RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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lunedì 11 maggio 2015

NEW BORDERS - LEONIDA DE FILIPPI a cura di VOLKER W. FEIERABEND


01_Meg, 2015 smalto su tela, 194x136cm


Artista: LEONIDA DE FILIPPI
Titolo: NEW BORDERS
Curatore: VOLKER W. FEIERABEND
Dove: NUOVA GALLERIA MORONE, Via Nerino 3, Milano
Quando: 14 maggio | 19 giugno 2015
Inaugurazione: 14 maggio, ore 18'00
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle 19
 

La Nuova Galleria Morone presenta “New borders”, una mostra personale di Leonida De Filippi con il contributo di Meg.

 

L'esposizione si compone di opere pittoriche e di istallazioni scultoree che pervadono lo spazio dall'alto e dal basso, in un dialogo continuo.

L'intenzione è quella di ricreare una realtà trasfigurata e distorta e quindi non realistica, in cui l'artista racconta il rapporto tra l'uomo e una nuova idea di città.

Per De Filippi la pittura è misura di tutte le cose e, grazie ai media ipertecnologici da cui parte per ritornarci passando per il disegno, punta a ridare alla realtà lo spessore emozionale che essa perde una volta filtrata dai media. E se la radice comune di tutti i lavori è l’immagine stampata mediata attraverso la pittura, De Filippi, si muove contemporaneamente sia sul piano compositivo che su quello pittorico, dipingendo sulle sue tele immagini sgranate, quasi sottoposte a ingrandimenti esasperati, simili a ritagli di quotidiano che dispone su un campo neutro, asettico e astraente.

Le tematiche si innestano in lontananza su scenari di guerra in cui la sgranatura non definisce, ma mostra e denuncia gli ingranaggi della realtà per rendere gli eventi un simbolo.

I problemi politici internazionali e sociali, l’urgenza delle crisi sono al centro della sua poetica anche quando l’artista ritrae le vedute della propria città, Milano. La sua riflessione parte dall’analisi delle immagini e dall’assuefazione ad esse da parte dell’uomo contemporaneo. Oggi le metropoli occidentali sono invase da telecamere a circuito chiuso e da schermi luminosi che condizionano la nostra percezione, alterando i nostri sensi, la nostra capacità di guardare veramente. È come se fossimo sempre davanti allo schermo della tv o del pc.

Gli elementi scultorei vivono su questa linea di confine (New Borders) in cui si mescola la realtà urbana occidentale e quella drammatica degli scenari di guerra.

In questo scenario si inserisce la collaborazione con Meg, da vent’anni protagonista della scena musicale indipendente italiana, prima come voce femminile dei 99 Posse, da oltre un decennio cantante solista e cantautrice con tre album all’attivo, dall’ultimo dei quali - “Imperfezione” uscito il 21 aprile - sono tratti i brani che sonorizzano l’esposizione.

La contaminazione tra il progetto di Leonida De Filippi e Meg nasce da una comune sensibilità nel percepire la realtà, che va ad approfondire gli aspetti della società contemporanea, mettendo in evidenza gli aspetti meno tangibili.

Leonida De Filippi è nato a Milano nel 1969. Vive e lavora a Milano e in Africa. Dal 2000 a oggi ha partecipato, tra le altre, alle mostre Sui Generis al PAC di Milano; Pentathlon – Nuova palestra artistica milanese al Museo della Permanente di Milano; Italian Factory – La nuova scena artistica italiana; Extra 50, Biennale di Venezia, La Promotrice, Torino; Anteprima – XIV Quadriennale di Roma La Promotrice, Torino; Auguri ad Arte, Mart di Rovereto; Premio Agenore Fabbri organizzata dalla Fondazione VAF – Stiftung di Francoforte presso il Museo della Permanente di Milano, la Stadtgalerie di Kiel e la Künstlerhaus di Graz. Del 2010 la mostra History al Forte Strino di Trento del 2012 la mostra personale presso lo ZKM, Zentrum fur Kunst und Medientechnologie di Karlsruhe.

Nel 2008 fonda con la propria compagna l’associazione umanitaria no profit The Sense of Art.

sabato 11 aprile 2015

Della mostra di Armando Orfeo -"Wonderful World" un salto negli iper-mondi -

Della mostra di Armando Orfeo -"Wonderful World" un salto negli iper-mondi - a Grosseto, curata da Filippo Lotti e dallo scrivente vi ho già dato più volte notizia

Ora le prime immagini dell'inaugurazione...
















