RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
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lunedì 10 maggio 2010

"ZEN-ZERO" personale di Giuseppe Bombaci a cura di Alberto Agazzani... intervista a Bombaci su Lobo di Lattice



Lobodilattice incontra GIUSEPPE BOMBACI



Dove sei nato e in che città vivi?

Sono nato nel 1978 a Siracusa, una stupenda città siciliana, attualmente vivo tra Siracusa e Milano, anche se non mi dispiacerebbe vivere nella provincia di Ragusa.

Un aggettivo per definire la tua arte?

Mutevole

Un aggettivo per definire il tuo temperamento?

Mite, tranne quando mi incavolo sul serio.



(Giuseppe Bombaci - Dinamiche sospese-ovvero l'apparizione di Don Diego, olio su tela di canapa, cm 200x200, 2010)





Potresti descrivere come costruisci un’opera, che materiali usi, e come?

Mi definisco un pittore che sperimenta i materiali della pittura, spesso sono affascinato da superfici diverse e dalla loro mutevolezza come i metalli.
Posso dire che un mio quadro o un mio lavoro nasce sempre da una visione ingannevole delle cose, spesso i miei soggetti vivono in bilico fra definizione e negazione di se stessi che nascono proprio dalle operazioni di sottrazione che attuo in un dipinto.

Cosa rende un artista affermato? il consenso della critica, il consenso del pubblico, o le vendite?

sono una conseguenza dell’altro



(Giuseppe Bombaci - Buddha apparition, olio su rame cm 50x50, 2010)




Arte è anche o sopratutto vernissage e mondanità?

Per nulla direi, l’arte va oltre la visione materiale delle cose. Un quadro vive nel suo silenzio.


Che musica ascolti?

Musica Rock, Jazz, ma con una passione assoluta per i Queen.


Che libri leggi?

Parecchi libri, ma soprattutto amo le opere di Poe, Hemingway, Cervantes.



(Giuseppe Bombaci, Notturno, olio su rame, cm 40x40, 2010.)





Cosa guardi in televisione?

Ultimamente guardo sempre meno la tv, fatta eccezione per film Fantasy o horror d’autore.


Da Artista, potresti descrivere quale pensi essere il compito di un critico d’arte?

Il compito del critico d’arte è quello di indagare nell’anima del lavoro dell’artista in profondità.
Questa profondità deve portare a una sorta di “Amore” per il lavoro dell’artista.


Cosa diresti a un giovane che vuole fare l’artista?

Se è un bravo talentuoso direi di insistere e di accettare solo i buoni consigli, ma anche di rimanere se stesso.


Leggi riviste d’arte? Quali? (vanno bene anche quelle on line)

Si leggo molte riviste d’arte in bagno.



(Giuseppe Bombaci - Burla - vanitas, olio su lino, cm 60x60, 2010.)




Cosa pensi della diffusione dell’arte attraverso le nuove tecnologie, il binomio arte/internet,
aiuta o penalizza?

La diffusione attraverso i nuovi media e i nuovi mezzi penso che sia utilissima, anzi non se ne può fare a meno direi.


In una intervista, quale domanda ti piacerebbe che ti facessero?

A quale altra forma di Arte paragoneresti il tuo lavoro, ci possono essere delle similitudini?
Dai anche la risposta allora.

Mah… paragonerei il mio lavoro all’espressione di una mitica rock Band inglese, che attraverso struggenti poesie e la fusione di musiche barocche crea sogni….immaginate chi :)





[ PAROLA AGLI ARTISTI 19, intervista a Giuseppe Bombaci, pubblicata su Lobodilattice il 10-05-2010
http://www.lobodilattice.com/node/6155]


vedi anche:
http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2010/03/zen-zero-personale-di-giuseppe-bombaci.html

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