RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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lunedì 6 febbraio 2017

Kandinskij, il cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione - a Milano

A Milano arriva Kandinskij



 

Kandinskij, il cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione
MUDEC Milano
dal 15 marzo al 9 luglio 2017
a cura di Silvia Burini e Ada Masoero

Il Mudec rende omaggio a Vasilj Kandinskij con un’inedita mostra “site-specific”, legata alla propria vocazione e fondata sul rapporto tra arte e scienze e sulla metafora del viaggio come avventura cognitiva. Tutti aspetti sperimentati dal fondatore dell’astrattismo, che ha sempre mostrato interesse per un approccio scientifico alla realtà, per le esplorazioni, per il viaggio come cifra riassuntiva della sua stessa esistenza.
In lui, moscovita di nascita, si mescolano i geni russi e tedeschi dei genitori, e quelli degli avi, provenienti dalla Siberia Orientale. Nato in una famiglia colta, segue studi classici e sin da bambino prende lezioni di piano, violoncello e disegno. All’università frequenta giurisprudenza, ma s’interessa con passione all'etnografia, in cerca delle radici profonde della propria cultura. Nel 1889 vive un’esperienza decisiva: passa più di un mese nel governatorato di Vologda, nel Nord della Russia, studiando le credenze e il diritto penale dei komi, e il popolo degli ziriani. Raccoglie e pubblica canzoni popolari, esegue disegni, appunta un Diario di viaggio. In quei villaggi sperimenta una rivelazione: «Nelle loro isbe mi sono imbattuto per la prima volta in questo miracolo, che in seguito divenne uno degli elementi del mio lavoro. Qui ho imparato a non guardare al quadro generale dall'esterno, ma a ruotare intorno a esso, vivere in esso. Quando sono entrato nella stanza, la pittura mi ha circondato, e sono entrato in essa».
La mostra – che accosta sue opere provenienti dai più importanti musei russi, alcune mai viste prima in Italia, a esempi della cultura popolare, cui si ispirò - abbraccia il lungo periodo della formazione dell’immaginario visivo dell’artista, fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non tornare mai più in Russia. L'obiettivo è consentire allo spettatore, anche con l'ausilio di specifici strumenti multimediali, di comprendere l’origine e lo sviluppo del suo codice simbolico, in un viaggio affascinante tra le sue fonti visive. Il visitatore potrà “entrare” nei suoi dipinti astratti e percorrerli. Proprio come voleva lui, che scrisse «per anni ho cercato di ottenere che gli spettatori passeggiassero nei miei quadri: volevo costringerli a dimenticarsi, a sparire addirittura lì dentro».

 

 http://www.mudec.it/ita/

lunedì 25 aprile 2016

Pomeriggio a Firenze in compagnia di Jan Fabre, Kandinsky, Pollock e Liu Xiaodong.

Oggi, un pomeriggio dedicato a Firenze. 



Jan Fabre primo su tutti, alla faccia dei soliti polemici: un grande! E non aggiungo altro!






La mostra "Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim" a cura di Luca Massimo Barbero allestita a Palzzo Strozzi merita davvero. Anche se avevo già avuto modo di vedere la maggioranza delle opere nei siti di provenienza ( il Peggy Guggenheim di Venezia e il Salomon Guggenheim di NY), devo dire solo: ottimo il percorso, l'allestimento e cosa non da poco, straordinarie le opere (vedi anche http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/03/da-kandinsky-pollock-la-grande-arte-dei.html).


Un po' deluso invece dalla mostra allestita alla Strozzina: Liu Xiaodong: MIGRAZIONI, sotto il "patronato" del De Carlo nazionale.



Aldilà dei temi trattati e dei meritevoli contenuti, trovo l'artista cinese molto omologato 
Insomma, nulla di eccezionale...

mercoledì 9 marzo 2016

Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim - a Firenze a Palazzo Strozzi

Oramai manca veramente poco... dal prossimo 19 marzo a Palazzo Strozzi a Firenze, potrete visitare la mostra "Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim"...




"Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim"
 
Organizzata da:  
Fondazione Palazzo Strozzi e The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York e Venezia
 
a cura di: Luca Massimo Barbero


Comunicato

Dal 19 marzo al 24 luglio 2016 Palazzo Strozzi ospiterà una grande mostra che porta a Firenze oltre 100 capolavori dell’arte europea e americana tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento, in un percorso che ricostruisce rapporti e relazioni tra le due sponde dell’Oceano, nel segno delle figure dei collezionisti americani Peggy e Solomon Guggenheim.
Curata da Luca Massimo Barbero, la mostra nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York e permette un eccezionale confronto tra opere fondamentali di maestri europei dell’arte moderna come Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray, Pablo Picasso e dei cosiddetti informali europei come Alberto Burri, Emilio Vedova, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, insieme a grandi dipinti e sculture di alcune delle maggiori personalità dell’arte americana degli anni cinquanta e sessanta come Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Alexander Calder, Roy Lichtenstein, Cy Twombly.
Dedicare una mostra alle collezioni Guggenheim significa raccontare a ritmo serrato la nascita delle neoavanguardie del secondo dopoguerra in un fitto e costante dialogo tra artisti europei e americani. Realizzare questa straordinaria mostra a Firenze significa anche celebrare un legame speciale che riporta indietro nel tempo. È proprio a Palazzo Strozzi, infatti, negli spazi della Strozzina, che nel febbraio 1949 Peggy Guggenheim, da pochissimo giunta in Europa, decide di mostrare la collezione che poi troverà a Venezia la definitiva collocazione.
I grandi dipinti, le sculture, le incisioni e le fotografie esposte in mostra a Palazzo Strozzi, in prestito dalla collezione Guggenheim di New York e da Venezia e da altri prestigiosi musei internazionali, offrono uno spaccato di quella straordinaria ed entusiasmante stagione dell’arte del Novecento di cui Peggy e Solomon Guggenheim sono stati attori decisivi.

BIGLIETTI
Intero € 12,00
Ridotto e gruppi € 9,50 e € 4,00
Costo prevendita a biglietto (escluso scuole) € 1,00
Maggiori informazioni

Per prenotazioni gruppi contattare:
Sigma CSC
Dal lunedì al venerdì
9.00-13.00 / 14.00-18.00
Telefono: +39 055 2469600
prenotazioni@palazzostrozzi.org

giovedì 7 gennaio 2016

DA KANDINSKY A POLLOCK. LA GRANDE ARTE DEI GUGGENHEIM

Una piccola anteprima... 

 

 DA KANDINSKY A POLLOCK. LA GRANDE ARTE DEI GUGGENHEIM

dal 19/03/2016 al 24/07/2016



Dal 19 marzo al 24 luglio 2016, Palazzo Strozzi ospiterà una grande mostra che porta a Firenze oltre 100 capolavori dell'arte europea e americana tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento, in un percorso che ricostruisce rapporti e relazioni tra le due sponde dell'Oceano, nel segno delle figure dei collezionisti americani Peggy e Solomon Guggenheim.

Curata da Luca Massimo Barbero, la mostra nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York e permette un eccezionale confronto tra opere fondamentali di maestri europei dell'arte moderna come Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray e dei cosiddetti informali europei come Alberto Burri, Emilio Vedova, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, insieme a grandi dipinti e sculture di alcune delle maggiori personalità dell'arte americana degli anni cinquanta e sessanta come Jackson Pollock, Marc Rothko, Wilhelm de Kooning, Alexander Calder, Roy Lichtenstein, Cy Twombly.

Dedicare una mostra alle collezioni Guggenheim significa raccontare a ritmo serrato la nascita delle neoavanguardie del secondo dopoguerra in un fitto e costante dialogo tra artisti europei e americani. Realizzare questa straordinaria mostra a Firenze significa anche celebrare un legame speciale che riporta indietro nel tempo. È proprio a Palazzo Strozzi, infatti, negli spazi della Strozzina, che nel febbraio 1949 Peggy Guggenheim, da pochissimo giunta in Europa, decide di mostrare la collezione che poi troverà a Venezia la definitiva collocazione.

