RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 29 gennaio 2014

GIUSEPPE PANZA DI BIUMO Dialoghi americani Dal 2 febbraio al 4 maggio 2014 Ca’ Pesaro, Galleria Internzionale d’Arte Moderna



GIUSEPPE PANZA DI BIUMO
Dialoghi americani
Dal 2 febbraio al 4 maggio 2014
Ca’ Pesaro, Galleria Internzionale d’Arte Moderna 

“Quello che posso dire è che la mia ricerca va oltre i limiti di quello che si vede: tende a qualcosa che non riesco mai veramente a raggiungere, ma che ho la sensazione coincida con la pienezza della vita. Il sentore che tutto derivi da questa cosaincomprensibile…è una ricerca personale. Ho la sensazione che anche chi crea sia alla ricerca del superamento di qualcosa, che egli diventi lo strumento di una forza, di un soffio, di un’energia di cui solo raramente siamo consapevoli”.Giuseppe Panza di Biumo, conversazioni con Philippe Ungar

La mostra vuole rendere omaggio a uno dei più importanti protagonisti del collezionismo internazionale del XX secolo, Giuseppe Panza di Biumo, uomo la cui passione e intuito nell’arte contemporanea hanno permesso di creare una delle più interessanti raccolte d’arte dei maestri della pittura americana del secondo dopoguerra.
L’esposizione propone una selezione di capolavori raccolti fin dai primi anni della sua attività di collezionista, dall’espressionismo astratto alla pop art, dalla minimal all’arte concettuale, per arrivare alla “terza collezione”costruita dagli anni Ottanta in poi. Una quarantina di lavori di 27 artisti arriveranno a Venezia in prestito dai musei Guggenheim di New York e MOCA di Los Angeles, le due istituzioni americane che conservano i nuclei più importanti della collezione Panza di Biumo, insieme a un gruppo di significativi lavori provenienti dalla collezione privata della famiglia, oggi gestita dalla moglie Rosa Giovanna Panza e dai figli.

Si tratta di un’occasione unica per il pubblico di vedere, esposta per la prima volta in Italia, la parte più nota della straordinaria collezione che Giuseppe Panza di Biumo, con capolavori di Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Franz Kline, Donald Judd, Mark Rothko, Dan Flavin, Hanne Darboven, Jan Dibbets, Joseph Kosuth, Richard Serra e molti altri esponenti della modernità d’oltreoceano. La coerenza della collezione, nata negli anni Cinquanta, rivela molto dello spirito con cui fu costruita. Per Giuseppe Panza collezionare ha sempre significato attribuire un senso estetico ed etico alla sua vita, una relazione molto complessa, intima e appassionata che non riguardava, se non in maniera del tutto residuale, l’area dell’investimento economico.
Autentico mentore della contemporaneità, Giuseppe Panza di Biumo si è dunque avvicinato precocemente alla pittura americana ed europea del secondo dopoguerra, con intuizioni originali e rapporti personali con gli artisti, costruendo una collezione che è documento fondamentale e non convenzionale per comprendere l’evoluzione artistica di quel periodo. Così della carrellata di capolavori che il pubblico potrà ammirare a Venezia non poteva mancare per esempio la prima opera di Rauschenberg acquistata da Panza: quel Kickback che “lo impressionò” a Documenta II nel 1959, “perché vi era un’atmosfera carica di emozioni, una rappresentazione della realtà completamente trasfigurata dalla memoria e dalla passione, episodi del momento…”. Ci saranno anche il suo primo Kline, Buttress, alcuni degli Oldenburg ottenuti tramite la Green Gallery di DickBellamy e l’opera Murillo, 1968 di Robert Ryman – per Panza uno degli artisti fondamentali del secolo – che egli vide nel ’70, in occasione di una monografica alla galleria Lambert di Milano.
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In collaborazione con Moca – The Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Panza Collection, Lugano.
A cura di
Gabriella Belli ed Elisabetta Barisoni
Progetto espositivo Daniela Ferretti


http://capesaro.visitmuve.it/ 

domenica 5 gennaio 2014

752 milioni di dollari... Alla faccia della crisi!

752 milioni di dollari (pari a 549 milioni di euro)  è la cifra totale delle 10 aggiudicazioni più importanti del 2013. 
Il 27 % in più rispetto al 2012 e il 87 % in più rispetto al 2011, che, a dirla tutta, non sono stati anni particolarmente "neri" per il mercato del collezionismo internazionale. 
Alla faccia della crisi?
Aste che hanno raggiunto il picco nel mese di novembre, quando Christies ha battuto 692 milioni dollari in opere d'arte in tre ore. Una corsa verso l'investimento in arte, spinta da miliardari emergenti provenienti da Cina, Russia e Medio Oriente. 
Ecco la lista delle dieci opere più costose messe all'asta nel 2013.


 1 - FRANCIS BACON | Three Studies of Lucian Freud (1969) | 142,4 milioni $


2 - ANDY WARHOL | Silver Car Crash (Double Diaster) | 105 milioni $


3 - PINK STAR Diamond | 83,2 milioni $ (l'unico dei dieci a non essere un'opera d'arte)


4 - JEFF KOONS | Ballon Dog (Orange) | 58,4 milioni $

 
5 - JACKSON POLLOCK | Number 19 | 58,36 milioni $
 

6 - ANDY WARHOL | Coca-Cola '83| 57,3 milioni $

7 - ROY LICHTENSTEIN | Woman with Flowered Hat | 56,1 milioni $


8 - ALBERTO GIACOMETTI | Grande tete mince (Grande testa di Diego) | 50 milioni $

9 - JEAN-MICHELE BASQUIAT | Dustheads | 48,8 milioni $


10 - MARK ROTHKO | No.11 (Untitled) | 46,1 milioni $

note:

1) Francis Bacon, 'Tre studi di Lucian Freud' (1969), 142,4 milioni dollari
€ 104.000.000 pagato per un dipinto di Bacon nel 1969. Cifra sufficiente a guidare la classifica dell'anno ... e di tutti i tempi.  
Il 12 novembre 2013, data da ricordare, la sede di New York di Christie ha visto l'opera di Francis Bacon superare il record storico de il "GRIDO" di Edward Much (maggio 2012 119,922,500 $).

