RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 3 marzo 2017

Vademecum - pittura come ricerca del sé

Vademecum - pittura come ricerca del sé
personale di Elisa Zadi
da non perdere



ELISA ZADI
"VADEMECUM - pittura come ricerca del sé"
a cura di Laura Monaldi e Marco Palamidessi
Via Bagnolo di Sopra, 24, 59013 Montemurlo (PO)

La sede espositiva de "Il Borghetto" di Bagnolo a Montemurlo di Prato, ospiterà la mostra personale di Elisa Zadi "Vademecum - pittura come ricerca del sé". Località di pregievole qualità storica, naturalistica e paesaggistica oltre che artistica, sempre più nota per ospitare eventi anche di rilievo nazionale, la mostra aprirà al pubblico sabato 4 marzo alle ore 17:00 e prevederà ana presentazione critica di Laura Monaldi e Marco Palamidessi.
In questa esposizione l’artista intende presentare una serie di opere rigorosamente selezionate dalla sua produzione, sintesi antologica del suo lavoro pluriennale. Una mostra interessante, che offrirà la preziosa occasione di ammirare sia opere già conosciute che lavori assolutamente inediti.  
Un modo per approcciarsi, naturalmente, al pensiero della pittrice come al suo modus operandi. L’arte per Elisa Zadi rappresenta la conferma suprema del proprio esserci, di uno stare fissa al centro del suo mondo, un mondo costruito giorno dopo giorno e da cui trarre gli affinati strumenti per dar vita alle sue tele, costituenti quel Vademecum tanto introspettivo quanto esteriore e tangibile, da cui per lei è impossibile separarsi.
Impossibile in quanto la Vita e l’Arte sono un indivisibile tutt’uno: per questo la Zadi intende la “pittura come ricerca del sé”, un divenire che si forma con la propria esistenza e le proprie esperienze. La pittura è infatti la più efficace e sorprendente ricerca delle molteplici fisionomie interiori: è l’espressione di un’analisi acuta che sa addentrarsi nei meandri più profondi della sua psiche, rendendola sempre più forte, a totale e intensa conferma della sua esistenza.
Elisa cerca instancabilmente se stessa per ritrovarsi, per conoscersi, per capirsi e sapersi viva nel mondo, al centro del privato quotidiano, rincorrendo costantemente all’interno delle sue opere come immagine da reiterarsi all'infinito, in ogni sfumatura, in ogni cambiamento lieve o sostanziale, per affermare inderogabilmente il proprio io, per sapere fino in fondo cosa sta succedendo intorno e dentro di sé.
Il suo temperamento artistico, lirico in quanto rivolto all’introspezione tramite la rivelante fisicità della figura umana, si pone da sempre l’ardito scopo dell’analisi emozionale della realtà, fatta non solo di grandi accadimenti, ma di tutti quegli eventi minimi, eterni nella loro fugacità, che ogni giorno riempiono ogni piega dell’esistenza e che spesso possono essere scovati in piccoli particolari di un viso, come uno sguardo melanconico o un triste sorriso. Da anni ormai l’artista indaga il proprio io attraverso dipinti in cui si autoritrae intensamente: il volto è per lei un paesaggio che, nella volontà di conoscersi nel profondo, ha bisogno di un’esplorazione costante e di continue incursioni conoscitive; il corpo è il territorio degli avvenimenti dello spirito, schermo epidermico sul quale si proiettano, mosse da spinte sotterranee, le proprie fisionomie interiori, epifanie di emozioni talvolta crude, che si traducono in visioni potenti, a tratti senza via di scampo, perché manifestano l’ascesa diretta o la tortuosa salita che le pulsioni interiori intraprendono per venire alla luce. Il suo è un dipingersi per toccarsi, per sapersi, per smuovere sentimenti che hanno nel corpo, unica e vera geografia dell’anima, l’epicentro della loro venuta al mondo.
Accanto a una serie di selezionati autoritratti, tutti provenienti da quella che può definirsi una personalissima enciclopedia dell’autorappresentazione, genere con cui l’artista ha felicemente esordito nel 2005 e che si rivelerà nel tempo necessaria e permanente indagine psicologica, nonchè uno dei temi centrali della sua ricerca, verranno presentati lavori dove si concentra e manifesta la figura umana, soprattutto quella femminile, immagine la cui realtà non nega di farsi simbolo interiore, carica di valenze e resa manifesta da una cruda e introspettiva frontalità. Questo origina dei lavori pittorici suddivisi in polittici anche di grande formato, presenti nell’esposizione, dove i soggetti e le tematiche si realizzano pienamente in una narrazione ritmata e concettuale, dove è proprio la frammentarietà della tela a rendere ancor più vivido lo spaccato di esistenzialità quotidiana, altro cardine irrinunciabile del mondo di Elisa Zadi.
“Fra analisi introspettive, apparenze interiori e poetiche adamitiche” – scrive Laura Monaldi – “Elisa Zadi ci conduce in un viaggio estetico alla scoperta di un luogo d’indagine – la tela – in cui lo sguardo estatico dell’Arte procede oltre il normale sentire quotidiano, ossia verso gli orizzonti sconfinati dell’espressione e del sentimento, in quanto partecipazione al mondo e al presente”.
Non mancano poi le opere, tutte appartenenti al recentissimo periodo, dove si fa ancor più esplicito il bisogno della pittura di valicare i limiti tradizionali, di farsi pura tridimensionalità, di essere non soltanto la sua pelle, l’epidermide di se stessa, ma anche il mezzo per comunicarsi al mondo, per essere parte di un universo sincretico dove il suo io si proietta al mondo con la prorompenza misterica dell'anima, in cui la figura umana diviene simulacro della sua stessa essenza, per mezzo di opere-vestito che rivelano
una continua ricerca di materie e materiali, in cui il margine della pittura estende i propri confini all’infinitezza del cosmo abbracciando varie discipline, non ultima la scultura e l’installazione ambientale e interattiva, dove il connubio tra l’io e il mondo prende forma e compiutezza.
La mostra sarà visibile  dal 4 al 12 marzo 2017. Apertura sabato e domenica dalle 16:30 alle 18:30 e su appuntamento chiamando 3473860653 o 3394827291. Ingresso libero.
Si ringrazia il Comune di Montemurlo, Cinzio Cavallarin e l'Associazione Culturale Multimedia91. 
 
 
evento fb

martedì 18 ottobre 2016

ELISA ZADI "Loro, L'Io, Gli Altri - situazioni e cose sospese" a cura di Marco Palamidessi

La brava Elisa Zani in mostra a Pisa... 




