Vanni Cuoghi "De Gustibus" a cura di Ivan Quaroni
con la partecipazione straordinaria di Francesco Sposito
Nicola Pedana Arte Contemporanea
via Don Bosco 7 - Caserta
dal 10 maggio al 30 giugno 2014
dal 10 maggio al 30 giugno 2014
www.nicolapedana.com
Arte e cucina. Un binomio perfetto in cui si fondono due elementi che fanno grande la cultura italiana nel mondo. De Gustibus, mostra personale di Vanni Cuoghi alla galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea di Caserta è, infatti, un progetto che vede l’artista, grande appassionato di cucina regionale, trarre ispirazione dalle ricette di Francesco Sposito, chef della Taverna Estia di Brusciano (Na) che ha guadagnato i titoli di giovane Stella Michelin d’Europa e di più giovane JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe) nel 2009 e di miglior cuoco emergente Gambero Rosso nel 2010.
Per l’occasione, Vanni Cuoghi, realizza col suo tipico stile ironico e delicato, fantastico e surreale, quindici opere simili a una fantasiosa mise en scène teatrale delle ricette di Francesco Sposito, stella della gastronomia campana che ha saputo coniugare la sperimentazione e la ricerca dei prodotti con una intelligente rivisitazione dei piatti della tradizione.
Traendo spunto anche da quel capolavoro della letteratura gastronomica che fu il Cuoco Galante di Vincenzo Corrado, pubblicato a Napoli nel 1773, Vanni Cuoghi traduce le invenzioni di Sposito in una carrellata di immagini gaudenti, ambientate in ipotetiche e visionarie feste di fidanzamento e di matrimonio, in festose cene galanti in cui l’artista abbina il gusto ricco e sontuoso dell’immaginario gastronomico napoletano con uno stile liberamente ispirato ai costumi carnevaleschi del Settecento. Si tratta per l’artista di un ritorno alle origini del suo linguaggio, dominato dall’ironia e dall’affabulazione.
Con una grammatica visiva semplice e raffinata, capace di mescolare citazioni folk e suggestioni pop, sempre con un occhio sempre attento alla Storia dell’Arte, Vanni Cuoghi immagina le ricette di Sposito come una festosa narrazione per immagini, che si snoda attraverso una teoria di gioiosi e surreali tableau vivant, dove i piatti del giovane chef - dal Bignè al nero di seppia, farcito con ricotta su salsa di peperoni alRisotto al limone con crudo di gamberi e vongole veraci, dai Fagottini di pasta ai pistacchi di Bronte con burrata e piccoli ortaggi fino al Tonno rosso con peperoncini verdi e pomodori alla vaniglia – si trasformano negli episodi di una fiaba gustosa, dove gli ingredienti diventano personaggi, personificazioni delle gioie della nostra più alta tradizione culinaria.
Il catalogo che accompagna la mostra, curato da Ivan Quaroni ed edito dalla Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea insieme alla Grafica Nappa di Aversa, si presenta come una sorta di visionario ricettario, dove i dipinti di Vanni Cuoghi e le ricette di Francesco Sposito invitano i cultori a sperimentare un nuovo e più creativo approccio all’arte e alla gastronomia.
Arte e cucina. Un binomio perfetto in cui si fondono due elementi che fanno grande la cultura italiana nel mondo. De Gustibus, mostra personale di Vanni Cuoghi alla galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea di Caserta è, infatti, un progetto che vede l’artista, grande appassionato di cucina regionale, trarre ispirazione dalle ricette di Francesco Sposito, chef della Taverna Estia di Brusciano (Na) che ha guadagnato i titoli di giovane Stella Michelin d’Europa e di più giovane JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe) nel 2009 e di miglior cuoco emergente Gambero Rosso nel 2010.
Per l’occasione, Vanni Cuoghi, realizza col suo tipico stile ironico e delicato, fantastico e surreale, quindici opere simili a una fantasiosa mise en scène teatrale delle ricette di Francesco Sposito, stella della gastronomia campana che ha saputo coniugare la sperimentazione e la ricerca dei prodotti con una intelligente rivisitazione dei piatti della tradizione.
Traendo spunto anche da quel capolavoro della letteratura gastronomica che fu il Cuoco Galante di Vincenzo Corrado, pubblicato a Napoli nel 1773, Vanni Cuoghi traduce le invenzioni di Sposito in una carrellata di immagini gaudenti, ambientate in ipotetiche e visionarie feste di fidanzamento e di matrimonio, in festose cene galanti in cui l’artista abbina il gusto ricco e sontuoso dell’immaginario gastronomico napoletano con uno stile liberamente ispirato ai costumi carnevaleschi del Settecento. Si tratta per l’artista di un ritorno alle origini del suo linguaggio, dominato dall’ironia e dall’affabulazione.
Con una grammatica visiva semplice e raffinata, capace di mescolare citazioni folk e suggestioni pop, sempre con un occhio sempre attento alla Storia dell’Arte, Vanni Cuoghi immagina le ricette di Sposito come una festosa narrazione per immagini, che si snoda attraverso una teoria di gioiosi e surreali tableau vivant, dove i piatti del giovane chef - dal Bignè al nero di seppia, farcito con ricotta su salsa di peperoni alRisotto al limone con crudo di gamberi e vongole veraci, dai Fagottini di pasta ai pistacchi di Bronte con burrata e piccoli ortaggi fino al Tonno rosso con peperoncini verdi e pomodori alla vaniglia – si trasformano negli episodi di una fiaba gustosa, dove gli ingredienti diventano personaggi, personificazioni delle gioie della nostra più alta tradizione culinaria.
Il catalogo che accompagna la mostra, curato da Ivan Quaroni ed edito dalla Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea insieme alla Grafica Nappa di Aversa, si presenta come una sorta di visionario ricettario, dove i dipinti di Vanni Cuoghi e le ricette di Francesco Sposito invitano i cultori a sperimentare un nuovo e più creativo approccio all’arte e alla gastronomia.
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