Pier Toffoletti a Gualdo Tadino per "SPIRITUALITA' OGGI, LUNGO LE VIE FRANCESCANE"

Della partecipazione dell'amico Pier Toffoletti a questa importante collettiva, "SPIRITUALITA' OGGI, LUNGO LE VIE FRANCESCANE" a cura di Giammarco Puntelli, vi ho già dato comunicazione in un intervento precedente (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/04/spiritualita-oggi-lungo-le-vie.html). Ieri l'inaugurazione ed ora alcuni scatti " rubati"

Pier Toffoletti a Gualdo Tadino


Il catalogo


venerdì 10 aprile 2015

Ieri a Certaldo...



Ieri a Certaldo si è svolta la Cerimonia di donazione, da parte dell'artista Roberto Braida, di un proprio dipinto alla città, come gesto di ringraziamento per aver ospitato nelle mura di Palazzo Pretorio la propria mostra personale intitolata “AQUA - Alle sorgenti della memoria” e accolta all'interno del progetto #4elemets1palace


Il Sindaco Giacomo Cucini intervistato da Fabrizio Borghini per Toscana TV

L'Assessore all Cultura del Comune di Certaldo, Francesca Pinochi, Roberto Milani, co-curatore della Mostra, Il Sindaco di Certaldo, l'artista Roberto Braida e Filippo Lotti, co-curatore della mostra

Il Sindaco, l'Artista  e Roberto Milani, durante la Cerimonia

Il “Tramonto” di Roberto Braida in dono “a tutti i certaldesi"

Due pullman di studenti da La Spezia per assistere alla cerimonia

Cucini: “Con questo progetto abbiamo rilanciato Palazzo Pretorio”


comunicato stampa



CERTALDO (FI) – Come annunciato nei giorni scorsi, l’artista Roberto Braida ha donato ieri, giovedì 9 aprile, al Comune di Certaldo, una sua opera. L'opera donata è “Tramonto” (tecnica mista su tela, 90x90 cm), e racchiude al suo interno due arti diverse: l'arte pittorica e l'arte poetica, poichè nel quadro è inserita una carta antica con una poesia inedita, scritta dallo stesso Braida. La casa d'arte San Lorenzo ha poi donato, alla biblioteca comunale di Certaldo, una copia di tutti i diversi cataloghi che raccolgono le opere di Roberto Braida.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Giacomo Cucini, l’assessore alla cultura Francesca Pinochi, i curatori della mostra Filippo Lotti e Roberto Milani, e quasi 90 studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Liceo di scienze applicate “G. Capellini - N. Sauro” di La Spezia, Istituto nel quale insegna lo stesso Braida. Durante la giornata, gli studenti hanno visitato tutto il percorso museale e la mostra di Roberto Braida “AQUA, alle sorgenti della memoria”.

“Sono molto onorato – ha detto Braida nel suo intervento – di essere in questo luogo che mi ha ospitato per oltre un mese e che reputo di grande prestigio, nazionale e internazionale. La mia mostra ha fatto da apripista all'esposizione #4elements1palace e spero di esserne stato all'altezza. Ho voluto donare una mia opera al Comune di Certaldo come ringraziamento per avermi ospitato e come testimonianza del mio passaggio su questo territorio. Il quadro che ho scelto contiene una poesia perché, come dico sempre ai miei studenti, il pensiero deve essere fermato dalla scrittura e se l'artista lo colora, spera così di far conoscere un mondo più bello.”

“Ringrazio a nome di tutto il Comune di Certaldo Roberto Braida per questo dono che ricevo in qualità di sindaco pro tempore – ha detto il sindaco Giacomo Cucini – il che vuol dire che il dono viene fatto a tutta la popolazione. Ringrazio anche tutti voi studenti per essere qui, per visitare la mostra e completare la vostra formazione culturale con la visita del borgo medievale, la vostra presenza conferma la vocazione turistica e culturale educativa dei nostri musei. Con la mostra di Braida abbiamo riaperto Palazzo Pretorio al termine di lunghi lavori di restauro, una sfida vinta come è risultato dal successo di presenze registrato. Amministrare un Comune con una forte vocazione turistica e culturale come Certaldo rappresenta ogni anno per noi è una nuova sfida: il 2015 è l'anno di Expo e la mostra di Braida con tutto il percorso espositivo #4elements1palace ha ottenuto il patrocinio nazionale di Expo Milano 2015, ci auguriamo che questo successo possa accompagnare tutta la stagione espositiva e turistica”.



vedi anche

giovedì 9 aprile 2015

"SPIRITUALITA' OGGI, LUNGO LE VIE FRANCESCANE"

"SPIRITUALITA' OGGI, LUNGO LE VIE FRANCESCANE" 
a cura di Giammarco Puntelli
Si inaugura domani a Gualdo Tadino, nel Museo Rocca Flea (http://www.roccaflea.com/), questa collettiva che vede fra gli altri protagonisti anche l'amico Pier Toffoletti... se siete da quelle parti...



mercoledì 8 aprile 2015

"Di bocca in bocca" pesonale di Giovanni Maranghi a Berlino



Continua lo straordinario percorso internazionale di Giovanni Maranghi... dopo gli States, la Francia, la Svezia, la Cina e poi ancora Firenze, Stoccarda e tanti altri luoghi, arriva a Berlino, alla De Freo dal 10 al 30 aprile... se siete da quelle parti...

