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martedì 11 ottobre 2011

TAMARA FERIOLI - IDOLA a Milano a cura di Francesca Alfano Miglietti

E visto che ne ho parlato nel post precedente...


MILANO
ALLE OFFICINE DELL’IMMAGINE
DAL 17 NOVEMBRE 2011 AL 14 GENNAIO 2012

LA PERSONALE DI
TAMARA FERIOLI
IDOLA

Mercoledì 16 novembre alle ore 19, negli spazi di via Vannucci 13, 
inaugurerà la mostra della giovane artista milanese Tamara Ferioli (Legnano, 1982). 
L’esposizione, curata da Francesca Alfano Miglietti (FAM), 
caratterizzata da una forte componente autobiografica, presenterà 20 nuove 
opere su carta intelata di diversi formati e un’inedita installazione ambientale 
sonorizzata da Fabio Bonelli dei Musica da Cucina.

Gli Idola – errori della mente e della comunicazione umana, 
persuasioni e illusioni che sembrano diventare assiomi per poi crollare di fronte 
a nuove convinzioni – danno il titolo a questa personale, il cui corpo 
principale sarà costituito da disegni realizzati a matita. Il peculiare segno, 
secco e controllato, così come l’attenzione per la scelta dei dettagli e 
un processo creativo meditato e lento come un rituale, sono i tratti distintivi 
del lavoro della Ferioli. Elementi presi dalla natura come foglie, insetti, sassi, 
rami e capelli dell’artista stessa (che testimoniano la sua presenza in ogni opera) 
si riversano sulle carte giapponesi lavorate a mano, creando infiniti mondi, 
che nei lavori recenti diventano ancora più complessi e articolati. Grazie a un 
intreccio di narrazioni che si accompagnano alle storie principali, le singole 
entità si mescolano generando nuovi significati e diversi livelli di lettura, sviluppandosi 
su un fondo bianco che conferisce atemporalità alle scene.

La ricerca di Tamara Ferioli esprime, attraverso composizioni bidimensionali 
e opere installative, la complessità della natura e degli esseri umani. 
Aspetti della vita quotidiana (gioie e dolori, paure e piaceri) e narrazioni che 
spiazzano per il loro contenuto amaro e i particolari carichi d’inquietudine e 
profondo disturbo sono rivelati nel corso di un lungo viaggio onirico. 
In Danza Macabra, per esempio, le mani dell’artista si trasformano in rovi 
da cui delle spine fuoriescono come artigli; in Spirito di gravità, invece, 
una zanzara si appoggia sul suo polso pungendolo, mentre un compasso 
aperto sul palmo della mano traccia i cerchi del tempo che passa, richiamando 
gli anelli del tronco degli alberi.

Proprio questi ultimi saranno protagonisti dell’installazione site-specific 
– costituita da numerosi ceppi, tagliati ad altezze diverse, che trafiggono 
i volumi di un’enciclopedia – allestita nella sala sotterranea della galleria. 
La parola contenuta nei libri infilzati rappresenta la grande illusione dell’uomo di 
conoscere e spiegare tutto ciò che lo circonda; un tentativo perennemente 
disatteso, talvolta ostacolato da una natura capricciosa che non può essere 
classificata. 
Infine, una boule de neige – realizzata con insetti, fiori secchi e sassolini muniti 
di una minuscola serratura – accompagnerà l’installazione, ricostruendo 
un microcosmo che rimanda all’infanzia dell’artista e ne rivela la sua indole 
romantica e intimista.

Le atmosfere distaccate e le dimensioni incantate che si legano alla realtà 
contraddistinguono tutta la produzione artistica di Tamara Ferioli che 
per questa mostra sperimenta, in un modo inedito e occasionale, l’uso di 
piccole tracce di colore.

Catalogo in mostra.

Note biografiche
Tamara Ferioli è nata a Legnano nel 1982. Dopo aver studiato 
all'Ecole des Beaux Arts de Lyon, si diploma presso il dipartimento 
di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Attualmente vive 
e lavora a Milano. 
Negli ultimi anni, la giovane artista milanese ha partecipato a numerose 
esposizioni personali e collettive, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.

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