RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 24 settembre 2014

"Infiltrazioni di legalità" Castello Sforzesco Milano

Arte per il sociale: Mostrami va in Castello Sforzesco per la legalità   

Giovani pittori, scultori, fotografi e street-artist di Mostrami esporranno le loro opere e daranno sfogo alla loro creatività a sostegno della legalità.
Mostrami torna a parlare di legalità in una mostra che si terrà in Castello Sforzesco tra il 26 e il 27 settembre 2014. Torna perché? Torna perché l’avevamo già fatto durante la V MostraEvento, torna perché riteniamo che l’arte contemporanea possa coinvolgere, ancora una volta, il pubblico e suscitare la riflessione su importanti temi sociali come quello della legalità. Torna perché l’occasione è un evento più grande “Con il sud sostenibile” coordinato dall’associazione, tutta al femminile, La Fucina, e, co-finanziato da Fondazione con il Sud e Fondazione Cariplo. L’idea è quella di parlare di Sud con una connotazione prettamente positiva, infatti, verranno raccontate buone pratiche con la volontà di indicare il percorso verso il cambiamento e verso il futuro dell’Italia.


L’idea dell’evento è quella di portare a Milano le buone pratiche delle regioni meridionali del nostro belpaese in una serie di conferenze e seminari che toccheranno diversi ambiti: l’istruzione, l’ambiente, la sostenibilità… e la legalità! A far da cornice all’evento ci saranno laboratori, mostre e attività organizzate da realtà di volontariato, associazioni giovani e imprese sociali che affronteranno i temi delle conferenze in modo pratico e partecipativo.


Mostrami è lieta ed onorata di parteciparvi con una mostra di pittori, scultori e fotografi ”Infiltrazioni di legalità – Giovani artisti per la legalità”  e una performance di live painting di giovani urban artist. Tutti under 35 perché sono le nuove generazioni che potranno portare il cambiamento.
La mostra sarà aperta il 26 e il 27 settembre e vi si accederà dal Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco, al piano superiore. Mentre il live painting si effettuerà sempre il 26 e il 27, ma nel cortile (più grande) interno al Castello. Le opere che gli street artist nelle due giornate andranno via via a completare la mostra dei pittori, scultori e fotografi.

 
Ulteriori informazioni sul sito dell’evento!


“Infiltrazioni di legalità” – Giovani artisti per la legalità
26 – 27 Settembre 2014
Castello Sforzesco
Sale Panoramiche (vi si accede dal Cortile della Rocchetta)
Orari di apertura della mostra
ven. 26 Settembre 10.00 – 17.30
sab. 27 Settembre 10.00 – 16.30
Il live painting si terrà negli orari della mostra nel cortile principale del Castello.

Gli artisti in mostra saranno:
Davide Genna, Diana Maria Pérez, Leonardo Prencipe, Letizia Scarpello, Luigi Mosca, Massimo Mion,  D:N:A “L’ora di Luce”, Valentina Ceci e Vincenzo Luca Picone.


Gli street artist che si esibiranno nel live painting saranno:
Venerdì 26 Settembre:
Smake, Maudid, Kami e Imack the Crocodile ;

Sabato 27 Settembre 2014:
Mister Caos, Marte, Seir Falcone e Mate.

Le schede degli artisti del collettivo di “Infiltrazioni di legalità”.

lunedì 10 marzo 2014

Una rondine non fa primavera...

...



