RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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domenica 16 giugno 2013

AGOSTINO ARRIVABENE – TÓ PÁTHEI MÁTHOS



AGOSTINO ARRIVABENE – TÓ PÁTHEI MÁTHOS
29 giugno - 20 ottobre

Panorama Museum

Am Schlachtberg 9
06567 Bad Frankenhausen/Kyffhäuser 

Per la prima volta al pubblico tedesco sarà presentato il lavoro dell’artista italiano Agostino Arrivabene, nato a Gradella di Pandino (CR) nel 1967.
Alla presenza dell’artista e sotto la curatela di Gerd Lindner, direttore del museo, e Rosaria Fabrizio, verrà inaugurata il prossimo 29 Giugno al Panorama Museum di Bad Frankenhausen (Turingia) la mostra, nella quale si potranno ammirare più di 120 opere tra dipinti, tecniche miste, disegni e incisioni. Fino al 20 Ottobre la mostra ripercorrerà gran parte dell’excursus artistico di Agostino Arrivabene, dalle opere degli anni 90 fino a quelle più recenti.
Paesaggi misteriosi, personaggi allegorici, figure mitologiche, immagini sacre, sono i protagonisti delle opere dell’artista lombardo, le quali, dipinte secondo il linguaggio artistico dei grandi maestri del passato, rivelano visioni che trascendono verso l’infinito, visioni che ci uniscono ad uno spirito divino onnipotente e onnipresente.
I dipinti, sovente immersi di misticismo, mettono a nudo le passioni umane, le tribolazioni che ogni uomo ha da sopportare, le angoscie e i patimenti. Tó Páthei Máthos asseriva Eschilo. La saggezza dalla sofferenza, questo è il credo dell’artista, del quale impregna le sue tele. 


L’arte di Agostino Arrivabene è sicuramente autobiografica, attraverso di essa si possono comprendere i passaggi più intimi e profondi che hanno caratterizzato la sua vita, i dolori provati e i percorsi intrapresi per distaccarsi da essi. Vita artistica e vita personale sono perennemente fuse tra loro. L’arte è per Arrivabene una catarsi, un’elevazione dal basso verso l’alto, dalla fragilità umana verso la Bellezza Eterna e la Magnificenza Somma.
L’arte è per lui un’ascetica via alchemica.
Egli stesso si ritrae di volta in volta a seconda delle visioni in cui è immerso. Lo riconosciamo in un Eros adolescenziale che si muove di notte, tra sensualità e spiritualità, oppure in un autoritratto senza sensi, o ancora circondato da lucciole che illumano il buio. Più avanti nel tempo, in un momento di forte tensione fisica e psicologica, lo ritroviamo come obnubilato in una nube battirica, per poi risorgere come Cristo Pantocratore, che tutto domina, salvando e donando vita nuova. Il suo percorso è sempre caratterizzato da conflitti accesi e furibondi tra la paura della sofferenza da un lato e la speranza della vittoria su di essa dall’altro, tra la morte e la vita, sempre in perenne ricerca verso un rapimento estatico.
E, come scrive Rosaria Fabrizio nel suo testo, Agostino Arrivabene ci conduce in domini “fantastici”, passando dal mondo terreno ci trasporta verso mondi “altri”. Dove si posiziono questi mondi è difficile dirlo. Nello stato di veglia o di sonno? Nella dimora della psiche o nelle sue rovine? Nell’alto dei Cieli o nell’ombra delle Tenebre? Le opere di Arrivabene non restano intrappolate dalla cornice, ma da essa traboccano, andando in tutte le direzioni del possibile e … dell’impossibile.
Il catalogo, compagno della mostra, sarà in lingua tedesca e italiana e conterrà, oltre tutte le immagini delle opere presenti in mostra, i testi di Gerd Lindner, Rosaria Fabrizio, Agostino Arrivabene e Peter Weiermair. 

martedì 16 ottobre 2012

"Dopo de Chirico. La pittura metafisica italiana contemporanea" a cura di Gerd Lindner e Rosaria Fabrizio

Giustamente ci sono anche Armodio e Modica... chi altri se no, quando si parla di metafisica?

PANORAMA MUSEUM - Bad Frankenhausen - Germania


Dopo de Chirico. La pittura metafisica italiana contemporanea

A cura di Gerd Lindner e Rosaria Fabrizio - Testo critico professor Janus

PANORAMA MUSEUM - Bad Frankenhausen - Germania

20 Ottobre 2012 – 3 Febbraio 2013

ore 9,00 – 17,00


La mostra Dopo de Chirico. La pittura metafisica italiana contemporanea, curata da Gerd Lindner e Rosaria Fabrizio che inaugurerà il prossimo 20 Ottobre al Panorama Museum di Bad Frankenhauseun nella splendida Turingia ha l’intento di indagare quello spirito magico e peculiare della metafisica che, partendo dal suo fondatore, aleggia in pittura fino ad arrivare ai giorni nostri.

Una delle correnti pittoriche più affascinanti che ha percorso buona parte del XX Secolo è stata sicuramente quella della metafisica. Questa ha caratterizzato gran parte del dibattito intorno all’Arte in Italia e anche Oltr’Alpe. E’ affascinante perché abbraccia un’estensione temporale, che circonda epoche diverse e luoghi differenti. La pittura metafisica fa riferimento alla filosofia antica, la metabolizza e la rielabora. Dà vita a qualcosa di completamente nuovo in pittura, nuovo e magico, talmente intrigante da proiettare la sua lunga ombra anche sui tempi a venire. La metafisica è un momento dell’arte moderna ben conosciuto. Sin da principio è stata capace di scatenare dibattiti accesi e illuminanti, sul suo significato, sulle sue origini e soprattutto sulle sue visioni. La parola metafisica è entrata di diritto nel linguaggio comune e nell’uso quotidiano, eppur essa è così difficile da cogliere e da spiegare, soprattutto se per farlo utilizziamo solo quella che è la parte sinistra del nostro emisfero cerebrale, quella razionale, logica, matematica.

Nel suo “Discorso sulla materia pittorica” del 1942 Giorgio de Chirico afferma :

“La vera pittura offre, tanto all’artista che la fa quanto agli uomini che la guardano, una soddisfazione più grande di quella offerta da un quadro appartenente alla cosiddetta pittura spirituale, o inventata e fatta in seguito ad una rivelazione, poiché la vera pittura, l’arte pura e completa è più vicina a noi, ai nostri sentimenti ed ai nostri desideri, essa ci dà una emozione piacevole, una sensazione di calore che proviene da una vita che non si estinguerà giammai, da una immortalità che da tale pittura emana e che noi sentiamo sub coscientemente”.

Nel catalogo ufficiale della mostra sono pubblicate tutte le opere esposte, con una presentazione del direttore Gerd Lindner, un testo della dottoressa Rosaria Fabrizio “Là dove regna il genio” e un testo critico “L’enigma della metafisica”del professor Janus, il quale partendo da Giorgio de Chirico e dalla sua pittura metafisica, ha analizzato la visione pittorica di ogni singolo artista.

Nella mostra sono presenti anche opere di Usellini, Lepri, Guarienti, Clerici, Cremonini, Ferroni, Gnoli, Armodio, Albano, Dulbecco, Bonichi, Rampinelli, Luino, Crocicchi, Andreis, Kapor

Per informazioni :

Panorama Museum - www.panorama-museum.de

Rosaria Fabrizio - Mail rosaria.fabrizio@gmail.com