ELISA ZADI
"Loro, L'Io, Gli Altri - situazioni e cose sospese"
a cura di Marco Palamidessi
 

Venerdì 21 ottobre alle ore 17, nel Salone degli Dei di Palazzo Franchetti a Pisa, avrà luogo l’inaugurazione della personale di Elisa Zadi dal titolo “Loro, l’Io, gli Altri – situazioni e cose sospese” a cura di Marco Palamidessi. 
La mostra si pregia della partecipazione del Consorzio di Bonifica Basso Valdarno, promotore dell'evento, del patrocinio del Comune di Pisa e di quello del Centro Raccolta Arte di San Miniato. 
La mostra intende indagare, attraverso un'attenta e mirata selezione di dipinti, il rapporto fra l'Io e la figura dell'artista e tutto ciò che li circonda, alla volta dell'emersione di emozioni e sentimenti inattesi, scaturiti dalle umane dinamiche eppure così raramente sondati o conosciuti. Chiamato ad avvicinarsi, l'osservatore entrerà in contatto con gli autoritratti, frutti figurativi derivanti dall'indagine pittorico-introspettiva che molto ha contribuito a definire la personalità di Elisa Zadi nel panorama artistico attuale, con gli oggetti e le cose del quotidiano, stabilendo con essi, se vorrà, una fondamentale relazione conoscitiva, avendo infine una preziosa occasione di confrontarsi con se stesso. Le figure, così come gli oggetti, sono gli assoluti protagonisti delle tele, pressochè prive di spazialità, che scaturiscono da una sospensione metafisica come da una sorta di rivalsa del soggetto sul contesto, creando un’atmosfera assoluta e sospesa. Le opere di grande formato si articolano in dittici e trittici, ritmando lo spazio e alternandosi con lavori più piccoli, che vanno a creare un silenzioso racconto dell’esistenza. In alcune tele come “Contaminazioni” possiamo percepire l’alienazione dell’individuo, divisa fra il quotidiano, la tecnologia e l’inquinamento urbano; incastonata fra questi elementi, la figura umana si trova presente eppur distante da ogni cosa: una sorta di riflessione illuminata e illuminante sulla situazione esistenziale contemporanea. 
L'esposizione è ideata appositamente per Palazzo Franchetti: sede del Consorzio 4 Basso Valdarno, giunge a noi dopo una lunga storia che ha attraversato le fasi medievale e tardo rinascimentale con numerose successioni, mutamenti di tipologia costruttiva e accorpamenti di case contigue, fino all’unificazione finale ad opera dei fratelli Franchetti, che ha restituito e donato alla città di Pisa la facciata ottocentesca che vediamo oggi. 
Gli splendidi affreschi cinquecenteschi che arricchiscono la Sala delle Ninfe al piano terra e il Salone degli Dei al piano nobile sono opera di Agostino Ghirlanda, mentre sulla volta della scalinata di accesso al primo piano è possibile ammirare le decorazioni “a grottesche”. Nell’ampio giardino, l’unico che si affaccia sul Lungarno, una recente campagna di scavi ha portato alla luce il pavimento di quella che dovrebbe essere stata la casa del Conte Ugolino della Gherardesca di dantesca memoria (atti notarili testimoniano che, secondo la leggenda, quell’edificio sarebbe stato demolito con “l’applicazione solita del sale”), silos per la conservazione del grano, alcune ghiacciaie che testimoniano un fiorente commercio in città e numerosi interessanti reperti. 
“Loro, l’Io, gli Altri – situazioni e cose sospese” sarà visitabile, a ingresso libero, fino al 28 ottobre, rispettando i seguenti orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, martedì e giovedì dalle 15 alle 17. 
Per informazioni rivolgersi al 3470680242 o al 348-0932563.



sabato 7 maggio 2016

PSYCHE-GOHEI dentro è oltre



PSYCHE-GOHEI
dentro è oltre
 
 
Dopo il successo dell'installazione pittorica “Cara Enfanta”, tenutasi presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, la nota artista Elisa Zadi presenterà “Psyche-Gohei”, un'inedita performance che si terrà il prossimo 15 maggio nel Bosco dei Poeti di Dolcè, in provincia di Verona, al confine con il Trentino. Il progetto della Zadi intende far riflettere i partecipanti su due tematiche a lei particolarmente care: l'introspezione psicologica e la sacralità dell'albero. Psyche, oltre che anima, era il nome che nel periodo rinascimentale individuava lo specchio posto nella stanza privata; i gohei, invece, sono delle decorazioni cartacee che in Giappone vengono messe ad omaggiare gli alberi-kami, alberi centenari e quindi sacri. Come da tradizione orientale, l'opera si presenta come una corda-circonferenza da installare al tronco dell'albero prescelto; questa si compone, ad intervalli ritmati, da piccoli autoritratti su tela eseguiti allo specchio, specchi-psyche che riflettono la luce ed i volti dei partecipanti alla performance, e dai gohei contenenti messaggi dedicati. Scrive Marco Palamidessi, curatore dell'evento:“In questa nuova azione performativa di Elisa Zadi, concettualmente penetrante, gli elementi vengono simbolicamente e fattualmente ad incontrarsi e a convivere, pur appartenenti a due culture e filosofie lontane nel tempo e nello spazio, come quella greco-occidentale e quella nipponico-orientale. L'artista riesce con semplicità ad unirli in un'opera che vuole essere universale, superando ogni differenza culturale e geografica, ricordandoci di essere accomunati come esseri viventi e pertanto composti dei medesimi elementi. Chiamato ad  avvicinarsi, l'osservatore entrerà in contatto non soltanto con gli autoritratti, frutti figurativi derivati dall'indagine pittorico-introspettiva che molto ha contribuito a definire la personalità di Elisa Zadi nel panorama contemporaneo, ma avrà modo di confrontarsi con se stesso. Fondamentale è lo spazio naturale dove l'esperienza avverrà, uno dei luoghi sacri ed animati per eccellenza: il bosco. Si dice che se non vai mai nei boschi, se non sai abbandonarti alla Natura con libertà e coraggio, nulla in verità potrà succedere, mai e la vita non avrà un vero e proprio inizio. Lo stesso si può dire per l'Arte in sè, che è il modo più alto e intenso per conoscere noi stessi”. “Psyche-Gohei” verrà presentata nel progetto itinerante, ben più esteso e variegato, di “Vitamine - Tavolette energetiche”, curato da Laura Monaldi e ideato e promosso da Carlo Palli, uno dei più grandi collezionisti d'arte contemporanea d'Italia. Nel corso dell'evento verranno presentate le 466 opere nel formato 10x15 provenienti, appunto, dall'Archivio Carlo Palli di Prato. La giornata sarà arricchita da numerose performance e dalla preziosa possibilità di visitare il percorso Arte e Natura, con oltre un migliaio di lavori di 600 artisti presenti. Con i suoi 130 ettari di estensione e i 12 chilometri di sentieri percorribili, il Bosco dei Poeti è un luogo eletto per la mente e per lo spirito, nonchè uno dei musei a cielo aperto più importanti del Belpaese. È infatti una via immersa nel verde con poesie, opere e disegni di artisti italiani e internazionali, fra cui Alda Merini, Maurizio Cattelan, Arturo Schwarz, Nicola De Maria, Luigi Ontani, Ezra Pound, Mario Rigoni Stern, Sarenco, Edoardo Sanguinetti, Toti Scialoja, Andrea Zanzotto, Patrizia Cavalli, Nanni Balestrini, Mauro Dal Fior, Jakob De Chirico, Laurina Paperina e molti altri. Ad aprire il percorso, una poesia donata da Papa Giovanni Paolo II Karol Wojtyla, incisa su pietra; accanto, un pensiero scritto da Sua Serenità Altissima il Dalai Lama, infine due grandi pietre realizzate dall'artista francese Ben Vautier.

domenica 15 Maggio
dalle 10.00 alle 18.00
al Bosco dei Poeti
Km 318 della S.S. del Brennero a Dolcè (Vr)

466 opere di artisti
dall'Archivio Carlo Palli “Vitamine”
15 performance di autori internazionali
a cura di Laura Monaldi

in caso di pioggia la manifestazione si svolgerà
presso la Cantina Valdadige di Rivalta (Vr)

venerdì 1 aprile 2016

“SECRETUM” DI ELISA ZADI A VILLA CARUSO BELLOSGUARDO Marco Palamidessi presenta l'inedita installazione dell'artista

Questo è il post n° 5000 di questo Blog. 
Un traguardo importante per una piattaforma che non è una testata giornalistica nè un magazine on-line ma solamente una raccolta di notizie, pensieri e considerazioni spesso personali.
Il fato ha voluto che questo post parli di una giovane artista che ritengo essere molto interessante, Elisa Zadi; ed un giovane curatore "alquanto indaffarato": Marco Palamidessi...

