RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 13 gennaio 2015

"CAPRICCIO ITALIANO" Sergio Nardoni, Giovanni Maranghi, Stefania Valentini, Elio De Luca, Giuseppe Ciccia in Cina



Finalmente e felicemente la millenaria civiltà cinese ed il plurisecolare Rinascimento Fiorentino ed italiano si incontrano concretamente in un progetto che ha felici propositi per l'avvenire. Da una nuova collaborazione favorita dall'Ambasciata Italiana in Cina, a Pechino, si inaugura il 18 gennaio 2015 una grande mostra dedicata a cinque maestri italiani contemporanei dal titolo "Capriccio Italiano". Saranno presenti le autorità locali, l'Ambasciatore italiano a Pechino, Alberto Bradanini, il famoso regista, Zhang Ji Zhong, e la promotrice Yang Ji ru, la mostra avrà luogo nello splendido "Spazio Italia", non lontano dalle millenarie glorie della città Imperiale, città Proibita, vicino a piazza Tienanmen. Gli artisti che faranno parte di questo primo evento saranno: Giuseppe Ciccia, con la sua arte informale dove i colori parlano in luogo delle figure, Elio de Luca, le cui singolarissime figure femminili compongono un universo di malinconia e di attesa molto suggestivi, Giovanni Maranghi, la cui pittura espressa in molteplici tecniche propone trasparenti metafore del mondo femminile odierno, Sergio Nardoni, impareggiabile pittore anche della gioventù italiana odierna, ed infine Stefania Valentini, apprezzatissima per le sue splendide "nature morte" di fiori e frutti vivaci.
Curatore di questa inedita e splendida mostra sarà Alessandro Sarti noto in Italia per saper coniugare gli impegni istituzionali con una grande sensibilità e competenza artistica.
In un momento in cui il pianeta modifica ed evolve le sue collocazioni economiche e culturali, questo incontro fra due civiltà diversamente antiche, ma egualmente esemplari, segna una vittoria di quell'abbraccio universale del quale è, e sarà protagonista la bellezza. 

Firenze, 12 gennaio 2015
Da sx: Alessandro Sarti, Sergio Nardoni, Giovanni Maranghi, Stefania Valentini, Elio De Luca, Giuseppe Ciccia.

sabato 24 marzo 2012

Via Crucis la Passione di Cristo vista attraverso le opere di 14 artisti contemporanei

Il bravo Filippo Lotti alle prese con un fulgido esempio di arte sacra del XXI secolo! A Ponte a Egola sabto 31 marzo...



Via Crucis
la Passione di Cristo vista attraverso le opere di 14 artisti contemporanei

PONTE A EGOLA Sabato 31 marzo alle ore 16.30 verrà inaugurata, alla presenza del Vescovo di San Miniato S. E. Mons. Fausto Tardelli, una Via Crucis nella Chiesa di San Luigi Gonzaga (chiesina Marianelli, via Primo Maggio).
Interverranno all’inaugurazione, oltre al Vescovo, il Sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato Antonio Guicciardini Salini, Don Giovanni Fiaschi, parroco di Ponte a Egola, Nicola Nuti, critico d’arte fiorentino e Filippo Lotti curatore dell’evento.
Si tratta di un importante progetto religioso ed artistico nato da un’idea di Filippo Lotti, promosso dall’associazione culturale “La Ruga” e realizzato grazie al prezioso e sostanziale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.

