RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 20 dicembre 2011

'White Mud Babes' personale di Marco Cassani a cura di Rifky Effendy

Marco Cassani è il solo artista che per ben tre anni è stato selezionato nei trenta finalisti al Premio Barlettani... ci sarà un motivo, no? Ora con una personale, dall'altra parte del mondo, di caratura davvero internazionale!




'White Mud Babes' personale di Marco Cassani a cura di Rifky Effendy
Semarang gallery, jl. Taman Srigunting No 5-6, Semarang, Indonesia
fino al 30 dicembre 2011

La mostra “White Mud Babes”  (WMB) presenta gli ultimi lavori dell’artista
milanese Marco Cassani.
In questa mostra sono rappresentate interessanti realizzazioni artistiche,
in cui i temi vengono articolati e dichiarati attraverso un approccio che
coinvolge, con la stessa intensita’, i soggetti, le diverse tematiche
pittoriche ed i nuovi media.
Nei dipinti di Cassani, la ricerca di nuove tecniche e la loro conquista
sono importanti tanto quanto la ricerca del soggetto.
Inoltre egli osserva e legge le problematiche, le trascina ad un livello
di pensiero critico ed esplora le loro implicazioni nella vita quotidiana.
(Rifky Effendy)

vedi anche il video dell'installazione su:

mercoledì 6 aprile 2011

“LA DIMORA ARTICA – viaggio verso il luogo dell’origine” a cura di Andrea Lacarpia


Andrea Lacarpia cura questa interessante collettiva di giovani talentuosi, tra cui Marco Cassani e Bruno Marrapodi ambedue finalisti dell'ultima edizione del Premio Patrizia Barlettani (vedi: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2010/11/in-anteprima-il-testo-per-il-catalogo.html ). a Brescia.

Stefano Abbiati
“LA DIMORA ARTICA – viaggio verso il luogo dell’origine”
A cura di Andrea Lacarpia
Artisti: Stefano Abbiati, Marco Carli Rossi, Marco Cassani, Bruno Marrapodi
Galleria delle Battaglie – Brescia
Inaugurazione sabato 30 aprile 2011 ore 18.00
 
”La Dimora Artica”:
Il titolo della collettiva è tratto dal testo “La dimora artica nei Veda”, uno dei testi fondamentali della letteratura tradizionale, scritto negli ultimi anni del XIX secolo dal professore indiano Bal Gangadhar Tilak, detto il “Lokamanya”. L’autore di questo libro fu uno dei più eminenti personaggi indù tra il XIX e il XX secolo, fu docente a Cambridge per poi tornare in patria dove fu uno dei padri dell’indipendenza dell’India. In questo testo Bal Gangadhar Tilak, attraverso una minuziosa ed erudita interpretazione dei Veda e degli altri testi sacerdotali dell’India, riscontra numerose e precise indicazioni del fatto che gli antenati degli Arii, invasori dell’India, abbiano vissuto in origine all’interno del Circolo Polare Artico. Successivamente a tale libro tanti furono i testi, tra l’esoterico e lo scientifico, che indicavano come luogo di origine della civiltà un territorio misterioso situato al polo nord.
Al di là della veridicità concreta o meno dell’esistenza di un luogo d’origine della civiltà umana in qualche parte del globo terrestre, è interessante notare come l’uomo ha sempre creato dei miti che raccontano il “punto zero” dal quale si è diffusa la coscienza umana, un luogo e un tempo esterno che riflette un processo interiore di ricerca del centro dell’esistenza nella propria interiorità.
L’arte di oggi, quella viva e pulsante dei giovani artisti, è tornata a rivolgersi all’interno, dopo anni di arte della superficialità da fast food in stile televisivo. L’occhio dell’artista è aperto nel centro o origine del suo essere, e da questo centro interiore, che potremmo chiamare Dimora Artica, l’artefice vede il mondo esteriore trasfigurato in una dimensione parallela atemporale. Il viaggio verso il luogo dell’origine, verso la Dimora Artica, è un viaggio in un mondo parallelo dalla ricchezza inesauribile, il mondo subconscio dal quale ha origine l’immaginazione creativa.
Gli artisti riuniti nella mostra collettiva “La Dimora Artica” rappresentano i propri mondi interiori, oggettivandoli in modi diversi: si passa dalle misteriose apparizioni di figure che sembrano affiorare da altre dimensioni spazio-temporali di Stefano Abbiati, alle multicolori congregazioni tra il minerale, l’animale e il vegetale di Marco Carli Rossi, dai mondi visionari vibranti di luce di Marco Cassani ai luoghi reali trasformati in lisergici mosaici multicolori di Bruno Marrapodi.



