Si è inaugurata ieri a Milano, la personale del bravo Marco Demis curata da Mattia Munari. Da vedere
Personale di Marco Demis
24 opere in mostra
presso Anfiteatro Arte Milano
via Savona 26
opening: giovedì 3 maggio 2012, ore 19
con presenza dell'artista
Presentazione del catalogo monografico
"Marco Demis - vanillapocket # 12"
dedicato al giovane artista milanese
con testo critico di Ivan Quaroni e Viviana Siviero
Presentazione del catalogo monografico
"Marco Demis - vanillapocket # 12"
dedicato al giovane artista milanese
con testo critico di Ivan Quaroni e Viviana Siviero
In mostra fino all' 8 giugno 2012
info: 02 86458549 / 049 8075616
Marco Demis nasce a Milano nel 1982, città dove vive e lavora. Dal 2001 frequenta l’ Accademia di Belle Arti di Brera. Il suo spirito concreto però lo porta a iscriversi ad Architettura e nel 2007 consegue la laurea specialistica al Politecnico di Milano. La passione per la pittura non viene però mai trascurata e, anzi, nel tempo, diventa dominante fino a diventare la sua unica occupazione. Nel 2009 viene scoperto artisticamente da Ivan Quaroni che lo nota al Premio Celeste. Proprio in questo periodo Demis giunge a un punto di svolta nella sua ricerca artistica, punto che lo porta a dipingere con una ridottissima gamma cromatica, dal grigio all’azzurro tenue, realizzando delle “atmosfere” delicate dal sapore nostalgico del bianco e nero. Da questo momento Demis inizia a essere inserito nella compagine di artisti sostenuti dal critico milanese Quaroni, in quel movimento da lui definito come Italian Newbrow.
“Marco Demis è un artista difficile da leggere, finanche enigmatico, perché pone, tra le sue opere e l’osservatore, una distanza incolmabile. I suoi dipinti non rivelano nulla della sua biografia, non esprimono contenuti emotivi. Benché virate in una gamma ridotta di cromie, che spazia dai grigi ai blu filtrando ogni sintagma della sua grammatica attraverso una lente di vaga, opalescente malinconia, essi si offrono al nostro sguardo incantato come gli equivalenti visivi di un enunciato filosofico o di teorema matematico.
Demis è un pittore freddo, razionale, direi quasi ossessivo nel reiterare temi e soggetti che solo saltuariamente arricchisce. C’è, infatti, in lui una sorta di parsimonia iconografica, che appare come il segno di una strenua volontà di concentrazione e di focalizzazione su pochi, meditati, lemmi.” Ivan Quaroni in La via delle forme, testo critico di Marco Demis, Vanillapocket # 12.
La mostra, curata da Mattia Munari, presenta un percorso di circa 25 opere realizzate tra il 2011 e il 2012.
info: 02 86458549 / 049 8075616
Marco Demis nasce a Milano nel 1982, città dove vive e lavora. Dal 2001 frequenta l’ Accademia di Belle Arti di Brera. Il suo spirito concreto però lo porta a iscriversi ad Architettura e nel 2007 consegue la laurea specialistica al Politecnico di Milano. La passione per la pittura non viene però mai trascurata e, anzi, nel tempo, diventa dominante fino a diventare la sua unica occupazione. Nel 2009 viene scoperto artisticamente da Ivan Quaroni che lo nota al Premio Celeste. Proprio in questo periodo Demis giunge a un punto di svolta nella sua ricerca artistica, punto che lo porta a dipingere con una ridottissima gamma cromatica, dal grigio all’azzurro tenue, realizzando delle “atmosfere” delicate dal sapore nostalgico del bianco e nero. Da questo momento Demis inizia a essere inserito nella compagine di artisti sostenuti dal critico milanese Quaroni, in quel movimento da lui definito come Italian Newbrow.
“Marco Demis è un artista difficile da leggere, finanche enigmatico, perché pone, tra le sue opere e l’osservatore, una distanza incolmabile. I suoi dipinti non rivelano nulla della sua biografia, non esprimono contenuti emotivi. Benché virate in una gamma ridotta di cromie, che spazia dai grigi ai blu filtrando ogni sintagma della sua grammatica attraverso una lente di vaga, opalescente malinconia, essi si offrono al nostro sguardo incantato come gli equivalenti visivi di un enunciato filosofico o di teorema matematico.
Demis è un pittore freddo, razionale, direi quasi ossessivo nel reiterare temi e soggetti che solo saltuariamente arricchisce. C’è, infatti, in lui una sorta di parsimonia iconografica, che appare come il segno di una strenua volontà di concentrazione e di focalizzazione su pochi, meditati, lemmi.” Ivan Quaroni in La via delle forme, testo critico di Marco Demis, Vanillapocket # 12.
La mostra, curata da Mattia Munari, presenta un percorso di circa 25 opere realizzate tra il 2011 e il 2012.
Nessun commento:
Posta un commento