“SECRETUM” DI ELISA ZADI A VILLA CARUSO BELLOSGUARDO
Marco Palamidessi presenta l'inedita installazione dell'artista


Dopo il successo di critica e di pubblico riscosso con la “Cara Enfanta”, l'installazione pittorica interattiva presentata in anteprima nazionale presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Elisa Zadi si propone con un'altra impresa performativa, stavolta scultorea, intitolata “Secretum” e curata da Marco Palamidessi. La preziosa occasione sarà, nel contesto della rassegna Biblioart, la nuova tappa di “Vitamine - tavolette energetiche”, il progetto itinerante che raccoglie 466 opere di piccolo formato (10×15 centimetri) provenienti dal prestigioso Archivio Carlo Palli di Prato. Domenica 3 aprile, dalle 15 alle 19, presso Villa Caruso-Bellosguardo, nel Comune di Lastra a Signa, verrà inaugurata la mostra a cura di Laura Monaldi, alla presenza di Carlo Palli, del Sindaco Angela Bagni e dell’Assessore alla Cultura Stefano Calistri, nonché dei curatori, direttori di musei, performer e musicisti. “Secretum” è un'installazione scultorea interattiva che, ispirata all'archetipo dell'oracolo, si presenta composta da due elementi-colonna che si fronteggiano, enigmatici e solenni; queste strutture, di differenti altezze, hanno la forma di piramidi tronche, che volutamente rimandano alle strutture degli antichi obelischi. La colonna più bassa costituisce il piedistallo di un vaso in terracotta, contenente i galbuli, frutti tondeggianti del cipresso, albero pilastro fra la terra e il cielo, pianta simbolo dell'immortalità che nella Grecia antica era associata ad Apollo e Artemide. L'altra colonna, più alta, costituisce il corpo dell’oracolo vero e proprio: sostiene una scultura bronzea, che ritrae il volto di una Dea misteriosa, e ha per basamento quattro piedi di leone in terracotta, metafora della forza divina. Nella parte alta del piedistallo troviamo un braccio di legno che si articola in due mensole, su cui sono accese due candele a illuminare il volto-scultura dell’oracolo, posto a testimoniare l'evento e soprattutto la reazione di ogni spettatore al momento del responso. Ponendosi come tramite fisico fra l'interiorità dell'uomo e il suo desiderio di realizzarsi, quest'oracolo poggia su un basamento diviso a metà, con una parte dedicata alla risposta affermativa ed una a quella negativa. Solo interagendo con l’installazione, prima raccogliendo il galbulo prescelto dal vaso e poi transitando lentamente verso l’oracolo, inserendo con la pigna la domanda interiore nella fessura che si trova a metà colonna, il consultante avrà, come davanti ad una sorta di “bocca della verità”, un responso chiaro e immediatamente visibile. Se l'ambiguità delle risposte degli oracoli era un tempo la loro caratteristica principale e costante, la peculiarità di questo oracolo contemporaneo è di pronunciare un vaticinio che potrà essere soltanto positivo o negativo per ciascuna domanda intimamente posta. “Conosci te stesso” è, anche stavolta, l'esortazione ad indagare e indagarsi sul senso profondo dell'esistenza. Il segreto è ciò che rimane, ciò che vive tra noi e l'oracolo, lo specchio invisibile del nostro destino.
Un particolare ringraziamento va a Claudio Palamidessi e Alfredo Quaranta per il loro prezioso contributo nella realizzazione di “Secretum”.

venerdì 4 marzo 2016

MARCO MANZELLA “Fermi tutti!” a cura di Marco Palamidessi

 
 
PALAMIDESSI PRESENTA MARCO MANZELLA ALLA LIBRERIA BARONI
I disegni di “Fermi tutti!” in mostra fino al 12 aprile
 
 
Sabato 12 marzo alle ore 12 Marco Palamidessi presenterà, presso la Libreria Baroni in Via San Frediano, la personale del noto pittore livornese Marco Manzella, da anni attivo fra Toscana e Lombardia ed ora residente a Viareggio. Significativamente intitolata "Fermi tutti!", la mostra presenta una serie di raffinati disegni su carte colorate intesi come appunti itineranti. Proprio “Il Viaggio Di Carta” si intitolava una sua fortunata mostra di grafica di alcuni anni fa: impossibile non legare la carta al luogo dell’esposizione, un piccolo tempio dedicato all’antico e solo in apparenza fragile supporto, ora assediato da irreversibili tecnologici sviluppi. Un materiale, la carta, leggero e robustissimo, veicolo di immagini e di parole, che trova in questa libreria una sede adattissima e più che naturale. Il disegno, gesto del pensiero ancor prima della mano, è quella possibilità fissare, bloccare nell'ambra un momento, anche un piccolo istante, di una storia irripetibile, a tratti ermetica e dagli arcani risvolti. Scrive Marco Palamidessi:“Davanti a questi disegni, la meraviglia sorge dall'ordine, dalla politezza formale e dal metafisico silenzio che tutto permea e tutto avvolge, quello stesso silenzio che si addice alla perfezione e alla Bellezza. La passione per l'immagine di un mondo ideale che nasce nella mente e si realizza con la mano, si manifesta in lui per mezzo di opere straordinarie, eseguite con una tecnica disegnativa impeccabile, verso cui qualsiasi considerazione sfocia, necessariamente, in un elogio inconfutabile o, qualcuno mi smentisca, in un culmine poetico fra i più alti. La sua devozione, profondissima, alla grande Pittura, può farci commuovere nonché riflettere: autenticamente se stesso, l'artista lavora con umiltà, onestà d'intenti e, cosa non certo secondaria, con la fierezza di capacità espressive affinate nel tempo e pienamente possedute. In Marco Manzella c’è qualcosa che mi conforta e mi consola, che mi spinge a pensare che per fortuna, la razza dei veri Artisti, quelli che non si preoccupano di essere contemporanei in quanto semplicemente eterni, tarderà ancora ad estinguersi”. Del pittore ha tracciato una lucidissima sintesi anche la critica d'arte Alessandra Redaelli:“Una scelta di fondo inequivocabile: la scelta di una figurazione potente, gridata, monumentale. Una figurazione che nelle tempere di Manzella si traduce in una compostezza neogiottesca, in un costruire le figure per volumi, come architetture antropomorfe, attraverso cromie che rimandano al Quattrocento di Piero della Francesca declinate in un impianto scenico dechirichiano”. Grazie allo storico titolare Cristiano Alberti, più che una libreria questa sembra un piccolo cammeo, un ambiente prezioso e ricercato, allestito con gusto e intelligenza fra libri d’artista, oggettistica, grafica e libri d'artista. Nel cuore di Lucca, a fianco di quel miracolo d'architettura che è la basilica di San Frediano di Lucca, ad un passo dal Fillungo, in varie occasioni la Libreria Baroni si è trasformata in una galleria d'arte, sempre all'insegna di proposte d'innegabile qualità. Nel rispetto inviolato della ricerca della bellezza e della qualità, anche sotto forma di piccolo occhio, la Libreria Baroni continua a mettere nella sua pancia edizioni e proposte dedicate a chi non abbia ancora del tutto abdicato al piacere di ritrovarsi tra piombi e rami, tra incontri e occasioni.
 
