Elisa Zadi presenta
“ASCENDENZE: il gioco delle
attese”
Galleria Nespolo Studio d’Arte 102,
via Verona 102,
Alessandria (AL)
+39 3666 846480
Inaugurazione:
sabato 14 settembre 2013, ore 17
Sabato
14 settembre 2013 alle ore 17 la Galleria Nespolo Studio
d’Arte 102 di Alessandria, presenta la mostra “
Ascendenze: il gioco delle attese” della pittrice
fiorentina Elisa Zadi. La mostra, curata da Stefano
Giraldi e Carla Nespolo, vuole riflettere sulla situazione
dell’attesa, vista come momento metafisico di un Qualcosa
che sta per succedere. Questo Qualcosa è la riflessione,
la proiezione, il divenire della crescita nella creazione
artistica. Elisa Zadi ci presenta così una serie inedita
di opere che mostrano un percorso interiore che da tempo
l’artista sta affrontando, manifestandolo attraverso
figure femminili e oggetti disposti in uno spazio-assenza,
giocando di contrappunto con i suoi vividi soggetti. La
mostra resterà aperta fino al 15 ottobre 2013 rispettando
i seguenti orari: da martedì a domenica dalle 17 alle 19.
Info. +39 3666 846480 www.zadielisa.it
Per mezzo di
quel fare filosofando, di quell'imparare facendo che
chiamiamo Pittura, Elisa Zadi, astro nascente e già
luminosissimo sull'orizzonte dell'arte italiana
contemporanea, cerca attraverso l'autoritratto una
verità in se stessa. Dipingendo la tela grazie alla
complicità della tela stessa, Elisa non narra, insegue
non tanto la verosimiglianza esteriore quanto l'esatta
fisionomia di uno stato d'animo, la verità di ciò che
è riflesso nelle linee del suo volto. Guardarsi e
dipingersi, per esserci: il suo non è narcisismo, né
autocelebrazione, ma affermazione del proprio io; lei parte
da se stessa, perché è la prima e forse unica cosa che
possiede fino in fondo. La ripetizione del soggetto
non è ossessione, ma nasce da una necessità profonda:
per mezzo dell'arte lei cerca se stessa, per capirsi,
per conoscersi, per perdersi nel riflesso di uno
sguardo o ritrovarsi nell'intensità di un'emozione
scandita dal ripetersi rituale del vissuto quotidiano.
Per indagarsi nella luce come nell'ombra, nel mistero
della sua psiche.
E, alla fine di ogni cosa, per essere.
Marco
Palamidessi
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