RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 5 settembre 2017

13^ Giornata del Contemporaneo AMACI

Il prossimo 14 ottobre, tornerà la Giornata Amaci (http://www.amaci.org), giunta oramai, alla 13^ edizione.





Per questa tredicesima edizione, i Direttori dei musei AMACI hanno invitato Liliana Moro a realizzare l’immagine guida.

Pane quotidiano è il titolo dell’immagine realizzata dall'artista:
una scritta semplice, realizzata con timbri tipografici su fondo bianco, che porta la nostra attenzione sull’alimento base di tutti i giorni. Due sole parole che compongono un messaggio essenziale: un rimando alla tradizione biblica e alla preghiera cristiana, ma che laicamente fa riferimento all’idea di cibo, per il corpo ma soprattutto per lo spirito, con cui alimentare la nostra esistenza. Facendo leva sul parallelo tra pane e cultura, l’immagine ci parla del nutrimento per eccellenza che diventa elemento di vita, sopravvivenza e crescita per l’individuo e per l’intera società.




Anche il C.R.A. Centro Raccolta Arte (http://centroraccoltaarte.blogspot.it/), l'Associazione Culturale della quale mi vanto di esserne uno dei fondatori nonchè il Presidente, ha aderito a questa iniziativa nazionale.

Il giorno 14 ottobre la sede del C.R.A. rimarrà aperta a partire dalle ore 18'00 con una selezione degli ultimi lavori del giovane artista Giacomo Montanelli.
Alle ore 21'00 è previsto un incontro con l'autore moderato dal sottoscritto.

info:
centroraccoltaarte@yahoo.it


 

domenica 23 aprile 2017

DEVI CAMBIARE LA TUA VITA a cura di Bianca Frasso

Consiglio...




DEVI CAMBIARE LA TUA VITA
una mostra di  
Flavia Albu, Federico Cantale, Alessandro Facchini, Luca Laurora, Jimmy Milani e Giacomo Montanelli. 
a cura di Bianca Frasso 
«Ogni artista, ossia ogni specie, cerca di realizzare l’acrobazia delle acrobazie, vale a dire sopravvivere» Sloterdijk, Devi cambiare la tua vita (2009) La mostra riunisce Flavia Albu, Federico Cantale, Alessandro Facchini, Luca Laurora, Jimmi Milani e Giacomo Montanelli all’interno degli spazi dell’hangar dell’Ex Macello di Milano. Per i sei artisti questo luogo non è solo una cornice, ma lo scheletro su cui costruire i muscoli di un discorso sul fare artistico, intrecciato a riflessioni che guardano all’antropologia filosofica. Diverse sono le suggestioni cui queste pareti rimandano. La volta carenata in cemento dei primi del ‘900, una moderna cattedrale della Milano industriale. La pancia di una Molly Aida in disarmo, celebre nave di Fitzcarraldo, corriera di meraviglia e distruzione: come Fitzcarraldo portava Caruso agli Indios Aguaruna, gli artisti portano qui immagini e oggetti che impongono allo spettatore di essere guardati. Un luogo consacrato all’esposizione, la loro chiesa dell’arte. Lo spazio e le azioni che in essa prendono forma non sono neutri; ogni gesto veicola un messaggio, che lo si voglia o no. Le immagini possono essere ammiccanti, le forme manipolatrici e in questo gioco di forze di potere l’artista assume una posizione ambigua. Entrare nello spazio espositivo vuol dire accettare di esporsi alle sue tensioni e influenze. Fare arte è per l’artista un esercizio prima di tutto individuale, un’antropotecnica volta al tentativo di ricostruzione del proprio dove – una sfera immunologica – in cui poter sostenere serenamente il confronto con una natura potentissima e inconoscibile (Sloterdijk). Ma il momento dell’esposizione all’altro traccia quella soglia dove l’esercizio su se stessi diventa intervento sul mondo e talvolta colonizzazione del pensiero altrui. Tutte le metafisiche religiose e filosofiche, antiche e moderne, sono condotte da questo vettore verticale, dove l’azione è volta in direzione migliorativa. Devi cambiare la tua vita, il monito che sussurrano le pareti di questo spazio, allude provocatoriamente a questa tensione verticale, bandita dal pensiero contemporaneo a partire dagli ultimi decenni del ‘900 perché tacciata di condurre a pericolose derive metafisiche o moraleggianti. Riconsiderare questa spinta verticale non vuol dire però erigere nuove chiese, fondare nuove dottrine o scuole. Vuol dire pensare in termini di rivoluzione, anziché di evoluzione. Nella consapevolezza che il soggetto non è altro che una costruzione, la chiamata all’azione proviene da una forza superiore: dal mondo stesso, dalla necessità di una risposta comunitaria alla crisi globale (Sloterdijk). Ancora lontani dal voler proporre nuovi modelli del vivere su scala globale, i sei artisti in mostra abbozzano i loro primi esercizi per la cura del sé (Foucault). Gli strumenti del fare di cui si muniscono sono vie di intervento sul mondo, dove allo stato di cose si sostituisce un immaginario con effetti altrettanto reali sul loro quotidiano, oltre che sullo sguardo di chi incontrano. 
2 – 9 maggio 2017
Opening: 2 maggio 2017 | ore 18.30 
Hangar Ex Macello, MACAO Viale Molise, 68, 20137 Milano 