Un particolare ringraziamento a Elisa Zadi per la preziosa collaborazione. 
 
 
MARCO MANZELLA
“Fermi tutti!”
a cura di 
Marco Palamidessi
 
12 marzo/12 aprile 2016
 
presso Libreria Baroni
via San Frediano, 26
Lucca
 
inaugurazione 
sabato 12 marzo 2016 
 
ore 12
orari di apertura
10:30-14, 15:30-20
 
info
Fb Libreria Baroni
0583/462296
 
ingresso libero

mercoledì 17 febbraio 2016

PALAMIDESSI PRESENTA "CARA ENFANTA" DI ELISA ZADI AL MUSEO PECCI DI PRATO

PALAMIDESSI PRESENTA "CARA ENFANTA" DI ELISA ZADI AL MUSEO PECCI DI PRATO
Cara Enfanta (particolare)


Venerdì 19 febbraio 2016 alle ore 21 presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, in occasione della serata dedicata a Valdemaro Beccaglia “Entusiasmo”, Elisa Zadi presenta l'opera “Cara Enfanta”. L'installazione pittorica, curata da Marco Palamidessi e voluta da Greta Beccaglia, si presenta come un percorso performativo in cui ogni spettatore è chiamato a partecipare interagendo direttamente con l'opera. Quest'ultima, dedicata al capolavoro “Las Meninas” di Diego Velázquez, mostra la figura centrale dell'Enfanta Margherita ricostruita tridimensionalmente attraverso il suo abito, che viene posto fisicamente di fronte al suo doppio mediante uno specchio immaginario, una porta simbolica e idealmente spazio temporale che il pubblico è invitato ad attraversare in un percorso coinvolgente e suggestivo. L'Enfanta si rivela attraverso la sua presenza-assenza, intuita dalla volumetria dell'elegante vestito, ricavato a partire dalle esatte proporzioni del dipinto del Prado e cucito in quella stessa tela che Elisa Zadi usa sapientemente come supporto grezzo in numerose opere. Qui vengono rappresentati i personaggi femminili principali del capolavoro di Velázquez, l'Infanta e le due damigelle, in compagnia del docile mastino spagnolo. Queste figure, rigorosamente dipinte ad olio, appaiono dal fondo della tela grezza come presenze eteree, come particolari corporei che emergono da una dimensione altra, senza spazio nè tempo, manifestando le loro mute e sospese dinamiche, instaurando fra loro un intenso quanto misterioso colloquio. Nell'installazione, tale opera si raffronta con il suo omologo, un vestito delle stesse fattezze che invece di accogliere nella trama la pittura è ora ricoperto di messaggi sotto forma di piccoli cartigli applicati, che lo costellano in tutto il suo volume, mascherandone l'originale e verginale colore. Fra queste due presenze-abito è collocata una cornice che simula uno specchio: in successione, come in una sorta di pellegrinaggio, gli spettatori potranno avvicinarsi e compiere uno ad uno il passaggio dentro “lo specchio” invisibile, attraversando uno “stargate” che li condurrà al confronto inevitabile con queste figure. Ogni partecipante toglierà, uno dei messaggi applicati, e così in successione tutti gli altri, spogliando pian piano il volume del vestito fino a rivelarlo in tutta la sua essenza, manifestando così la sua pura e intatta verità. L'opera viene “spogliata” delle parole e dei concetti scritti, come un albero che rinuncia ai suoi frutti per donarli al mondo, che andranno ad arricchire chi raccoglierà il messaggio-seme, che a sua volta potrà germogliare come nuova esperienza. Nei messaggi saranno contenuti pensieri e frasi di Valdemaro Beccaglia, storico presidente del Museo Pecci scomparso prematuramente nel 2012: è come se per mezzo di “Cara Enfanta” la sua anima ci parlasse ancora, incitandoci a guardare al futuro con lungimiranza, tenacia e, naturalmente, con l'immancabile entusiasmo. 
Un particolare ringraziamento va a Claudio Palamidessi e allo scultore Carmelo Cutuli per la preziosissima collaborazione.

https://centropecci.wordpress.com/ 

martedì 30 dicembre 2014

VENUTI AL MONDO a cura di Marco Palamidessi


 VENUTI AL MONDO
a cura di Marco Palamidessi
Palazzo Villa Sani
Lucca
30 dicembre 2014 - 7 gennaio 2015

S’intitola “Venuti al mondo” ed è ideata e curata da Marco Palamidessi la mostra che dal 30 dicembre 2014 fino al 7 gennaio 2015 è allestita nella Sala d’Arte di Palazzo Sani in via Fillungo, unanimemente riconosciuto come uno dei più bei palazzi rinascimentali del centro storico e sede della Confcommercio Imprese per l’Italia - Province di Lucca e Massa Carrara. Un palazzo che oggi ospita una collettiva di notevole interesse non soltanto per la tematica affrontata, ma per la qualità e la notorietà degli artisti che, lucchesi e non, sono stati chiamati a raccolta per l'evento. “È con grandissima soddisfazione - scrive Marco Palamidessi - che si annuncia questa straordinaria collettiva in una sede tanto prestigiosa come Palazzo Sani, che vanta una considerevole tradizione espositiva e che è posta proprio nel cuore pulsante della nostra magnifica città. Nel vivo delle festività natalizie, “Venuti al mondo” vuol essere un altro modo per riflettere, nonché la celebrazione di un tema a me carissimo, che in fin dei conti rappresenta in sé l'atto supremo, il gesto più universale di tutti, che è appunto il nascere, il generare, il creare in tutti i suoi modi possibili, ma soprattutto artisticamente, cioè con la mente e con le mani. Vengono al mondo l’uomo, l’idea, il concetto, le opere i sentimenti e le cose. Gli artisti, quelli veri che ho coinvolto, riescono a loro modo e per mezzo delle loro opere a rinnovare ogni giorno la Creazione, riescono a far sentire vivo questo mondo che non è stato fatto in una volta, ma ogni volta che vi è sopravvenuto un artista originale e degno di questo nome. Una mostra che ci ricorda che creare è forse il modo più alto di sentirsi vivi: si crea per essere ricreati continuamente da ciò che si fa, per mettere al mondo quei figli chiamati opere d’arte dei quali gli artisti stessi sono figli a loro volta. Un modo, per chi vuole, di sentirsi più vicini a Dio. Una mostra di pittura, finalmente, che è un’arte straordinariamente viva, a dispetto di tutti quei falsi profeti che vorrebbero farci credere nell’esatto contrario: la Pittura è un’arte che è un privilegio irrinunciabile, fortunatamente non a tutti concesso. Una mostra, voglio dire, della quale vado davvero orgoglioso e che senza tutti questi amici pittori non sarebbe stata possibile”.
“Venuti al mondo” presenta dipinti di Paolo Baratella, Marino Consani, Silvia Forlai, Vittorio Ciro Formisano, Giampaolo Frizzi, Chiara Lera, Gianfalco Masini, Elisa Pasquini, Antonio Possenti, Giovanni Possenti, Sofia Rondelli, Lisandro Rota, Fabio Sciortino, Pietro Soriani, Elisa Zadi. L’unica installazione presente è dell’artista pratese Myriam Cappelletti. La collettiva, organizzata e promossa da Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara, è dedicata ad Amelia Coli, l’ex assessore al bilancio della giunta di Mauro Favilla, scomparsa prematuramente lo scorso novembre. Un sincero ringraziamento va al Presidente di Confcommercio Ademaro Cordoni e al direttore Rodolfo Pasquini, per l’ospitalità e il sostegno fondamentali per questa importante iniziativa; all’Assessorato e all’Ufficio Cultura del Comune di Lucca, nella persona del Sindaco Prof. Alessandro Tambellini, per aver fornito le strutture espositive e per aver gentilmente concesso il patrocinio; agli artisti Gianfalco Masini e Pietro Soriani per l’allestimento.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 31 dicembre alle ore 13 per poi proseguire dal 2 al 7 gennaio rispettando il seguente orario: 10-13 e 16-19:30. 