“LA DIMORA ARTICA – viaggio verso il luogo dell’origine”
Stefano Abbiati, Marco Carli Rossi, Marco Cassani, Bruno Marrapodi
A cura di Andrea Lacarpia
Inaugurazione: SABATO 30 APRILE 2011 ore 18.00
Durata della mostra: dal 30 aprile al 4 giugno 2011

GALLERIA DELLE BATTAGLIE
Via delle Battaglie 69/a, Brescia
Tel e Fax 030/3759033 cell. 335/5853121
Orari: mart-sab 10.30 - 12.30 e 16 – 19.30
www.galleriabattaglie.it
galleria@galleriabattaglie.it

sabato 26 giugno 2010

Marco Cassani solo exhibition ' animula vagula blandula '

Beh, che devo dire... Questa mostra sarebbe da andare a vedere, se non fosse così distante... Marco cassani è uno degli artisti più interessanti che mi sia capitato di incontrare negli ultimi mesi. Merita seguirlo!
p.s. il comunicato stampa è in inglese per ovvie ragioni di di "territorialità"


Artist Statement
Thework of Marco Cassani is constructed around the idea of a place of origin. The painter
takes a physical and psychological journey, going profoundly into the man. Not to the primitivism but even further to the place before birth. To find the place of
origin where things are still undefined. There, he starts to re-understanding the things and defines them according to his own experience. In this place, he is the Animula Vagula Blandula (these are Latin words written by Adriano, a Roman emperor. The meaning is: little soul, wandering and pale).
Through his paintings, the artist wants to share some of those things, those human aspects he has encountered during his voyage: the word, the house, the home, the meditation, the solitude, the unknown, the mother earth, the agriculture, the awakening, the death.
The painter believes that his paintings should always be open to the spectator’s interpretation. Therefore he does not provide a series of a well-defined paintings but only the traces of vague narration presented in a balanced proportion with his expression. He wants to invite the spectators to see closer, to get closer, to see through many different layers of his paintings. When they do, they would find those traces such as the small men, the organs, and the skulls. These little traces are intended to provoke curiosity, questions, thought and eventually to stimulate people to find their own definition of his paintings.
To create his paintings, Marco Cassani does not follow any methodologies of work. The paintings were born from his initial ideas, from photographs, his sketches, stories, books, internet. Everything has a potential for inspiration, even from the progress of the painting itself. Sometimes there is a real dialogue between the painting and the painter. Sometimes the painting suggests to the painter how to continue or how to finish the work.
As important as the inspirations is his intense research on materials and techniques. He uses oil colours, acrylics, chalks, enamels, asphalt and mixing them to achieve some peculiar effect from the reaction produced by the mixture. This peculiar effects of mixed material that he calls “The stain” could be seen constantly on every of his work. He also uses various instruments to apply colours: pens, spatula, knives and rocks to achieve anew relationship with the colours. Marco Cassani does not have restriction of time when he works. A painting takes its time to finish; it could be one month, two or three months or even 15 months.
The first one of the paintings exhibited in this show was started in the beginning of 2008, a short time after he returned from his 3 months travel, living alone in a wood in Mexico. This travel plays important role in the spiritual aspect of his paintings.
In this exhibition, Marco Cassani presents a music created from his three months collaboration with an Italian musician. This music was created with a strong root
to his art, using mathematical algorithm to bring the spectators deeper into his paintings.
Inside the paintings there is a little bit of everything of Marco’s life. It takes more than words to understand and feel them. It takes time. Like he says for the life: Feel with the heart, re-elaboration with the brain, and feel again with the heart. ---


Biography
Marco Cassani was born in Milan in 1981
He then studied painting at Accademia Belle Arti di Brera [Brera
Academy of Art] in Milan. Marco currently works and lives in Indonesia
and Italy.

Exhibition:

2009
UNDERCOVER . Group Show curated by Mimmo Di Marzio .Galleria
L’Archimede . Roma . Italy
NEXT GENERATION . 30 Finalist Premio Patrizia Berlettani . curated by
Roberto Milani, Galleria San Lorenzo . Milan . Italy
LO STATO DELL’ARTE NEL 2009 . collective show . Galleria Obraz Arte
Contemporanea . Milan . Italy
WAY . Group Show . Atelier KKien . Milan . Italy
UNDERCOVER . Group Show . Wannabee Gallery . Milan . Italy

2008
Lo stato dell’arte nel 2008 - collective show . Galleria Obraz Arte
Contemporanea, Milan
Bifocale Scomposta . Galleria Obraz Arte Contemporanea, Milan

2007
Lo stato dell’arte nel 2007 - collective show . Galleria Obraz Arte
Contemporanea, Milan

2006
La Ballata di Woizzecco [The Dance of Woyzeck] . An experimental
collaboration of painting and theatre . Teatro Litta, Milan
1 1/2 . Galerie Kunstsalon Sir Harald Art, Venlo, The Netherlands

2005

Come Falene [Als Nahtvlinders] . Galerie Kunstsalon Sir Harald Art,
Venlo, The Netherlands
2004
Group Show . Galleria Santa Barbara, Milan

2002
L’utopia dell’ identita [The Utopia of Identity] . Museum of Science
and Technology, Milan