"Di bocca in bocca"
pesonale di Giovanni Maranghi
10 - 30 aprile 2015
De Freo Gallery
Berlino, Auguststrasse

martedì 7 aprile 2015

Giorgio De Chirico, I Bagni misteriosi, di nuovo visibili...



La fontana progettata da Giorgio De Chirico, I Bagni misteriosi (http://it.wikipedia.org/wiki/I_bagni_misteriosi), inaugurata nel 1973 nei giardini di Palazzo dell'Arte a Milano, in occasione della quindicesima edizione della Triennale milanese, è tornata agli "antichi" splendori. 
Il cantiere, durato 4 mesi, periodo in cui l'opera non è stata visibile al pubblico, è stato allestito per ridipingere, con colori acrilici sgargianti e vivaci, così com'era stato voluto dall'artista. Il costo dell'operazione ammonta a circa 100mila euro, con l'importante contributo della Mapei (http://www.mapei.com/IT-IT/) che ha fornito gratis tutti i materiali. Finiti gli interventi di restauro, nella fontana è stata anche rimessa l'acqua, che mancava oramai da anni.

Una piccola anteprima in attesa del comunicato...: RALUCA ANDREEA HARTEA a Nervi


 

RALUCA ANDREEA HARTEA
La natura umana···
a cura di Fortunato D'Amico
dal 12 aprile al 28 giugno 2015
Musei di Nervi – Galleria d’Arte Moderna
http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique16

sabato 4 aprile 2015

Claudio Cionini "Oltre i deserti: le città visibili" a cura di Riccardo Ferrucci

Solo ieri vi ho fornito l'anteprima (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/04/anteprima-oltre-i-deserti-le-citta.html)... Ora il comunicato ufficiale...



"Oltre i deserti: le città visibili"
a cura di Riccardo Ferrucci
allestimento Arch. Luca Masi

Palazzo Panichi
Via Marzocco / ang. Piazza del Duomo
Pietrasanta

Inaugurazione sabato 11 Aprile 2015 ore 18
fino al 3 maggio 2015
orari: da martedì a domenica 10-12.30 / 16-19.30


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Claudio Cionini | Oltre i deserti: le città visibili
11 aprile • 3 maggio 2015
Palazzo Panichi | Pietrasanta (LU)