evento Fb

lunedì 6 febbraio 2017

Ancora il giovane Montanelli... questa volta in provincia di Torino


 
Domenica, 12 febbraio, dalle 11 alle 18, giornata con gli artisti
Areacreativa42 - Casa Toesca 
(Via Ivrea 42 Rivarolo Canavese)
In programma:
- una performance d'arte partecipata guidata da Zuzana Pernicova
- presentazione del catalogo d'artista di Giacomo Montanelli
- workshop guidato dagli artisti

mercoledì 25 gennaio 2017

Giacomo Montanelli: un talento naturale!



Di Giacomo Montanelli in queste pagine ho già parlato diverse volte. 
E' un artista toscano, ora milanese di adozione per gli impegni assunti a Brera, che si è già fatto notare in diverse occasioni. Personalmente lo considero un talento naturale e lo seguo da diverso tempo oramai.

Oggi su l'edizione on line di Repubblica.it Firenze gli vengono dedicate ben 9 pagine, relative alla sua partecipazione all'iniziativa della Libreria Brac di Firenze nel progetto Brac's art on table visibile fino al prossimo 5 febbraio (vedi http://firenze.repubblica.it/tempo-libero/2017/01/25/foto/firenze_alla_brac_i_paesaggi_di_giacomo_montanelli-156861116/#1).

A breve, tra l'altro, il magazine SMALL ZINE, sembra pubblicherà una sua intervista rilasciata a Gregorio Raspa...

Giacomo Montanelli: un talento naturale!

sabato 22 ottobre 2016

Opening Arteam Cup 2016 | Mostra finale artisti selezionati

E fra i finalisti di questo Premio, fra i selezionati under trenta appare anche il giovanissimo Giacomo Montanelli...

 

ARTEAM CUP 2016
MOSTRA FINALE ARTISTI SELEZIONATI

Palazzo del Monferrato
via San Lorenzo 21, Alessandria

29 ottobre - 20 novembre 2016
Opening: sabato 29 ottobre, ore 17

Orari di apertura:
da martedì a venerdì ore 16.00 - 19.00;
sabato e domenica ore 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00;
lunedì chiuso

Talk Arte & Impresa
domenica 20 novembre, ore 10,30

Proclamazione e premiazione vincitori
domenica 20 novembre, ore 16

ARTISTI:

ARTISTI SELEZIONATI UNDER 30

Luca BARBIERO
Renato CALAJ
Angelica CONSOLI
Fabrizio CORBO
Carolina CORNO
Lara Monica COSTA
Chiara FUCÀ
Cesare GALLUZZO
Federica GIULIANINI
Deborah IERANÒ
Chen LI
Stefan MILOSAVLJEVIC
Giacomo MONTANELLI
Maurizio POMETTI
Eleonora ROARO
Adua Martina ROSARNO
Marco ROSSI
Thomas SCALCO
Alice ZANIN

ARTISTI SELEZIONATI OVER 30

Guido AIROLDI
AQUA AURA
Daniela ARDIRI
Cristiano BARICELLI
Elisa BERTAGLIA
Gianni BERTI
Alessio “Sfiggy” BOLOGNESI
Giorgio BORMIDA
Alessandra CALÒ
Enrica CASENTINI
Maria Marilena DE STEFANO
Giorgio DISTEFANO
Matilde DOMESTICO
Ettore FRANI
Nadia GALBIATI
Massimiliano GALLIANI
Federica GONNELLI
Gabriele GRONES
Gian Luca GROPPI
Ester GROSSI
Monika GRYCKO
Asako HISHIKI
Ludmila KAZINKINA
L’orMa
Alessandra MAIO
Libera MAZZOLENI
Me Nè - Simone MENEGHELLO
Oriella MONTIN
Elisa MULIERE
Silvia NOFERI
Juan Eugenio OCHOA
Alice PADOVANI
Guido PECCI
Luca PIANELLA
Ettore PINELLI
Francesca Romana PINZARI
Annalisa PISONI CIMELLI
Melissa PROVEZZA
Lorenzo PUGLISI
Camilla ROSSI
Matteo SANNA
Tina SGRO
Lucia SIMONE
Anna SKOROMNAYA
Matteo SUFFRITTI
Giorgio TENTOLINI
Manuela TOSELLI
Serena ZANARDI
Stefano ZARATIN
Stefania ZORZI

evento fb

venerdì 23 settembre 2016

Adesso - personale di Giacomo Montanelli

Il bravo Giacomo Montanelli  in mostra da AreaCreativa 42...


