RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 14 novembre 2017

Chiusa la prima edizione di GrandArt



Si è appena conclusa la prima edizione di GrandArt, la nuova fiera dell'arte moderna e contemporanea milanese.
Un evento social, oltre che artistico. Lo si è subito percepito la sera dell'inaugurazione, che ha attirato molto pubblico e tanti collezionisti. Pubblico che, oltre la sera di giovedì, non è mancato per l'intero fine settimana.
Una proposta fresca, senza picchi ma di buona qualità. 
L'ambiente, THE MALL, nel cuore della nuova Milano, ha sicuramente stizzicato la curiosità del pubblico meneghino che come sempre non perde l'occasione di soddisfare la propria voglia di novità.
Casa d'Arte San Lorenzo, presente a questa prima edizione, ha scelto di proporre due artisti della propria "scuderia": Christian Balzano e Giovanni Maranghi. Scelta che ha suscitato grande apprezzamento nei confronti di chi ancora non conosceva gli artisti, conferme da parte dei collezionisti e grande interesse anche dai molti critici e curatori che giravano fra i molti stand ospitati all'interno della manifestazione...

Qualche immagine dello stand Casa d'Arte San Lorenzo per chi se lo fosse perso...










giovedì 21 settembre 2017

A novembre Casa d'Arte San Lorenzo a Milano per GRANDART



Anche Casa d'Arte San Lorenzo a Milano per GRANDART con un progetto speciale dedicato a Christian Balzano e Giovanni Maranghi 


 


GRANDART è una nuova fiera d’arte moderna e contemporanea, la cui prima edizione si svolgerà a Milano dal 9 al 12 novembre 2017 negli spazi di The Mall. 
L’appuntamento è riservato ad un nucleo di gallerie italiane e internazionali che hanno focalizzato la propria ricerca in quel perimetro della pittura, della scultura e delle arti applicate che mantiene uno stretto legame con le tecniche artistiche, con la poetica dei materiali e con la storia dell’arte. 
I valori del “saper fare” e la tensione verso soluzioni che chiamino in causa la categoria di bellezza, da rintracciare nel presente, diventano criteri per la selezione delle Gallerie e degli artisti in fiera.
A una serie di protagonisti del panorama classico-moderno, tra i quali spiccano vere e proprie riscoperte, si accompagna una selezione di nomi dell’arte attuale e di giovani emergenti.
Ad animare questa prima edizione di GRANDART saranno inoltre una retrospettiva, realizzata in collaborazione con un’istituzione europea, nonché una serie di eventi collaterali e dibattiti.


The Mall
Piazza Lina Bo Bardi - Milano 

venerdì 30 giugno 2017

Giovanni Maranghi e Paolo Staccioli a Matera...

Giovanni Maranghi e Paolo Staccioli a Matera...





Associazione "Le Città di Pietra", MATERA. 
In occasione dell'apertura dell'Ipogeo "I GIARDINI DI S.AGOSTINO" abbiamo il piacere di presentare le personali dei Maestri, 
Giovanni Maranghi e Paolo Staccioli. Sabato 1 Luglio, ore 19,30, Matera.

sabato 27 maggio 2017

A proposito di Giovanni Maranghi 'Mistero e dono dell'Arte'

Si è inaugurata ieri (come già avevo avuto modo di comunicare nel post GIOVANNI MARANGHI TORNA A FIRENZE), nel cuore di Firenze, all'interno del prestigioso GOLDEN VIEW, la mostra di Giovanni Maranghi, 'Mistero e dono dell'Arte'.

Tanti gli ospiti a questo vero e proprio evento: artisti, critici curatori, collezionisti ma anche campioni dello sport e protagonisti del mondo dello spettacolo e della cultura.
Fra tutti, e di questo ne sono assolutamente lusingato, il Prof. Antonio Natali, già Direttore della Galleria degli Uffizi, che ha condiviso con il sottoscritto, il piacere di introdurre la mostra a tutti gli intevenuti. 
Ancora una volta l'opera di Maranghi appaga tutti: dal collezionista più esigente al critico più illuminato!


durante la presentazione

Con il Prof. Antonio Natali

Intervistato da Fabrizio Borghini

Con l'artista ed il Prof. Antonio Natali


Con l'artista





e questa mattina, anche la stampa da risalto alla serata...