Pietrasanta (LU), 31 marzo 2015 _Le grandi città, metropoli europee o internazionali, sono al centro dell'originale ricerca pittorica del giovane artista toscano Claudio Cionini. Da sabato 11 aprile, nei suggestivi spazi di Palazzo Panichi, presenta “Oltre i deserti: le città visibili”, la sua più recente produzione, anni 2013-15. La mostra, curata da Riccardo Ferrucci, con l’allestimento dell’arch. Luca Masi, è promossa dal Comune di Pietrasanta ed organizzata dalla Bottega Artigiana Franco Ristori. Raccoglie circa sessanta dipinti dedicati alle grandi metropoli, le più ritratte sono New York e Parigi, poi compaiono le immagini di altre città: Londra, Madrid, Barcellona, Bonn, Tokyo, Bangkok, Buenos Aires, Seattle, Chicago. Un giro del mondo pennellata dopo pennellata.
Nella pittura, Cionini cerca una sua strada verso la leggerezza, togliendo peso alle strutture formali, riducendo i toni cromatici, cercando l'essenzialità. È una strada verso la lievità ed il sogno, costruendo un personale viaggio che recupera il senso del tempo e della storia aprendosi ad un’assoluta modernità. La sua arte ha la dimensione evocativa della musica, i tempi e i ritmi sospesi di un canto, di un suono che nasce e muore dalle cose, modificando continuamente gesti e segni.
L’artista propone opere che si ripetono,inseguendosi e richiamandosi, con sottili e significative variazioni cromatiche e segniche, quasi ad evocare una dimensione enigmatica dell’arte: tutto si riproduce e si ripete, ma tutto contemporaneamente cambia e muta ogni volta. Le immagini metafisiche, quasi in assenza di peso, delle acciaierie di Piombino, di New York, Londra, Madrid, Melbourne, diventano una sorta di viaggio interiore in luoghi dell’anima, in spazi vuoti di presenze umane, ma carichi di significati simbolici ed emotivi: un canto interiore che trova nelle strade, nei grattacieli, nelle luci notturne una sorta di moderno cantico della civiltà.
E’ un sogno ad occhi aperti quello in cui ci invita ad entrare Cionini, consapevole che l’arte e la poesia riescono a penetrare nel segreto delle cose, a svelare oscure verità, a penetrare dove l’ombra s’addensa.
Catalogo in mostra.
Brevi cenni biografici |
Claudio Cionini è nato nel 1978. Si iscrive nel 1992 al Liceo Artistico di Grosseto, dove riceve i primi fondamentali insegnamenti sul disegno e sulla pittura dal Professore Daniele Govi. Successivamente, frequenta la scuola di pittura del Professore Adriano Bimbi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Qui ha inizio nel 2000 la sua attività espositiva. Del 2008 è la sua prima importante mostra personale dal titolo “Luoghi dell’assenza”, svoltasi presso la Sala Costantini del Museo Archeologico di Fiesole. Nel mese di Novembre 2009, a venti anni dalla caduta del Muro di Berlino, si inaugura a Firenze, presso la sede del Consiglio Regionale della Toscana, la sua mostra personale “L’ombra del Muro”.
Nel 2010 la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo ospita la sua personale “Scorci di verità”. Nel 2011, nelle prestigiose sale del Museo Piaggio di Pontedera, si svolge la personale dedicata in parte al paesaggio industriale piombinese e in parte alle metropoli mondiali intitolata “RUST! Fabbrica-Memoria-Città”. A Roma, nel 2013, si è svolta la personale intitolata “Istanti. Under the skin of images” presso la Galleria Angelica. In seguito a questa esposizione uno dei quadri dedicati alla Capitale è stato donato al Senato della Repubblica Italiana. La personale più recente si è svolta nel 2014 nelle suggestive sale della Fornace Pasquinucci a Capraia Fiorentina, intitolata “Blues della grande città”. Attualmente vive e lavora a Piombino e si presenta come uno degli artisti di assoluto rilievo nella scena dell’arte italiana contemporanea.

TITOLO:                                  Oltre i deserti: le città visibili
INAUGURAZIONE:                  sabato 11 aprile, ore 18
LUOGO:                                 Palazzo Panichi, via Marzocco/ang. Piazza del Duomo, Pietrasanta
DATE:                                     11 aprile – 3 maggio 2015
ORARIO:                                da martedì a domenica 10-12.30 e 16-19,30

INGRESSO LIBERO


Ufficio stampa Comune di Pietrasanta: Alessia Lupoli T. +390584 795226  Cell. +39333 3103081
mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it www.comune.pietrasanta.lu.it



venerdì 3 aprile 2015

Davide Puma a Milano

Il grande artista e amico Davide Puma in mostra a Milano...



Davide Puma
La disciplina della Terra

Inaugurazione 16 aprile 2015 | ore 18.30
Dal 16 aprile all'8 maggio 2015
Spazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa 91

Nel suo lavoro Davide Puma tratta il rapporto dell’uomo con la natura, con il cosmo e con se stesso. Dice Davide: “intravedo nella ricongiunzione al tessuto primario l’unica via possibile per la salvezza non solo dell’umanità ma del pianeta intero”.
L’arte è sempre stata al servizio del genere umano e ha da sempre il compito di portare poesia e bellezza come elementi rigeneranti per dare speranza.
Con l’avvento di internet l’arte è praticamente ovunque. Come uno specchio del nostro presente consegna una chiave di lettura dello stato di salute della nostra società.
Ma l’arte oggi ha anche il compito di scioccare. Il pianeta è ferito e la ferita è una bocca che parla, in cerca di ascolto contro l’indifferenza e il disagio.

PAINTING AS A MINDFIELD Paolo De Biasi, Annalisa Fulvi, Dario Maglionico, Valerio Melchiotti. A cura di Ivan Quaroni

Si è inaugurata lo scorso 2 aprile, ma prosegue fino al prossimo 5 maggio, la collettiva inaugurata da Area/B (Via Marco D'Oggiono 10 - Milano) e curata da Ivan Quaroni, che vede come protagonisti, oltre a Paolo De Biasi e Dario Maglionico, anche i validissimi Annalisa Fulvi e Valerio Melchiotti 




PAINTING AS A MINDFIELD 
Paolo De Biasi, Annalisa Fulvi, Dario Maglionico, Valerio Melchiotti. 
A cura di IVAN QUARONI


