Martedì 15 marzo 2016, ore 17:00, Sala Napoleonica, Palazzo Greppi
Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali
Presentazione del libro
Milioni a colori.
Rotocalchi e arti visive in Italia 1960-1964
di Mariella Milan
"Biblioteca Passarè", collana diretta da Luca Pietro Nicoletti
Macerata, Quodlibet 2015
Introduce Antonello Negri, Università degli Studi di Milano
Intervengono:
Flavio Fergonzi, Scuola Normale Superiore di Pisa
Mariella Milan, autore del libro
15 Marzo 2016, ore 17:00
Sala Napoleonica – Palazzo Greppi – Via Sant’Antonio 10 –Milano
Negli anni del boom economico, la stampa di attualità illustrata conosce un momento di grande espansione e molti rotocalchi raggiungono una presenza capillare nelle case degli italiani, tanto da costituire, oggi, uno strumento fondamentale per lo studio di gusti e conoscenze del grande pubblico dei primi anni Sessanta.
A partire dallo spoglio sistematico di quindici settimanali («ABC», «Domenica del Corriere», «Epoca», «Gente», «Il Mondo», «L’Espresso», «L’Europeo», «La Tribuna Illustrata», «Le Ore», «Lo Specchio», «Oggi», «Settimana Incom Illustrata», «Settimo Giorno», «Tempo», «Vie Nuove») e tre mensili («L’Illustrazione Italiana», «Panorama», «Successo»), questo volume racconta l’arte moderna come affiora da quelle pagine, che, pur accogliendo nomi noti della critica d’arte e del giornalismo specializzato, lasciano spazio soprattutto alla cronaca attraverso argomenti, temi e formati specifici, e soprattutto con un linguaggio molto diverso da quello delle riviste di settore.
Si va dal generoso e talvolta condiscendente impulso didattico in favore di lettori ancora poco avvezzi al contemporaneo, alle velenose nostalgie per la «bella pittura» a uso e consumo del pubblico più reazionario, ai consigli su come affrontare indenni il mercato in un’epoca in cui l’arte moderna sembra poter diventare l’ennesimo oggetto di consumo di massa, fino alla curiosità, talvolta pettegola, per il mondo di mercanti, critici, giovani artisti e maestri affermati.
Dall’analisi di quest’ampia produzione esce, oltre a un vorticoso resoconto a più voci suddiviso in due grandi filoni – le polemiche, dall’apparentemente inesauribile dibattito su astrattismo e figurazione all’avvento della pop-art, e il mercato, dalle prime grandi aste milanesi d’arte moderna agli artisti “in fuoriserie” –, un quadro variegato di linguaggi, strumenti, forme e modi utilizzati per parlare d’arte a un pubblico popolare, rispondendo all’esigenza e all’opportunità, entrambe straordinarie e forse irripetibili, di affrontare i temi dell’arte fuori dai ristretti circoli specialistici.
Mariella Milan, Milioni a colori. Rotocalchi e arti visive in Italia 1960-1964, collana “Biblioteca Passaré”, Macerata, Quodlibet 2015
Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali
Presentazione del libro
Milioni a colori.
Rotocalchi e arti visive in Italia 1960-1964
di Mariella Milan
"Biblioteca Passarè", collana diretta da Luca Pietro Nicoletti
Macerata, Quodlibet 2015
Introduce Antonello Negri, Università degli Studi di Milano
Intervengono:
Flavio Fergonzi, Scuola Normale Superiore di Pisa
Mariella Milan, autore del libro
15 Marzo 2016, ore 17:00
Sala Napoleonica – Palazzo Greppi – Via Sant’Antonio 10 –Milano
Negli anni del boom economico, la stampa di attualità illustrata conosce un momento di grande espansione e molti rotocalchi raggiungono una presenza capillare nelle case degli italiani, tanto da costituire, oggi, uno strumento fondamentale per lo studio di gusti e conoscenze del grande pubblico dei primi anni Sessanta.
A partire dallo spoglio sistematico di quindici settimanali («ABC», «Domenica del Corriere», «Epoca», «Gente», «Il Mondo», «L’Espresso», «L’Europeo», «La Tribuna Illustrata», «Le Ore», «Lo Specchio», «Oggi», «Settimana Incom Illustrata», «Settimo Giorno», «Tempo», «Vie Nuove») e tre mensili («L’Illustrazione Italiana», «Panorama», «Successo»), questo volume racconta l’arte moderna come affiora da quelle pagine, che, pur accogliendo nomi noti della critica d’arte e del giornalismo specializzato, lasciano spazio soprattutto alla cronaca attraverso argomenti, temi e formati specifici, e soprattutto con un linguaggio molto diverso da quello delle riviste di settore.
Si va dal generoso e talvolta condiscendente impulso didattico in favore di lettori ancora poco avvezzi al contemporaneo, alle velenose nostalgie per la «bella pittura» a uso e consumo del pubblico più reazionario, ai consigli su come affrontare indenni il mercato in un’epoca in cui l’arte moderna sembra poter diventare l’ennesimo oggetto di consumo di massa, fino alla curiosità, talvolta pettegola, per il mondo di mercanti, critici, giovani artisti e maestri affermati.
Dall’analisi di quest’ampia produzione esce, oltre a un vorticoso resoconto a più voci suddiviso in due grandi filoni – le polemiche, dall’apparentemente inesauribile dibattito su astrattismo e figurazione all’avvento della pop-art, e il mercato, dalle prime grandi aste milanesi d’arte moderna agli artisti “in fuoriserie” –, un quadro variegato di linguaggi, strumenti, forme e modi utilizzati per parlare d’arte a un pubblico popolare, rispondendo all’esigenza e all’opportunità, entrambe straordinarie e forse irripetibili, di affrontare i temi dell’arte fuori dai ristretti circoli specialistici.
Mariella Milan, Milioni a colori. Rotocalchi e arti visive in Italia 1960-1964, collana “Biblioteca Passaré”, Macerata, Quodlibet 2015
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