RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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giovedì 22 settembre 2016

Firenze e l'arte contemporanea... riflessione personale...



Che l'arte contemporanea non sia popolare e alla portata di tutti, è risaputo...
Ma che attraverso l'arte contemporanea si possa produrre flussi di gente e di denaro è anche questo indiscusso (vedi ad esempio Christo ad Iseo). 
Senza parlare del peso culturale che porta in dote l'arte di oggi.

Ora qualsiasi altra città europea sarebbe ben lusingata di ospitare nell'arco di un anno personaggi del calibro di Jeff Koons, Jan Fabre, Paola Pivi, Ai Weiwei (solo per citare i più noti ed importanti)... 
tranne che a Firenze! 
Ogni giorno che passa trovo qualcuno, che abiti a Firenze o nelle vicinanze (che sia un libero cittadino, un artista o uno che si occupa di cultura o peggio ancora un amministratore), che non vomiti merda sulle proposte (attuali e di interesse internazionale), offerte dal capoluogo toscano. 

E' vero, Firenze è stata la capitale dell'arte e della cultura per secoli, la culla della lingua italiana, il museo a cielo aperto per eccellenza, la patria del Rinascimento... ma perchè si deve fermare a ciò?
Non potrebbe essere anche un polo internazionale per l'arte contemporanea? 
Perchè manca del tutto una basilare apertura al nuovo? E' solo questione di ignoranza o c'è altro? 
Ottusità? Presunzione? O semplicemente provincialismo? 
Io non trovo risposte. 

So solo che queste continue critiche, questo insistente "schierarsi contro" che leggo, sento, percepisco ovunque, mi lascia perplesso, basito, sconfitto. 

Dove è finito quello spirito di rinnovamento, quella necessità di nuovo, quel gusto per la scoperta che ha fatto sì che la Firenze medicea fosse la città più contemporanea del Rinascimento ed ora a distanza di secoli sia ancora lì, ferma con le quattro frecce accese, ad aspettare che torni un nuovo Lorenzo il Magnifico a far comprendere che "nuovo può essere anche bello"?

Io non trovo risposte...

lunedì 25 aprile 2016

Pomeriggio a Firenze in compagnia di Jan Fabre, Kandinsky, Pollock e Liu Xiaodong.

Oggi, un pomeriggio dedicato a Firenze. 



Jan Fabre primo su tutti, alla faccia dei soliti polemici: un grande! E non aggiungo altro!






La mostra "Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim" a cura di Luca Massimo Barbero allestita a Palzzo Strozzi merita davvero. Anche se avevo già avuto modo di vedere la maggioranza delle opere nei siti di provenienza ( il Peggy Guggenheim di Venezia e il Salomon Guggenheim di NY), devo dire solo: ottimo il percorso, l'allestimento e cosa non da poco, straordinarie le opere (vedi anche http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/03/da-kandinsky-pollock-la-grande-arte-dei.html).


Un po' deluso invece dalla mostra allestita alla Strozzina: Liu Xiaodong: MIGRAZIONI, sotto il "patronato" del De Carlo nazionale.



Aldilà dei temi trattati e dei meritevoli contenuti, trovo l'artista cinese molto omologato 
Insomma, nulla di eccezionale...

martedì 19 aprile 2016

Jan Fabre. Spiritual Guards

Solo pochi giorni fa vi comunicavo della "presenza" di Jan Fabre a Firenze... ora la comunicazione relativa alla mostra che si inaugurerà il prossimo 14 maggio...
 
 
 