Painting as a mindfield, come spiega Ivan Quaroni: ”la pittura come campo mentale, per rimarcare che non si tratta più solo di rappresentare la realtà, ma il campo morfico della mente, cioè quella commistione di forme, immagini, concetti che non dipendono più unicamente dalle informazioni sensoriali, ma includono, invece, anche istanze psichiche, stratificazioni mnemoniche, intuizioni”. Il campo mentale è quell’ambito che supera l’istanza individuale, per confluire attraverso una serie di interazioni sociali nella dimensione della memoria collettiva, che contribuisce ad arricchire e da cui allo stesso tempo ricava spunti e intuizioni. E’ anche il non-luogo in cui nascono le forme delle opere di molti artisti, non per forza legate alla realtà come la intendiamo strettamente, ma una zona a metà strada, in qualche luogo tra le forme reali e non.In Painting as a mindfield, la pittura diventa quindi territorio di rappresentazioni incongrue, scissioni tra significante e significato, forzature di luoghi, tempo e spazio impresse sulla tela.
Attraverso le opere esposte, Paolo De Biasi ci fa capire di intendere la pittura come “ricerca di senso”, in cui la nascita di figure, colori e immagini, si ritrovano riunite da un senso grazie a strumenti quali metafora, analogia e sineddoche. Si tratta di scene in cui i personaggi, che sembrano occupare uno spazio casuale, in realtà lasciano allo spettatore il compito di trovare un significato valido. La ricerca dell’artista spazia nel presente, inteso come luogo della contemporaneità, in cui le facilitazioni tecnologiche rendono sempre più possibile la rappresentazione della soggettività di ognuno di noi. La scelta dei soggetti delle opere di De Biasi nasce quindi dall’incursione continua di informazioni a cui tutti noi siamo sottoposti quotidianamente: l’attimo di condivisione o interpretazione dell’opera diviene quindi il senso dell’opera stessa.
Anche le opere di Annalisa Fulvi nascono dall’accostamento, solo apparentemente casuale, di elementi estranei tra loro; l’artista si basa sullo studio dell’ambiente e del territorio, sia naturale che artificiale, attraversati da cambiamenti sempre più repentini. Si tratta di un lavoro di accostamento di immagini e di forme suggerite dal paesaggio circostante, rappresentato in doppia veste: realtà e spazio virtuale, entrambi in continuo mutamento.
A zone di puro colore e armonia naturale si mescolano elementi quali tralicci, impalcature, percorsi, che restano sospesi nello spazio e creano una sensazione di estraneità e di disequilibrio delle forme, che ci inducono a indagare il nostro tempo, con le sue novità e contraddizioni.
Dario Maglionico punta dritto all’obiettivo di captare l’intimità e la verità dell’individuo. Attraverso l’indagine delle dimensioni spazio-temporali, egli vuole imprimere sulla tela, una momentanea evasione dalla realtà, o perlomeno dal concetto arbitrario che le viene attribuito dal senso comune. In Painting as a Mindfield, Maglionico presenta la serie Reificazioni in cui , nel tentativo di fermare lo scorrere del tempo e indagare i diversi spazi della nostra esistenza , ritrae soggetti in contesti domestici, che seppur indaffarati in gesti abitudinari, compiono una ricerca verso il senso più profondo di loro stessi. Le sue opere sono costellate da figure ripetute più volte, ritratte in sequenze che rilasciano frammenti di vita nello scorrere temporale.
Si concentra sul racconto per immagini Valerio Melchiotti , i cui lavori non descrivono, ma raccontano, arrivando a suggerire una storia, un prima e un dopo il momento ripreso, come graffianti corti cinematografici. Sono piccoli teatrini, spesso assurdi e privi di logica, il cui tema principale è il ritratto, necessari per reinterpretare il passato, per avvicinarsi alla propria intimità e indagare il proprio mondo interiore. Universo che Melchiotti riprende attraverso racconti e miti dell’infanzia; quindi citazioni di fumetti, come Zagor e la contaminazione dei generi, di immagini, come le fotografie degli anni Cinquanta, dei racconti di fantascienza e oggetti e giochi in scatola e molto altro ancora.

KOKESHI di Remo Lorenzetti a Massa



Si inaugura domani, sabato 4 aprile, la mostra personale KOKESHI, dell'amico, nonchè raffinato artista, Remo Lorenzetti.
A Massa, presso la Libreria La Galleria in Via Antonio Pacinotti, 26

martedì 31 marzo 2015

“I flood myself with light of the immense” Christian Balzano e Lolli e Memmoli



I lampadari più noti della collezione Lolli e Memmoli dialogano con i lavori dell’artista Christian Balzano, in un percorso tra arte e design.

Lo showroom Lolli e Memmoli di Milano ospita dall’8 aprile al 30 ottobre 2015 l’esposizione “I flood myself with light of the immense” di Christian Balzano.

L'artista ha creato per l’occasione alcune opere di grande formato che interpretano, attraverso il suo linguaggio artistico e i suoi elementi, le lampade di Lolli e Memmoli.

