A Bologna in mostra il più grande!
“Hugo Pratt e Corto Maltese. Cinquant’anni di viaggi nel mito”
4 novembre 2016 al 19 marzo 2017
Nell’anno dell’anniversario dei 50 anni di Corto Maltese, Genus Bononiae ospita dal 4 novembre 2016 al 19 marzo 2017, a Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna, la grande mostra “Hugo Pratt e Corto Maltese. Cinquant’anni di viaggi nel mito”.
Realizzata in collaborazione con CMS.Cultura, con la curatela di Patrizia Zanotti e col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, l’esposizione presenta oltre 400 opere che celebrano Hugo Pratt e il suo alter ego Corto Maltese:
vero e proprio mito letterario del Novecento, un antieroe, un moderno
Ulisse in grado di farci viaggiare nei luoghi più affascinanti e di
farci riscoprire alcuni dei principali episodi e protagonisti della
storia del Novecento. Quel Corto, nato a La Valletta, Malta, nel 1887,
da un marinaio inglese e da una zingara andalusa, alto un metro e
ottantatré, con occhi color del miele e un’anella all’orecchio sinistro,
marinaio romantico e un gentiluomo di fortuna che ha fatto sognare
generazioni di lettori.
Come una
mostra nella mostra, in una sala dedicata del museo, sono esposte tutte
insieme per la terza volta da quando sono state create nel 1967, le 164
tavole originali di Una ballata del mare salato, il classico della letteratura disegnata in cui appare per la prima volta Corto.
Hugo Pratt,
conoscitore di uomini e popoli, giramondo, attore, chitarrista, ma
soprattutto disegnatore di una letteratura dell’immaginario senza
confini, ci ha regalato alcune delle più belle pagine di intrecci tra
finzione e storia del ‘900 in una visione da romantico avventuriero mai
scontata. Nato su una spiaggia di Rimini nel 1927, girovago e giramondo
ma del tutto veneziano, ha saputo coniugare e restituire al
lettore-sognatore l’importanza del mare, il gioco degli specchi, il tema
dell’immaginario e della realtà, le atmosfere tipiche della letteratura
picaresca, le donne pericolose, l’arte astratta e il realismo
fotografico.
In mostra si
troverà non solo Corto Maltese ma anche Anna della Giungla (1959), Ernie
Pike del 1961, La giustizia di Wathee del Sg.t Kirk del 1955, e ancora
le incredibili tavole e acquerelli degli Scorpioni del Deserto che
conducono il visitatore-viaggiatore nell’Etiopia del 1941-1942 dove a
personaggi dell’immaginario si sovrappongono rimandi a personaggi
storici. Il percorso espositivo guida il visitatore nei numerosi rimandi
letterari che animano le storie di Pratt: da Jack London e la
letteratura d’avventura americana a Joseph Conrad, dalla poetica di W.
Yeats e A. Rimbaud alla poesia di J.l. Borges, in un dialogo serrato con
i segni lasciati dai maestri del fumetto americano come Milton Caniff e
Héctor Oesterheld.