 
Jan Fabre. Spiritual Guards
 
Forte Belvedere
via San Leonardo, 1, 50125 Firenze

Sabato 14 maggio dalle ore 16:00 alle ore 19:30

La grande mostra Jan Fabre. Spiritual Guards, promossa dal Comune di Firenze, si sviluppa tra Forte di Belvedere, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria.
Si tratta di una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani realizzata dall’artista visivo, creatore teatrale e autore fiammingo.
Con l'anticipazione del 15 aprile, ben due sculture in bronzo di Fabre sono già entrate a far par parte – temporaneamente - di quel museo a cielo aperto che è Piazza della Signoria. Searching for Utopia, bronzo di eccezionali dimensioni, è posto in dialogo con il monumento equestre di Cosimo I, capolavoro rinascimentale del Giambologna; The man who measures the clouds (American version, 18 years older), si è innalzato sull’Arengario di Palazzo Vecchio, tra le copie del David di Michelangelo e della Giuditta di Donatello.
Sono inoltre già visibili in Palazzo Vecchio una serie di sculture in connessione con gli affreschi e i manufatti conservati in alcune sale del percorso museale del palazzo, in particolare quelle del Quartiere di Eleonora, insieme alla Sala dell’Udienza e alla Sala dei Gigli. Tra le opere esposte anche un grande mappamondo (2.50 m di diametro) rivestito interamente di scarabei dal carapace cangiante, la cui forma e dimensione dialoga perfettamente con il celebre globo conservato nella Sala delle Mappe geografiche, opera cinquecentesca di Ignazio Danti.
Il 14 maggio aprirà la mostra al Forte Belvedere, dove tra i bastioni e la palazzina saranno presentate circa sessanta opere in bronzo e cera, oltre a una serie di film incentrati su alcune storiche performance dell’artista.
Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte di Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione, per le sue caratteristiche spaziali e storiche.
Una fortificazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma anche per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine. Un luogo di difesa dall’esterno e dall’interno quindi, che suggerisce un percorso attraverso gli opposti di cui l'esistenza umana è composta. Controllo e abbandono, ma anche bisogni e desideri contrapposti come quelli di protezione armata e di slancio spirituale, così profondi e radicati da condizionare le forme architettoniche e la configurazione dello spazio naturale. Soprattutto qui al Forte Belvedere, dove è evidente la necessità di fortificarsi nella consapevolezza di restare pur sempre indifesi.

sabato 16 aprile 2016

Jan Fabre a Firenze...

Lo avevo annunciato tempo fa (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/01/firenze-ed-il-contemporaneo.html) ora mi domando, anche Jan Fabre sarà (non) accolto come Jeff Koons?



Una tartaruga gigante in piazza Signoria, un uomo che misura le nuvole con un metro sull'arengario di Palazzo Vecchio, un mappamondo fatto di scarabei e un teschio, anch'esso assemblato interamente con scarabei, che addenta uno scoiattolo impagliato nel museo dell'antica sede comunale: sono le Spiritual Guards di Jan Fabre, le opere protagoniste della mostra dell'artista belga a Firenze che andrà avanti fino al 2 ottobre, ampliandosi presto, dal cuore del centro storico, negli spazi del Forte Belvedere. Verranno esposti un centinaio di lavori realizzati da Fabre tra il 1978 e il 2016. Due le opere in piazza della Signoria.
    Una di queste è Searching for Utopia, tartaruga grande 6 metri di bronzo silicato posta vicino al monumento equestre di Cosimo I, capolavoro rinascimentale del Giambologna; la seconda è The man who measures the clouds (american version, 18 years older), posta sull'Arengario di Palazzo Vecchio, tra le copie del David di Michelangelo e della Giuditta di Donatello.

Fonte e foto ANSA 

vedi l'articolo originale su:

domenica 24 gennaio 2016

Firenze ed il contemporaneo...



Mentre a Firenze, la maggior parte dei fiorentini pensano ancora essere nel rinascimento (mi riferisco a tutte le polemiche relative alla scultura di Koons in piazza della Signoria) e non accettano nessuna apertura nei confronti della grande arte contemporanea, le istituzioni cercano di guardare avanti. Infatti, la lista delle “mostre” di artisti del calibro di Louise Bourgeois, Ai Weiwei, Jan Fabre ed Erwin Wurm dimostrano il contrario. Per fortuna! 
Jan Fabre sarà al Belvedere e in piazza della Signoria (marzo - ottobre). 
Gli enormi i ragni della Bourgeois troveranno posizionamento in alcune piazze sia centrali che periferiche (dal prossimo settembre). 
Erwin Wurm sarà esposto al Museo del Novecento (da settembre) e Weiwei a Palazzo Strozzi (in autunno come già scritto in un post precedente http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/12/dopo-koons-arriva-ai-weiwei-firenze.html). 
Tutto ciò è ancora lontano dal fare entrare Firenze in una "piazza" interessante agli occhi del contemporaneo, ma un piccolo passo in avanti è sempre l'inizio di un viaggio... speriamo!