Teatro Oscar di Milano
Via Lattanzio
58
20157 Milano
10 Dicembre 2015 ore 19.00
-
GRAN CONCERTO
Giovedì 10 dicembre alle ore 19, secondo appuntamento della
Stagione Concertistica del Teatro Oscar di Milano, organizzata in
collaborazione con “Accademia di Musica Sacra”
Sul palco Quartetto AMS
Alberto
Bramani - Marco Corsini - Davide Sorio - Francesca Montini
In
programma:
Wolfgang Amadeus Mozart
Piccola
serenata notturna KV525
Pyotr Ilyich Tchaikovsky
Valzer
dei fiori dal balletto “Lo schiaccianoci”
Dmitri Shostakovich
Valzer
dalla Jazz Suite n. 2
Johannes
Brahms
Danza ungherese n. 5
Johann Strauss
Pizzicato
Polka
ORARI CONCERTI: ore 19.00 – Segue Aperitivo
COSTO BIGLIETTI:
biglietti concerti: 15 €- (incluso
aperitivo)
Teatro Oscar
Via Lattanzio 58 - 20137
Milano
www.teatrooscar.it info@teatrooscar.com
Tel.3358252512
Note
sulla composizione
Le Serenate (e altri pezzi come i divertimenti) sono legati
al gusto settecentesco di far musica insieme e riflettono una struttura formale
in cui si alternano movimenti di danza e passaggi solistici e virtuosistici,
riservati ad esecutori bravi e di talento. Per questa ragione le Serenate sono
musiche di piacevole ascolto, dalla scrittura semplice e lineare e dai segni
armonici chiari e precisi, con toni improntati alla serenità.
Il
brano più conosciuto e diffuso è la piccola serenata notturna, composta nell’agosto
del 1787, composizione in grado di evocare atmosfere notturne con sottili equilibri timbrici. In
questa magica composizione, tutto appare semplice, felicemente ispirato e
melodicamente fresco, ma si tratta di una semplicità conquistata con una sofisticata
tecnica strumentale e per mezzo di un’abilità artistica impressionante.
Si apre con un Allegro festoso
e pieno di brio, in cui il motivo principale si impone con decisione da cui
presto emerge nuovo motivo danzante e piacevole. Tutto il primo movimento è
pervaso da un senso di infantile stupore e da una evidente giocosità.
Il secondo tempo è una Romanza,
dolcissima e cullante come una ninna nanna. Due sono i temi principali, il
primo quieto e sognante, il secondo appena vivace, caratterizzato dall’uso di
suoni ribattuti. Si tratta di una
purissima melodia, in cui con pochi ed essenziali tratti armonici si raggiunge
risultati musicali di altissimo livello (con un romantico dialogo fra violino e
basso).
Alla romanza, segue un Minuetto.
Allegretto, garbato e nobile come si conviene a una danza di corte.
Si sa che nella partitura originale esisteva un secondo Minuetto che purtroppo è poi andato perduto o forse utilizzato per altro (nello stesso periodo Mozart compone il Don Giovanni). Questo tempo risente più delle altre pagine dello stile rococò, ma non c’è dubbio che Mozart riesca ad essere se stesso (si ascolti la leggerezza delle modulazioni degli archi) con la sua genialità inventiva.
Si sa che nella partitura originale esisteva un secondo Minuetto che purtroppo è poi andato perduto o forse utilizzato per altro (nello stesso periodo Mozart compone il Don Giovanni). Questo tempo risente più delle altre pagine dello stile rococò, ma non c’è dubbio che Mozart riesca ad essere se stesso (si ascolti la leggerezza delle modulazioni degli archi) con la sua genialità inventiva.
Infine il Rondò: vivacissimo e
caratterizzato da un tema piacevole che ritorna spesso lungo l’intero
movimento, facendo capolino come una garbata risata conclusiva. Questo tempo ha il classico taglio gioviale e
brillante degli allegri finali e dispiega quella facilità melodica e
contrappuntistica tipica della personalità di Mozart, sia che si serva degli
strumenti o della voce umana.
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