Sono state realizzate quattordici opere da altrettanti maestri individuati tra i nomi più noti del panorama artistico toscano: Maurizio Bini (Livorno), Tiziano Bonanni (Scandicci), Antonio Ciccone (di San Giovanni Rotondo, Foggia, ma da anni residente a Firenze), Raffaele De Rosa (Livorno), Bruno Di Maio (Cecina), Franco Franchi (Rosignano Solvay), Danilo Fusi (Scandicci), Wilson Guevara (colombiano ma fiorentino d’adozione), Mario Madiai (livornese ma vive e lavora nella campagna pisana) Lea Monetti (Grosseto), Sergio Nardoni (Tavarnelle Val di Pesa), Rocco Normanno (leccese ma residente nella Valdinievole), Gabriele “Erno” Palandri (Ponte di Serravalle, Pistoia), Tomaso Tommasi (Firenze).
Ognuno di loro ha rappresentato una stazione della Via Crucis con varie tecniche espressive, dall’olio al disegno, e su vari supporti, dalla tela alla tavola, ma tutte nello stesso formato (40x30).
I pittori selezionati che, non necessariamente, nel loro percorso artistico avevano affrontato temi religiosi, sono stati “costretti” a confrontarsi con un tema tradizionalmente “sacro”.
Ne sono nate, così, quattordici opere molto diverse tra loro ed in questo sta la particolarità della raccolta. Sono stati scelti artisti tra le diverse generazioni, ma soprattutto di diversa ispirazione: non solo artisti cattolici, ma anche atei e agnostici perché la Via Crucis è una riflessione sull'uomo e su sé stessi, un viaggio interiore nella spiritualità di ciascun artista.
L’evento, ed in sé la mostra, diventano così un momento di grande intensità artistica, non solo religiosa, con l’intento di migliorare la qualità sociale e culturale dell’ambiente in cui viviamo, arricchendolo con esperienze visive ed emozionali.
Le opere diventeranno patrimonio ecclesiastico, saranno cioè donate dagli artisti alla Diocesi di San Miniato e rimarranno custodite ed esposte al pubblico in questa piccola ma significativa chiesa.

Sempre il 31 marzo, contestualmente alla presentazione della Via Crucis, nella sala Marinella Marianelli dell’associazione culturale La Ruga (Via Primo Maggio, 200) sarà inaugurata la mostra collettiva di pittura e scultura dal titolo “Percorsi” con le opere degli artisti selezionati per l’evento.
La mostra sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 24 aprile, secondo il seguente orario: lunedì e mercoledì dalle 16 alle 19, martedì e giovedì dalle 21.30 alle 23.30, venerdì, sabato e domenica su appuntamento. Apertura speciale domenica 1° aprile dalle ore 10 alle 22. Chiuso dal 7 al 9 aprile.
Per info: 333 3892402 – filippolotti@interfree.it oppure 339 2393899 – info@laruga.it.

venerdì 4 marzo 2011

Sergio Nardoni “Pontassieve, anche qui Risorgimento - la Toscana e l’Unità d’Italia” a cura di Pier Francesco Listri

L'amico Sergio fa il bis! Dopo Fiesole eccolo di scena a Pontassieve. Per il 150° anniversario dell'unità d'Italia sotto la guida dell'amico Listri



 COMUNICATO STAMPA


Si inaugura sabato 19 marzo 2011 alle ore 17.00 nella Sala delle Colonne del Palazzo Comunale di Pontassieve (FI), la Mostra di Sergio Nardoni  “Pontassieve, anche qui Risorgimento - la Toscana e l’Unità d’Italia”, – organizzata  per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con gli interventi, oltre che dell’Autore, del Sindaco Marco Mairaghi, del Prefetto di Firenze Paolo Padoin, dell’Assessore alla Cultura Alessandro Sarti, della Soprintendente al Polo Museale Cristina Acidini e dello storico dell’Arte Daniela Fontanazza. La prolusione critica sarà pronunciata da Pier Francesco Listri, critico d’Arte e curatore della mostra.

Si tratta di opere  appositamente realizzate per questo importante appuntamento e che ripercorrono il processo di unificazione italiana vista dal particolare punto di vista della Toscana e, soprattutto, vista dagli occhi  di un’artista contemporaneo profondamente convinto di quanto possa fare ancora la pittura a favore di una riscoperta, di una rivalutazione e di una riflessione   sui  fondamentali valori  di un’Italia veramente unita.
La mostra è incentrata su cinque grandi tele, altrettanti disegni preparatori e quindici tra studi, bozzetti e particolari ingranditi , per un totale di 25 opere.
L’Artista  ripercorre qui gli episodi più salienti del Risorgimento toscano partendo dall’ ”Imbarco a Livorno dei volontari toscani per la spedizione dei Mille”, passando dalla “Battaglia di Pontassieve” una rivisitazione del capolavoro di Renato Guttuso che con la sua “Battaglia del Ponte dell’Ammiraglio”, ora agli Uffizi, celebrò i 100 anni dell’Unità d’Italia, fino alla  "La battaglia di Firenze" che narra la cacciata dei nazisti dalla città nel 1945  come completamento dell’Unità d’Italia   e ultimo atto del Risorgimento.
Non manca  in questa rassegna un tema caro e molto frequentato  dal Maestro fiorentino, che con “Anita e Giuseppe Garibaldi innamorati” delinea un originale profilo dei due grandi personaggi. Infatti, nella sterminata iconografia garibaldina non è frequente incontrare un Garibaldi teneramente abbracciato alla sua Anita, al cospetto di uno sterminato paesaggio di monti, campagne e anche mari, rappresentante l’Italia intera, senza dimenticare però una piccola veduta di Pontassieve. L’eroe dei due mondi è intento a mostrare all’amata pergamene e fogli scritti, forse   progetti o carte geografiche, quasi a voler rendere l’amata partecipe del grande sogno unitario, anzi a progettarlo insieme a lui.
                                                                                

