RE-opening_ "Nostos" di Luigi Massari a cura di Martina Colajanni
Seconda inaugurazione della personale di Luigi Massari, per chi volesse vederla e non ha potuto o per chi volesse ri-vederla.
dal 02_03_12 al 25_03_12
RizHoma.housegallery
“...di molti popoli vide le città e conobbe le menti, molte angustie soffrì nel suo cuore sul mare, per guadagnare la vita a se stesso e il ritorno ai compagni.”
Odissea (vv.1-5)
Tornare per ritrovare la pace e andare nella ricerca della stessa, così ogni viaggio inizia o finisce.
Risoluti ci si appresta a considerarlo come ottimo tramite per realizzare ambizioni più o meno impegnative ma senza le quali non avrebbe senso vivere. Non è detto che ogni inizio abbia una fine, ovvero, nulla vieta all’Uomo di far ritorno nella propria terra d’origine anzi, spesso, sembra quasi essere la prassi.
La serie Tema del Ritorno di Luigi Massari segna l’epocale tendenza a valutare le Origini come elemento viscerale, determinante per ogni Uomo e volto a chiarire l’idea del Nostos, fondamentale nella letteratura greca per ridefinire il concetto di Ritorno.
Allo stesso modo, l’elemento naturale acquista un significato che non lascia dubbi divenendo in pittura simbolo di attaccamento e legame con la propria Terra. E’ frequente, quindi, incontrare nel lavoro di Massari alberi, ramificazioni rigurgitate da uomini, donne o animali. L’esternazione di cui ci rende partecipi non è altro che la tendenza collettiva ad esternare uno slancio vitale verso noi stessi e le nostre origini.
I riferimenti tematici alla concezione mitologica che Omero fa del Viaggio e del Ritorno sono ampiamente citati dall’artista e trovano altresì un solido appiglio. È d’obbligo allora paragonare il Viaggio dell’Uomo con quello fatto da Ulisse, o del figlio Telemaco, tentando di tracciare similitudini ed analogie. Entrambi alla ricerca di qualcosa, mossi dalla voglia di avventurarsi nonostante avversità e fallimenti ed, infine, di ritorno verso la propria patria. L’”Eroe versatile” di cui parla Omero, ha dalla sua parte l’ammirazione di molti per la passione e la sofferenza rintracciata nell’affrontare il Mondo.
Il percorso di Luigi Massari sfiora adesso Palermo e la sua gente, la stessa che ha vissuto viaggiando, soffrendo per la lontananza e tornando per rivivere nuove Vite.
A loro modo, gli “Eroi” messi in risalto dall’artista nasceranno e troveranno dimora nell’Isola per poi lasciarla alla volta di altri territori e ogni volta sarà diverso. Luigi Massari crea dei Miti contemporanei che hanno in comune con quelli antichi intenti e necessità, indole e carattere. Alla stessa maniera si inoltrano e tendono verso l’ignoto, patiscono e bramano il ritorno.
“...di molti popoli vide le città e conobbe le menti, molte angustie soffrì nel suo cuore sul mare, per guadagnare la vita a se stesso e il ritorno ai compagni.”
Odissea (vv.1-5)
Tornare per ritrovare la pace e andare nella ricerca della stessa, così ogni viaggio inizia o finisce.
Risoluti ci si appresta a considerarlo come ottimo tramite per realizzare ambizioni più o meno impegnative ma senza le quali non avrebbe senso vivere. Non è detto che ogni inizio abbia una fine, ovvero, nulla vieta all’Uomo di far ritorno nella propria terra d’origine anzi, spesso, sembra quasi essere la prassi.
La serie Tema del Ritorno di Luigi Massari segna l’epocale tendenza a valutare le Origini come elemento viscerale, determinante per ogni Uomo e volto a chiarire l’idea del Nostos, fondamentale nella letteratura greca per ridefinire il concetto di Ritorno.
Allo stesso modo, l’elemento naturale acquista un significato che non lascia dubbi divenendo in pittura simbolo di attaccamento e legame con la propria Terra. E’ frequente, quindi, incontrare nel lavoro di Massari alberi, ramificazioni rigurgitate da uomini, donne o animali. L’esternazione di cui ci rende partecipi non è altro che la tendenza collettiva ad esternare uno slancio vitale verso noi stessi e le nostre origini.
I riferimenti tematici alla concezione mitologica che Omero fa del Viaggio e del Ritorno sono ampiamente citati dall’artista e trovano altresì un solido appiglio. È d’obbligo allora paragonare il Viaggio dell’Uomo con quello fatto da Ulisse, o del figlio Telemaco, tentando di tracciare similitudini ed analogie. Entrambi alla ricerca di qualcosa, mossi dalla voglia di avventurarsi nonostante avversità e fallimenti ed, infine, di ritorno verso la propria patria. L’”Eroe versatile” di cui parla Omero, ha dalla sua parte l’ammirazione di molti per la passione e la sofferenza rintracciata nell’affrontare il Mondo.
Il percorso di Luigi Massari sfiora adesso Palermo e la sua gente, la stessa che ha vissuto viaggiando, soffrendo per la lontananza e tornando per rivivere nuove Vite.
A loro modo, gli “Eroi” messi in risalto dall’artista nasceranno e troveranno dimora nell’Isola per poi lasciarla alla volta di altri territori e ogni volta sarà diverso. Luigi Massari crea dei Miti contemporanei che hanno in comune con quelli antichi intenti e necessità, indole e carattere. Alla stessa maniera si inoltrano e tendono verso l’ignoto, patiscono e bramano il ritorno.
RizHoma.housegallery
Piazza Marina 51
Palermo
Si riceve su appuntamento dal lunedì al venerdì
dalle 16.00 alle 19.00
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