La Nazione
 ed infine la più bella...
con l'artista e gli amici...

con Antonio Leo, Filippo Lotti e l'artista
 

giovedì 25 maggio 2017

Giovanni Maranghi torna a Firenze


GIOVANNI MARANGHI
'Mistero e dono dell'Arte'
Firenze

L'amico e grande artista Giovanni Maranghi torna nella sua Firenze e lo fa ancora una volta in modo unico e originale. Una mostra allestita in uno dei locali più raffinati della città il Golden View (http://www.goldenviewopenbar.com/), per unire gusto, qualità e arte.

Da sabato 26 maggio al 27 settembre 2017
via de' Bardi 58-64r, Ponte Vecchio

mercoledì 1 marzo 2017

Ultimi giorni per RUMORE DI FONDO



Inizia, purtroppo il conto alla rovescia. 
Manca infatti oramai poco alla chiusura della mostra personale di Giovanni Maranghi, RUMORE DI FONDO (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2017/01/inaugurata-treviso-rumore-di-fondo.html), curata da Ivan Quaroni per Casa d'Arte San Lorenzo a Treviso in Ca' dei Carraresi.
Rimango due fine settimana alla chiusura, prevista per il prossimo 12 marzo... 
Il consiglio che vi offro è quello di organizzarvi e fare un salto a Treviso...
Poi non dite che non vi avevo avvertito!
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Giovanni Maranghi


Di seguito il video realizzato dal regista e videomaker Viacheslav Slava Zakharov 
per la www.vzfilms.it in occasione dell'inaugurazione della mostra


giovedì 2 febbraio 2017

MARANGHI @ TREVISO di Antonio Leo

Come sempre quando l'amico Antonio Leo pubblica una sua riflessione sull'arte mi piace ospitarlo in questa stanza. In questa occasione ancora di più!