I grandi dipinti, le sculture, le incisioni e le fotografie esposte in mostra a Palazzo Strozzi, in prestito dalle collezioni Guggenheim di New York e Venezia e da altri prestigiosi musei internazionali, offrono uno spaccato di quella straordinaria ed entusiasmante stagione dell'arte del Novecento di cui Peggy e Solomon Guggenheim sono stati attori decisivi.

lunedì 16 dicembre 2013

Kandinsky - La collezione del Centre Pompidou

Da domani...




Kandinsky

La collezione del Centre Pompidou

Palazzo Reale- Milano


COSTO: € 11,00
Ridotto: € 9,50
Ridotto speciale: € 5,50
Biglietto famiglia: 1 o 2 adulti ( € 9,50) + bambini da 6 a 14 anni (€ 5,50)
audioguida inclusa nel biglietto

WEB: www.kandinskymilano.it
TEL: 0254916

INFORMAZIONI GENERALI 
Il viaggio artistico e mentale di uno dei padri dell’arte astratta attraverso tutte le tappe del suo percorso. A cura di Angela Lampe – storica dell’arte nonché curatrice e conservatrice del Centre Pompidou di Parigi – e in collaborazione per l’Italia con Ada Masoero, la mostra è una grande retrospettiva monografica che presenta oltre 80 opere fondamentali dell’arte di Kandinsky in ordine cronologico.

Da Vecchia città del 1902 a Blu di cielo del 1940 passando attraverso Mulini a vento (1904), Nel grigio (1919), Giallo, rosso e blu (1925) Accento in rosa (1926), Insieme multicolore (1938), il visitatore percorrerà le sezioni della mostra in un ideale viaggio attraverso l’arte di Kandinsky dagli esordi al climax, dagli anni in Russia, a quelli tedeschi poi e francesi infine, vivendo un’esperienza unica e indimenticabile e ritrovandosi immerso in un ambiente che avrà “il potere di trasportarlo fuori dallo spazio e dal tempo”
 

