RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
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mercoledì 19 ottobre 2011

Co.Co.Co. a Como...

Tutti a Como per il Co.Co.Co. Allestite una personale (della vincitrice Valentina Perazzini) ed una collettiva (dei finalisti). 
Mostra collettiva tra gli altri trovano spazio alcuni artisti già finalisti dell'ultima edizione del Premio Patrizia Barlettani come Anna Lisa Fulvi ed Arianna Piazza, vicino ad altri che sicuramente meritano la vostra visita coma Marta Manfredini  e Alice Colombo.

COMO

29 OTTOBRE - 18 DICEMBRE 2011
IN SAN PIETRO IN ATRIO LA MOSTRA DI VALENTINA PERAZZINI

Vincitrice di CO.CO.CO. Como Contemporary Contest 2011

ALLO SPAZIO NATTA
LA COLLETTIVA DEI 20 FINALISTI

Inaugurazione:
Venerdì 28 ottobre 2011

Ore 18. Collettiva dei Finalisti - Spazio Natta (via Natta 18)

Ore 19. Mostra di Valentina Perazzini - San Pietro in Atrio (via Odescalchi)

A Como, dal 29 ottobre al 18 dicembre 2011, l’ex chiesa di San Pietro in Atrio ospiterà la personale di Valentina Perazzini, vincitrice della III edizione di Co.Co.Co. Como Contemporary Contest.

Negli stessi giorni, allo Spazio Natta si terrà la collettiva dei 20 artisti finalisti.

Co.Co.Co. Como Contemporary Contest è il concorso ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, con lo scopo di scoprire e promuovere i giovani talenti sulla scena dell’arte contemporanea e diventare punto di riferimento delle poetiche delle nuove generazioni.

“L’arte contemporanea è la creatività giovanile contaminano la città – dichiara Sergio Gaddi, Assessore alla Cultura del Comune di Como. Dopo 3 edizioni e oltre 2.000 artisti coinvolti, Como si apre alla fantasia e agli stimoli positivi delle nuove generazioni”.

Valentina Perazzini (Rimini, 1987) che ha vinto con l’installazione Leaves of Books, è stata scelta tra oltre 550 candidature, da una giuria composta da Marco Meneguzzo, curatore, Giovanni Bonelli, gallerista, Vittoria Coen, critica d’arte e direttore Museo Magi'900, Emma Gravagnuolo, giornalista e critico d’arte, Nicola Salvatore, docente Accademia di Brera, Dany Vescovi, artista, Momo Banfi, collezionista.

A San Pietro in Atrio l’artista esporrà le opere della sua produzione recente, ispirate ai componimenti poetici dello scrittore americano Walt Whitman.

Valentina Perazzini rivolge il suo interesse a un nuovo “romanticismo naturale”, una specie di impressionismo scientifico che cerca di far convivere la ricerca spensierata di cose piacevoli per l’occhio, ad un’indagine più Seurattiana del mondo vegetale. I suoi paesaggi sembrano intravisti in una nebbia crepuscolare, quasi ricordi che rievocano impressioni di petali sciupati e di foglie sfregate, involontarie evocazioni d’inchiostri zen su carta o seta, tracce di licheni, microcristalli salini.

Per realizzare Leaves of Books, l’artista ha lavorato sul “Canto di me stesso”, il primo libro della raccolta Leaves of grass di Walt Whitman. Valentina Perazzini ha prelevato tutte le virgole del testo, la parola “erba” e i suoi riferimenti. “Pensando alle virgole come foglie d’erba dei libri”, spiega, “le ho sostituite nel libro a vere foglie d’erba. Le virgole e le parole “erbose” rimosse le ho poi applicate sulla stampa fotografica”.

