"OMNIA" di Giacomo Montanelli"
Piazza Bonaparte Chiesa Di San Rocco San Miniato
Venerdì 16 Ottobre 2015 ore 19:00
16 ottobre - 30 ottobre
A San Miniato, in Piazza Bonaparte nella Chiesa di San Rocco, Giacomo Montanelli esporrà la sua nuova raccolta di opere.
Presentando così al territorio, la mostra intitolata OMNIA.
Vi diamo un piccolo anticipo della sua visione, con una descrizione scritta da Antonella Speranza.
Consapevole di sè, del prorio valore individuale , di questo mondo
truce e volgare, di fronte alle sue opere,l' artista tramite
segni,simboli,parole, e materiali usati, quasi come fossero disegni
schizzi immagini cartoline uncinetti ricami graffiti o progetti, ci
propone le ambiguità della vita umana.
Un mix di forme espressive (collage, segni bianchi e neri, pellicole usate, carta dell' ikea) in
cui si colgono le tracce di luce delle varie culture ammirate dall'
artista durante il suo processo creativo, rappresenta il mezzo rapido e
semplice che permette al talentuoso di creare in qualsiasi circostanza, e
di utilizzare ciò che gli capita sotto mano, per guardare in faccia la
verità e 'cercarsi'.
Ed è anche il tentativo di svolgere coerentemente un 'idea , per curiosità di vedere dove pùò portare.
Quindi l' importanza dell' opera è della stessa sostanza del pensiero e
delle pulsioni, fuori dalle logiche di questo mondo, dell' artista, il
cui temperamento è introverso sognatore e un po' 'maniaco'.
Egli interpreta il suo mondo interiore estremamente poetico stiloso in opere artistiche che esprimono i suoi stati d' animo.
Ripiegato su se stesso interroga la propria anima, il proprio cuore, i
propri istinti, dà la possibilità al suo mondo poetico di creare un
varco in cui lasciare fluire liberamente le sue ispirazioni dalle zone
dell' inconscio, traducendole in parole numeri figure ed immagini, con
una lucida coscienza, che lo spinge a strumentalizzarsi dell' arte per
una sorta di lotta di liberazione e di completamento.
Mentre si
sforza minuziosamente di parlare contare pensare razionalmente ma ecco
che sente insorgere un richiamo, un ebollizione mentale ,un imminente
bisogno di creare, di abbandonarsi ai suoi immaginari.
Introspettivo, ama sentire la propria profondità d' animo per cercare sempre nuove risposte.
Ciò è una prova convincente del fatto che esisitono mezzi e vie a
sufficienza per trasformare ciò che in sè stesso è spiacevole, in
oggetto suscettibile di esser ricordato e psichicamente elaborato.
Non può ricordare tutto ciò che in lui è rimosso, forse non ricorda
proprio l ' essenziale, e così l' inconscio rimosso si manifesta come se
fosse un sogno poco lucido e si trasforma in arte; ma una volta
terminata l' opera, sorge sempre il solito problema che è l' eterno
ritorno all' uguale.
Giacomo Montanelli aspira alla felicità, e le
sue opere sono l' impulso di dare realtà ai propri sogni lucidi e non;
ogni linea nera gli scopre l' anima; ogni parola in corsivo e ogni
numero è un simbolo e un segno, di quello che il pittore realmente
sente. Una scalata verso il mondo dell' arte. Una masturbazione
celebrale e fisica.
La velocità di questo mondo, le disperazioni
dell' animo, gli incubi e le angoscie, i ricordi , appaiono celati,
nelle sue opere; tutti i suoi sentimenti folli e le sue passioni
misteriose , provocando la fantasia, illuminano quelle zone remote dell'
essere buie e isolate.
Egli traduce, con la sua carica interiore,le
sue esperienze personali, visionarie, mistiche, uditive, celebrali, in
immagini ,riappropriandosi con autocoscienza della propria libertà di
immaginare, fantasticare, agire, percepire, e anche soffrire.
