Si è inaugurata l'altro ieri al PAN la mostra personale di Davide Bramante, "me diverso". Ho già scritto in più occasioni di questo raffinato talento della scena contemporanea... ora è giunto il momento, se mai ce ne fosse stato bisogno della consacrazione
Davide Bramante - Me diverso
Dal 24 settembre al 31 ottobre 2012
La personale Me diverso di Davide Bramante, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli ed allestita al secondo piano del PAN Palazzo delle Arti Napoli, rivela particolari celati o ancora in fase di sperimentazione di una personalità artistica usualmente associata alla fotografia.
Come dice l’artista: “…di me si conoscono principalmente opere fotografiche monumentali 200 x 300 cm., che al proprio interno contengono mondi infiniti…. Invece in queste opere di piccolo formato ho desiderato condensare i dettagli del mio lavoro, dei particolari certamente non trascurabili. …In mostra circa 40 opere realizzate dal 2011 sino ad oggi: acquerelli su foto b/n, Vinili - opere realizzate stampando sui miei vecchi dischi di quando ero ragazzino (una sorta di ready-made per dare una nuova vita alla colonna sonora della mia gioventù).
E poi l’installazione della serie "Pentagoni" n°24. Questo lavoro nasce da una regressione del passato, unendo le emozioni dell'infanzia al sentire adulto: era un caldo pomeriggio primaverile del 1983 avevo dodici anni ed ascoltavo Radio Rai; si parlava di esoterismo e di forme magiche, come il pentagono, in grado di proteggere dalle avversità. Frasi pesanti, che si abbattevano come una scure sulla testa di un bambino, spaventato perché non aveva a portata di mano alcun oggetto pentagonale. Per fortuna c'erano le matite, così iniziai a disegnare pentagoni sulle pareti di casa, dei nonni e degli zii, ma in gran segreto...”
Dal 24 settembre al 31 ottobre 2012
La personale Me diverso di Davide Bramante, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli ed allestita al secondo piano del PAN Palazzo delle Arti Napoli, rivela particolari celati o ancora in fase di sperimentazione di una personalità artistica usualmente associata alla fotografia.
Come dice l’artista: “…di me si conoscono principalmente opere fotografiche monumentali 200 x 300 cm., che al proprio interno contengono mondi infiniti…. Invece in queste opere di piccolo formato ho desiderato condensare i dettagli del mio lavoro, dei particolari certamente non trascurabili. …In mostra circa 40 opere realizzate dal 2011 sino ad oggi: acquerelli su foto b/n, Vinili - opere realizzate stampando sui miei vecchi dischi di quando ero ragazzino (una sorta di ready-made per dare una nuova vita alla colonna sonora della mia gioventù).
E poi l’installazione della serie "Pentagoni" n°24. Questo lavoro nasce da una regressione del passato, unendo le emozioni dell'infanzia al sentire adulto: era un caldo pomeriggio primaverile del 1983 avevo dodici anni ed ascoltavo Radio Rai; si parlava di esoterismo e di forme magiche, come il pentagono, in grado di proteggere dalle avversità. Frasi pesanti, che si abbattevano come una scure sulla testa di un bambino, spaventato perché non aveva a portata di mano alcun oggetto pentagonale. Per fortuna c'erano le matite, così iniziai a disegnare pentagoni sulle pareti di casa, dei nonni e degli zii, ma in gran segreto...”
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