Dopo il successo di Roma (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/frida-kahlo-scuderie-del-quirinale-20.html), approda a Genova un'altra grande mostra dedicata a Frida Kahlo e Diego Rivera...
da vedere!
Frida Kahlo e Diego Rivera
dal 20 settembre 2014 al 8 febbraio 2015
Palazzo Ducale, Appartamento del Doge - GENOVA
in collaborazione con: Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo
Ente Promotore: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
Orario: lunedì 14-19
dal martedì alla domenica: 9-19
Apertura serale: il giovedì, fino alle 22.30.
Dalle ore 19 alle 22.30 per i giovani "under 26" il biglietto è ridotto a € 5.
La biglietteria chiude alle 21.30.
Ingresso:
intero: € 13
ridotto: € 11
ridotto bambini: € 5
ridotto gruppi: € 10
diritti di prenotazione e prevendite
singoli: € 1,50
gruppi: € 1,50 per persona
scuole: € 1 per persona
Infoline e prevendita:
Tel.: +390109280010
Informazioni e prenotazioni scuole
Tel.: +39 010 8171604
biglietteria@palazzoducale.genova.it
Frida Kahlo e Diego Rivera si videro per la prima volta nel 1922 sotto i
ponteggi della Scuola nazionale preparatoria. Lui era il pittore più
famoso del Messico rivoluzionario, chiamato a dipingere un murale
nell'anfiteatro dell'istituto, lei una ragazzina irriverente. Sette anni
dopo, Frida Kahlo e Diego Rivera erano moglie e marito. Fu l'inizio di
un amore lungo e tormentato, costellato di tradimenti e colpi di scena
(anche di pistola), destinato ad entrare nella leggenda.
La mostra di Palazzo Ducale, organizzata da Genova Palazzo Ducale
Fondazione per la Cultura, MondoMostre e Skira, racconta il legame
arte-vita di questa coppia messicana yin e yang: l'opera di Frida Kahlo,
da sola, sembra essere incompleta senza la spalla che Diego Rivera
offre alla sua fragilità. Dopo la mostra presso le Scuderie del
Quirinale di Roma, che metterà l'opera di Frida Kahlo nel contesto delle
avanguardie internazionali del suo tempo, la mostra di Palazzo Ducale,
curata dall'autrice del catalogo ragionato, Helga Prignitz-Poda, con la
collaborazione di Christina Kahlo (pronipote di Frida) e Juan Coronel
Rivera (nipote di Diego) cercherà di raccontare i legami segreti che
unirono due artisti così profondamente differenti e quanto diversamente
sia stata valutata la loro espressione artistica nel tempo. La
realizzazione dell'esposizione è stata possibile grazie al contributo di
Enel in qualità di sponsor. Quella che veniva definita "l'unione di un
elefante con una colomba", superò le consuetudini di un legame
sentimentale: Frida e Diego portarono nel loro rapporto e nella loro
espressione dell'arte le personalissime esperienze di vita. La mostra
indagherà questi temi presentando 120 opere di Frida Kahlo e Diego
Rivera. Di Frida verranno esposti dipinti (ed in particolare i suoi
autoritratti) su olio, su masonite, su alluminio come Diego in my mind,
Self-portrait wearing a Velvet Dress, oDiego and I, o ancora il Self
Portrait in a sun flower che dipinge pochi giorni prima di morire ma
anche disegni ed il corsetto di gesso sul quale Frida dipinge la falce e
il martello comunista sopra il feto del proprio doloroso aborto.
Di Diego saranno presentati in larga parte dipinti su olio (in
particolare i grandi ritratti nei quali eccelleva come Portrait Dama
Oaxaqueña, Portrait of Natasha Gelman, Calla lilly vendors) ma anche il
taccuino del viaggio in Italia, mai esposto prima, il ritratto di Frida
nuda e verrà ricostruito uno dei grandi murales.
Diego dipingeva le grandi emozioni storiche interpretando la rivoluzione
nelle arti visive e mostrando l'uomo al potere, sempre circondato da un
pubblico. Nei dipinti di Rivera, l'uomo ha la capacità di dare una
forma positiva alla sua vita, per il bene dell'umanità, optando per la
via dell'edonismo egoistico. Quando cominciò a dipingere, Frida, lo fece
per rifugiarsi in un mondo di fantasia, trasportando problemi e
sentimenti in quadri di piccole dimensioni. La sua continua lotta con il
dolore e con la solitudine trova espressione adeguata in una sorta di
"realismo magico", sviluppando un linguaggio artistico personale
rispetto a quello degli artisti che ebbe modo di conoscere nei viaggi
negli Stati Uniti e in Europa. La sua rivoluzione è interna.