Info: info@confcommercio.lu.it
Ingresso libero

venerdì 5 dicembre 2014

IL BOSCO SACRO e altri racconti - Personale di Marco Manzella










IL BOSCO SACRO e altri racconti

Personale di Marco Manzella
c/o Palazzo della Fondazione del Monte di Lucca,
fino 10 di gennaio
Opening 13 Dicembre ore 18.00
Orari di visita:
da lunedì a venerdì: 15.30-19.30
sabato e domenica: 10.00-13.00 15.30-19.30
(chiuso 25 dicembre e 1 gennaio)
ingresso libero
Palazzo della Fondazione BML,
Piazza San Martino, 7 _ Lucca.
Catalogo in Galleria, testi di Marco Palamidessi.
In copertina: "Una donna osservando il riflesso dell'acqua scopre l'esistenza di altri cieli" tempera su tela, cm 120 x 100, 2014_ Courtesy Marco Manzella



comunicato stampa

La mostra chiude il programma espositivo 2014

“Il bosco sacro e altri racconti” di Marco Manzella

Inaugura sabato 13 dicembre l’esposizione alla Fondazione Banca del Monte di Lucca


“Il bosco sacro e altri racconti” di Marco Manzella. Inaugura sabato 13 dicembre alle 18 nelle sale del Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) la mostra di Marco Manzella, che avrà il compito di chiudere il calendario 2014 delle esposizioni della Fondazione BML e traghettare al 2015 il ricco e ambizioso programma artistico.

“Al fine di portare in scena una narrazione aperta, solamente accennata, suggerita, mai del tutto rivelata, Manzella allestisce un proscenio in sé compiuto, liberando l’espressione visiva della sua sconfinata mitologia personale, facendo sì che ogni elemento dell’immagine assuma il suo ruolo e abbia senso in funzione di una narrazione che di rimando coinvolge, per compiersi fino in fondo, lo spazio teatrale del dipinto. […] Il bosco di Manzella è custode di meraviglie inattese, di storie inaudite, di muse la cui bellezza potrebbe trafiggerci come un dolore mai conosciuto. Ecco perché è sacro, perché solo là può vivere tutto questo, perché ovunque si compia la Bellezza, là il suolo è sacro, là il bosco è sacro”, scrive il critico d’arte Marco Palamidessi, curatore della mostra.

“La passione per l’arte antica, soprattutto per quella toscana che va dal Trecento al Cinquecento, caratterizza da sempre l’ispirazione di Marco Manzella, validissimo artista, che, livornese di nascita, dopo un lungo soggiorno in terra lombarda, ha scelto, da oltre dieci anni, Viareggio come luogo ideale di vita e lavoro. La sua pittura, rigorosa e composta, dove niente è lasciato al caso o accade per caso, affascina per le sue indubbie qualità formali, ma anche per la non trascurabile capacità di condensare nel quadro l’essenza di un racconto, spesso appena suggerita, non completamente svelata, aperta al contributo dello spettatore. Davanti alle opere di Manzella si avverte la sensazione di un movimento narrativo cristallizzato in un silenzio quasi sacrale, come in un’ambra senza clessidre, in cui tutti gli elementi iconografici sembrano in attesa di un avvenimento imminente, quasi in attesa di una spinta corale.”, afferma il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Alberto Del Carlo.

L’esposizione resterà aperta fino al 6 gennaio 2015 a ingresso libero rispettando il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15:30-19:30; sabato e domenica 10-13, 15:30-19:30

Marco Manzella

Nato nel 1962, dopo aver frequentato il liceo artistico Marco Manzella si è diplomato in restauro nel 1985, occupandosi per anni di dipinti murali e tecniche artistiche antiche, per poi dedicarsi definitivamente alla sola pittura. Ha iniziato l'attività espositiva nel 1985, sviluppando costantemente il suo interesse per alcuni episodi della pittura toscana del Quattrocento e del Cinquecento e per l'arte figurativa del Novecento. Nel 1997 inizia ad avvicinarsi alla pittura figurativa inglese e successivamente a quella americana, soggiornando frequentemente negli Stati Uniti. Nel 1998, con il patrocinio del Comune di Brescia, partecipa al Plein-air internazionale di Mirabel, organizzato dalla città di Darmstadt (Germania), iniziando un fecondo rapporto con alcune gallerie tedesche. Da sempre attratto dalla cultura iberica, dal 2001 il suo lavoro viene riconosciuto in Spagna, con la presentazione delle sue opere in spazi istituzionali. Una parte della sua produzione è dedicata al disegno, con soggetti tratti dai suoi viaggi negli Stati Uniti, in Portogallo, in Irlanda, in Svezia e in Spagna; numerosi i temi dei paesaggi e delle spiagge della Versilia, dove da qualche anno si è trasferito. Vive e lavora tra Viareggio e Brescia. Si sono interessati alla sua arte critici, scrittori e giornalisti come Alice Barontini, Anna Caterina Bellati, Maurizio Bernardelli Curuz, Antonella Capitanio, Mauro Corradini, Pia Ferrari, Giovanna Galli, Emma Gravagnuolo, Giorgio Lagomarsino, Fausto Lorenzi, Ilaria Magni, Nicola Micieli, Domenico Montalto, Justo Navarro, Marco Palamidessi, Alessandra Redaelli, Pierantonio Tanzola, Elena Valbusa, Chiara Vivolo.

giovedì 6 novembre 2014

ELOGIO DEL DORMIENTE - Sofia Rondelli a cura di Marco Palamidessi

Una mostra da vedere... a Lucca a cura di Marco Palamidessi

 

