“IMPRESSIONISTI. Tête-à-tête”
a cura di
Xavier Rey
Xavier Rey
Complesso
del Vittoriano - Roma
L'esposizione costruisce un ritratto della societa' parigina della
seconda meta' dell'Ottocento, attraversata dai grandi mutamenti
artistici, culturali e sociali di cui gli impressionisti furono
esponenti e testimoni.
Nell’ambito dell’importante rapporto tra il Musée d’Orsay e il Complesso
del Vittoriano – Ala Brasini verrà presentata a Roma, dal 15 ottobre al
7 febbraio 2015, una straordinaria mostra dedicata ai maestri
impressionisti dal titolo “IMPRESSIONISTI. Tête-à-tête”. L’esposizione
traccia un ritratto della società parigina della seconda metà
dell’Ottocento, attraversata dai grandi mutamenti artistici, culturali e
sociali di cui gli impressionisti furono esponenti e testimoni, grazie
ai capolavori provenienti da uno dei nuclei fondamentali del Musée
d’Orsay, le raccolte impressioniste. Curata da Xavier Rey, direttore
delle collezioni e conservatore del dipartimento di pittura del Musée
d’Orsay, e da Ophélie Ferlier, conservatore del dipartimento di sculture
del Musée d’Orsay, l’esposizione prende in esame i sessant’anni di
pittura francese (1860-1919) in cui nacque, si sviluppò e si affermò la
pittura impressionista, e i suoi esiti finali, il postimpressionismo.
Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille,
Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot: questi, tra i tanti, gli
artisti presenti al Complesso del Vittoriano, in una rassegna di oltre
sessanta opere, tra cui anche dieci sculture.
Alla ricerca di nuovi e più attuali valori della visione, e partendo da
un assunto essenzialmente naturalistico e antiaccademico, gli
impressionisti rifiutarono ogni nozione acquisita dell’oggetto per
affidarsi all’immediata impressione del vero. Attraverso la resa degli
effetti di luce, utilizzando le ombre colorate, e grazie a una
pennellata rapida e sciolta, dalle loro opere emerge l’interesse per la
realtà attuale, la ricerca di una resa del soggetto e dell’espressione
libera, e il rifiuto di ogni processo ideologicamente canonico di
rappresentazione. Attraverso i volti, gli abiti, le posture e gli
accessori dei personaggi ritratti, attraverso i luoghi e le
ambientazioni in cui essi sono inseriti “IMPRESSIONISTI. Tête-à-tête”
offrirà la possibilità di ricostruire l’ambiente culturale, i contesti
sociali e gli stimoli artistici in cui operarono gli artisti
impressionisti; e, soprattutto, e di cogliere quella “rivoluzione dello
sguardo” e quel rinnovamento stilistico di cui il movimento
impressionista fu portavoce.
Le opere scelte, alcune diventate vere e proprie icone
dell’impressionismo, mettono in luce gli aspetti innovativi del
movimento artistico ed evidenziano, allo stesso tempo, le connotazioni
delle singole personalità. Sarà possibile ammirare gli artisti riuniti
intorno a Manet ritratti nell’Atelier di Bazille, ma anche la Berthe
Morisot immortalata nel celebre Balcon di Manet e la giovane sconosciuta
di Montmartre colta nell’istantaneità di una conversazione
dell’Altalena di Renoir. Come affermava Charles Baudelaire, personalità
chiave nel diffondere fra gli artisti che saranno poi definiti
impressionisti: “Vero pittore è colui che sa afferrare il lato epico
della vita di ogni giorno e sa farci vedere quanto siamo grandi e
poetici nelle nostre cravatte e nelle nostre scarpe verniciate”. E, con
lui, scriveva Zola nel suo Salon del 1875: “I ritratti , questi dipinti
della vita di ogni giorno, dovrebbero, per il loro stesso carattere,
rappresentare la modernità”.
Inaugurazione 14 ottobre su invito
Complesso del Vittoriano
via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali) Roma
dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 22.00; domenica 9.30 – 20.30
biglietti: € 12,00 intero; € 9,00 ridotto. La biglietteria chiude un’ora prima.
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