ADESSO
personale di Giacomo Montanelli

Areacreativa42 è lieta di inaugurare la stagione invernale con una mostra, nata dalla residenza d’artista di Giacomo Montanelli a Casa Toesca lo scorso luglio 2016.
Il giovanissimo artista toscano, finalista della III edizione di Art Prize CBM, ci presenterà i sui ultimi lavori ispirati dall’incontro con la settecentesca dimora di Casa Toesca e il territorio ad essa circostante.
Mostra a cura di Karin Reisovà e di Elena Ambrosi

Inaugurazione
Sabato 8 ottobre 2016 dalle ore 18.00

Info e orari mostra
Da domenica 9 ottobre a domenica 6 novembre 2016
Tutti i giorni 15.00-19.00 SU APPUNTAMENTO

Contatti
335 1227609
347 0040344
info@areacreativa42.com

areacreativa42 casa Toesca
Via Ivrea 42, 10086 Rivarolo Canavese

venerdì 2 settembre 2016

"CARTA CARTA" a Montelupo Fiorentino...

Fra i tanti artisti presenti, anche il giovane e ottimo Giacomo Montanelli




"CARTA CARTA"
Opere di artisti moderni e contemporanei eseguite su e con carta - Libri delle collane Universali popolari economiche del Novecento

a cura di Outarte.com

dal 15 al 18 settembre 2016
inaugurazione: giovedì 15 settembre alle ore 17,30

presso "Ditutto Dipiù"
via del Lavoro 6, Montelupo (Fi)
per info: 0571.541179
cell: 3319483045 - 3287979184 - 3351671513
www.dituttodipiù.net


Trattasi di un evento culturale che prende in esame il mondo del libro, che riguarda la Collana Popolare del '900, in rapporto ad un certo versante delle arti visive. L'obiettivo è quello di rivisitare e attualizzare questo territorio librario e una “zona” delle arti visive (come connubio alla copertina del libro), storicamente ma anche nella sua attualità. Verranno esposte opere d'arte e libri.

ARTISTI che si confrontano con tecniche diverse, dal semplice disegno al collage, all'uso della biro, della china, all'olio o al computer e altro ancora su carta, ma anche alla elaborazione della stessa: alla modificazione attraverso tagli e innesti, alla realizzazione di una “propria” carta. Artisti che hanno creato opere appositamente per le copertine dei libri o editori che hanno attinto al mondo delle arti visive per dare l”immagine” primaria al proprio prodotto.

LCUPEN (Libri delle Collane Universali Popolari Economiche del Novecento) sono nello specifico quei libri che hanno traghettato buona parte della cultura italiana nel secolo scorso. Sono quelle collane di una certa editoria che, nel '900, ha dato un contributo fondamentale alla diffusione della cultura tra gli italiani, nonché del piacere della lettura in strati sociali che prima ne erano stati esclusi: in sostanza sono anche i libri che hanno fatto e fanno felici gli autodidatti!
COLLANE (tra le più note)
BUR grigia, Colip (cooperativa del libro popolare) universale economica, Club degli editori, Garzanti per tutti, Feltrinelli I Canguri, Feltrinelli Universale Economica, Einaudi Letture per la scuola media, Einaudi NUE, Einaudi PBE, Einaudi Piccola biblioteca scientifico-letteraria, I grandi scrittori della Utet, Longanesi I Libri Pocket, "Le inchieste del commissario Maigret" quattordicinale Mondadori, Mondadori Il Girasole, Mondadori La Medusa (verde e arancio), Universale Laterza, Gli Oscar Mondadori, Gli Oscar Settimanali Mondadori, Saggi Tascabili Laterza, Tasco della Sugarco.

ARTISTI
Raffaello Becucci, Vinicio Berti, Giuseppe Chiari, Primo Conti, Fabio Cresci, Elena El Asmar, Renato Guttuso, Francesco Lauretta, Ezechiele Leandro, Malipiero, Mauro Manetti, Luca Matti, Giacomo Montanelli, Gualtiero Nativi, Novella Parigini, Claudio Parrini, Mauro Pispoli, Fabrizio Plessi, Oliviero Rainaldi, Renato Ranaldi, Mario Schifano, Beppe Serafini, Gianluca Sgherri, Ardengo Soffici, Ernesto Treccani, Venturino Venturi


Nei giorni di sabato 17 e domenica 18:

- sabato 17 alle ore 17.00 presentazione del libro “Lucio Fontana. Manifesti
scritti interviste” a cura di Angela Sanna , Abscondita 2015, sarà presente l'autrice
- sabato 17 alle ore 18.00 presentazione del libro “Memento. L’ossessione del
visibile” di Pietro Gaglianò , postmediabooks 2016; interviene Lucia Giardino ,
sarà presente l'autore
- domenica 18 alle ore 17.00 intervento critico dal titolo “arte e copertina
nei libri economici popolari”, di Francesco Galluzzi e Claudio Parrini
- domenica 18 alle ore 18.00 presentazione del libro “Sono innamorata di
Pippa Bacca. Chiedimi perché!” di Giulia Morello , Castelvecchi 2015, sarà pre-
sente l'autrice e Rosalia Pasqualino di Marineo

con il contributo di:
BCC Banco Fiorentino

impresa Outarte
iscrizione Camera di Commercio 641344
P.IVA 06596790482
Responsabile Prof. Claudio Parrini
info@outarte.com
www.outarte.com

mercoledì 25 maggio 2016

UNEXPECTED LANDSCAPES - PAESAGGI INATTESI

Anche il giovane e bravo Giacomo Montanelli in questa importante collettiva



UNEXPECTED LANDSCAPES - PAESAGGI INATTESI
Castè di Riccò del golfo - Corte Paganini

Si inaugura giovedì 2 giugno alle ore 17.30 presso la Corte Paganini, antica residenza di Castè di Riccò del Golfo, in provincia di la Spezia, la mostra ideata e curata da Alessio Guano, con il contributo della Dott.ssa Tiziana Clara Luisi.
Diciotto gli artisti selezionati ed invitati dai curatori ad elaborare e rendere propria la seguente frase di Darko Pandakovic, architetto paesaggista e docente del Politecnico di Milano:
“non vediamo più con i nostri occhi, vediamo quello che gli altri ci suggeriscono di vedere”

Ecco il testo di presentazione del progetto a cura di Alessio Guano

In occasione della nuova programmazione degli eventi legati allo spazio Atelier97 Arte Contemporanea di La Spezia, ho pensato di proporre ad alcuni artisti selezionati del circuito della galleria un nuovo progetto: UNEXPECTED LANDSCAPES: PAESAGGI INATTESI. L’idea è stata quella di coinvolgere un numero limitato di artisti gravitanti attorno alla ricerca contemporanea che potessero offrire una visione ampia, anche se non esaustiva, delle realtà che ci circonda. Prendendo come spunto di riflessione la frase sopra citata di Darko Pandakovic, architetto impegnato da anni nella valorizzazione del patrimonio paesaggistico, ogni artista ha interpretato la tematica attraverso il suo personale linguaggio. Sebbene vi sia una naturale ed inconsapevole attrazione verso il paesaggio, la capacità di osservare ed interpretare il sistema globale, aperto e in continuo mutamento, sta lentamente perdendosi. Il progetto vuole riflettere sul significato più ampio di paesaggio inteso non solo come spazio che raccoglie e conserva panorami e bellezze naturali, ma come involucro che racchiude mondi eterogenei e questioni economiche, sociali e storiche da risolvere. La mostra non vuole quindi essere una semplice raccolta di opere a tema o fotografie di paesaggio, ma piuttosto vuole dare la possibilità di riflettere sul mondo contemporaneo.

Gli artisti selezionati:

Nicola Bertellotti
Hans Burger ( Hans Quasi Zen Burger )
Hans Clavin
Luca Dal Vignale
Marcello Diotallevi
Luc Fierens
Alberto Gallingani
Alessio Guano
Reinhardt Kenneth
Philip Maltman
Lucia Marcucci
Elena Marini
Dazo Molino
Giacomo Montanelli
Lamberto Pignotti
Albino Pitti
Pedro Tribizon Frisneda
Roberto Vendasi

sabato 23 aprile 2016

Giacomo Montanelli . "Finestre sul niente" - Fotografia Europea (RE)

Grandi speranze per il futuro!

 


Giacomo Montanelli
"Finestre sul niente"
Fotografia Europea (RE)
a cura di Gualtiero Sacchi & Cristian Gori

In occasione del festival FOTOGRAFIA EUROPEA - Reggio Emilia: www.fotografiaeuropea.it

Orari di apertura:
Venerdì: 16:00 - 22:00
Sabato: 10:00 - 13:00 e 16:00 - 22:00
Domenica: 10:00 - 13:00 e 16:00 - 20:00