Fondazione Banca del Monte di Lucca

ELOGIO DEL DORMIENTE

Sofia Rondelli

  a cura di Marco Palamidessi


Sabato 15 novembre 2014 ore 18.00
Piazza San Martino 7

15 novembre - 7 dicembre 2014


domenica 26 ottobre 2014

“ARTE E SOLIDARIETÀ”: GLI ARTISTI TOSCANI DONANO LE LORO OPERE ALL’ORDINE DI MALTA PER UNA MOSTRA MERCATO DI BENEFICENZA A PALAZZO CENAMI

 
 
“ARTE E SOLIDARIETÀ”: GLI ARTISTI TOSCANI DONANO LE LORO OPERE ALL’ORDINE DI MALTA PER UNA MOSTRA MERCATO DI BENEFICENZA A PALAZZO CENAMI

COMUNICATO STAMPA

Martedì 28 ottobre 2014 alle ore 18, presso gli storici locali di Palazzo Cenami nella centralissima via Roma a Lucca, avrà luogo l’inaugurazione della mostra mercato di opere d’arte donate da noti artisti toscani, organizzata a scopo di beneficenza dalla Sezione di Lucca del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), appartenente alla Delegazione di Pisa. L’esposizione, curata da Marco Palamidessi e Davide Sallustio, durerà fino al 4 novembre e sarà inserita tra gli eventi di interesse segnalati dalla famosa manifestazione di livello europeo “Lucca Comics and Games”, svolgendosi anch’essa nel medesimo periodo. Il ricavato della vendita diretta dei dipinti e delle opere grafiche verrà impiegato dall’Ordine di Malta per la realizzazione ed il sostegno di diverse opere caritatevoli in aiuto dei malati e dei bisognosi, secondo il millenario motto melitense “Tuitio fidei et obsequieum pauperum” (difesa della fede e servizio ai poveri). Scrivono i curatori Palamidessi e Sallustio: “L’Arte, da quando l’uomo l’ha creata come più alto mezzo per reinventare se stesso, ha sempre portato in grembo il seme della bellezza e del riscatto, della gloria e della redenzione, della speranza e della salvezza, della vittoria della vita sulla morte, della luce su ogni buio. Mossa dagli spiriti eletti, per sua natura capace di far sognare e di rapire, quando incontra il sentimento della solidarietà ecco che si accende il fuoco di un’emozione difficile da estinguere: l’emozione che è negli occhi di coloro che provano gratitudine verso chi tende loro una mano in situazioni di disagio o sofferenza, nobile come l'immenso bagaglio di valori che da 960 anni di storia contraddistingue notoriamente l’Ordine Cavalleresco e Ospedaliero, organizzatore e promotore di questo importantissimo evento”.
 
Partecipano gli artisti:
Gabry Angeli, Fabrizio Barsotti, Luca Battini, Ilaria Bernardi, Giampaolo Bianchi, Riccardo Chirici, Cinzia Coronese, Alexander Daniloff, Chiara Del Grande, Raffaello Di Vecchio, Silvia Forlai, Giampaolo Frizzi, Anna Garibotti, Marco Gondoli, Gudrun Burgstaller, Lilly Janet Kay, Adolfo Lorenzetti, Giovanni Lorenzetti Fusari, Michele Lovi, Giuliana Luiso, Arianna Luporini, Elio Lutri, Gianfalco Masini, Marco Messina, Stefano Montagna, Tito Mucci, Angela Palese, Elisa Pasquini, Chiara Paolicchi, Franco Pegonzi, Antonio Possenti, Pier Luigi Puccini, Benedetta Regoli, Aleandro Roncarà, Sofia Rondelli, Eleonora Rossi, Lisandro Rota, Roberto Rota, Armando Scaramucci, Fabio Sciortino, Alma Sheik, Pietro Soriani, Sibilla Stefani, Taqka Kote, Paolo Vannucchi, Elisa Zadi, Francesco Zavattari


Si ringraziano per il prezioso contributo, oltre agli Artisti donatori,  Eleonora Rossi, Elisabetta Abela Presidente di “ArteinLucca”, Francesco Caredio Amministratore Unico di “Lucca Comics and Games”, Benedetta Regoli e Taqka Kote.

La mostra mercato “Arte e Solidarietà” si svolgerà a Palazzo Cenami, in via Roma a Lucca, osservando i seguenti orari: da mercoledì 29 ottobre a martedì 4 novembre orario continuato 10.00/20.00; venerdì 31 ottobre, sabato 1 e domenica 2 novembre orario
prolungato fino alle 22.00. Ingresso libero
 

venerdì 17 ottobre 2014

Ma guarda un po' cosa ti combina la Zadi!



Della bi-personale "Le vie di Michelangelo," curata dal Palamidessi a Palazzo Medici Riccardi di Giulia Huober ed Elisa Zadi, vi ho dato notizia un paio di giorni fa (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/10/le-vie-di-michelangelo-giulia-huober-ed.html)

Ora una scoperta che mi lusinga alquanto...

Infatti, nell'opera della Zadi esposta in mostra appaiono tanti personaggi illustri, 
famosi e non...
... e al fianco di nomi come Lucien Freud, Gillo Dorfles, Alda Merini (e moltissimi altri), 
appare un Milani...

Un motivo in più per andare a vedere la mostra...
Onorato! 
Grazie Elisa




martedì 14 ottobre 2014

"Le vie di Michelangelo". Giulia Huober ed Elisa Zadi espongono a Palazzo Medici Riccardi



"Le vie di Michelangelo"
Giulia Huober ed Elisa Zadi espongono a Palazzo Medici Riccardi 

La mostra, curata da Marco Palamidessi, sarà visitabile fino al 1 novembre 2014

L’Associazione culturale Artefice presenta “Le Vie di Michelangelo”, la doppia personale delle valenti pittrici Giulia Huober ed Elisa Zadi, che in questa esposizione presentano una serie di opere inedite, che omaggiano la figura di Michelangelo per il 450° anniversario dalla sua scomparsa.

L’evento inaugurale è previsto mercoledì 15 ottobre alle ore 17, alla presenza delleautorità e dei rappresentanti istituzionali, in apertura esclusiva del Percorso Museale di Palazzo Medici Riccardi in via Cavour 3, Firenze. Curata da Marco Palamidessi, l’esposizione è un’occasione imperdibile per apprezzare le opere di due giovani artiste pittrici contemporanee, nella loro volontà di mettersi in relazione non soltanto con le opere del Genio toscano ma anche e soprattutto con la figura del grande artista nella sua umana quotidianità.

Giulia Huober propone una serie di pregevoli disegni dedicati ai Prigioni e visioni d’interno, in cui le suggestioni cromatiche dei verdeazzurri e dei bruni si diffondono atmosfericamente intorno alle presenze scultoree che emergono dalla scena dipinta, come ad esempio nell’opera “Scomposizioni”.

Elisa Zadi
rappresenta una massa di persone che si accalcano in una fila ideale e interminabile, come quella che ogni giorno si forma all’ingresso della Galleria dell’Accademia. Nel polittico “Verso Michelangelo” vediamo una folla di personaggi appartenenti al mondo dell'arte, della cultura e della politica contemporanea, che si preparano a rendere omaggio ad un vero e proprio messia dell’arte universale: analogamente, nella vicinissima Cappella dei Magi di Palazzo Medici Riccardi, Benozzo Gozzoli rappresentò i personaggi illustri della Firenze di allora.

