Sono contento di poter comunicare questa importantissima mostra collettiva, allestita all'interno di uno dei luoghi più belli di Siracusa, dove l'arte si respira anche negli anfratti di quelle pietre secolari.
Fra i protagonisti sottolineo la presenza di uno degli artisti figurativi più interessanti di tutta la scena contemporanea: Giuseppe Bombaci.
Dialogica.atemporali connessioni contemporanee
a cura di Francesco Piazza
Galleria Regionale Palazzo Bellomo di Siracusa Museo Interdisciplinare
Via Capodieci 14-16, 96100 Siracusa
Via Capodieci 14-16, 96100 Siracusa
14 ottobre – 28 ottobre
"Qualsiasi vera comprensione è di natura dialogica" (M. Bachtin)
Differenti per linguaggi, cifra stilistica, esperienza, formazione e provenienza 14 artisti si interrogano sul rapporto tra la storia delle arti figurative e la loro modernità Quanto l'aura dell'opera d'arte sia destinata a perdersi come Benjamin profetizzava, o se essa ,in realtà, si modifichi solamente nel divenire storico dell'opera d'arte. Non è un paragone. Non un confronto con le opere d'arte di grandi artisti, è un percorso di autocoscienza, di autoanalisi. in un ipotetico transfer temporale che mette in luce l'estrema modernità di opere storicizzate arrivate fino a noi mantendendo intatta la loro vivacità e attualità. Il confronto con la storia è un'aspirazione ed è di ispirazione. Questa esposizione corre parallelamente a quella permanente del Museo Bellomo di Siracusa. Un museo-gioiello per la sua autenticità e ricercatezza, ricco di capolavori che lo rendono un unicum nel panorama dei musei d'arte siciliani e italiani. Un percorso che inizia dal medioevo passando per Antonello da Messina, il caravaggesco Minniti e Borremans. Le opere in mostra definiscono un percorso alternativo che non ambisce al paragone o all'imitazione, bensì alla comprensione. A volte i due percorsi potranno incontrarsi, ma non è una regola. Un incontro senza invasioni o prevaricazioni, declinando l'esperienza contemporanea a partire dallo studio del passato. Con il convincimento che sia possibile confrontarsi con opere di indubbio valore storico, artistico e documentale traendo spunto e rielaborando stilemi artistici in un rapporto/dialogo concreto, identitario e forte ma al contempo rispettoso e umile. Gli artisti si raccontano a maestri indiscussi, in alcuni casi veri capisaldi della storia dell'arte, utilizzando nuovi linguaggi espressivi e sperimentazioni formali di forte impatto visivo ispirate al momento storico e sociale attuale, un recupero necessario del valore testimoniale dell'arte denso di quella concretezza, a volte linguisticamente eccessiva, propria delle tematiche legate al nostro tempo.
Differenti per linguaggi, cifra stilistica, esperienza, formazione e provenienza 14 artisti si interrogano sul rapporto tra la storia delle arti figurative e la loro modernità Quanto l'aura dell'opera d'arte sia destinata a perdersi come Benjamin profetizzava, o se essa ,in realtà, si modifichi solamente nel divenire storico dell'opera d'arte. Non è un paragone. Non un confronto con le opere d'arte di grandi artisti, è un percorso di autocoscienza, di autoanalisi. in un ipotetico transfer temporale che mette in luce l'estrema modernità di opere storicizzate arrivate fino a noi mantendendo intatta la loro vivacità e attualità. Il confronto con la storia è un'aspirazione ed è di ispirazione. Questa esposizione corre parallelamente a quella permanente del Museo Bellomo di Siracusa. Un museo-gioiello per la sua autenticità e ricercatezza, ricco di capolavori che lo rendono un unicum nel panorama dei musei d'arte siciliani e italiani. Un percorso che inizia dal medioevo passando per Antonello da Messina, il caravaggesco Minniti e Borremans. Le opere in mostra definiscono un percorso alternativo che non ambisce al paragone o all'imitazione, bensì alla comprensione. A volte i due percorsi potranno incontrarsi, ma non è una regola. Un incontro senza invasioni o prevaricazioni, declinando l'esperienza contemporanea a partire dallo studio del passato. Con il convincimento che sia possibile confrontarsi con opere di indubbio valore storico, artistico e documentale traendo spunto e rielaborando stilemi artistici in un rapporto/dialogo concreto, identitario e forte ma al contempo rispettoso e umile. Gli artisti si raccontano a maestri indiscussi, in alcuni casi veri capisaldi della storia dell'arte, utilizzando nuovi linguaggi espressivi e sperimentazioni formali di forte impatto visivo ispirate al momento storico e sociale attuale, un recupero necessario del valore testimoniale dell'arte denso di quella concretezza, a volte linguisticamente eccessiva, propria delle tematiche legate al nostro tempo.
Francesco Piazza
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