Lolli e Memmoli
Il marchio Lolli e Memmoli, fondato a Milano nel 1993 dagli architetti Ivan Lolli e Mario Memmoli, è noto in tutto il mondo per la produzione di lampade in cristallo colorato, realizzate a mano, il cui design contemporaneo combina armoniosamente asimmetria, rigore geometrico e decostruttivismo. I due architetti milanesi hanno traghettato una tipologia di illuminazione, quella del lampadario in cristallo di Boemia, dal passato al presente, cambiandone completamente la sostanza senza però mai abbandonarne la bellezza senza tempo.

Christian Balzano
Christian Balzano nasce a Livorno, dove vive e lavora. Nel 2008 realizza una mostra-evento a Milano e partecipa ad OPEN XI a Venezia Lido. Nel 2009 è impegnato con un’esposizione itinerante in cinque musei argentini, e con la mostra “Milanogallerie”, alla Triennale di Milano. Nel 2010 in occasione di Art Basel, griffa per la Fiat la fiancata di una 500. Nel 2011 partecipa al progetto “Thai-Italy Art and Cultural Exchange” a Bangkok. A luglio viene invitato alla 54ª Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia, Regione Toscana, Museo Pecci. A settembre è invitato alla 4ª Edizione della Biennale di Arte Contemporanea di Mosca. Nel maggio 2012 su invito dell’Istituto Italiano di Cultura realizza una personale presso l’Ambasciata Italiana di Washington DC. Nel 2013 è presente in una collettiva a New York. A giugno dello stesso anno viene invitato nel Padiglione del Costarica in concomitanza con la 55 ª Biennale di Venezia. A luglio vince il 64° Premio Michetti e a settembre prende parte alla collettiva “Tabula Rasa” presso il Museo del Paesaggio a Torre di Mosto, Venezia. Ad ottobre viene invitato dallo Youngeun Museum of Contemporary Art di Gwangju, Corea, per una residenza d’artista di un mese con mostra finale. 

FABIO PIETRANTONIO “SAPIENZA UNIVERSALE”



FABIO PIETRANTONIO
“SAPIENZA UNIVERSALE”
a cura di Stefano Sbarbaro e Paolo Bolpagni
Dal 27 Marzo al 4 Aprile 2015
SPAZIO MAIMERI
MILANO

Comunicato Stampa
“SAPIENZA UNIVERSALE”
a cura di Stefano Sbarbaro e Paolo Bolpagni
“L’arte di Pietrantonio si pone agli antipodi da ogni intellettualismo. Non è magia, né
inclinazione esoterica, ma semplicemente capacità di esprimere un linguaggio
immediato, diretto, leggibile e interpretabile con sufficiente chiarezza al di là di ogni
concettualizzazione…
I cardinali piccoli fazzoletti di seta, sollevati al centro come per creare coni irregolari,
fissati in alto da uno spago annodato che, isolando il lembo superiore, creano una
specie di piccola capocchietta rispetto alla parte sottostante della stoffa, conferiscono al
risultato formale di questa elementare azione, un vago carattere antropomorfo: una
testolina sopra, come quella di certi manichini di De Chirico e, più in basso, il definirsi di
un curioso personaggio dal corpo ricoperto di un’ampia veste, di un grande mantello
che potrebbe ricordare a certi un ferraiolocardinalizio gonfiato da vento”.
Pietrantonio poi, dispone e incolla i suoi fantomatici esseri sulla tela, li ricopre di resina
per fissarli al supporto e li dipinge ad acrilico con lo stesso colore del fondo.
Gianni Maimeri, Presidente della Fondazione Mammeri, caro amico e estimatore di
Fabio Pietrantonio afferma “conosco Fabio e il suo percorso artistico da moltissimi anni e
ho spesso immaginato una mostra che ne descrivesse la sua evoluzione. Durante una
delle ultime visite nel suo Atelier, sono stato colpito dalla leggerezza e dalla poesia dei
suoi lavori. Quei fazzoletti in cui ho subito visto piccole figure che danzano come
dervisci in un vortice su una superficie monocroma, mi hanno riportato alla mente
l’immagine di me, Fabio e altri amici mentre, poco più che adolescenti, giocavamo nella
spiaggia della nostra Sardegna. Questa sensazione si è rapidamente trasformata in un
urgente volontà di realizzare questo progetto di cui sono molto orgoglioso”.
“…Sapienza Universale essenzialità e cammino di speranza che giunge da un altro
tempo e da altre forme di coscienza”.

