A Milano... da non perdere!!!
Giants in Milan. VOL. IV e VOL. V: l’arte contemporanea
di Rossella Farinotti, regia di Giacomo Favilla. (Ingresso con biglietto)
di Rossella Farinotti, regia di Giacomo Favilla. (Ingresso con biglietto)
domenica 12 aprile 2015
Spazio Oberdan
V.le Vittorio Veneto, 2 angolo P.zza Oberdan, 20121 Milano
Un racconto dinamico attraverso immagini vive e variegate e la testimonianza dei massimi rappresentati del settore dell’arte contemporanea a Milano con un punto di vista internazionale e una costante attenzione tra il passato e il futuro.
Il film è raccontato da Rossella Farinotti che in prima persona spiega la città attraverso gli interventi dei maggiori artisti, operatori, galleristi e critici che hanno fatto la storia dell’arte a Milano, e che tuttora sviluppano cultura oltrepassando i confini della città. La regia è di Giacomo Favilla.
Il film nasce per il ciclo Giants in Milan di Pino Farinotti in collaborazione con il Comune di Milano, Il Museo interattivo del cinema-Cineteca Milano, Il sistema bibliotecario di milano- Biblioteca Sormani, in vista di Expo2015.
Uscirà infatti nel
maggio 2015 in un dvd raccolto in due volumi – vol. IV e V -.
Durante la serata di domenica 12 aprile, in occasione della chiusura di MiArt 2015, presso lo spazio Oberdan - che sostiene il ciclo Giants in Milan incominciato nel settembre 2014 - il documentario sarà appositamente sviluppato in un unico filmato della durata di 90 minuti.
Arte contemporanea. Giants in Milan.
Prima parte: il Museo del ‘900. Dai Futuristi all’arte Povera.
Palazzo Reale. Sala delle Cariatidi. L’Arte pubblica e un Museo istituzionale, il Pac. Le Gallerie d’Italia, il mercato e l’editoria dell’arte. Milano città sperimentale per gli artisti. Milano e l’arte sostenuta dalle realtà private come Fondazione Trussardi con Massimiliano Gioni, Hangar Bicocca con intervento del direttore Vicente Todoli o Tender Capital.
Seconda parte: la Milano delle gallerie private. Dallo storico Giorgio Marconi che aprì lo studio Marconi nel 1965 passando per Massimo De Carlo o Raffaella Cortese. Gli studi d’artista: dallo storico Emilio Isgrò, passando per Alberto Garutti fino agli emergenti come Federico Tosi, T-yong Chung o il più noto Luigi Presicce. La Milano degli spazi indipendenti e l’arte nelle zone ex periferiche o popolari, con l’esempio della Stecca 3.0 ripresa da Stefano Boeri, oggi di tendenza e la Milano underground della street art.
“Ho scelto di raccontare una Milano sotto l’aspetto dell’arte contemporanea più completa e vivace possibile. Non racconto di capolavori che tutti abbiamo già in mente, il Cenacolo di Leonardo, il Bacio di Hayez, il Cristo del Mantegna. Ma, da critica d’arte contemporanea e giornalista, ho provato ad unire diverse realtà attraverso i massimi protagonisti dell’arte di oggi, dal neon di Fontana al dito di Maurizio Cattelan in piazza Affari. E’ un racconto dove le immagini prevalgono, e dove Milano risulta una città internazionale e all’avanguardia, sempre in relazione con un passato importante.”
Durante la serata di domenica 12 aprile, in occasione della chiusura di MiArt 2015, presso lo spazio Oberdan - che sostiene il ciclo Giants in Milan incominciato nel settembre 2014 - il documentario sarà appositamente sviluppato in un unico filmato della durata di 90 minuti.
Arte contemporanea. Giants in Milan.
Prima parte: il Museo del ‘900. Dai Futuristi all’arte Povera.
Palazzo Reale. Sala delle Cariatidi. L’Arte pubblica e un Museo istituzionale, il Pac. Le Gallerie d’Italia, il mercato e l’editoria dell’arte. Milano città sperimentale per gli artisti. Milano e l’arte sostenuta dalle realtà private come Fondazione Trussardi con Massimiliano Gioni, Hangar Bicocca con intervento del direttore Vicente Todoli o Tender Capital.
Seconda parte: la Milano delle gallerie private. Dallo storico Giorgio Marconi che aprì lo studio Marconi nel 1965 passando per Massimo De Carlo o Raffaella Cortese. Gli studi d’artista: dallo storico Emilio Isgrò, passando per Alberto Garutti fino agli emergenti come Federico Tosi, T-yong Chung o il più noto Luigi Presicce. La Milano degli spazi indipendenti e l’arte nelle zone ex periferiche o popolari, con l’esempio della Stecca 3.0 ripresa da Stefano Boeri, oggi di tendenza e la Milano underground della street art.
“Ho scelto di raccontare una Milano sotto l’aspetto dell’arte contemporanea più completa e vivace possibile. Non racconto di capolavori che tutti abbiamo già in mente, il Cenacolo di Leonardo, il Bacio di Hayez, il Cristo del Mantegna. Ma, da critica d’arte contemporanea e giornalista, ho provato ad unire diverse realtà attraverso i massimi protagonisti dell’arte di oggi, dal neon di Fontana al dito di Maurizio Cattelan in piazza Affari. E’ un racconto dove le immagini prevalgono, e dove Milano risulta una città internazionale e all’avanguardia, sempre in relazione con un passato importante.”
Rossella Farinotti
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