Dopo le chiocciole in Duomo e le rane alla Darsena arrivano le rondini al Castello Sforzesco. 
Seguita l'invasione dei Cracking Art Group a Milano. 
Nell'ambito di un progetto che punta a recuperare fondi per il restauro di un monumento nel capoluogo lombardo.

martedì 28 gennaio 2014

L’avanguardia primitiva. La collezione di Alessandro Passaré

L’avanguardia primitiva. La collezione di Alessandro Passaré

Mercoledì 29 gennaio, ore 18
Milano, Castello Sforzesco
Sala studio della raccolta stampe Achille Bertarelli



presentazione del volume

L’avanguardia primitiva. La collezione di Alessandro Passaré
a cura di Luca Pietro Nicoletti
Saggi di Ivan Bargna, Sara Chiesa, Luca Pietro Nicoletti, Carolina Orsini
Testimonianze di Sergio Dangelo, Sergio D’Asnasch, Giorgio Salsi e Antonio Paradiso
Scalpendi editore

Presentazione di:
Giulio Calegari (Centro Studi Archeologia Africana- Museo di Storia Naturale -Milano)
Giorgio Zanchetti (Università degli Studi – Milano)

con la partecipazione di:
Ivan Bargna (Università  Milano Bicocca)
Sara Chiesa (Associazione MIMondo , Milano)
Luca Pietro Nicoletti (Università degli Studi Milano)
Carolina Orsini (Civiche Raccolte Extraeuropee)

Il  libro  - che   inaugura la collana “Avanguardia Primitiva. Biblioteca della Fondazione Alessandro Passaré” - cerca di delineare il profilo di Alessandro Passaré collezionista sullo sfondo della Milano del secondo dopoguerra. È in quel contesto, infatti, che il medico milanese si innamora prima dell’arte dei suoi contemporanei, con aperture verso l’arte europea ed extraeuropea in cui già si poteva presentire, forse, quel gusto del “primitivo” che avrebbe procurato, in lui, una passione per il continente nero: un vero e proprio “mal d’Africa” che lo condurrà a viaggiare per il mondo e ad esplorare soprattutto il continente africano. Passare dall’arte contemporanea alle arti primarie, dunque, poteva costituire una migrazione naturale: ai suoi occhi, probabilmente, non si trattava di cose distanti, ma solo di una dialettica fra arte d’avanguardia e una “avanguardia primitiva” dall’altra. Sulle pareti della sua abitazione, dunque, Passaré mette in atto il dialogo fra moderni e primitivi, fra i collage di Baj, i segni di Tancredi e le maschere negre, fra la combustione di Burri e i piccoli totem del continente nero. Ed è all’insegna di questa sinergia, mettendo in luce i lati arcaici (o ancestrali) del moderno, che si chiude il suo lungo percorso nel secondo Novecento, guardando al mondo intero a partire da Milano.



“Avanguardia primitiva. Biblioteca della Fondazione Alessandro Passaré”
Collana a cura di Luca Pietro Nicoletti

Con questo volume la FondazioneAlessandro Passaré avvia una collana di libri dedicate alle due grandi passionicollezionistiche di Passaré: l’arte contemporanea e l’arte africana. In omaggioa queste predilezioni di gusto, la collana intende proporre, avvalendosi dellacollaborazione di specialisti, contributi scientifici originali o riproporreclassici ormai di rara reperibilità di entrambi gli ambiti, dando spazio alcontributo di giovani studiosi e a ricerche inedite per taglio temi e tagliointerpretativo. L’obbiettivo è di creare una biblioteca di studi in cui nuoveindagini sul secondo Novecento e sull’arte africana, o sulla loro reciprocainfluenza, diventino vicini “di scaffale” entro un discorso unitario: sonoqueste che il collezionista, in una mostra degli anni Ottanta, aveva definito“risonanze”.
Come annotava Sandro Passaré,riferendosi soprattutto alle opere d’arte africana e alla loro alteritàrispetto alla cultura occidentale, l’arte non è fatta solo di manufatti, maanche di sguardi che si posano su di essi, costruendovi, con lo sguardo e conla parola, un “epigramma visuale”: questa collana vuole raccontare la storia diquegli sguardi che, nella loro storicità, si posano sulle cose.
I prossimi volumi in programmaper il 2014 saranno:

  • Giuseppe Di Natale, “Phases” e l’Italia
  • Enrico Crispolti, Il Burri “esistenziale”, a cura di L.P. Nicoletti


