Nicole Bacchiega | Giuseppe De Siati
Xenia
a cura di Alberta Romano
Inaugurazione venerdì 19 giugno 2015, ore 19.30
L'idea nasce da una collana di fiori, da una 56 e da un garage.
La casa di Giovanni Cassuti in Via Vivaio 12 è lieta di ospitare Xenia. Protagonisti di questa esplorazione domestica sono gli artisti Nicole Bacchiega (Garbagnate, 1988) e Giuseppe De Siati (San Vito dei Normanni, 1979). Xenia nasce dalla voglia di uscire da uno spazio convenzionale e spesso limitante, come quello della galleria, ma soprattutto nasce dal bisogno, condiviso dai due artisti, di relazionarsi con la tematica del dono, sia studiandone le diverse sfaccettature sia proponendo un recupero della sua essenza più pura. Per Xenia entrambe le opere degli artisti saranno donate al proprietario di casa.
Giuseppe De Siati realizza Una rosa dei venti per centrotavola, un'opera che parte da un'indagine sulla dimensione domestica e si ritrova a sondare i territori ad essa circostanti. La domanda che l'artista si pone ha a che fare con il significato di casa, ma soprattutto con la costante ricerca che questa dimensione implica. Cosa significa casa? Si tratta di un edificio reale e solido o di uno spazio della nostra mente, un luogo immaginario limitato dalle pareti della sicurezza e arredato con le ombre dei nostri ricordi? Una domanda non da poco, come dimostra anche Gaston Bachelard nel suo delicatissimo trattato La poetica dello spazio. De Siati trova la risposta nel suo centrotavola . Un unico oggetto composto da quattro elementi separati, modellabili e scomponibili, al contempo trasparenti e puri, a lasciare ancora più libertà all'immaginazione di chi li vive. Una rosa dei venti per centrotavola, oltre ad essere un dono di per sé, dona al suo possessore l'aspetto ludico della ricerca; di quella ricerca fatta di prove e di costanti scoperte. L'opera di De Siati non si ferma a rappresentare la sicurezza di una bussola, ma con la varietà delle sue soluzioni, regala proposte, errori e direzioni da poter seguire, o semplicemente immaginare.
Nicole Bacchiega parte, invece, dalla tematica del dono per sviscerarne ogni possibile sfumatura e contraddizione. Rubando una porzione di vita alla persona alla quale poi rivolge il suo dono, Nicole, con la sua operazione, si pone in relazione con altri esempi celebri di dono come furto: Giacobbe e Esaù, Adamo ed Eva, Frankenstein, ma ne rivoluziona profondamente l'impianto. Non si tratta di un'appropriazione indebita, che cela al suo interno insidie e bramosie, al contrario si tratta di un furto che non sottrae nulla al derubato, ma lo accresce. Siamo di fronte a un dono ricavato dalla sottrazione, ma volto a un arricchimento; un dono che conferisce al suo ricevente nuova sensibilità, possibili riflessioni e forse eternità, quell'eternità di cui solo l'arte è capace di essere portatrice. Senza titolo di Nicole Bacchiega è anche un archivio interattivo di sensazioni e di ricordi. Nicole associa ogni singolo fotogramma ad un momento particolare del suo percorso, ad una sua percezione, Giovanni Cassuti potrà fare altrettanto, nella difficile ricerca delle sensazioni provate o soltanto immaginate, in quei momenti da inconsapevole protagonista della sua storia.
Xenia sarà accompagnata da un Quaderno di scrittura domestica. Un piccolo esperimento che, partendo dagli assunti precedentemente esposti, si relazionerà con lo spazio casalingo e con la pratica del dono, regalando a Giovanni Cassuti una zona di autonomia domestica nella sua stessa dimora.
La casa di Giovanni Cassuti in Via Vivaio 12 è lieta di ospitare Xenia. Protagonisti di questa esplorazione domestica sono gli artisti Nicole Bacchiega (Garbagnate, 1988) e Giuseppe De Siati (San Vito dei Normanni, 1979). Xenia nasce dalla voglia di uscire da uno spazio convenzionale e spesso limitante, come quello della galleria, ma soprattutto nasce dal bisogno, condiviso dai due artisti, di relazionarsi con la tematica del dono, sia studiandone le diverse sfaccettature sia proponendo un recupero della sua essenza più pura. Per Xenia entrambe le opere degli artisti saranno donate al proprietario di casa.
Giuseppe De Siati realizza Una rosa dei venti per centrotavola, un'opera che parte da un'indagine sulla dimensione domestica e si ritrova a sondare i territori ad essa circostanti. La domanda che l'artista si pone ha a che fare con il significato di casa, ma soprattutto con la costante ricerca che questa dimensione implica. Cosa significa casa? Si tratta di un edificio reale e solido o di uno spazio della nostra mente, un luogo immaginario limitato dalle pareti della sicurezza e arredato con le ombre dei nostri ricordi? Una domanda non da poco, come dimostra anche Gaston Bachelard nel suo delicatissimo trattato La poetica dello spazio. De Siati trova la risposta nel suo centrotavola . Un unico oggetto composto da quattro elementi separati, modellabili e scomponibili, al contempo trasparenti e puri, a lasciare ancora più libertà all'immaginazione di chi li vive. Una rosa dei venti per centrotavola, oltre ad essere un dono di per sé, dona al suo possessore l'aspetto ludico della ricerca; di quella ricerca fatta di prove e di costanti scoperte. L'opera di De Siati non si ferma a rappresentare la sicurezza di una bussola, ma con la varietà delle sue soluzioni, regala proposte, errori e direzioni da poter seguire, o semplicemente immaginare.
Nicole Bacchiega parte, invece, dalla tematica del dono per sviscerarne ogni possibile sfumatura e contraddizione. Rubando una porzione di vita alla persona alla quale poi rivolge il suo dono, Nicole, con la sua operazione, si pone in relazione con altri esempi celebri di dono come furto: Giacobbe e Esaù, Adamo ed Eva, Frankenstein, ma ne rivoluziona profondamente l'impianto. Non si tratta di un'appropriazione indebita, che cela al suo interno insidie e bramosie, al contrario si tratta di un furto che non sottrae nulla al derubato, ma lo accresce. Siamo di fronte a un dono ricavato dalla sottrazione, ma volto a un arricchimento; un dono che conferisce al suo ricevente nuova sensibilità, possibili riflessioni e forse eternità, quell'eternità di cui solo l'arte è capace di essere portatrice. Senza titolo di Nicole Bacchiega è anche un archivio interattivo di sensazioni e di ricordi. Nicole associa ogni singolo fotogramma ad un momento particolare del suo percorso, ad una sua percezione, Giovanni Cassuti potrà fare altrettanto, nella difficile ricerca delle sensazioni provate o soltanto immaginate, in quei momenti da inconsapevole protagonista della sua storia.
Xenia sarà accompagnata da un Quaderno di scrittura domestica. Un piccolo esperimento che, partendo dagli assunti precedentemente esposti, si relazionerà con lo spazio casalingo e con la pratica del dono, regalando a Giovanni Cassuti una zona di autonomia domestica nella sua stessa dimora.
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INFORMAZIONI
Scarica il comunicato stampa qui.
Inaugurazione Venerdì 19 Giugno 2015, ore 19.30
Per maggiori info: romano.alberta@gmail.com
Con il supporto di:
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