Armando Orfeo - "Wonderful World" un salto negli iper-mondi -





"Wonderful World"

un salto negli iper-mondi



dipinti di Armando Orfeo





Genere: mostra personale di pittura

Artista: Armando Orfeo

Titolo: "Wonderful World - un salto negli iper-mondi”

A cura di: Filippo Lotti e Roberto Milani

Inaugurazione: sabato 11 aprile 2015, ore 17.30 (ingresso libero)

Luogo: Chiesa dei Bigi, piazza Baccarini (Centro storico), Grosseto

Periodo: 12 - 26 aprile 2015

Orario: tutti i giorni 16.30-19.30 (chiusura lunedì)

Organizzazione e Allestimento: Casa d'Arte San Lorenzo

In collaborazione con: C.R.A. - Centro Raccolta Arte

Patrocini: Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Grosseto, Fondazione Grosseto Cultura, CEDAV

Media partner: Radio Bruno Toscana

Ufficio stampa: FuoriLuogo – servizi per l’Arte

Info: Casa d’Arte San Lorenzo  0571 43595, galleria@arte-sanlorenzo.it, www.arte-sanlorenzo.it

Catalogo in mostra con testi di Mauro Papa, Roberto Milani e Filippo Lotti, edito per Bandecchi & Vivaldi



GROSSETO. Si inaugura sabato 11 aprile 2015 alle ore 17.30 nella Chiesa dei Bigi (piazza Baccarini, Grosseto), la mostra di pittura di Armando Orfeo dal titolo "Wonderful World, un salto negli iper-mondi”.

Il titolo prende spunto dall’omonima opera pittorica con cui l'artista grossetano ha vinto il primo premio "Città Visibile 2014" sezione opere prime; premio che prevedeva la realizzazione di una mostra personale. L'artista ha così sviluppato, a partire dall'opera vincitrice, una serie di lavori appositamente realizzati per questo suggestivo spazio.

Tredici opere in esposizione, a testimonianza dell’ultimo ciclo pittorico dell’artista: “Tre quadri di grande formato – dice Orfeo - saranno inseriti nei tre altari della chiesa come a formare un unico trittico sulla contrapposizione fra la terra di Maremma e la modernità. Altre dieci tele verranno esposte ai lati della navata”.

L’esposizione organizzata da Casa d’Arte San Lorenzo, patrocinata dal Comune di Grosseto, Regione Toscana, Provincia di Grosseto e realizzata in collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura, Cedav, FuoriLuogo–servizi per l’Arte e con il C.R.A.- Centro Raccolta Arte, è curata da Filippo Lotti e Roberto Milani, curatori anche del catalogo con il testo di Mauro Papa, direttore di Cedav e curatore di Città Visibile.

Orfeo continua il suo onirico reportage sulle contraddizioni della vita e dell’uomo, i suoi miti e le sue problematiche, le sue debolezze e le sue, sempre più “artificiali” certezze. Con la pittura, fortemente legata alla contemporaneità, l’artista coglie l’ironia insita nelle situazioni con visioni apocalittiche e irreali dove l’unica via di scampo è la Patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie.

“Orfeo – scrive Milani - ci trasporta in un mondo che solo all’apparenza può sembrare onirico.

Fervente sostenitore ed audace divulgatore della Patafisica, mette in luce e sottolinea l’esistenza di un mondo parallelo, frequentato da quei personaggi antropomorfi che popolano i suoi dipinti sempre in bilico sulle decisioni da prendere. Un mondo del tutto astratto, quasi spirituale”.

“La pittura onirica di Armando Orfeo – scrive Lotti - è contrappuntata da segni e simboli all’interno dei quali è chiamato a districarsi l’osservatore coinvolto in un percorso labirintico di grande impatto visivo ed emozionale.

A guidarci è un autobiografico omino vestito di rosso che, nel segno dell’incomunicabilità, tenta di evadere da città metropolitane costituite da infinite torri di Babele all’interno delle quali è carcerato. Un’evasione per ritrovare il suo mare di Maremma, i pini mediterranei, i cipressi e le colline toscane umanizzate del lavoro secolare dei suoi conterranei”.



La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 26 aprile con il seguente orario: tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30. Chiuso il lunedì.

Per info: Casa d’Arte San Lorenzo 0571 43595, galleria@arte-sanlorenzo.it.

mercoledì 11 marzo 2015

MARCELLO SCARSELLI “suggestioni”

In attesa della grande mostra di Certaldo, l'ottimo Scarselli "scalda" i motori... anzi i penneli!!!