La Fondazione Alessandro Passaré
Nata nel 2007, la FondazioneAlessandro Passaré è stata costituita, con finalità culturali, per desiderio diMassimo Passaré di ricordare il padre – medico appassionato d’arte – e diportare avanti gli ambiti disciplinari che furono la sua principale passione dicollezionista di arte moderna e di arte primaria, oltre alla valorizzazionedella collezione da questi ereditata. Un nucleo di trecento opere di arteafricana a lui appartenute, infatti, si trova attualmente in deposito presso laCiviche Raccolte Extraeuropee, che vi ha dedicato nel 2011 la mostra “MalD’Africa” al Castello Sforzesco di Milano.
Scopo della Fondazione èpromuovere ricerche e iniziative culturali rivolte all’arte contemporanea e,soprattutto, alle arti primarie, attraverso mostre e pubblicazioni. In questosecondo campo, in particolare, la Fondazione si è impegnata attivamente per unamigliore conoscenza della cultura e delle espressioni artistiche primarie,soprattutto per quanto riguarda il continente africano, promuovendo iniziative,pubblicazioni e mostre a partire dalle opere appartenute alla collezionePassaré (e oggi di proprietà della Fondazione), lavorando sia sul confronto fraarti primarie e arte contemporanea, sia attraverso progetti rivolti allescuole.
A queste attività si accompagnaun progetto di sensibilizzazione ai temi dell’arte e della cultura delcontinente africano che coinvolge gli studenti della scuola dell’obbligo.

Alessandro Passaré
Alessandro Passaré  (1927-2006), medico, comincia a comporre la propria collezione verso la fine deglianni Cinquanta, diventando presto il “medico degli artisti”. È un momento digrande fervore artistico e culturale per Milano, ed è proprio nel milieu diBrera – fra l’Accademia e il Bar Giamaica, o altri luoghi di ritrovo per igiovani artisti di allora – ed è grazie all’amicizia con alcuni di loro cheAlessandro Passaré scopre l’arte contemporanea e, poco alla volta, comincia acollezionarla.
Ma insieme alle opere, egli ha acuore l’amicizia con gli artisti, di cui frequenta gli studi. Fra i molti,accanto al pittore e fotografo Orazio Bacci e i pittori Hsiao Chin e Ho Kan,vanno ricordati Enrico Baj, Lucio Fontana e Wifredo Lam. A questi, poi, bisognaaggiungere Sergio Dangelo, che ebbe un ruolo determinante nella formazione deisuoi gusti collezionistici. Persino la sua professione di medico interagiscecon la sua passione artistica: proprio lui, infatti, aveva in cura il giovanePiero Manzoni, di cui, prematuramente, dovette stilare anche il certificato dimorte.
Grazie alla frequentazione conLam scopre l’arte africana. È l’aprirsi, per lui, di un nuovo orizzonte el’inizio di una nuova raccolta: vende le opere d’arte contemporanea, o almenouna larga parte di queste, per comprare l’arte primaria. Non si trova mai,nella sua collezione, un pezzo brutto ma dal nome altisonante. Accanto alcollezionismo, poi, viaggia molto, e durante i viaggi documenta tutto: scattamoltissime diapositive (se ne conservano circa 15.000), annota i luoghi in cuiè stato e le cose che ha visto.


lunedì 5 novembre 2012

" Homo Faber. Il ritorno del fare nell'arte contemporanea" a cura di Mimmo Di Marzio e Nicoletta Castellaneta

Una mostra da non perdere! 
Tanti, tanti nomi, tutti interessantissimi!!!



