Ancora una volta i ragazzi del Laboratorio Saccardi sono puntuali con la creatività!
Chiesa Di S.ranieri Dei Santi 40 Martiri Nobili Pisani
Palermo
19 settembre 2014
Anima Mundi" Idea e progetto Laboratorio Saccardi (http:// www.laboratoriosaccardi.it/),
Madonna realizzata in fusione di centesimi di euro ed installata nella
facciata della Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani
del Borremans nel cuore del quartiere Capo alla Guilla di Palermo in
collaborazione con Ars Mediterranea & Elenka e con sPs & Michele Matranga catalago Afa & Glifo edizioni
testo di Aldo Nove II
ח* (MARIA REMIX 2014)
1
Più che una stella era qualunque cosa.
Più di qualunque cosa era amorosa,
più di qualunque amore decorosa:
di tutto l’universo era la sposa.
Ma era troppo piccola: una rosa
che sboccia appena, come ogni creatura
sospesa tra l’eterno e la paura
dei giorni che dei sogni sono mura.
2
Le mura di chi è nato e non gli è dato
capire più di quanto del creato
gli venga in uno spazio costruito
e dentro un tempo già determinato.
Ma i sogni la sognavano più forte
del sogno che a ogni nato è dato in sorte
prima che nel silenzio della morte
le vite si ritraggano contorte.
3
Quest’era l’infinita nostalgia,
quest’era l’assoluta lontananza
prima che quella luce in quella stanza
dicesse allora e per sempre: Maria.
Lei era una bambina che qualunque collina
avrebbe voluto avere come sole.
Da tempo immemorabile era bella.
E più che una bambina era una stella.
4
Madre di ogni principio incominciato
Il giorno in cui il principio è penetrato
In te che ogni principio hai abbracciato
Quando si è fatto piccolo, e hai allattato
Il mutare dei secoli plasmato
in te cingendo quello che è passato
attraverso di te, per sempre amato
divinamente a te connaturato.
5
Confine all’universo è la tua pelle,
tutte le stelle in cielo a te sorelle
in te sono racchiuse. Tu fanciulla
nel ritmo che si allarga della culla
eterna della luce che ti investe:
di te ogni stella trama della veste
che ti ricopre d’umiltà celeste
e innumeri degli angeli le feste.
6
Nella tua stanza è tutto predisposto,
ogni contrario vira nel suo opposto,
ogni colore tende all’infinito
e vibra come ad un invito, sente
che tutto si dispiega onnipresente,
e l’universo che entra dalle tende,
il cuore che sobbalza, le parole,
come se fosse entrato adesso il sole
7
A cucchiaiate dense nella mente,
nella tua carne eppure trascendente,
tu che ripeti forte io sono niente
innanzi a te, finché non è evidente
che ti è di fronte e dentro ed è presente,
e brucia come il fuoco, e come il miele
è dolce, è dolce immensità radente
8
Il paradiso arcangelo Gabriele.
Aldo Nove
* Nella ghematria, ח (Ḥet ) rappresenta il numero 8.
Nella smorfia napoletana, il numero 8 rappresenta la Madonna.
©Per il testo originale, Einaudi, Torino 2007. Su gentile concessione.
testo di Aldo Nove II
ח* (MARIA REMIX 2014)
1
Più che una stella era qualunque cosa.
Più di qualunque cosa era amorosa,
più di qualunque amore decorosa:
di tutto l’universo era la sposa.
Ma era troppo piccola: una rosa
che sboccia appena, come ogni creatura
sospesa tra l’eterno e la paura
dei giorni che dei sogni sono mura.
2
Le mura di chi è nato e non gli è dato
capire più di quanto del creato
gli venga in uno spazio costruito
e dentro un tempo già determinato.
Ma i sogni la sognavano più forte
del sogno che a ogni nato è dato in sorte
prima che nel silenzio della morte
le vite si ritraggano contorte.
3
Quest’era l’infinita nostalgia,
quest’era l’assoluta lontananza
prima che quella luce in quella stanza
dicesse allora e per sempre: Maria.
Lei era una bambina che qualunque collina
avrebbe voluto avere come sole.
Da tempo immemorabile era bella.
E più che una bambina era una stella.
4
Madre di ogni principio incominciato
Il giorno in cui il principio è penetrato
In te che ogni principio hai abbracciato
Quando si è fatto piccolo, e hai allattato
Il mutare dei secoli plasmato
in te cingendo quello che è passato
attraverso di te, per sempre amato
divinamente a te connaturato.
5
Confine all’universo è la tua pelle,
tutte le stelle in cielo a te sorelle
in te sono racchiuse. Tu fanciulla
nel ritmo che si allarga della culla
eterna della luce che ti investe:
di te ogni stella trama della veste
che ti ricopre d’umiltà celeste
e innumeri degli angeli le feste.
6
Nella tua stanza è tutto predisposto,
ogni contrario vira nel suo opposto,
ogni colore tende all’infinito
e vibra come ad un invito, sente
che tutto si dispiega onnipresente,
e l’universo che entra dalle tende,
il cuore che sobbalza, le parole,
come se fosse entrato adesso il sole
7
A cucchiaiate dense nella mente,
nella tua carne eppure trascendente,
tu che ripeti forte io sono niente
innanzi a te, finché non è evidente
che ti è di fronte e dentro ed è presente,
e brucia come il fuoco, e come il miele
è dolce, è dolce immensità radente
8
Il paradiso arcangelo Gabriele.
Aldo Nove
* Nella ghematria, ח (Ḥet ) rappresenta il numero 8.
Nella smorfia napoletana, il numero 8 rappresenta la Madonna.
©Per il testo originale, Einaudi, Torino 2007. Su gentile concessione.
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