Sergio Nardoni è nato a Firenze nel 1947. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e prima di dedicarsi esclusivamente alla pittura, è stato professore presso la sede fiorentina della Rutgers University.
Tra le numerose esposizioni pubbliche nazionali e internazionali si ricordano la rassegna “ Ab Antiquo “ nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze e “ Firenze per l’Arte Contemporanea “ a Forte di Belvedere sempre a Firenze, nonché le mostre personali all’Expo Art di New York e quella presentata dalla Presidenza della Repubblica a Malta.

domenica 20 febbraio 2011

A proposito di "Il genio ingenuo" antologica di Sergio Nardoni a cura di Giovanni Faccenda al Museo Archeologico di Fiesole

Bella mostra, ricca, descrittiva e completa. Inaugurata ieri sera nella suggestiva cornice del Museo Archeologico di Fiesole, a fianco al celeberrimo Teatro Romano, alla presenza delle molte autorità locali e non, e tanta, tanta gente. Amici, collezionisti da tutta Italia e appassionati di pittura sono intervenuti a "festeggiare" l'amico Sergio. Unico "Grande" assente, per motivi di salute l'amico Giovanni Faccenda, curatore della Mostra, al quale rivolgo i più sinceri auguri di pronta guarigione.

con Sergio Nardoni

l'ingresso del Museo Archeologico ed il bassorilievo di Nardoni

Alessandro Sarti Assessore alla Cultura città di Pontassieve, Sergio Nardoni

Prof. Pier Francesco Listri, Sergio Nardoni, la Soprindendente Cristina Acidini, l'Assessore alla Cultura Paolo Becattini, il Sindaco Fabio Incatasciato 

intervistato da Toscana TV

martedì 25 gennaio 2011

A Fiesole, "Il genio ingenuo" antologica di Sergio Nardoni a cura di Giovanni Faccenda

Da venticinque anni conosco Sergio Nardoni. La mia stima e il mio rispetto è totale nei confronti di questo Artista che è sempre stato coerente con se stesso, con la sua arte, con i suoi collezionisti.
Ora la città di Fiesole ospita nei prestigiosi luoghi del Museo archeologico una sua antologica dal titolo "Il Genio Ingenuo" sotto la cura dell'amico Giovanni Faccenda, in collaborazione con la Galleria Orler e Casa d'Arte San Lorenzo. Cinquanta lavori che raccontano più di quarant'anni di pittura dipinta.



Si inaugura sabato 19 febbraio 2011 alle ore 17.30 al Museo Archeologico di Fiesole, nella splendida cornice dell’Anfiteatro Romano e al cospetto di una delle più emozionanti vedute di Firenze, la Mostra Antologica di SERGIO NARDONI “IL GENIO INGENUO – le stagioni della vita e della pittura (1970 – 2010)” curata da Giovanni Faccenda.
Si tratta di una numerosa ma accurata scelta di opere che ripercorrono, dagli esordi degli anni Settanta fino alle monumentali opere pubbliche di questi ultimi anni, il lungo cammino intrapreso dall’artista.



Sergio Nardoni è nato a Firenze nel 1947. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e prima di dedicarsi esclusivamente alla pittura, è stato professore presso la sede fiorentina della Rutgers University .
Fra le numerose esposizioni pubbliche nazionali e internazionali si ricordano la rassegna “Ab antiquo” nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze e “Firenze per l’Arte Contemporanea” a Forte di Belvedere sempre a Firenze, nonché le mostre personali all’Expo Art di New York e quella presentata dalla Presidenza della Repubblica a Malta.