Dall’8 novembre al 6 gennaio nelle sale della Rocchetta del Castello Sforzesco, la mostra Homo Faber, il ritorno del fare nell’arte contemporanea. Una mostra promossa dal Comune di Milano - Cultura, Moda, Design, Castello Sforzesco, Palazzo Reale, con il contributo e il patrocinio della Regione Lombardia e organizzata da Opera D’Arte.
L’importante rassegna espone un consistente nucleo di lavori realizzati da oltre trenta artisti contemporanei, noti a livello nazionale e internazionale, le cui opere dialogano con i tesori del Castello Sforzesco collocati nelle sale della Rocchetta, che comprendono le Civiche Raccolte d’Arte Applicata e il Museo degli Strumenti Musicali.
L’obiettivo della mostra, curata Mimmo Di Marzio in collaborazione con Nicoletta Castellaneta, mette in relazione il presente con il passato e sottolinea il legame concettuale e formale che si istituisce fra le opere realizzate a partire dal Medioevo e i linguaggi dell’arte contemporanea. I caratteri che accomunano le creazioni artistiche messe a confronto sono la dedizione alla tecnica e la conoscenza materiali, entrambi aspetti che mettono in luce l’avvicinamento dell'arte odierna al recupero della manualità.
Emerge, dunque, nell’artista contemporaneo la volontà di riscoprire e tradurre con espressioni artistiche attuali il ruolo di “Homo faber”, artigiano dalla straordinaria manualità, esperto conoscitore dei materiali, attento al primato della tecnica sul concetto, intento a dimostrare la predominanza dell’uomo sulla materia. La consapevolezza dell’importanza che assume “il fare” si traduce in opere dagli innovativi linguaggi che contrastano, comunicano e insieme si riconciliano con il fascino dell’antichità, rappresentato dalle collezioni permanenti del Castello.
Scrive il curatore Mimmo Di Marzio: “Artisti contemporanei nazionali e internazionali fanno incursione nel Castello Sforzesco con opere, appartenenti a linguaggi estremamente diversi, da cui emergono il primato della tecnica e della manualità. La mostra prende, infatti, in considerazione l’opera in sé, nella sua essenzialità, svincolata da ogni contrapposizione dettata dall’appartenenza all’arte figurativa o concettuale”.
L’innovativo percorso offre al pubblico lavori realizzati tramite diverse forme artistiche: disegno, pittura, scultura, installazione, opere site specific e video.
Gli artisti in mostra sono: Bertozzi e Casoni, Alighiero Boetti, Michael Borremans, Mario Ceroli, Matt Collishaw, Vanni Cuoghi, Fulvio Di Piazza, Natalie Djurberg, DTao, Federico Guida, Giovanni Iudice, Liu Jianhua, Titus Kaphar, Javier Marin, Marco Mazzoni, Beatriz Millar, Alfredo Rapetti Mogol, Elena Monzo, Wangechi Mutu, Moataz Nasr, Davide Nido, Luigi Ontani, Grayson Perry, Markus Schinwald, Raqib Shaw, Sissi, Carlo Steiner, Lee Sung Keun, Tarshito, Pascale Marthine Tayou, Francesco Vezzoli e Kehinde Wiley.

Accompagna la mostra un catalogo pubblicato da Edizioni Allemandi & C. con testi critici di Mimmo Di Marzio e Nicoletta Castellaneta.

INFORMAZIONI
Titolo: Homo faber. Il ritorno del fare nell'arte contemporanea
A cura di: Mimmo Di Marzio in collaborazione con Nicoletta Castellaneta
Sede: Castello Sforzesco, La Rocchetta: Museo di Arte Applicata e Museo degli Strumenti Musicali
Piazza Castello, 20121 Milano
Date: 8 novembre 2012 – 6 gennaio 2013
Inaugurazione: mercoledì 7 novembre, ore 18
Ingresso: con biglietto della visita ai Musei del Castello Sforzesco
Catalogo: Edizioni Allemandi & C. con testi critici di Mimmo Di Marzio e Nicoletta Catellaneta
Informazioni: Infopoint Castello Sforzesco tel. 02 88463700 www.milanocastello.it