MARANGHI @ TREVISO di Antonio Leo

Katia mi dice che l’etichetta di questa bottiglia gli ricorda Maranghi, il suo tratto. E le cose non succedono mai a caso.
Siamo alla Vecia Hostaria dai Naneti. Siamo a Treviso, e ci si sta bene. Un panino con la soppressa e un prosecco. Una città incantevole. Si vive bene, si mangia benissimo, la gente è bella e sorride, è sabato sera. Appena usciti da Cà dei Carraresi che ospita due grandi mostre: Francis Bacon e Giovanni Maranghi.
A casa mi tengo stretto un piccolo ma prezioso dono di Giovanni, un tratto veloce, preciso, leggero, una dedica in occasione di una delle tante serate al CRA. In pochi secondi, sotto i miei occhi ammiranti, dietro un foglio bianco ripiegato -probabilmente il programma/locandina di qualche evento passato, tirato fuori dal caos delle nostre librerie- Giovanni disegnò il volto di una ragazza, attraversò la luce, dette vita e dette anima ad un profilo che subito diventò bello, intimo. Lo incorniciai, ed era come averlo sempre avuto. Mi riportava alla ragazza del 1974.
Lei era sulla vecchia etichetta di un vino che non so perché avevo da sempre, da prima di nascere. La storia racconta che era il 1967 e Tono Zancanaro, un artista del Triveneto “estraneo ai giochi dei clan, gruppi, estetiche, giri di mercato” come amava definirsi, disegnò su richiesta del Conte Piero Loredan l’etichetta per un suo vino, un Venegazzù del Montello, un poco valorizzato rosso, quasi eroico, tanto circondato in un territorio di prosecco. Una storia straordinaria. Una etichetta che voleva essere un omaggio ai complimenti ricevuti dal Presidente francese Charles De Gaulle e Signora, in visita alla Biennale di Venezia, che ad una cena avevano tanto apprezzato quel vino, chiedendo chi ne fosse il produttore. Nacquero così due etichette. Entrambe nere, tratto bianco, semplice, fine: una figura di uomo con la scritta “des roses pour madame” per la Signora Yvonne ed una figura di donna con la scritta “..et pour Monsieur la Bombe” dedicata a De Gaulle. Ecco la “Riserva Capo di Stato”. Zancanaro aveva espresso la sua arte come nelle opere a china e come nel mosaico a tecnica ravennate, il Kuman Siblia del 1970.
Ma questo è solo la cornice. Maranghi a me ha regalato (solo?) un’emozione, a Treviso un intero percorso di arte. Estetica. Bellezza. Volti sicuri di donne, ancora, e come sempre, impreziosite sia dalla loro naturale freschezza ed eleganza che da orpelli, visioni e ricami, in tecniche miste su carta e tecniche inusuali, che si concentrano tutte sullo sguardo: fiero e sicuro quello di Ischtar, lascivo e sorridente quello di una Estate romana, fino al quasi distaccato da tutto, come a volersi distinguere in un allontanamento da possibili contatti, per Tour d’Italy. E poi le resine su tavola, dove al tratto e alla sfumatura si aggiungono colori che mettono in sintonia il visitatore con lo spazio circostante ed il viaggio, la scoperta. L’emblematica posizione delle mani vicino agli occhi, mento appoggiato sui palmi, in una gentile attesa di Dietro ai miei occhi, quasi a dare il benvenuto, ad accogliere in un mondo che probabilmente non ci si aspetta, rassicurante, un ponte che vuole comunicare un chiaro io sono qui per te e tu qui per me, e lo sai. L’abbracciare ed il proteggere di un Ed ho in mente te. La resina morbida di una Chiné interrogativa, attenta. Un farti prigioniero di un monocromatismo che si spinge fuori da idee-tratti-storie finemente raccontate sotto, quasi a segreto, quasi un custodire. Il tratto si fa più duro, il rosso su bianco spicca dal bordo nero di Una storia inventata, dove la bellezza femminile ne è anche consapevolezza, autorevolezza, ne contraddistingue forza, personalità, fierezza. Fino ad arrivare alle guardie della sala, sagoma, metallo e plexiglass: Rue Jacob, Malá strana e Park 798 tre opere fronte/retro come colonne-torri a difesa dell’intera esposizione. Le mie opere preferite. Opere che cercano i tuoi occhi, ti accompagnano seguendo ogni tuo sguardo, per poi aspettarti mentre ti giri di nuovo alla loro ricerca, distaccandoti un attimo dalle altre per cercarle ancora. Un contatto innegabile, impossibilità di avere una azione libera da ora in poi, stregato, geloso. Il susseguirsi di discorsi che si fa sempre più distante, diviene brusio, e torna silenzio, concentrazione ormai persa, ormai nel quadrato rosso che spicca ora sul bianco ora sul verde, una richiesta di giudizio, una ammissione di colpa. Tanto ne è la semplicità, armonia, quiete del fronte quanto caos del retro -un caos ordinato- di domande senza risposta, a tratti inquietudine, in caratteri metropolitani, ricordi sfumati, cancellati, scritte, spray, collages, piegature, rammendi, cuori e vita. Con Neo exxxcess il ciclo si chiude, icona e sintesi, presenza, madre e musa di una magia concreta, tangibile, sentimentale, chiamata ARTE.
Superbo il catalogo, degno di Treviso, di questo ambiente, di tali opere pittoriche. Impareggiabile e inavvicinabile il testo critico di Ivan Quaroni, prezioso il contributo critico di Antonio Natali.
Il Rumore di Fondo ti avvolge in una sera che si fa fredda, fra luci di ristoranti, nebbia, locali, musica e sorrisi. Tutto da vivere. 
 
 

domenica 15 gennaio 2017

Inaugurata a Treviso RUMORE DI FONDO

 

Ieri, 14 gennaio, come già comunicato in un post precedente (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/12/a-treviso-rumore-di-fondo-personale-di.html), a Treviso in Ca' dei Carraresi, si è inaurguata la personale di Giovanni Maranghi "Rumore di Fondo", curata da Ivan Quaroni ed organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo in collaborazione con ArtiKa e C.R.A. Centro Raccolta Arte.

Mostra di altissimo livello, che ha attirato nella cittadina veneta collezionisti da tutta Italia...
Per non fosse riuscito ad intervenire c'è la pssibilità di poterla visitare fino al prossimo 12 marzo... Merita!