CARISMI per l'Arte

presenta

MARCELLO SCARSELLI
“suggestioni”

inaugurazione venerdì 13 marzo 2015 ore 17.30

filiale di via vittorio veneto 5 LUCCA

la mostra sarà visitabile fino al 30 aprile 2015
dal lunedì al venerdì 9.00 – 13.00 / 14.45 – 17.30

in collaborazione con
Casa d'Arte San Lorenzo

Cassa di Risparmio di San Miniato
info: Marketing Carismi – 0571 404212 – marketing@carismi.it – www.carismi.it

giovedì 19 febbraio 2015

ROBERTO CODA ZABETTA FILM# 00 – 56 alla Fondazione Mudima - Milano

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ROBERTO CODA ZABETTA
FILM# 00 – 56
Con testo critico di Ilaria Bonacossa

11 marzo – 8 aprile 2015
Inaugura martedì 10 marzo, ore 18

Fondazione Mudima presenta, dall’11 marzo all’8 aprile 2015, negli spazi di via Tadino a Milano, la mostra personale di Roberto Coda Zabetta FILM# 00-56: venti tele inedite di grande formato che costituiscono l’anteprima di un progetto più ampio composto da cinquantasei lavori.

Il titolo dell’esposizione, FILM# 00-56, introduce alla nuova ricerca artistica di Coda Zabetta: una pittura che, oltre a non essere più figurativa, procede per stratificazioni sottili di materia, impalpabili pellicole, film appunto, di colore. Una materia non più densa, ma fluida e trasparente.
Ma anche “film” inteso come sequenza di 56 frame che raccontano la storia del cambiamento di un linguaggio.

Le opere in mostra contengono forme, luci, ombre e colori della natura che si condensano in un flusso atemporale e non figurativo di infinite informazioni. L’occhio scorre veloce, seguendo movimenti orizzontali, concentrici, verticali, emerge in superficie e velocemente si immerge in profondità. La visione è immediata, ma innesca un lento flusso di riconoscimento, di scoperta del processo pittorico, dei riferimenti, delle citazioni, delle fonti. Si produce un inconscio corto circuito: immagini mentali che non svelano, ma ri-velano (velano nuovamente), nel senso che mostrano e insieme nascondono quell’invisibile cui l’immagine rimanda. La ricerca di ciò che è ‘irrappresentabile’ dell’altro del mondo, un movimento verso l’alto o il basso legato alla necessità di trascendere le condizioni emotive dell’esperienza.

Nelle parole di Ilaria Bonacossa, autrice del testo in catalogo: "I nuovi lavori di Roberto Coda Zabetta sembrano giocare con i limiti dell'astrazione contemporanea attraverso un rapporto tattile e viscerale con i materiali pittorici classici che vengono 'forzati' in futuristiche trame. Queste grandi tele evocano sintetiche immagini digitali della nanotecnologia così come spazi siderali a milioni di anni luce da noi che nelle loro trasparenze sembrano omaggiare una tradizione nipponica millenaria di opere a china e acquarello su carta".

Per Roberto Coda Zabetta la pittura astratta è uno stato della mente che contiene forti limitazioni e infinite libertà: l’astrazione è, insieme, il luogo intimo dove si dimentica la ‘mente’, si scava negli strati del vissuto, degli insegnamenti, dei riferimenti, dove l’accumulazione dell’informazione si libera nel movimento dell’animo, nella visione, nella somma dei contrari e di tutto ciò che si sottrae alla compiutezza della percezione e della temporalità. E, contestualmente, è il luogo dove agire con infinita libertà riguardo a quei riferimenti, sapendo che, ciascun gesto è denso di riferimenti storici, ma che può essere usato, consapevolmente, al di fuori di ogni classificazione cronologica.

Corredano la mostra un catalogo, edito da Allemandi & Co., con testo critico e intervista all’artista a cura di Ilaria Bonacossa, e un video biografico, diretto da Jansen & Rodriguez e ArtAtWork, visibile sul nuovo sito www.robertocodazabetta.com.

Coordinate 

Titolo
 Roberto Coda Zabetta. FILM# 00-56
Con testo critico di
Ilaria Bonacossa
Date
11 marzo – 8 aprile 2015
Inaugura
martedì 10 marzo, ore 18
Sede
Fondazione Mudima, Via Tadino 26 – 20124 Milano
Orari
 lunedì - venerdì ore 11-13 / 15- 19.30. Sabato e domenica chiuso.
Ingresso
libero
Catalogo
 edito da Allemandi, con testo e intervista all’artista a cura di Ilaria Bonacossa
Progetto grafico
Katrin Schmitt-Tegge, Berlino
Video
prodotto da Black Mamba e diretto da Jansen & Rodriguez e ArtAtwork
Project Manager
 Cristina Merla cristinamerla@monaco.mc

Info al pubblico
Fondazione Mudima | t. 02.29409633 | info@mudima.net

Ufficio Stampa
NORA comunicazione - Eleonora Caracciolo di Torchiarolo
Via Roggia Scagna 10, Milano