MAG Marsiglione Arts Gallery
presenta
LUIGI RUSSOLO
L’ARTE DEI RUMORI
IN CONCOMITANZA CON IL CENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA PUBBLICAZIONE DEL MANIFESTO DELL’ARTE DEI RUMORI.
A cura di Simona Bartolena e Salvatore Marsiglione
Con il prezioso contributo del Prof. Pietro Verardo di Venezia
Dall’11 marzo al 6 aprile 2013
Opening: lunedì 11 marzo 2013 dalle 18.30
Orari : martedì - sabato 10 | 19:30
Eventi collaterali:
11
marzo | ore 21:00 | Conferenza del Prof. Pietro Verardo e della
Prof.ssa Guglielmina Tieri sulla musica futurista di Luigi Russolo.
22 marzo | ore 21:00 | Conferenza della Prof.ssa Simona Bartolena sulla figura dell’artista Luigi Russolo
Marsiglione Arts Gallery
Via Vitani, 31
22100 Como
Tel:+39 328 7521463
CENTENARIO DELL’ARTE DEI RUMORI
Nel
centenario della pubblicazione del Manifesto dell’Arte dei Rumori, la
MAG intende celebrare una delle figure più emblematiche e fondamentali
di tutto il novecento. Eclettico, avanguardista e innovatore, Luigi
Russolo, autore del manifesto dedicato al suo caro amico Balilla
Pratella, apre così:
11 marzo 1913 Luigi Russolo
Caro Balilla Pratella, grande musicista futurista,
A Roma, nel Teatro Costanzi affollatissimo, mentre coi miei amici futuristi Marinetti, Boccioni, Carrà, Balla, Soffici, Papini, Cavacchioli, ascoltavo l'esecuzione orchestrale della tua travolgente Musica futurista mi apparve alla mente una nuova arte che tu solo puoi creare: l'Arte dei Rumori, logica conseguenza delle tue meravigliose innovazioni.
A Roma, nel Teatro Costanzi affollatissimo, mentre coi miei amici futuristi Marinetti, Boccioni, Carrà, Balla, Soffici, Papini, Cavacchioli, ascoltavo l'esecuzione orchestrale della tua travolgente Musica futurista mi apparve alla mente una nuova arte che tu solo puoi creare: l'Arte dei Rumori, logica conseguenza delle tue meravigliose innovazioni.
La
mostra raccoglie una copia originale del manifesto, una serie di quadri
e di disegni, incisioni ed un epistolario tra l’artista ed il mentore
del movimento futurista: Filippo Tommaso Marinetti.
L’intero
progetto artistico partirà dalla MAG di Como che gestisce l’Archivio
Luigi Russolo, per passare in un secondo momento allo Heart SPAZIO VIVO
di Vimercate dove, oltre alle opere pittoriche, sarà analizzata la
matrice musicale che ha determinato le nuove tendenze dell’elettronica e
della musica concreta.
A
corollario dell’esposizione, si terranno due conferenze di
approfondimento sulla figura poliedrica del Russolo: la prima
focalizzata sull’aspetto musicale, tenuta dal Prof. Pietro Verardo e
dalla Prof.ssa Guglielmina Tieri, mentre la seconda si concentrerà
sull’aspetto pittorico e sarà tenuta dalla Prof.ssa Simona Bartolena.
Luigi Russolo: il rumore e il silenzio.
L’11 marzo del 2013 ricorre il centenario della pubblicazione del Manifesto dell’Arte dei Rumori,
firmato da Luigi Russolo, con una dedica al maestro Pratella:
un’occasione ghiotta, quanto imperdibile, per ricordare questo grande
artista d’avanguardia, straordinario interprete del proprio tempo, prima
come esponente e fondatore del movimento futurista e poi come
rappresentante del ritorno a una classicità venata di afflati simbolisti
tipico degli anni Quaranta.
Sebbene
costantemente citato tra i protagonisti della scena artistica del XX
secolo, Luigi Russolo è uno dei futuristi meno noti al grande pubblico,
ancora in attesa, in un certo senso, di una meritatissima riscoperta,
non solo in qualità di pittore o disegnatore, ma anche in quella, più
complessa, di musicista e studioso del suono. In sorprendente anticipo
sul proprio tempo, Russolo intuisce le potenzialità del suono-rumore,
preconizzando tendenze poi molto diffuse nel dopoguerra, e aprendo le
porte tanto alla musica elettronica quanto alla musica concreta. Una
riflessione che trova espressione negli intonarumori, le sue macchine
sonore destinate a scardinare la logica della composizione musicale,
suggerendo nuove e inaspettate vie sperimentali. Nel 1977, su iniziativa
di Wladimiro Dorigo, allora direttore dell’Archivio Storico della
Biennale, alcuni esemplari di intonarumori vengono ricostruiti dal Prof.
Pietro Verardo, docente di “Strumenti antichi” al conservatorio
Benedetto Marcello di Venezia ed esperto nella realizzazione di
strumenti musicali del Rinascimento. La ricostruzione, proseguita poi
negli anni, ha reso possibile riaprire il percorso tracciato da Russolo,
riascoltare le sue composizioni e ritrovare il senso più profondo dei
suoi studi in materia.
Artista
geniale, poliedrico, complesso – la cui personalità inquieta già si
lascia intravedere nel celebre autoritratto giovanile, con il volto
contornato dai teschi (Autoritratto con teschi, 1908, olio su
tela, Milano, Museo del Novecento) – Russolo non smette di stupire anche
quando lo si osserva come pittore. Anche le sue (rare) opere futuriste
tradiscono, con poche eccezioni, un afflato interiorizzante, una
silenziosa riflessione cosmica (un silenzio che non ci aspetteremmo dal
creatore dell’intonarumori!), che sembra gettare le radici nel
simbolismo, se non addirittura nel romanticismo, perdendosi tra visioni
oniriche che citano Segantini e Previati, mescolate a una tensione verso
l’assoluto e un continuo riferirsi all’identità contemporaneo che sulla
carta parrebbero inconciliabili. Anche la sua ultima produzione svela
un interesse filosofico di ordine esoterico, quasi un momento di approdo
spirituale che si traduce in un’ulteriore svolta nel suo fare arte.
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