foto @Desideria Burgio |
21 - 25 gennaio 2013
TRASH THE DRESS
di Roberta Torre
in
IN CANTIERE 1
Presso
Cantieri Culturali della Zisa
Via Paolo Gili, 4 - 90100
Palermo
Trash The Dress ovvero come fare a pezzi un abito da sposa.
Workshop teatrale su una Medea post-moderna ai Cantieri Culturali della Zisa a
cura di Roberta Torre.
Dal 21 al 25 gennaio i Cantieri
Culturali della Zisa, a Palermo ospiteranno “Trash The Dress”, workshop teatrale
curato da Roberta Torre, con la
partecipazione vocale di Miriam Palma,
le coreografie di Giuseppe Muscarello
e gli interventi musicali di Mario Bjm
Bajardi. L’evento s’inserisce nell’iniziativa “ In Cantiere 1”, prima edizione di un esperimento artistico che
vanta nella sua realizzazione e direzione artistica i nomi della già citata
regista milanese, adottata dal capoluogo siciliano, Roberta Torre; Franco Maresco e il maestro Franco Scaldati. Gli artisti si
alterneranno dal 10 gennaio al 10 febbraio nelle Sale De Seta e Perriera,
all’interno dei cantieri con un fitto programma di eventi culturali supportati
nell’organizzazione da Mario Bellone,
Melino Imparato, Rean Mazzone e Gigi Spedale.
L’abito da sposa è da
sempre metafora del potere dato da convenzioni e formalità, radicate in
un’identificazione di genere cristallizzata nel vissuto quotidiano e nel
tessuto culturale umano ad ogni latitudine. Il feticcio ordito da trame
solitamente biancastre è di per sé un
personaggio, una maschera, una giustapposizione al corpo della sposa; simboleggia
un legame e quasi un’adesione alla costruzione di uno status e talvolta
all’incosciente o inconsapevole costrizione che implica una condizionata
scelta. Questa riflessione diviene spunto per una performance, nell’immediata
esperienza del trash the dress, che
ha già trovato ampia diffusione nel mondo della fotografia e che consiste nella
distruzione ovvero nella lotta all’ipocrisia legata a quello che viene
sommariamente identificato come un abito, in cui ogni donna da sempre ha
riposto aspettative e speranze. L’amuleto del per sempre viene pertanto bruciato, sadicamente seviziato
attraverso una procedura catartica e liberatoria. Roberta Torre rinnova questa
pratica conferendole un valore rituale attraverso la realizzazione di tale
consuetudine, con una mediazione simulata da 10 attrici tra i 15 e i 70 anni, che daranno vita a installazioni
sul tema.
Trash The Dress ovvero come e
perché ridurre l’abito da sposa in uno straccio da buttare. Perché la potente
valenza simbolica di questo gesto stia facendo impazzire le neo spose americane
non lo sappiamo, quel che è certo è che il gesto di stracciare, distruggere o
dare fuoco all’abito bianco lascia spazio all’immaginario di intere
generazioni. Una tragica Ophelia è stata perfino trascinata durante il set
fotografico nei flutti del mare senza più riemergere, ha dato il via a potenti
flussi di immaginario collettivo. Nasce da questo l’idea di un laboratorio
teatrale musicale che si tramuta in performance, sotto la guida di Roberta
Torre con la partecipazione della straordinaria vocalist Miriam Palma. Insieme lavoreranno sull’idea di una Baccanti post moderna all’interno dei
Cantieri. Le sessioni saranno documentate e riprese da giovani fotografi e
video operatorie allievi dell’Accademia di Belle Arti e del Centro Sperimentale
di Cinematografia.
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