Tema prediletto di Giacomo Montanelli è lo spazio, dove spesso si sovrappongono immagini reali a segni, simbolo di una presenza che riesce a penetrare questi luoghi. Fedele alla tradizione della pittura di paesaggio, GM presenta i suoi spazi attraverso la finestra (ad esempio nel caso della serie “In guerra col cielo” vengono usate delle fotografie), che delimita, ritaglia dall’estensione naturale di uno spazio, un “paesaggio” come veduta. Il “paesaggio” è quindi delimitato ed è inteso come un frammento che rimanda a qualcos’altro, ad un’estensione che si cela oltre ciò che ci è permesso di vedere. Di questo altro che ci rimane nascosto non restano che alcuni segni sgraziati che escono dai “paesaggi” e prolungano la realtà nel foglio, senza cambiarne la natura. Il segno diviene simbolo di una forza che tenta di sconfinare oltre i limiti fisici, riuscendo a mettere in relazione uno spazio visibile con uno invisibile, che non vuole più assoggettare e dominare ciò che si rappresenta, ma piuttosto abbandonarsi all’indeterminatezza mitologica o alla simbolicità sacrale. Col segno non si vuole coprire, cancellare né modificare ciò che ci mostra la fotografia, copia della realtà, ma piuttosto far-si spazio stesso, mimetizzarsi (quale poi prima funzione dell’arte dall’antica Grecia, quella di “imitare”) nei paesaggi, pur lasciando una traccia dello sforzo compiuto, della resistenza a ciò che è esistente, ma che a confronto dei segni di GM resta piatto e distante, lontano e mortifero. La serie “Paesaggi compresi” ha come oggetto il corpo inteso anche stavolta come spazio, rifacendosi alla tradizione filosofica che da Cartesio vede la materia soltanto come estensione, il corpo soltanto come res extensa. Se il corpo è ridotto a materia e movimento, cioè a meccanicismo, si è liberi di poterlo trattare come oggetto, inerte sotto le nostre azioni. Non è strano, allora, che quel corpo della serie sia disteso, che ci ricordi un cadavere e che l’artista, come se la tavola fosse un tavolo anatomico, lo dissezioni e lo sfaldi nei segni lasciati sul foglio. Nell’epoca dell’età della tecnica il corpo non può esser altro che strumento, ridotto ad oggetto da consumare, si fa idolo, (dal greco εἴδωλον, éidolon, cioè “forma”), ma allo stesso tempo vittima che trae piacere dalla propria condizione. Elena Camiciottoli

www.giacomomontanelli.it

evento FB

sabato 19 marzo 2016

A proposito di "Spazi impossibili & letture lente ► Incontro con Giacomo Montanelli"

 

Vi avevo accennato qualcosa a proposito dell'evento di giovedì scorso, 17 marzo, presso il Tesla Science Bar a Montelupo Fiorentino, "Spazi impossibili & letture lente ► Incontro con Giacomo Montanelli", in un post precedente... ( vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/03/spazi-impossibili-letture-lente.html ). Ora grazie ad una "inviata speciale", Jonida Mansaku, sono in grado di mostrarvi anche qualche scatto...





lunedì 7 marzo 2016

Spazi impossibili & letture lente ► Incontro con Giacomo Montanelli

 
 
Spazi impossibili & letture lente ► Incontro con Giacomo Montanelli
 
Giovedì 17 marzo
alle ore 22:00
 
Tesla Science Bar
Galleria Garibaldi, 50056 Montelupo Fiorentino


Giacomo Montanelli nasce a San Miniato (PI) il 2 dicembre 1996.

“Approcciarsi all'arte è istinto, naturale ed irrefrenabile, che scaturisce da molte sorgenti, sovente quotidiani, come vedere il proprio padre maneggiare con delicatezza dei semplici pennelli”.

Giacomo è all'ultimo anno del Liceo Artistico Virgilio di Empoli, dove sviluppa i suoi interessi ed affina il suo gusto artistico. Alla ricerca perenne di nuovi linguaggi, ama sperimentare e combinare conoscenze, tecniche e capacità differenti; rivelando a sé stesso e agli altri una sua idea di arte, secondo i suoi studi e le sue esperienze.

Ha partecipato a concorsi dove è stato protagonista in alcune città dell'Italia del nord: tra Trieste, Udine e Torino. È stato selezionato in una mostra a Londra nella Christine Park Gallery a seguito del premio CBM di Rivarolo Canavese (TO). Ha realizzato personali, tra cui OMNIA: negli spazi della chiesa di San Rocco a San Miniato alto, curata da Jonida Mansaku.

Ultimamente sta dedicando la sua ricerca al tema dello Spazio, realizzando così delle serie di lavori dove si incontra e si scontra col medium della fotografia, con uno studio del segno e con un gioco di significanti che dominano la scena del supporto. Come lui stesso scrive: «Mi pongo al centro, come filtro, tra la realtà rappresentata e l'irrappresentabile. È un tentativo di rendere infinito e vano uno spazio reale, danzandoci metafisicamente all'interno, tramite il disegno o il colore». Montanelli è un sognatore, ma sta coi piedi per terra; rappresenta opere senza tempo, cieli pesanti, forme che si disfanno e si ricompongono in altre dimensioni, finestre sul niente, terrorismi. Come lui stesso afferma: «Tutta l'arte è violenta giacché si invade un supporto».

Durante l'incontro Montanelli parlerà del suo percorso e della sua ricerca selezionando dei lavori dalle sue serie e mostrandoli al pubblico. In un dialogo, con gli amici che lui stesso ha scelto, affronterà il tema dello spazio nei suoi lavori.

Mirco Rovai, nato a San Miniato (PI) classe 1996, diplomato in studi classici al Liceo Virgilio di Empoli e studente di Filosofia all'università di Pisa, porterà una breve riflessione sullo spazio come illusione necessaria dello spettatore.