Saranno editi due diversi cataloghi con testi critici di Marco Palamidessi e grafica di Saverio Fontini.

Le vie di Michelangelo
di Giulia Huober e Elisa Zadi è realizzata con il contributo della Regione Toscana e patrocinata dal Comune di Firenze e dalla Provincia di Firenze. Si pregia della partecipazione di: Fondazione Banca del Monte di Lucca, Geonova, Gli Otto Venti Pistoia, Museo Ugo Guidi Forte dei Marmi, Toscana Musei, eduMusei, Comitato Archivio Artistico Documentario Gierut, Monnalisa Italian Art Magazine, Thomas Harris Photographer

La mostra sarà visitabile dal 15 ottobre al 1 novembre 2014 rispettando il seguente orario: tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00, chiuso il mercoledì. Per informazioni: 055-2760340  www.palazzo-medici.it

venerdì 30 maggio 2014

Le Mura di Lucca negli scatti di Nicola Ughi



COMUNICATO STAMPA
Le Mura di Lucca negli scatti di Nicola Ughi
Inaugura il 5 giugno la mostra alla Fondazione Banca del Monte di Lucca

Le Mura di Lucca negli scatti di Nicola Ughi. Inaugura giovedì 5 giugno alle 18  nelle sale del Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) Around the Wall - Lucca on Twincamera”, la mostra fotografica di Nicola Ughi, fotoreporter toscano conosciuto per i suoi lavori nel mondo dell’equitazione e per la sua ricerca sul paesaggio e le persone che lo abitano, che in questa occasione presenterà una serie di immagini dedicate alle Mura di Lucca, ennesimo importante omaggio al loro Cinquecentenario.

Gli scatti sono stati effettuati con Twincamera®, un nuovo sistema di ripresa fotografica, da Ughi ideato e brevettato nel 2013, che si compone di due macchine sincronizzate e che consente di realizzare grandi foto panoramiche senza perdita di definizione o distorsioni dell’immagine. Definito dal fotografo anche “banco ottico digitale panoramico”, Twincamera® risulta particolarmente efficace e suggestivo quando utilizzato per riprendere in simultanea folle o azioni.

Dopo il master in fotoreportage alla Kaverdash di Milano, Ughi ha iniziato la sua avventura nel professionismo dedicandosi alla fotografia di ippodromi e cavalli, al ritratto ambientato, alla fotografia industriale, di paesaggio e di reportage. Ha pubblicato quattro libri e si è aggiudicato numerosi riconoscimenti importanti, come il terzo premio della sezione “Advertizing – Calendars” nell'International Photography Awards (2009) e il secondo premio della sezione “People - Portraits” (2013), vinto con un ritratto di Andrea Bocelli che tiene in braccio un puledrino. Nel settembre scorso ha vinto il primo premio della sezione “Memoria e litorale pisano” dell’XI Premio nazionale di narrativa e saggistica “Il delfino”, per il progetto editoriale “Tra Foce e Pineta” realizzato in occasione degli anniversari delle città di Tirrenia e Marina di Pisa (80 e 140 anni). La sua ricerca è infatti concentrata sul paesaggio e sul ritratto, come espressione narrante del territorio che va ad esplorare.

“Da anni impegnata nella promozione dell’arte contemporanea, la Fondazione Banca del Monte di Lucca ritorna nuovamente alla fotografia, confermando l’importanza che merita nella rosa delle arti visive - spiega il presidente della Fondazione BML Alberto Del Carlo. Questa mostra è un’anteprima mondiale per questa innovazione tecnologica, brevettata e già ampiamente celebrata da siti internet specializzati e riviste di settore nazionali ed internazionali. Il sistema consente di ottenere suggestive immagini di formato panoramico così da rappresentare l’oggetto, nel caso le mura urbane, da un punto di vista che si avvicina a quello dell’occhio umano: sorpresa dell’incontro felice tra abilità tecnica e afflato artistico.”

“Le Mura sono così interpretate con uno sguardo diverso non soltanto dal punto di vista dell'innovazione tecnologica: Nicola Ughi non cerca semplicemente il monumento, la sua architettura o la sua storia, ma è soprattutto alla ricerca del Tempo, della sua manifestazione concreta e mutevole attraverso l'alternarsi delle stagioni. Un tempo che dà una veste sempre nuova ad uno stesso luogo e che, dilatandosi all'infinito, si fa primo testimone della vita degli uomini e della loro emozione di stare al mondo”, è il commento del critico d’arte Marco Palamidessi, curatore della mostra.

La mostra resterà aperta fino al 29 giugno a ingresso libero rispettando il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15:30-19:30; sabato e domenica 10-13, 15:30-19:30
Per info: www.fondazionebmluccaeventi.it;  info@fondazionebmluccaeventi.it


NICOLA UGHI

Nicola Ughi scatta fotografie fin dall'infanzia, quando si dilettava a fotografare con una Kodak Instamatic tutte le Alfa Romeo che trovava per strada. Lascia che la fotografia lambisca la sua vita, durante gli studi e la laurea in Storia e durante i dieci anni spesi a lavorare in settori completamente diversi. Nel 2006 si iscrive al Master in fotoreportage alla John Kaverdash di Milano. Diventa professionista nel 2007 ed inizia a lavorare insieme ai colleghi Alessandro Fasolo Garzia e Alberto Campi ad un reportage sul famoso cavallo Varenne, pubblicato poi da Sportweek e Capital. Ha realizzato fino ad ora quattro libri fotografici: “San Rossore - Reportage da un ippodromo” edito da Pacini Editore, con Renzo Castelli, nel dicembre 2007; “TERRA di Giacomo Puccini”, sempre con Pacini Editore, per l’amministrazione provinciale di Lucca, nel 2009; “TRA FOCE E PINETA”, con Marco Malvaldi e Cristina Barsantini, edito da ETS e presentato nel novembre 2012 in occasione dei centenari di Marina di Pisa e Tirrenia (diventato poi una mostra che è stata presentata in Italia e all'estero); infine ,“Pisa nell'Anima”, con Cristina Barsantini: 23 ritratti di pisani illustri, edito da ETS nel dicembre 2013. Si specializza in questi anni sul ritratto ambientato e sul reportage “industriale”, lavorando per riviste di Custom Publishing come STREAM di Perini Navi e Benetti Magazine e con riviste come EQUESTRIO magazine. Suoi sono i ritratti dello scrittore pisano Marco Malvaldi (edito da Sellerio), pubblicati su vari quotidiani, oltre che su Class e Sette del Corriere della Sera. Ottiene varie menzioni d’onore presso l’International Photography Awards e nel 2013 un second place nella sezione “People - Portraits”, con un ritratto di Andrea Bocelli che tiene in braccio un puledrino nella sua tenuta di Lajatico. Si specializza negli anni nella fotografia equestre e collabora con importanti aziende del settore. Il 5 giugno 2013 deposita la domanda di brevetto per TWINCAMERA®, un sistema che permette, attraverso due macchine fotografiche identiche affiancate e sincronizzate, di scattare immagini panoramiche di azioni o folle. La sua prima mostra in TWINCAMERA®, curata da Marco Palamidessi, viene organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e presentata non casualmente il 5 giugno 2014.



sabato 22 marzo 2014

Paolo Baratella COMPIANTO Fondazione Banca del Monte - Lucca - a cura di Marco Palamidessi



Un evento alla memoria per i 100 anni esatti dallo scoppio del I conflitto mondiale
L’orrore della Grande Guerra nelle tele di Paolo Baratella
Dal 29 marzo la mostra dell’artista di fama internazionale alla Fondazione BML


L’orrore della Grande Guerra nelle tele di Paolo Baratella. Inaugura sabato 29 marzo nel Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) che la organizza, la personale di Paolo Baratella, artista internazionalmente noto per le sue opere dal forte impegno politico. “Compianto quattordicidiciotto - La Grande Guerra” è il titolo della mostra-evento curata da Marco Palamidessi: un vero e proprio appuntamento con la memoria a cento anni esatti dallo scoppio del primo conflitto mondiale.