Esprime la vera natura spirituale,e il vero potere immortale , eterno,
che hanno le grandi opere; non a caso infatti inserisce anche delle
pellicole usate, emblema di attimi di vita veramente vissuti.
Apparentemente scuri bui e senza senso, ma non appena messi in
controluce, di una suggestione unica.
Le sue invenzioni profonde,
solleccitate anche dal mondo esterno, dai fleshback e da proiezioni a
volte perchè no anche ridicole, sono intime,discrete; non spiegano
niente, ma suggeriscono alludere a uno spiraglio aperto verso quei mondi
incontaminati che vanno oltre le presenze concrete e razionali.
Ogni sua opera nasce dal fango ma non ha nulla di esso e si caratterizza
anche per una predilizione particolare verso la forma geometrica del
cerchio, del quale non è dato distinguere il principio dalla fine,
simbolo dell'eternità e quindi di perfezione.
I suoi cerchi sono
rappresentati tutti in maniera differente: alcune zone sono più marcate,
altre meno; un semi cerchio è dato da piccoli cerchi che riportano alla
tastiera di un vecchio telefono, e solo uno di questi cerchietti tra
tutti gli altri, esce dal perfetto foglio bianco, e se ne sta da solo su
una tavola di legno; è tutto un gioco intrigante di dettagli.
I
suoi soggetti rispecchiano sè e sono ossessioni, stimolazioni
fantastiche collegate a determinate sensazioni, situazioni, e- o
persone.
La scelta del vecchio telefono a fili mai rappresentato
nella sua interezza e quindi mai perfettamente funzionante,potrebbe
infatti alludere a un richiamo dei vecchi valori e 'di una sorta di
trasmissione delle informazioni più originale e intensa o alla
dipendenza da cattive abitudini, modelli di pensiero negativo,,attirare
attenzione sulle persone che non possano o non vogliono ascoltarci,
bisogno di parlare di se stessi con qualcuno che non si preoccupa delle
tue preoccupazioni da uomo sensibile e sognatore, bisogni urgenti di
evitare o forte desiderio di evitare qualcosa, trasmettere agli altri un
messaggio importante'.
Le sue opere sono intriganti, curiose, affascinanti, nuove. Ci parlano, ci chiamano, ci destabilizzano, confondono.
Dapprima la stessa opera potrebbe sembrare una tela dipinta, poi appare
come fosse una fotografia lucida, poi una macchina fotografica
artistica, e infine un buco di una vagina.
E così anche la cornetta
del telefono che si trasfigura inanzitutto come una barchetta sospesa
tra mattoncini senza una base fissa, e infine in un dildo di nuova
generazione.
Le suo opere in bianco e nero sono un must per la
fanstasticheria; sembrano dei negativi in c si può intravedere la
natura: farfalle, pipistrelli,campi di fiori,paesaggi; e la città: in
cui fogli di libri appaiono torri, ponti, stalattiti o un dente. E
ancora una figura femminile come un violoncello,come un uomo di profilo
che grida ma che non viene sentito da nessuno, o infine,perchè no, può
essere anche un fallo.
La sua arte è grezza e raffinata
contemporaneamente; spontanea, senza pretese..e lascia agli altri la
libertà di riflettere o non pensare a niente.
Come spesso accade, la
grandiosità degli artisti sta proprio nella loro incatenante
incomunicabilità con il mondo esterno, e si manifesta sotto forma di
'aura', un flusso di energia incontrollabile, una tenue luminiscenza che
accarezza l' artista e le sue opere, giungendo ai sensi dei soggetti
sensibili, che consolati e sconsolati da tutti i brutti difetti e vizi
terreni, riescono ancora a cogliere gli aspetti più geniali e indelebili
che appartengono a questo ragazzo affezionato alla sensibilità del
bello e quindi anche alla donna, in tutte le sue 'forme'. Un giovane che
sa ancora di fresco e puro, come una bellissima autentica illegale
stella alpina che al contrario di una coppia innamorata d' inverno , nel
letto sotto le coperte, prende a schiaffi sè, da solo, nudo in mezzo
alla neve ,e poi ne ride come un pazzo, piangendo controvento.