Luca Marrucci, nato a Pisa nel 1990, si diploma al Liceo Scientifico A.Checchi di Fucecchio. Dopo la laurea triennale, “vive la sua vita una tratta Fucecchio-Siena alla volta per laurearsi in Economia dell'Ambiente”. Nel 2014 viene pubblicato il suo primo romanzo: credo di averlo sconfitto, da Laucoteca Edizioni, NoEaP. Vincitore del Premio Biblioteca Guerrato (RO).
Sceglierà degli estratti dal suo romanzo che interpretino il tema degli spazi in senso oggettivo e soggettivo, come esperienza personale prima di tutto.

Elena Camiciottoli, nata a San Miniato (PI) classe 1995, laureata in studi classici, studentessa di Filosofia all'università di Pisa, appassionata di poesia e letteratura.
Si definisce antipatica di professione, vuole imparare a “saper bene come scrivere male”. Porterà dei suoi scritti ed una selezione di brani tra autori come: Proust, Bernhard e Leopardi. Leggerà con GM gli scritti in una “lettura lenta”.

Gli ODOACRE accompagneranno la “lettura lenta” con i loro suoni noise/drone cupi dalle influenze di stili tibetani.

mercoledì 2 dicembre 2015

Art Prize CBM – Premio Carlo Bonatto Minella

Anche il giovanissimo e talentuoso Giacomo Montanelli invitato a questa kermesse internazionale!
Complimenti!!!



Art Prize CBM – Premio Carlo Bonatto Minella
Christine Park Gallery
35 Riding House Street, W1W 7EA London, United Kingdom
Hendrik Braet, Giacomo Montanelli, Lorenzo Pingitore, Zdeněk Trs, Jian Zhou

Christine Park Gallery is honoured to participate in the third edition of the Art Prize CBM – Premio Carlo Bonatto Minella. Taking place between London, Prague and Turin the prize aims to foster cultural exchange and promote the work of emerging artists. This year the prize received over one thousand applications from forty-six different countries. Christine Park Gallery will present a group exhibition featuring a selection of works by five Art Prize CBM finalists, including the under 30 and over 30 winners, Jian Zhou and Zdeněk Trs. The works have been selected to demonstrate the extraordinary diversity of entrants and high quality of artistic research exhibited.

HENDRIK BRAET

Hendrik Braet (1974) is a Belgian documentary-based photographer, whose work focuses on his surrounding culture. Endeavouring to catch and embrace reality, Braet never composes his images. The spectacle the artist discovers on the streets of Flanders defies all imagination: an organic hodgepodge grown from a wide range of different styles and periods. Braet calls this ubiquitous style ‘Flemish Eclecticism’. Among the Flemish people Braet identifies a desire to carefully define their territory and to create order and symmetry. As a reaction Braet seeks out hilarious and odd situations, a colourful oasis among the grey landscape of his country.

Braet received a degree in Political Science from the University of Ghent and a degree in Photography from the Academy of Fine Arts Ghent. He recently received honourable mentions for 'Flemish Eclecticism' and 'Interventions of Charlotte’ at the International Photo Award (IPA) and the Moscow Foto Award.

GIACOMO MONTANELLI

Giacomo Montanelli, born in Pisa (1996), is a young, emerging artist producing small-scale works in a variety of mediums. His work oscillates between landscape, portraiture and abstraction, experimenting with different perspectives and layers of comprehension. Montanelli utilises different mediums, techniques and capabilities in a perennial search for new artistic languages and in an attempt to discover his own artistic identity.

After discovering his confidence and familiarity with the brush at an early age Montanelli has continued to seek out opportunities to develop his artistic abilities. In 2011 he founded, together with six other artists, Virginart: a small artistic circle aiming at enhancing its member’s knowledge through experimentation, learning and research. He is also currently enrolled at Virgilio Higher Education Institute.

The artist lives and works in Florence.

LORENZO PINGITORE

Lorenzo Pingitore (1985) is a Turin-based landscape photographer whose work explores notions of time, memory and space. Through eschewing photographic manipulation Pingitore aims to directly recreate his experience of each space, thereby translating his own emotions and thoughts to the viewer. In his most recent series of work Pingitore captures interior spaces that are both dislocated from the exterior and yet highly suggestive of it. These spaces lock memories, hopes, moments and lives within a sort of limbo; an endless sensation that remains incomplete. The artist utilises this captured reality to draw attention to the fact that we are spectators of a story that does not end with our life span, but continues to move on within a time suspended and lost within itself.

Pingitore attended the Istituzionale Scuola D’Arte. ‘Felice Faccio’, in Castellamonte, Turin before studying architecture at the Politecnico di Turin.

