E' scomparsa la "madrina" dell'editoria dell'arte italiana: Marilena Ferrari.
Proprietaria di Art'é prima, di FMR poi ed in ultimo anche di Utet.
Nonchè proprietaria delle gallerie Ta Matete (se non erro, chiuse da anni)
e sostenitrice del Pavarotti Friends.
Ovviamente la cosa non può che farmi dispiacere, un lutto è sempre un lutto e va più che mai rispettato.
Le testate specializzate stanno diffondendo la notizia della scompara (ad esempio: http://www.artribune.com/2012/12/la-madrina-delleditoria-darte-marilena-ferrari-e-morta-a-bologna-nel-giorno-di-natale-aveva-unito-in-matrimonio-fmr-e-utet/ o http://www.artslife.com/2012/12/26/marilena-ferrari-gruppo-fmr-arterilena-ferrari-fmr-art/), dipingendo questa abile imprenditrice come una benefattrice dell'arte.
Senza nulla togliere alle vere e proprie attività legate alle case editrici, delle quali non posso assolutamente dire nulla,
il lavoro svolto con Art'é, legato alla commercializzazione di opere d'arte, non mi ha mai convinto.
In questi lunghi anni di attività nel commercio d'arte,
più volte mi sono imbattuto in collezionisti che volevano mettere "a frutto" il proprio investimento, fatto proprio con questa azienda...
Di fatto questi ignari collezionisti non hanno fatto alcun investimento, acquistando esclusivamente dei multipli a prezzi completamente al di fuori del mercato solo perchè "griffati" Art'é.
Il caso venne fuori anche con dei servizi fatti da Rai 3 e da Striscia la Notizia...
Ed ora il Monsignor Vicario officerà la cerimonia funebre... Marilena: R.I.P.
con assoluto rispetto per la salma, i suoi cari e gli affetti che lascia,
se si fosse fatta un po' più di pulizia ai tempi,
magari qualche collezionista di Art'è avrebbe ancora fiducia nell'arte.
Parole sante che però sono lasciate cadere nel vuoto da "mercanti d'arte" che sono unicamente millantatori che però rimarranno impuniti.Agli allocchi (me compreso) che hanno creduto agli eredi del vecchio FMR non restano che danni e beffe.
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