Roberto Coda Zabetta non ha certo bisogno di alcuna presentazione. Ora in mostra a Capri con una personale dai forti connotati sociali a cura di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco
Roberto Coda Zabetta, VERDADE
“Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti”
Art. 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, 10 Dicembre 1948
a cura di Guilherme Bueno | Maria Savarese | Maurizio Siniscalco
Certosa e Museo di San Giacomo, Capri
28 luglio – 2 settembre 2012
Sabato 28 luglio alle ore 19.00 negli spazi della Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri con la direzione di Rossana Muzii, l’Associazione Culturale ArteAs presenterà la mostra personale di Roberto Coda Zabetta dal titolo “VERDADE” a cura di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco.
L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli e dall’Associazione Culturale ArteAs di
Maurizio Siniscalco.
La mostra, con il Patrocinio della Città di Paraty gemellata con la Città di Capri, dell’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro e della UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janiero, presenta 27 lavori inediti, in anteprima assoluta italiana, che verranno successivamente presentati al MAC - Museu de Arte Contemporânea de Niterói a Rio de Janeiro dal 29 settembre al 3 novembre 2012.
“VERDADE” (“VERITÁ”) prende spunto dalla memoria di quanti hanno sofferto la detenzione in uno dei più spietati sistemi di prigionia del mondo: quello delle carceri brasiliane, durante il periodo di dittatura dal 1964 al 1984. Bambini, giovani e donne sparirono senza lasciare traccia, se non quella indelebile nei ricordi di tutti
coloro che indirettamente vissero quella tragica esperienza.
Dopo due anni di polemiche e dibattiti, il 21 settembre scorso, la Camera dei Deputati brasiliana ha approvato l’istituzione della "Comissão da Verdade" con lo scopo di “esaminare e chiarire le gravi violazioni dei diritti umani” avvenute tra il 1964 e il 1988 e di “rendere effettivo il diritto alla memoria e alla verità storica e
permettere la riconciliazione nazionale”.
Le opere sono divise in due sezioni: Tables, dodici opere di piccolo formato, con cornici settecentesche in cui sono incastonati oggetti di uso comune o religiosi, piccoli bronzi e preziose terrecotte, reliquie appartenute agli stessi desaparecidos ed, all'interno, ritratti dipinti velocemente con ancora i segni della matita a fare da
sfondo.
Accanto ad essi, Escudos, quindici dipinti di grande formato, realizzati su vecchi tessuti, raffiguranti volti quasi uguali, un ripetersi di immagini con una storia piena di materia: in tutte queste opere Roberto Coda Zabetta non racconta mai la morte, ma una verità contemporanea con la speranza di poter trovare un dialogo sincero.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Ad Est dell’Equatore con testi di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco e foto di Salvino Campos.
Art. 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, 10 Dicembre 1948
a cura di Guilherme Bueno | Maria Savarese | Maurizio Siniscalco
Certosa e Museo di San Giacomo, Capri
28 luglio – 2 settembre 2012
Sabato 28 luglio alle ore 19.00 negli spazi della Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri con la direzione di Rossana Muzii, l’Associazione Culturale ArteAs presenterà la mostra personale di Roberto Coda Zabetta dal titolo “VERDADE” a cura di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco.
L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli e dall’Associazione Culturale ArteAs di
Maurizio Siniscalco.
La mostra, con il Patrocinio della Città di Paraty gemellata con la Città di Capri, dell’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro e della UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janiero, presenta 27 lavori inediti, in anteprima assoluta italiana, che verranno successivamente presentati al MAC - Museu de Arte Contemporânea de Niterói a Rio de Janeiro dal 29 settembre al 3 novembre 2012.
“VERDADE” (“VERITÁ”) prende spunto dalla memoria di quanti hanno sofferto la detenzione in uno dei più spietati sistemi di prigionia del mondo: quello delle carceri brasiliane, durante il periodo di dittatura dal 1964 al 1984. Bambini, giovani e donne sparirono senza lasciare traccia, se non quella indelebile nei ricordi di tutti
coloro che indirettamente vissero quella tragica esperienza.
Dopo due anni di polemiche e dibattiti, il 21 settembre scorso, la Camera dei Deputati brasiliana ha approvato l’istituzione della "Comissão da Verdade" con lo scopo di “esaminare e chiarire le gravi violazioni dei diritti umani” avvenute tra il 1964 e il 1988 e di “rendere effettivo il diritto alla memoria e alla verità storica e
permettere la riconciliazione nazionale”.
Le opere sono divise in due sezioni: Tables, dodici opere di piccolo formato, con cornici settecentesche in cui sono incastonati oggetti di uso comune o religiosi, piccoli bronzi e preziose terrecotte, reliquie appartenute agli stessi desaparecidos ed, all'interno, ritratti dipinti velocemente con ancora i segni della matita a fare da
sfondo.
Accanto ad essi, Escudos, quindici dipinti di grande formato, realizzati su vecchi tessuti, raffiguranti volti quasi uguali, un ripetersi di immagini con una storia piena di materia: in tutte queste opere Roberto Coda Zabetta non racconta mai la morte, ma una verità contemporanea con la speranza di poter trovare un dialogo sincero.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Ad Est dell’Equatore con testi di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco e foto di Salvino Campos.
I really like your blog.. very nice colors & theme.
RispondiEliminaDid you make this website yourself or did you hire someone to
do it for you? Plz answer back as I'm looking to design my own blog and would like to find out where u got this from. thanks a lot
Also visit my homepage You Could Check Here