2) Andy Warhol, 'Silver Car Crash (Double diaster)', 105 milioni di dollari.
Andy Warhol, nome fra i più presenti nelle aste di arte contemporanea negli ultimi 20 anni. Nel 2013 ha rotto la barriera dei 100 milioni. Il precedente record per un'opera di artista americano 71,7 milioni dollari pagati da Green Car Crash (verde brucia Car I) nel 2007.

3) 'Pink Star' diamante, 83,2 milioni di dollari.
Sicuramente i diamanti non sono opere d'arte, ma è inevitabile includere questo pezzo in classifica, anche se solo come una curiosità.  Mai è stato pagato così tanto per un gioiello in asta. Forse perché non è mai stato prima offerto un diamante rosa di queste dimensioni: 59,60 carati.

4) 'Ballon Dog (arancione)' Jeff Koons, 58,4 milioni dollari
Prima scultura dalla lista e record per un artista vivente, battendo il precedente record del pittore tedesco Gerhard Richter (37'000'000 di dollari, maggio 2013).

 5) Jackson Pollock, "Number 19", 58,36 milioni di dollari
Un altro record! Il prezzo di Pollock, icona di espressionismo astratto, continua a salire nel XXI secolo. Finora ha superato entrambi i suoi monumenti storici come il movimento artistico che lo ha reso popolare negli anni Cinquanta.

6) Andy Warhol, 'Coca-Cola (83)', 57,3 milioni dollari
Non è una novità per l'icona della pop-art posizionare due opere tra le dieci best-seller.
La cosa strana è che la sua bottiglia di Coca Cola non ha superato la stima fornita, nonostante i 57,3 milioni dollari raggiunti! Che ci crediate o no, si aspettavano di più!

7) Roy Lichtenstein, 'Donna con cappello fiorito', 56,1 milioni dollari.
Nuova dimostrazione che i milionari amano la pop-art. Il gioielliere Laurence Graff si è aggiudicato a  56,1 milioni dollari per il lavoro di Lichtenstein, perché voleva farne "un dono".

8) Alberto Giacometti, 'Grande testa di Diego' 50 milioni dollari
Le sculture in bronzo di Giacometti si vendono così bene che 50 milioni di dollari si può pensare che siano pochi. Due anni fa un analogo Giacometti fece 53,3 milioni.

9) Jean-Michel Basquiat, 'Dustheads' 48,8 milioni dollari
Un altro dei beniamini dell'arte della fine del XX secolo. Nonostante muore all'età di soli 27 anni (1988), Basquiat ha avuto il tempo per dipingere più di 800 tele nella sua vita. Alcuni si staranno sfregando le mani ammirando la rivalutazione permanente del pittore di New York.

10) Mark Rothko, 'n.11 (Senza titolo)', 46,1 milioni dollari
Nel 1992 qualcuno ha pagato "solamente" 1,1 milioni di dollari per questa opera di Rothko. Quest'anno è stato venduto per 46,1 milioni di dollari. Alla faccia dell'investimento!

preso in "prestito dal profilo fb di Jorge Martorell

mercoledì 4 settembre 2013

A Milano, POLLOCK E GLI IRASCIBILI La scuola di New York

POLLOCK E GLI IRASCIBILI
La scuola di New York

curata da Carter Foster con la collaborazione di Luca Beatrice

PALAZZO REALE
24 settembre 2013 - 16 febbraio 2014
Piazza Del Duomo 12 (20122) Milano



Jackson Pollock ma non solo: anche Rothko, de Kooning, Kline. Rivoluzione artistica, rottura col passato, sperimentazione, energia: questo racconta la mostra "Pollock e gli Irascibili", a Palazzo Reale dal prossimo 24 settembre.

Il gruppo dei 18 artisti, guidati dal carismatico Pollock, e definiti "Irascibili" da un celeberrimo episodio di protesta nei confronti del Metropolitan Museum of Art, seppero re-interpretare la tela come uno spazio per la libertà di pensiero e di azione dell'individuo, dando vita a quella che fu chiamata "la Scuola di New York": un fenomeno unico, che caratterizzò l'America del dopoguerra e che influenzò, con la sua forza travolgente, l'Arte Moderna in tutto il mondo.


La mostra, che consta di oltre 50 capolavori provenienti dal Whitney Museum di New York, apre le celebrazione dell'"Autunno Americano" a Milano. Protagonista indiscussa della mostra l'opera Number 27 di Pollock, forse il suo quadro più famoso, nonché prestito eccezionale, data la delicatezza e la fragilità di questo olio, oltre alle sue dimensioni straordinarie - circa tre metri di lunghezza. Ma il Whitney Museum ha eccezionalmente acconsentito a fare viaggiare quest'opera, alla quale sarà dedicata un'intera sala di Palazzo Reale.


La mostra, curata da Carter Foster con la collaborazione di Luca Beatrice, è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ed è prodotta ed organizzata da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, in collaborazione con il Whitney Museum di New York.


Per prenotazioni e informazioni: +39 02 54913