sabato 3 agosto 2013

Kazimir Malevič e l’avanguardia russa




Lo Stedelijk Museum (Museo municipale) di Amsterdam presenterà nell’ottobre 2013 la mostra Kazimir Malevič e l’avanguardia russa, la più grande rassegna degli ultimi anni incentrata su uno dei principali fondatori dell’arte astratta: Kazimir Malevič (1878-1935). Al di fuori della Russia è lo Stedelijk Museum a possedere la più grande collezione di opere di Malevič, esposte per l’ultima volta in un evento di simile portata nel 1989. La mostra chiuderà l’anno di collaborazione culturale tra Russia e Olanda, e con più di 500 opere renderà omaggio a Malevič e all’avanguardia russa.
La mostra è stata organizzata in collaborazione con la Tate Modern di Londra e la Bundeskunsthalle di Bonn, e nel 2014 si sposterà in questi musei. Ogni sito esplora la ricca opera di Malevič da una prospettiva diversa, in base alla quale l’accento cade su differenti aspetti della notevole carriera dell’artista, come ad esempio il contesto in cui ha sviluppato il suo linguaggio visuale unico, il radicale percorso artistico da lui seguito e il successivo ritorno all’arte figurativa. Viste nel complesso, le mostre offrono in questo modo l’occasione irripetibile di riscoprire una delle figure più influenti del modernismo del XX secolo.
Per la prima volta in assoluto la collezione dello Stedelijk Museum sarà esposta insieme alle straordinarie collezioni di Nikolai Khardzhiev (affidata, tramite la fondazione Khardziev, allo Stedelijk Museum) e di George Costakis (proveniente dal Museo nazionale di arte contemporanea di Salonicco). I due sono stati i primi collezionisti russi dell’avanguardia russa, anche in tempi in cui l’arte astratta era vietata nell’Unione Sovietica. In occasione della mostra lo Stedelijk Museum collaborerà con molti comodanti internazionali.
A differenza di quanto accaduto allo Stedeljik Museum per mostre precedenti su Malevič, questa presentazione non fornisce un’immagine isolata dell’autore, bensì lo inserisce tra i suoi contemporanei. Malevič, infatti, oltre che artista era anche insegnante influente e convinto sostenitore della nuova arte. La mostra si propone quindi come omaggio all’avanguardia russa del primo Novecento, con Kazimir Malevič a fare da fulcro centrale. Malevič è noto soprattutto per le sue opere astratte, ma negli anni è stato ispirato da diverse correnti artistiche, come impressionismo, simbolismo, fauvismo e cubismo, mentre il suo linguaggio visuale astratto è in parte legato all’arte popolare russa e alle icone. La mostra espone la sua ricca produzione sulla base di pitture a olio, guazzi, disegni e sculture. Tutte le fasi dell’evoluzione dell’artista ottengono grande attenzione: dal periodo impressionista al suprematismo iconico, che ha prodotto il Quadrato nero come risultato radicale, ma anche il periodo meno noto del ritorno all’arte figurativa.
Le opere su carta illustrano al meglio la caparbia evoluzione artistica di Malevič. Grazie a recenti studi, nei quali lo Stedelijk Museum ha ricoperto un ruolo di prima importanza, è emerso come la ricerca artistica di Malevič sia visibile proprio nei suoi disegni. Mai prima d’ora sono state riunite così tante opere su carta, e il merito va all’apporto della collezione Khardzhiev.
La mostra, organizzata da Geurt Imanse e Bart Rutten, conservatori dello Stedelijk Museum di Amsterdam, celebra alcuni anniversari storici. Precisamente cento anni fa venne realizzata l’opera sperimentale Vittoria sul sole (1913), per la quale Malevič realizzò le scenografie e i costumi. Quest’opera rappresentò un punto di svolta nella produzione di Malevič: fu da allora che cominciò a perseguire uno stile del tutto astratto.
Inoltre sono trascorsi novant’anni dalla prima grande mostra olandese sull’arte russa del XIX e XX secolo, De eerste Russische Kunsttentoonstelling, organizzata presso lo Stedeljik Museum nel 1923: il museo divenne il primo in cui fu possibile, grazie a quella ormai leggendaria mostra, ammirare il suprematismo di Malevič fuori dai confini russi.
Infine la mostra Kazimir Malevič e l’avanguardia russa chiuderà il 2013 come anno di collaborazione culturale tra Russia e Olanda.

Artisti in mostra:
Marc Chagall, Ilia Chashnik, Boris Ender, Ksenia Ender, Maria Ender, Yurii Ender, Natalia Goncharova, Vasilij Kandinskij, Ivan Kyun, Mikhail Larionov, El Lissitzky, Kazimir Malevič, Mikhail Matyushin, Mikhail Menkov, Vera Pestel, Lyubov Popova, Ivan Puni, Alexander Rodchenko, Olga Rozanova, Nikolai Suetin, Vladimir Tatlin e Nadežda Udaltsova.

Date della mostra:
Stedelijk Museum Amsterdam – dal 19 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014
Bundeskunsthalle, Bonn – dal 12 marzo al 21 giugno 2014
Tate Modern, Londra – dal 17 luglio al 26 ottobre 2014

sabato 6 ottobre 2012

Wassily Kandinsky dalla Russia all’Europa





Wassily Kandinsky dalla Russia all’Europa

Pisa, Palazzo Blu
Lungarno Gambacorti 9 Pisa


13 ottobre 2012 – 3 febbraio 2013

Per la prima volta in Italia, una mostra affronta a largo raggio la figura di uno dei più grandi maestri del ‘900, nel suo radicamento nella tradizione culturale, profonda ed antica, della Russia.Wassily Kandinsky è al centro della mostra stessa con oltre 64 opere provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, dai Musei di Omsk, Kazan, Tyumen, Vladivostok, Nizhny Novgorod, dal Centre d’Art Moderne Pompidou e da qualche collezione pubblica e privata italiana.

Si tratta di una delle più vaste mostre dedicate all’artista russo, che accompagna nel percorso le sue opere con alcuni importanti riferimenti alle radici della sua arte.