ZDENĚK TRS

Zdeněk Trs (1985) is a Czech painter who produces abstract, minimalist work inspired by nature. Trs is known for his extremely sensitive handling of composition and contemplative content. His work explores the relationships and patterns of nature at a micro and macroscopic scale. Although abstract in appearance his work is firmly based in reality, utilising the language of geometry to dictate form. For example, in his work QED the relation between the circle and the square is calculated from the proportions of the Great Pyramid of Giza. Trs is also interested in animal skeletons and often utilises these forms in his work.

Trs graduated from the School of Traditional Painting Techniques at the Academy of Fine Arts, Prague in 2010. His works are included in the collection of the National Gallery in Prague and in private collections in the Czech Republic and abroad.

The artist lives and works in Prague.

JIAN ZHOU

Jian Zhou, born in Hunan, China (1987), is a printmaker whose work combines the traditional mediums of drawing and woodcut. Zhou’s works engage with his own complex emotions and translate them into a musical rhythm devoid of rational thought or layout. Therefore, Zhou creates a stage, or environment, in which the viewer in encouraged to observe and feel the power of his work without needing to wholly comprehend the artist’s initial intention.

Zhou has a BA from China Academy of Art, an MA in Printmaking from Camberwell College of Arts, London, and an MA in Printmaking from the Royal College of Art, London. He is also the founder of Carpe Diem Arts & Studio.

The artist lives and works in London and Bangkok.

venerdì 16 ottobre 2015

A proposito di Omnia di Giacomo Montanelli

A San Miniato qualcosa si muove! 

Sono stato all'inaugurazione di "OMNIA" ( vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/10/omnia-di-giacomo-montanelli.html ) la personale di Giacomo Montanelli curata da Jonida Mansaku, 

Una grande apertura verso l'arte contemporanea, una bella mostra, di un giovane di talento.
Allestita in economia ma assolutamente efficace, all'interno della suggestiva chiesetta di San Rocco, una esposizione retta dalla qualità dei lavori.

Bravo Giacomo!







il giovane Giacomo Montanelli e la giovane curatrice Jonida Mansaku


"OMNIA" di Giacomo Montanelli"



"OMNIA" di Giacomo Montanelli"
Piazza Bonaparte Chiesa Di San Rocco San Miniato
Venerdì 16 Ottobre 2015 ore 19:00

16 ottobre - 30 ottobre
A San Miniato, in Piazza Bonaparte nella Chiesa di San Rocco, Giacomo Montanelli esporrà la sua nuova raccolta di opere.
Presentando così al territorio, la mostra intitolata OMNIA.
Vi diamo un piccolo anticipo della sua visione, con una descrizione scritta da Antonella Speranza.