Rivera nasce nel 1886 a Guanajuato, in un momento in cui la cultura
messicana si basava ancora profondamente sui modelli europei. Era un
"bambino prodigio" che eccelleva nel disegno, andò in Europa con una
borsa di studio nel 1907, dove studiò le opere della scuola spagnola
(Velazquez, El greco, Goya). Più tardi, a Parigi, si concentrò sulla
pittura francese (Cezanne, Signac e Seurat, il puntinismo). Tra il 1913 e
il 1914, si focalizzò sul cubismo. Durante questi anni, artisti come
Modigliani, Picasso, Braque e Gris esercitarono su di lui una forte
influenza. Era come una spugna in grado di assorbire tutto e di
dipingere magistralmente alla maniera cubista. Tornato in Messico,
Rivera iniziò a progettare la sua opera presso la Scuola Nazionale
Preparatoria, in cui Frida Kahlo fu allieva. Il murale di Rivera La
Creazione è ritenuto il preludio al Rinascimento della pittura murale
messicana dove è evidente come il suo viaggio in Italia avesse dato i
suoi frutti: le grandi figure eseguite in pose classiche furono
realizzate secondo i principi di un classicismo figurativo, al quale
Rivera aveva cercato di aggiungere elementi nazionalistici. Il taccuino
del Viaggio in Italia di Rivera sarà una parte importante della mostra,
non essendo oltretutto mai stato esposto prima.
Il destino di Frida Kahlo prese un corso molto diverso. Magdalena Carmen
Frida Kahlo Calderón nasce nel 1907 presso la Casa Azul de Coyoacán, un
sobborgo di città del Messico. Nel 1925, all'età di 19 anni, è vittima
di un incidente stradale terribile, risultato di una collisione tra un
autobus e un tram, in cui un corrimano in ferro penetra nel suo fianco e
la costringe a una lunga degenza e grandi sofferenze. Costretta a
rinunciare al suo piano originario di diventare medico e ad abbandonare
gli studi si dedica alla pittura. Mostrò i suo dipinti a Diego, una
mattina del 1927 mentre era impegnato a dipingere gli affreschi sulle
pareti del Ministero dell'Educazione. Diego Rivera ritrasse Frida per la
prima volta in uno dei suoi grandi murali al Ministero dell'Educazione,
affianco a Tina Modotti (la fotografa italiana amica comune), mentre
distribuiva armi. Quando nel 1929 si sposarono, Frida aveva 22 anni, e
non aveva ancora terminato gli studi, Diego aveva 43 anni ed era già un
artista ampiamente riconosciuto e famoso, con tre matrimoni alle spalle e
tre figli. Sei mesi dopo Diego aveva una relazione con la sorella di
Frida e Frida per vendetta con Leon Trotskyi, scappato dall'URSS, che
lei ospitava nella Casa Azul. Per tutta la vita ebbero entrambi decine
di amanti, anche in comune (come ad esempio Tina Modotti), ma non furono
mai capaci di lasciarsi.
Nel 1930, Diego Rivera arrivò a San Francisco per la prima volta con la
sua giovane sposa. Dipinse al San Francisco Stock Exchange e cominciò
poi a dipingere un altro murale al Detroit Institute of Arts. Verso la
fine del 1931 il MoMA di New York gli dedica una grande mostra
personale. Le opere di Frida diventarono così incredibilmente
indipendenti, così enigmaticamente belle che i visitatori, che andavano a
trovare Diego Rivera, rimanevano ancor più affascinati dalle opere di
Frida. André Breton, il primo ad organizzare una mostra delle sue opere a
Parigi, descrisse la sorpresa nel trovare, a casa di Diego, questi
dipinti della moglie, e pieno di ammirazione dichiarò: L'arte di Frida
Kahlo è un nastro attorno a una bomba.
Diego riuscì a dare voce ai problemi e ai bisogni contemporanei
rimanendo nella memoria collettiva del paese. Finché i fatti che egli
rappresentava erano in linea con i compiti della società, rimase il più
importante dei due. Attraverso le sue visioni provenienti dal mito,
Frida parla, invece, ai sentimenti universali dell'uomo: la compassione,
l'empatia, il desiderio di amore. Nella sua solitudine, lei è più
vicina all'uomo moderno di quanto lo sia Diego. Il risultato è che Frida
Kahlo rimane icona oggi come allora, non solo in Messico, ma in tutto
il mondo.
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