Come scrive Vittoria Coen, nel testo in catalogo: “Una nota molto significativa del linguaggio artistico di Valentina Perazzini è l’attenzione per un modo di considerare il fenomeno come fatto specificamente culturale e spirituale, che conserva la sua concretezza nell’atto della rappresentazione che viene data, mentre gioca allo stesso tempo sulla libertà dell’azione linguistica che gli è propria, in questa opzione filosofica dalla quale resta esclusa qualsiasi tentazione e sospetto di funzionalità o di utilità. Qui la tangibile presenza fisica, con tutti gli attributi possibili, comporta una contemporanea, attenta, opera di riflessione. Alludendo alla sua formazione spirituale, l’artista parla del suo incontro con la poesia di Walt Whitman, una singolare consonanza col poeta che tanto ha dato, con la sua profonda sensibilità, ad una visione armonica dell’universo, così intimamente presente in ognuna di quelle voci romantiche che frequentemente sentiamo risuonare nella cultura dell’Ottocento, e non solo. [… ]  Un’arte che si serve davvero di tutti i media come strumenti di comunicazione, di dialogo aperto senza apparenti soluzioni, e che al contrario carica di punti interrogativi ogni gesto e ogni intervento. Non si tratta qui di giochi stilistici e pure sperimentazioni, ma di un’opera di approfondimento della sostanza delle cose, dei loro significati che nei corsi storici della cultura si sono sedimentati come parte insostituibile del loro essere. E’ un rapporto molto privato per l’artista che intercorre strettamente fra la forma e l’essenza fino ad essere letto come una sorta di particolare scambievole identificazione”.

Allo Spazio Natta saranno esposte le opere degli altri 19 finalisti, opere a tema libero che spaziano dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’installazione, fino alla video arte e all’animazione digitale: Daniele Cascone, Marco Castoldi, Rita Casdia, Alice Colombo, Federica de Ruvo, Valentina Ferrandes, Annalisa Fulvi, Alessandra Maio, Marta Manfredini, Mauro Panichella, Viola Pantano, Francesca Pasquali, Arianna Piazza, Lemeh42, Miriam Secco, Jill Sylvia, Patrick Tabarelli, Nicola Felice Torcoli, Cosimo Veneziano.

Tra loro, Alice Colombo e Jill Sylvia hanno ricevuto dalla giuria una menzione speciale.

Alice Colombo è autrice di tavole visionarie, immagini da decrittare, la cui protagonista è una delicata bambina. L’artista ritaglia da riviste forme di alberi, tronchi e rami per costruire la sua personale idea di natura. Poi aggiunge oggetti fuori uso, come vecchi televisori, poltrone, lanterne e gabbiette per uccelli che assembla per dare vita a un mondo magico, etereo e surreale.

Jill Sylvia usa come base dei suoi lavori, fogli e registri usati per la contabilità di vario genere. Con sbalorditiva e ossessiva precisione, elimina con un cutter le caselle dalla carta del libro mastro in cui sarebbero (o sono stati) scritti numeri o simboli. Le griglie vuote e le caselle rimosse diventano entrambe unità del piano del quadro mentre i colori sono differenti per ogni pezzo.

In occasione delle due mostre verrà pubblicato un catalogo con le opere del vincitore e dei finalisti, con testi, tra gli altri, di Sergio Gaddi, Vittoria Coen e interviste di Emma Gravagnuolo.

Sempre venerdì  28 ottobre, l’Assessorato alla Cultura promuove la giornata del contemporaneo: ampia la proposta artistica in città, con le mostre di Massimo Clerici (Broletto); Energheia - Miniartextil Como (ex Chiesa di S. Francesco); Allarmi 2011 - Contemporary Lighting Context (Caserma De Cristoforis); Luigi Erba - Un luogo sull’altro, (Francesco Corbetta Studio); Como, città razionalista e metafisica, (Spazio Rattiflora); Antonio Pedretti Naturalismo lombardo, (Marsiglione Arts Gallery); Pittura Medianica, il Mistero nell'Arte: incisioni e quadri di Giovanni Lucini, (Libreria La Porta Nascosta).

Como, ottobre 2011

CO.CO.CO. COmo COntemporary COntest 2011

Mostra del vincitore Valentina Perazzini
29 ottobre – 18 dicembre 2011

inaugurazione venerdì 28 ottobre alle ore 19
S. Pietro in Atrio, Via Odescalchi, Como

Orari: da martedì a venerdì, 14.30-19.00; sabato e domenica, 10.30-12.30; 14.30-19.00; chiuso lunedì

Chiusa 1 novembre; 8 dicembre 2011

Ingresso libero

Mostra dei finalisti
29 ottobre – 18 dicembre 2011
Inaugurazione venerdì  28 ottobre alle ore 18

Spazio Natta, Via Natta 18, Como
Orari: da martedì a venerdì, 14.30-19.00; sabato e domenica, 10.30-12.30; 14.30-19.00; chiuso lunedì
Chiusa 1 novembre; 8 dicembre 2011

Ingresso libero

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