La pittura e i video faranno riemergere la temperie del disastro umano che si consumò in quelle date, e soprattutto recitare attraverso le immagini un “compianto” per le vittime di un insensato e mostruoso conflitto tra popoli, messo in atto da criminali al potere in Europa. La sua attenzione si rivolgerà ai sopravvissuti “feriti nella mente”, come quel suo zio paterno, a cui la mostra sarà dedicata, che fu gravemente colpito dal “trauma da esplosioni”.

Scrive nel catalogo Marco Palamidessi; “Tutta la sua opera - refrattaria alla perentorietà di qualsiasi definitivo inquadramento - è pervasa da una saggezza primordiale, irrorata da una vena di sapere che scorre sotterranea lungo tutto il suo corpo vastissimo e vitale. La singolarità dello stile, le sconfinate dimensioni dei cicli dipinti, l'onda d'urto con cui le immagini ci raggiungono e s'infrangono sul nostro essere, ci lasciano sbigottiti, sconcertati, risucchiati nei vortici di una pittura urlante e coltissima, in continua evoluzione a partire solo e soltanto da se stessa, e che in se stessa rinviene le ragioni dell'impegno umano, etico e culturale. Un'arte seducente e terribile, forte della volontà di potenza dell'enigma. Baratella non concede rasserenamenti o conforti, né pause né momenti per tirare il fiato: adagiarsi sugli allori è impossibile, tenendoci lui non sulle spine, ma su chilometri di filo spinato”. 

Nato a Bologna nel 1935 da genitori ferraresi, Paolo Baratella inizia la sua attività espositiva nei primissimi anni Sessanta a Milano e successivamente a Bonn, Berlino, Barcellona, Basilea, Mosca, Parigi, Anversa e inoltre a Taipei, Toronto, Montreal, San Francisco, New York. Nel 1973 espone al Palais des Beaux Arts di Bruxelles e nel 1974 al Musée d’Art Modern de la Ville de Paris, mentre, nel 1976 gli viene assegnata la Borsa del Senato di Berlino D.A.A.D., che darà luogo a un lungo soggiorno berlinese e a una serie di mostre in musei d’arte moderna e in Kunst Werein: Berlino, Hannover, Francoforte, Wuppertal, Bielefeld, Karlsruhe, Stoccarda, Monaco, Zurigo.


A ingresso libero, l’esposizione resta aperta fino al 4 maggio con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15:30-19:30; sabato e domenica 10-13, 15:30-19:30. 
Per informazioni: www.fondazionebmluccaeventi.it;  info@fondazionebmluccaeventi.it; www.photoluxfestival.it

 
PAOLO BARATELLA
Paolo Baratella è nato Bologna nel 1935 da genitori ferraresi, ed è  stato ferrarese fino ai 18 anni; da allora risiede qua e là: Milano, Parigi, Berlino, Cuccaro Monferrato, Lucca… Mostre ovunque, a volte molto prestigiose, in Italia e altrove: DAAD Berlino,  Musèe d'Art Modern de la ville de Paris, Palais des beux arts di Bruxelles, Kunst Werein  Berlino, Hannover, Francoforte, Wuppertal, Bielefeld, Karlsruhe, Stoccarda, Monaco.  Gallerie d'Arte contemporanea delle città di Zurigo, Taipei, Mosca, Barcellona, Toronto, Montreal, San Francisco, New York; Palazzo dei Diamanti  Ferrara, Casa dei Carraresi Treviso, Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini Siracusa., Palazzo dell'Annunziata  Matera, Babele Arte “Second Life”, Galleria Civica Reus - Tarragona, Fondazione Mudima  Milano,  Palazzo Reale  Milano,  Palazzo Clerici  Milano,  Palazzo Sormani  Milano,  Museo Civico Teramo, I.C.C. Anversa, ecc… Ha affrescato la nuova Sacrestia della Cattedrale di Ferrara.   Rassegne:  Quadriennale Roma, Triennale Milano, Biennale Milano, Kunst und politik Karlsruhe, Salvare Venezia Biennale di Venezia,  Mit Kamera Pinsel und Spritzpistole  Recklinghausen, Partain Ergreifen Recklinghausen,  Italienische Realismus  Berlino,  Biennale di Venezia Padiglione Italia;  Musèe Bertrand  Chàteauroux,   State University  San Francisco,  GAM  Lubiana,  Cà Zenobio  Treviso,  Palazzo Te  Mantova,  Forte di Bard  Regione Valle d'Aosta, Grandi Servizi Territoriali Castelfranco Veneto. Gallerie private: Grattacielo Milano, Poll Facchetti  Parigi,  Nuova Pesa  Roma,  Studio Soldano  Milano,  Eva Poll  Berlino,  Ciak  Roma,  Schutze  Bonn,  Giulia Roma,  Vinciana Milano,  Cavallino Venezia,  Borgogna  Milano,  Marconi  Milano, Orizzonti Catania,  Soave Alessandria, Cafiso Milano, Annunciata Milano, Gallerianumero38 Lucca.    Approfondite analisi critiche sull'opera di Baratella a cura di: Antonello Negri, Marco Rosci, Marisa Vescovo, Roberto Pazzi, Enrico Crispolti, Antonio Del Guercio, Antonello Trombadori,  Giorgio Di Genova,  Vittorio Fagone, Flavio Caroli, Maria Luisa Caffarelli, Sabine Marchand, Jurge Beckerman,  Francesco Gallo, Silvia Pegoraro,  Emma Zanella, Marie Luise Siring,  Rent Schwarz,  Peter Hans Gopfert,  Lucie Schauer,  Mario De Micheli,  Georg Bussman, Rossana Bossaglia,  Marco Palamidessi,  Mario De Micheli,  Flaminio Gualdoni,   Elena Pontiggia, Jean Figueras,  Giorgio Seveso,  Giovanna Capretti,  Carlo Bassi,  Gian Pietro Testa,  Heinz Hoff, Jean Dypreau,  Pietro Zerbini,  Gerard Gassiot-Talabot,  Jean Jaques Leveque,  Denise Miege,  Joosè Llado,     Juan Figueras,  Kark Rhurberg, Luisa Somaini, Tommaso Trini,  Angela Madesani .   L’artista è presente su: Storia dell'arte presente Editori Riuniti, Arte le Garzantine, Le Muse De Agostini, Storia dell'Arte Italiana del 900 Bora, La pittura in Italia Secondo 900 Electa, Dizionario enciclopedico dell'Arte Mondadori, Enciclopedia dell'Arte Zanichelli, Pittori oggi: i 200 Mondadori e altri dizionari.