Insieme dunque ai primi dipinti di derivazione simbolista e alle raccolte di xilografie quali “Poesia senza Parole”, la prima parte della mostra accoglie alcune selezionate opere di artisti quali Bilibin, Burliuk, Stelletsky, che riconducono alla tradizione delle fiabe a cui si ispirano in quegli anni musicisti e scrittori.

La formazione di Kandinsky però, non può prescindere dai suoi interessi giovanili per gli studi etno-giuridici che lo portarono a contatto con la tradizione contadina, come ben testimoniano i suoi viaggi in Vologda, dove il contatto con la cultura tradizionale e i colori avvolgenti degli oggetti e delle decorazioni degli interni delle izbe, lo affascinarono e furono determinanti per la sua scelta di essere pittore.

La seconda sezione della mostra dunque offrirà una raccolta sintetica di oggetti del folklore russo, di stampe lubok, abiti, tessuti e, in una piccola nicchia, oggetti rituali della tradizione sciamanica.

Il periodo della permanenza di Kandinsky in Germania, negli anni tra il 1906 ed il 1913 vedrà affiancare alle sue opere alcuni selezionati esempi di artisti che gli furono più vicini, Javlensky, Munter, Verefkina, e soprattutto Arnold Shoenberg, il rivoluzionario musicista così affine per impostazione culturale alle idee di Kandinsky.

La mostra dunque consente di scoprire come le “radici orientali” della tradizione culturale russa si fondono nell’opera di Kandinsky con le avanguardie tedesche e parigine, e come nel contempo Kandinsky rappresenti il punto di incontro con la sua instancabile attività intellettuale fra le espressioni della prima avanguardia russa, Larionov, Goncharova, le mostre di Idzbesti e il gruppo che a Monaco raccoglierà intorno alla rivista Der Blaue Reiter.

Il punto focale della mostra si concentra sugli ultimi anni russi fra il ’14 ed il ’21 in cui tutti questi elementi conducono l’artista all’invenzione della pittura astratta, in una concezione della spiritualità dell’arte che deve moltissimo alla tradizione mistica e letteraria russa.

Si tratta dunque di una delle mostre più ampie dedicate in Italia a Wassily Kandinsky e soprattutto dedicata al lungo periodo che precede il suo definitivo abbandono della Russia per la sua lunga esperienza al Bauhaus.

Il distacco dei luoghi della sua cultura profonda porterà Kandinsky a scelte più radicali, all’astrazione geometrica, cambiando profondamente il suo rapporto con l’arte e con il mondo che intorno ad essa si andrà consolidando, lontano dalle avanguardie del suo paese, ma in qualche modo anche dall’Europa occidentale che lo ospita. 

http://www.mostrakandinsky.it/ 

giovedì 13 settembre 2012

Frasi rubate 21



"L'arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro"

Wassily Kandinsky

martedì 28 agosto 2012

A Pisa, dal 13 ottobre a Palazzo Blu: "Wassily Kandinsky. Dalla Russia all’Europa"

 

Pisa – Wassily Kandinsky. Dalla Russia all’Europa

Apre il nuovo ciclo espositivo di Palazzo Blu dedicato all’astrazione la mostra ‘Wassily Kandinsky. Dalla Russia all’Europa’, a Pisa dal 13 ottobre al 3 febbraio. Allestite 50 opere provenienti in gran parte dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, che racconteranno il cruciale periodo formativo e la prima importantissima produzione del celebre pittore, 20 anni di attivita’ – tra il 1901 e il 1922 – antecedenti al suo insegnamento alla Bauhaus al fianco di Paul Klee.

mercoledì 7 aprile 2010

"PUNTO LINEA SUPERFICIE" VASILIJ KANDINSKY

Questo libro è fondamentale! In particolar modo per tutti gli appassionati d'arte contemporanea. Lo si può considerare davvero un punto di partenza. Fondamentale soprattutto per tutti quegli artisti che cercano la propria "forma espressiva" nell'ambito dell'astrazione. Non facile ma per tutti.

editore: Adephi
218 pag. / 16 €