Riprendo dal sito del Corriere (www.corriere.it ) e nello specifico all'indirizzo http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_agosto_7/sirmione-scultura-bombardieri-fa-arrabbiare-giapponesi-2111345061914.shtml , questa curiosa notizia a firma di Alessandra Troncana a proposito dell'ottimo scultore Stefano Bombardieri... da leggere
La scultura fa infuriare i turisti giapponesi
L'opera d'arte di Bombardieri crea un caso internazionale. Raccolta di firme dei cittadini per toglierla
L'opera di Bombardieri (Foto Campanelli)
Quando l’hanno visto lassù, issato sulle travi a volteggiare con
la faccia corrucciata e il ventre pantagruelico, gli si sono strabuzzati
gli occhi a mandorla. Cos’hanno detto di preciso non si sa, ma pare che
davanti a quel lottatore di sumo (finto, ovvio) issato come un salame
in mezzo a Sirmione, la delegazione di uomini d’affari giapponesi appena
approdata sul Benaco abbia strillato «Orrore!» e poi via così, tra
stizza, accuse d’empietà e indignazione per l’opera eseguita dallo
scultore Stefano Bombardieri ed esposta all’incrocio di Colombare
insieme a elefanti, rinoceronti, tigri e ippopotami mastodontici,
imbullonati e verniciati.
Del resto, più che un artista il
bresciano è un istrione, un imbonitore, uno che l'accademia non l'ha
fatta a Brera ma a Gardaland, sì, proprio a Gardaland, dove ha lavorato,
vissuto, sudato, scoperto e imparato a forgiare creature esotiche e
mostri marini, fantastici o preistorici. Le immense creature di
Bombardieri, un po’ dada, un po’ pop, un po’ surreali, un po’ di tutto,
mettono in discussione in modo sardonico lo statuto di opera d’arte, a
Brescia lo sanno tutti o quasi. Per questo, quando lo scultore ha
disseminato a Sirmione i suoi lavori, nessuno, salvo qualche esteta
vecchio stampo, s’è indignato. Nemmeno vedendo il lottatore di Sumo, che
ha pure un titolo: «Il peso del tempo sospeso, Sumo». Una palese
metafora degli strascichi di passato che gravano come macigni sul
contingente. I giapponesi in visita al borgo lacustre, però, non l’hanno
capita. Per loro, quello è un connazionale finto, certo, ma impiccato,
anche se in realtà è appeso alle travi per la cintura e non per il
collo. Ed è scoppiata la polemica. Internazionale, nientemeno. Alcuni
cittadini che condividono il parere dei nipponici, stanno raccogliendo
firme per togliere di mezzo l’opera. Ma il sindaco si Sirmione
Alessandro Mattinzoli non ne vuol proprio sapere
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