetto ASK YOUR BODY
dello straordinario Evan Penny è di una bellezza disarmante!
...e poi... lui:
Damien Hirst
geniale, irreverente, furbo, scanzonatto, provocatorio e maledettamente irresistibile!
A Venezia con la mostra "Theasures from the Wreck of the Unbelievable" (Tesori dal naufragio dell'Incredibile), curata da Elena Guena allestita a Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
200 opere messe in vetrina per scatenare
un vero e proprio "corto circuito" per la vista e la mente.
Un rammarico? non avere avuto il tempo (e l'energia) di andare a visitare la mostra dedicata ad Alighiero Boetti, Minimum/Maximum allestita alla Fondazione Giorgio Cini...
Per finire due consigli:
se decidete andare a vedere Hirst, visitate prima Palazzo Grassi e poi Punta della Dogana.
Vi conviene acquistare il biglietto on line per evitare file interminabili
Se vi recate alla Biennale, prima l'Arsenale e poi i Giardini.
Usciti dai Giardini (dalla parte opposta da dove entrerete), non tornate indietro. Poco segnalata, ma c'è e funziona, trovate un motoscafo navetta che vi porta gratuitamente ai Giardini.
Nessun commento:
Posta un commento