RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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domenica 17 gennaio 2016

ARMAN e il Nouveau Réalisme



ARMAN e il Nouveau Réalisme

Una mostra, curata da Matteo Vanzan, di 40 opere il cui protagonista indiscusso è Arman, leader del Nuovo Realismo francese.
Attraverso oltre 20 opere dell'artista, la mostra si propone di indagare le tematiche principali della ricerca artistica di Arman. L'esposizione proseguirà con l'esposizione degli altri artisti del movimento fondato da Pierre Restany come César, Christo, Hains, Klein, Spoerri, Rotella, Villeglé.

"Dalle celebri accumulazioni degli anni '60, passando per sculture ed opere che arriveranno fino agli ultimi anni di produzione del maestro francese in grado di focalizzare lo sguardo sulla natura moderna, industriale e urbana, appropriandosi degli oggetti della strada: li spezza, li assembla, li comprime e li colpisce di vampe di colore, arricchendoli di drammaticità.
L'opera di Arman non può avere confini limitati, non è pura pittura, non è pura scultura. Lui stesso si definisce "un peintre qui fait de la sculpture". Ciò che caratterizza l'artista francese è un nuovo modo di osservare gli oggetti "inutilizzati", ma recanti tracce dell'uomo, convertiti nel linguaggio semplice del "consumatore".


Palazzo Pisani
7 febbraio - 20 febbraio
 
Piazza Garibaldi, 36045 Lonigo

Informazioni.
Apertura: venerdì dalle 16.00 alle 19.00, il sabato la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30

Ingresso 5 euro

venerdì 26 dicembre 2014

Giorgio De Chirico - L’enigma di Edipo



Giorgio De Chirico - L’enigma di Edipo
a cura di Floriano De Santi
Palazzo Pisani
Via Giuseppe Garibaldi (36045)
Lonigo (VI) - dal 26 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015

esposizione che ripercorrerà i tratti salienti della produzione del Maestro greco attraverso opere ad olio, disegni, sculture e litografie. La mostra, il cui percorso espositivo sarà un omaggio di oltre 30 opere realizzate dal grande artista Giorgio de Chirico e curata dallo storico e critico d’arte Floriano De Santi, sarà organizzata da Matteo Vanzan di MV Eventi a conclusione di un anno di manifestazioni con un sempre crescente numero di visitatori per la Casa della Cultura leonicena

MV Eventi presenta presso le sale di Palazzo Pisani, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lonigo, dal 26 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015 la mostra “Giorgio De Chirico: l’enigma di Edipo”, esposizione che ripercorrerà i tratti salienti della produzione del Maestro greco attraverso opere ad olio, disegni, sculture e litografie. La mostra, il cui percorso espositivo sarà un omaggio di oltre 30 opere realizzate dal grande artista Giorgio de Chirico e curata dallo storico e critico d’arte Floriano De Santi, sarà organizzata da Matteo Vanzan di MV Eventi a conclusione di un anno di manifestazioni con un sempre crescente numero di visitatori per la Casa della Cultura leonicena Figlio di un ingegnere ferroviario, de Chirico visse dapprima ad Atene, dove studiò al locale Politecnico, poi, nel 1905, si trasferì con la madre e col fratello Andrea (Alberto Savinio) a Monaco di Baviera. L'arte di A. Böcklin e la filosofia di Nietzsche lo impressionarono profondamente. Cominciò a dipingere quadri allegorici e nel 1910 compì un viaggio a Firenze. Dipinse allora l'Enigma dell'oracolo e l'Enigma d'un pomeriggio d'autunno, le prime opere in cui si rivelano le possibilità simboliche del sogno, in cui oggetti reali si trovano in relazioni innaturali e insolite, calate entro un'atmosfera sospesa. Dal 1911 al 1915 fu a Parigi, dove frequentò G. Apollinaire, M. Jacob, P. Picasso. Rivelatore e chiarificatore fu soprattutto l'incontro con G. Apollinaire. Tornato in Italia (servizio militare durante la guerra) è stato, con Carlo Carrà, l'iniziatore della pittura "metafisica", rivolta a creare suggestioni fantastiche con l'accostamento di oggetti disparati e specialmente di statue antiche in uno spazio costruito secondo le regole della prospettiva quattrocentesca, ma acceso da colori di timbro decisamente moderno, con associazioni stupefacenti non soltanto di sensi e di idee, ma anche di storia e di tempo. Se la pittura, il disegno, la stampa d’arte di de Chirico escogitano tutti i mezzi per abbreviare il processo della fattura, per raggiungere la durata minima, la sua scultura, non sembra affatto assillata dalla stessa premura. Quasi tutte le opere tridimensionali dechirichiane sono di bronzo, e il processo di trasposizione da una materia all’altra richiede parecchie fasi successive: anche quando la forma si attua come trasposizione diretta della “cosa”, quella cosa è costretta ad eternarsi nel bronzo. Lo spazio pittorico, scultoreo e grafico di Giorgio de Chirico” afferma Floriano De Santi “non è una “costruzione prospettica”, almeno come la s’intendeva nel Rinascimento, ma la rottura, il crollo di ogni schema compositivo precostituito: il frammento dello stilema figurativo tradizionale e narrativo. Non si tratta più di provocare il sogno metafisico dalla consuetudine di una visione fenomenica e di mettere in moto o in stasi il meccanismo dell’immaginazione visionaria, ma di suscitare un’emozione e di prolungarla in uno spazio senza tempo”. In contemporanea con la monografica di Giorgio de Chirico, all’interno delle sale OFF di Palazzo Pisani, sarà ospitata la mostra di Lisa Sotilis, pittrice, scultrice, creatrice di gioielli e, per la scultura, unica assistente di studio di Giorgio de Chirico. Sarà la sua origine greca, l’amore per il classico, la fascinazione per il colore, ma attraverso la Sotilis tutto diventa arte. Anche la sua vita. Il bronzo è un metallo vivo, caldo, che Lisa lavora con le proprie mani e, appoggiandosi su una preconoscenza ellenica e rifiutando le cadenze di un’avanguardia falsa sovrapposta alla moda, trasforma nei miti colti un’eterna danza di forme ideate tra la natura e la finzione, il vuoto e il pieno, l’Uno e il Tutto. La mostra è stata resa possibile grazie al prezioso contributo di Khriò Woman Shoes, brand di calzature tutto al femminile (www.khrio.com).