FONDAZIONE MUSEO PINO PASCALI
Polignano a Mare
Sabato 17 ottobre 2015 ore 18,30
“Dialoghi. Pino Pascali e Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Piero Manzoni”.
In occasione dell’80esimo anniversario dalla nascita di Pino Pascali, la
Fondazione Pascali propone il 17 ottobre alle ore 18,30 una mostra di
carattere storico: “Dialoghi. Pino Pascali e Agostino Bonalumi, Enrico
Castellani, Lucio Fontana, Piero Manzoni” a cura di Rosalba Branà e
Roberto Lacarbonara.
L’esposizione mette a confronto alcune tra le più importanti personalità
dell’arte contemporanea del ‘900, nati a pochi anni di distanza – Pino
Pascali (1935/1968), Agostino Bonalumi (1935/2013), Enrico Castellani
(1930), Lucio Fontana (1899-1968) e Piero Manzoni (1933/1963) – e
formatisi in ambiti linguistici ed espressivi diversi, ma dalla
interessante convergenza di ricerca ed esiti formali. È la nuova
generazione di artisti che, nata negli anni ’30, stravolge il linguaggio
e le regole dell’arte. Su di loro la preziosa influenza e il carisma di
Lucio Fontana con le ricerche sullo spazialismo.
Il 1968 è l’anno in cui scompaiono Pascali e Fontana, chiudendo così
un’epoca fondamentale per la ricerca e l’innovazione linguistica.
La mostra presenta una ristretta ma significativa selezione di opere
necessarie ad avviare una riflessione critica su quanto accadeva tra la
fine degli anni ’50 e il decennio successivo tra Milano e Roma.
Dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma giunge a Polignano la
grande opera di Pascali ‘La ricostruzione del dinosauro’ (1966)
appartenente al ciclo delle finte sculture. L’opera si impone invadendo
lo spazio con tutta la sua ampiezza; in modo straordinario, e nella sua
massima espressione, con l’opera in tela centinata Pascali svincola la
scultura dall’idea di monumentalità, rendendola leggera e modulare,
ribaltando concetti peculiari di peso e sacralità.
Pascali riesce a coniugare abilmente le ricerche sull’azzeramento del
linguaggio – che in Italia si sviluppano a partire da Fontana – con il
suo personale immaginario di origine mediterranea nel quale la
semplicità delle forme e l’arcaicismo primitivo di un rinnovato
“bestiario medievale” affiorano dando vita ad un linguaggio
assolutamente autonomo.
Tra la fine degli anni ’50 e metà degli anni ’60 l’arte italiana
soprattutto a Roma e Milano, vive dunque una stagione particolarmente
brillante che vede riunite più generazioni di artisti, operanti fianco a
fianco, accomunate dall’attualità di un’apertura sperimentale
innovativa nelle più diverse direzioni.
Bonalumi e Castellani danno vita ad un percorso di ricerca sulle
infinite possibilità spaziali fornite dall'estroflessione della tela che
ha ormai superato i confini della cornice e dilaga nell’ambiente.
Manzoni, il più materico e il più concettuale, sceglie come materiale
prediletto il cotone e il caolino per realizzare i suoi «Achromes».
Fontana taglia e buca la tela per far sì che lo spazio possa invaderla,
attraversarla, superarla. Pascali inizia invece a concepire le “finte
sculture”: le immagina sin da subito monocrome, bianche o nere, e
adopera una tela bianca disposta con una certa tensione sulle centine
sottostanti per evidenziarne la struttura, lo scheletro di base. Se
Manzoni, Bonalumi e Castellani proseguiranno una ricerca legata
all’azzeramento della forma a favore dello spazio, a Pascali toccherà
invece il compito di “ricostruire” un nuovo concetto di scultura
partendo radicalmente da un punto zero.
Info:
inaugurazione: 17 ottobre alle ore 18,30
La mostra rimarrà aperta fino al 24 gennaio 2016.
Orario: dal martedì alla domenica ore 11-13 / 17-21. Lunedì chiuso.
Visite su appuntamento, tel 080.424.9534 -333.2091920
(La biglietteria chiude mezz'ora prima del museo - biglietto 2 euro più eventuali riduzioni a chi ne ha diritto).
FONDAZIONE MUSEO PINO PASCALI
VIA PARCO DEL LAURO 119 - 70044 POLIGNANO A MARE (BA) - PH/fax: +39 080 4249534
www.museopinopascali.it segreteria@museopinopascali.it
press: Santa Nastro +39 3928928522 snastro@gmail.com
Web | stampa@museopinopascali.it
La Fondazione Museo Pino Pascali è Punto FAI, Delegazione di Bari
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