Studio Mawa è lieta di invitarvi all’inaugurazione dello spazio il 28 novembre 2013 dalle ore 19:00
via Malpighi 8, MM Porta Venezia Milano.
Alessandra Wahid e Giovanni Manzoni Piazzalunga presentano :
DFD (from unusuals minds).
Giovanni Manzoni Piazzalunga ci guida in un mondo surreale attraverso la sua visione, riportata dal suo segno inconfondibile, dove la religione fa
la sua comparsa sotto forma di nuova e rivisitata comunicazione globale.
Il concept dell’artista, che conosciamo attraverso le tante collaborazioni con diverse realtà, da Franciacorta a Unicredit, si scaglia verso il concetto
speculativo religioso, ribaltando le fondamenta del monoteismo ed unendo i vari rappresentanti dei più importanti dogmi clericali mondiali in un'unica
opera, forse la più significativa, da tenere sempre a mente:“PIU’ RELIGIONI”, 2013.
Nella visione Manzoniana quest’opera è fondata sull’unione e il disfacimento di imperi religiosi contrastanti fra loro ma protagonisti attraverso un’unica
percezione nell’esistenza terrestre.
Egli sfida e rigetta la dissonanza di queste figure icono-clericali, prepotentemente mutate e distaccate nel corso dei secoli, reinterpretandone la loro
unione, forse per gioco, in un unico messaggio universale, invitando così l’uomo a ritornare agli antipodi e a riscoprire di appartenere ad un unico
mondo, dove le immagini chiave dell’opera vengono rappresentate attraverso il loro simboli universali per eccellenza, tutte facente parte di un’unica
corona, posizionata, per l’appunto, sul nostro pianeta.
Ritornando cosi al principio, accostando immagini sacre al profano, reintegra la natura come vero ed unico dono dell’immortalità istintivo-spirituale
ambita dall’essere umano.
In Quest’unica intuizione, osa e mette a nudo divino e terreno, corrispondendo al mondo l’amore e l’istinto naturale (rappresentato dal primate al centro),
unico vero motore vibrante della nostra esistenza, la vita.
Alessandra Wahid, artista emergente, presenta un’opera, parte del suo percorso iniziato con l’acrilico bianco ad aprile 2013.
Attraverso le sue dita, con ausilio di platino bianco e nero wahid perde se stessa nella traquillità della sua anima.
Dopo conflitti e dissonanze attraversate nell’ultimo periodo, l’artista mette a nudo il suo sentimento e trasporta lo spettatore all’interno di un infinito
confine tra cielo e cielo, dove l’occhio umano arriva solo attraverso dall’aeroplano, preso da Wahid infinite volte negli ultimi due anni, i suoi ripetuti
viaggi all’estero, hanno fatto osservare all’artista la bellezza estrema del cielo, facendola perdere e accendendo i suoi più intimi desideri.
Così il suo pensiero, trasportato da queste immagini si rincongiungeva sempre ed un’unicamente ad una cosa, L’espressione di se stessa, come
definisce lei e il suo essere, attraverso il mondo che la circonda.
Il trasmettere e il filtrare dal tutto tiene viva l’artista, che finalmente è pronta ad affrontare la sua ulteriore rinascita e dedicarsi finalmente alla cosa
che la rende viva, L’arte in tutte le sue sfumature.
Sophia Gherghes
via Malpighi 8, MM Porta Venezia Milano.
Alessandra Wahid e Giovanni Manzoni Piazzalunga presentano :
DFD (from unusuals minds).
Giovanni Manzoni Piazzalunga ci guida in un mondo surreale attraverso la sua visione, riportata dal suo segno inconfondibile, dove la religione fa
la sua comparsa sotto forma di nuova e rivisitata comunicazione globale.
Il concept dell’artista, che conosciamo attraverso le tante collaborazioni con diverse realtà, da Franciacorta a Unicredit, si scaglia verso il concetto
speculativo religioso, ribaltando le fondamenta del monoteismo ed unendo i vari rappresentanti dei più importanti dogmi clericali mondiali in un'unica
opera, forse la più significativa, da tenere sempre a mente:“PIU’ RELIGIONI”, 2013.
Nella visione Manzoniana quest’opera è fondata sull’unione e il disfacimento di imperi religiosi contrastanti fra loro ma protagonisti attraverso un’unica
percezione nell’esistenza terrestre.
Egli sfida e rigetta la dissonanza di queste figure icono-clericali, prepotentemente mutate e distaccate nel corso dei secoli, reinterpretandone la loro
unione, forse per gioco, in un unico messaggio universale, invitando così l’uomo a ritornare agli antipodi e a riscoprire di appartenere ad un unico
mondo, dove le immagini chiave dell’opera vengono rappresentate attraverso il loro simboli universali per eccellenza, tutte facente parte di un’unica
corona, posizionata, per l’appunto, sul nostro pianeta.
Ritornando cosi al principio, accostando immagini sacre al profano, reintegra la natura come vero ed unico dono dell’immortalità istintivo-spirituale
ambita dall’essere umano.
In Quest’unica intuizione, osa e mette a nudo divino e terreno, corrispondendo al mondo l’amore e l’istinto naturale (rappresentato dal primate al centro),
unico vero motore vibrante della nostra esistenza, la vita.
Alessandra Wahid, artista emergente, presenta un’opera, parte del suo percorso iniziato con l’acrilico bianco ad aprile 2013.
Attraverso le sue dita, con ausilio di platino bianco e nero wahid perde se stessa nella traquillità della sua anima.
Dopo conflitti e dissonanze attraversate nell’ultimo periodo, l’artista mette a nudo il suo sentimento e trasporta lo spettatore all’interno di un infinito
confine tra cielo e cielo, dove l’occhio umano arriva solo attraverso dall’aeroplano, preso da Wahid infinite volte negli ultimi due anni, i suoi ripetuti
viaggi all’estero, hanno fatto osservare all’artista la bellezza estrema del cielo, facendola perdere e accendendo i suoi più intimi desideri.
Così il suo pensiero, trasportato da queste immagini si rincongiungeva sempre ed un’unicamente ad una cosa, L’espressione di se stessa, come
definisce lei e il suo essere, attraverso il mondo che la circonda.
Il trasmettere e il filtrare dal tutto tiene viva l’artista, che finalmente è pronta ad affrontare la sua ulteriore rinascita e dedicarsi finalmente alla cosa
che la rende viva, L’arte in tutte le sue sfumature.
Sophia Gherghes
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