Consapevole di sè, del prorio valore individuale , di questo mondo truce e volgare, di fronte alle sue opere,l' artista tramite segni,simboli,parole, e materiali usati, quasi come fossero disegni schizzi immagini cartoline uncinetti ricami graffiti o progetti, ci propone le ambiguità della vita umana.
Un mix di forme espressive (collage, segni bianchi e neri, pellicole usate, carta dell' ikea) in cui si colgono le tracce di luce delle varie culture ammirate dall' artista durante il suo processo creativo, rappresenta il mezzo rapido e semplice che permette al talentuoso di creare in qualsiasi circostanza, e di utilizzare ciò che gli capita sotto mano, per guardare in faccia la verità e 'cercarsi'.
Ed è anche il tentativo di svolgere coerentemente un 'idea , per curiosità di vedere dove pùò portare.
Quindi l' importanza dell' opera è della stessa sostanza del pensiero e delle pulsioni, fuori dalle logiche di questo mondo, dell' artista, il cui temperamento è introverso sognatore e un po' 'maniaco'.
Egli interpreta il suo mondo interiore estremamente poetico stiloso in opere artistiche che esprimono i suoi stati d' animo.
Ripiegato su se stesso interroga la propria anima, il proprio cuore, i propri istinti, dà la possibilità al suo mondo poetico di creare un varco in cui lasciare fluire liberamente le sue ispirazioni dalle zone dell' inconscio, traducendole in parole numeri figure ed immagini, con una lucida coscienza, che lo spinge a strumentalizzarsi dell' arte per una sorta di lotta di liberazione e di completamento.
Mentre si sforza minuziosamente di parlare contare pensare razionalmente ma ecco che sente insorgere un richiamo, un ebollizione mentale ,un imminente bisogno di creare, di abbandonarsi ai suoi immaginari.
Introspettivo, ama sentire la propria profondità d' animo per cercare sempre nuove risposte.
Ciò è una prova convincente del fatto che esisitono mezzi e vie a sufficienza per trasformare ciò che in sè stesso è spiacevole, in oggetto suscettibile di esser ricordato e psichicamente elaborato.
Non può ricordare tutto ciò che in lui è rimosso, forse non ricorda proprio l ' essenziale, e così l' inconscio rimosso si manifesta come se fosse un sogno poco lucido e si trasforma in arte; ma una volta terminata l' opera, sorge sempre il solito problema che è l' eterno ritorno all' uguale.
Giacomo Montanelli aspira alla felicità, e le sue opere sono l' impulso di dare realtà ai propri sogni lucidi e non; ogni linea nera gli scopre l' anima; ogni parola in corsivo e ogni numero è un simbolo e un segno, di quello che il pittore realmente sente. Una scalata verso il mondo dell' arte. Una masturbazione celebrale e fisica.
La velocità di questo mondo, le disperazioni dell' animo, gli incubi e le angoscie, i ricordi , appaiono celati, nelle sue opere; tutti i suoi sentimenti folli e le sue passioni misteriose , provocando la fantasia, illuminano quelle zone remote dell' essere buie e isolate.
Egli traduce, con la sua carica interiore,le sue esperienze personali, visionarie, mistiche, uditive, celebrali, in immagini ,riappropriandosi con autocoscienza della propria libertà di immaginare, fantasticare, agire, percepire, e anche soffrire.
Esprime la vera natura spirituale,e il vero potere immortale , eterno, che hanno le grandi opere; non a caso infatti inserisce anche delle pellicole usate, emblema di attimi di vita veramente vissuti. Apparentemente scuri bui e senza senso, ma non appena messi in controluce, di una suggestione unica.
Le sue invenzioni profonde, solleccitate anche dal mondo esterno, dai fleshback e da proiezioni a volte perchè no anche ridicole, sono intime,discrete; non spiegano niente, ma suggeriscono alludere a uno spiraglio aperto verso quei mondi incontaminati che vanno oltre le presenze concrete e razionali.
Ogni sua opera nasce dal fango ma non ha nulla di esso e si caratterizza anche per una predilizione particolare verso la forma geometrica del cerchio, del quale non è dato distinguere il principio dalla fine, simbolo dell'eternità e quindi di perfezione.
I suoi cerchi sono rappresentati tutti in maniera differente: alcune zone sono più marcate, altre meno; un semi cerchio è dato da piccoli cerchi che riportano alla tastiera di un vecchio telefono, e solo uno di questi cerchietti tra tutti gli altri, esce dal perfetto foglio bianco, e se ne sta da solo su una tavola di legno; è tutto un gioco intrigante di dettagli.
I suoi soggetti rispecchiano sè e sono ossessioni, stimolazioni fantastiche collegate a determinate sensazioni, situazioni, e- o persone.
La scelta del vecchio telefono a fili mai rappresentato nella sua interezza e quindi mai perfettamente funzionante,potrebbe infatti alludere a un richiamo dei vecchi valori e 'di una sorta di trasmissione delle informazioni più originale e intensa o alla dipendenza da cattive abitudini, modelli di pensiero negativo,,attirare attenzione sulle persone che non possano o non vogliono ascoltarci, bisogno di parlare di se stessi con qualcuno che non si preoccupa delle tue preoccupazioni da uomo sensibile e sognatore, bisogni urgenti di evitare o forte desiderio di evitare qualcosa, trasmettere agli altri un messaggio importante'.
Le sue opere sono intriganti, curiose, affascinanti, nuove. Ci parlano, ci chiamano, ci destabilizzano, confondono.
Dapprima la stessa opera potrebbe sembrare una tela dipinta, poi appare come fosse una fotografia lucida, poi una macchina fotografica artistica, e infine un buco di una vagina.
E così anche la cornetta del telefono che si trasfigura inanzitutto come una barchetta sospesa tra mattoncini senza una base fissa, e infine in un dildo di nuova generazione.
Le suo opere in bianco e nero sono un must per la fanstasticheria; sembrano dei negativi in c si può intravedere la natura: farfalle, pipistrelli,campi di fiori,paesaggi; e la città: in cui fogli di libri appaiono torri, ponti, stalattiti o un dente. E ancora una figura femminile come un violoncello,come un uomo di profilo che grida ma che non viene sentito da nessuno, o infine,perchè no, può essere anche un fallo.
La sua arte è grezza e raffinata contemporaneamente; spontanea, senza pretese..e lascia agli altri la libertà di riflettere o non pensare a niente.
Come spesso accade, la grandiosità degli artisti sta proprio nella loro incatenante incomunicabilità con il mondo esterno, e si manifesta sotto forma di 'aura', un flusso di energia incontrollabile, una tenue luminiscenza che accarezza l' artista e le sue opere, giungendo ai sensi dei soggetti sensibili, che consolati e sconsolati da tutti i brutti difetti e vizi terreni, riescono ancora a cogliere gli aspetti più geniali e indelebili che appartengono a questo ragazzo affezionato alla sensibilità del bello e quindi anche alla donna, in tutte le sue 'forme'. Un giovane che sa ancora di fresco e puro, come una bellissima autentica illegale stella alpina che al contrario di una coppia innamorata d' inverno , nel letto sotto le coperte, prende a schiaffi sè, da solo, nudo in mezzo alla neve ,e poi ne ride come un pazzo, piangendo controvento.