BYCR è lieta di annunciare la prima personale in Italia del giovane artista Lussemburghese Max Mertens (1982) con il progetto “Plug-and-play“.
I lavori di Max Mertens della serie “Plug-and-play”
sono interattivi, provocatori e ironici, ma allo stesso tempo delicati e
intelligenti; “accendono” gli spazi artistici e li trasformano in
un’attrattiva per il visitatore. Mertens si muove tra scienza e
tecnologia: mischia la cultura tradizionale a richiami di
civilizzazione, crea, disturba e muove l’ambiente.
L’interazione con chi partecipa ai suoi
esercizi semantici permette a Max Mertens di raggiungere un alto grado
di coinvolgimento emozionale, trasformando le idee non soltanto in
oggetti d’arte, ma piuttosto in nuovi strumenti estetici
di comunicazione, che semplificano il contatto tra l’artista e lo
spettatore.
La mostra è composta principalmente da quattro installazioni di varie dimensioni:
Affection, 2012
lampadari, motore, materiale elettrico, rilevatore di movimento; 80 x 100 x 200 cm
In “Affection” due lampadari cominciano a
ruotare appena un sensore rileva movimento nelle sue vicinanze.
L’opera, attraverso una sorta di coreografia danzante, e’ un omaggio ad
uno spirito giocoso, barocco e celebrativo dell’amore.
Air Gap, 2012
palloncini, ventilatori; dimensioni variabili
Air Gap, composto da palloncini che
galleggiano sopra ventilatori, dà agli spettatori il desiderio di
toccare i palloncini, pur sapendo che non dovrebbero. Questo paradosso
tra l’estetica di tutti i giorni e l’uso ironico degli oggetti, tra il
funzionamento logico e l’abbandono di tale funzione attraverso un
dialogo di contraddizioni è tipica del lavoro di Mertens.
Impulse, 2013
lampade da comodino, materiale elettrico; dimensioni variabili
Una moltitudine di lampade da comodino
sono collegate insieme e trasmettono diversi messaggi accendendosi e
spegnendosi. Solo il codice Morse le unisce, e tale codice rimane
ermetico. Un’altra illusione dell’arte, che è spesso considerata
incomprensibile ed illeggibile senza l’aiuto di una lettura appropriata o
di una decodifica culturale. Tuttavia questa non comunicazione è
invertita attraverso la spiegazione data dall’artista: i messaggi
trasmessi in codice Morse, tramite lo scintillio delle lampade, sono,
infatti, la trascrizione, in segnali luminosi, delle idee dell’artista e
del suo concetto di arte.
Wechselbeziehung, 2013
prese di corrente, cavi elettrici; dimensioni variabili
I cavi collegano le prese installate sul
pavimento e quelle sul soffitto della galleria. Questa installazione
valorizza un diverso approccio al concetto di spazio: i cavi raffigurano
come un disegno nella stanza ed i visitatori sono invitati ad
attraversare queste “bozze” sospese nello spazio, entrandone a far parte
completamente.
BYCR
Foro Buonaparte, 60
20121 Milano
Foro Buonaparte, 60
20121 Milano
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