Lodola&Mathis. Nuovo mecenatismo: immaginare il futuro
a cura di Ivan Quaroni
Galata Museo del Mare
Calata de Mari, 1 16126 Genova
dal 2 al 22 ottobre 2014
Nella cornice del 54° Salone Nautico, Bruno Guidi – industriale del mondo della nautica e mecenate d’arte contemporanea – promuove una nuova mostra al Galata Museo del Mare di Marco Lodola e Jill Mathis, firmata da Ivan Quaroni.
<> dichiara Bruno Guidi,
fondatore nel 1968 dell’omonima azienda leader nella produzione di
accessori per l’impiantistica navale – in un’intervista apparsa su La Stampa il 13 aprile 2013.
Anche quest’anno, la Guidi s.r.l. torna a Genova per partecipare al 54° Salone Nautico e porta con sé la grande passione per l’arte che lo aveva visto nel 2011 proporre la personale Industria di
Jill Mathis, nel 2012 essere protagonista al Palazzo della Meridiana
della messa in opera della grande installazione di Michelangelo
Pistoletto Love Difference e nel 2013 nel presentare la mostra Gilmour&Mathis. L’arte contemporanea incontra l’industria, esposta lo scorso anno a Palazzo Ducale.
Per il 2014 mentre allo stand Guidi del Salone Nautico è protagonista un’opera della collezione aziendale – uno spettacolare piccolo yacht in scala 1:1 di Chris Gilmour,
interamente realizzato in cartone riciclato, è la barca prodotta negli
anni Settanta dagli storici Cantieri Navali Camuffo, già allora clienti
di Guidi: circa cinque metri di lunghezza, completa di tutti suoi
particolari – è il Galata Museo del Mare ad ospitare un nuovo
appuntamento tra arte e industria, presentando le opere di Marco Lodola e
Jill Mathis, in una mostra curata da Ivan Quaroni. Non è la prima volta
che il prestigioso Museo genovese espone l’arte luminosa e
inconfondibile dell’artista pavese che nel 2007 attraverso con la mostra
Lightship to Lodola ha illuminato i piani del museo con le sue suggestive opere.
Concept di questa esposizione, che fa dialogare arte e nautica, scultura e fotografia, è il Futuro, inteso
come innovazione tecnologica che caratterizza sia l’industria che
l’arte contemporanea. Così Ivan Quaroni – curatore della mostra –
commenta il tema di quest’anno “L’arte, con la scienza (e la
tecnologia), rappresenta da sempre l’ambito di ricerca più avanzato del
pensiero umano, quello attraverso cui l’uomo è riuscito a immaginare
realtà nuove. Come osservava Kandinskij, la sua qualità è di
oltrepassare i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e di
indicare il contenuto del futuro. L’arte è, quindi, la scienza
imperfetta dell’immaginazione, che consente di formulare ipotesi, talora
perfino profezie, sul mondo che verrà. Essa ha in comune con la scienza
la capacità di prefigurare la realtà, poiché tutto ciò che esiste, ogni
cosa, ogni forma prodotta dall’uomo sono state necessariamente prima
immaginate. Così come molte delle cose immaginate, sono spesso divenute
solide realtà”.
Si tratta di un futuro che ha solide radici nel passato e nel
presente, ma che viene interpretato e immaginato attraverso la
creatività visionaria dei due artisti, chiamati a confrontarsi con
l’argomento.
Jill Mathis presenta una selezione di fotografie, in b/n e a colori,
scattate per l’occasione ai prodotti tecnologici della Guidi –
realizzati nel presente ma che già guardano al futuro – che grazie al
suo tocco femminile, delicato e poetico diventano opere astratte di
grande atmosfera; Marco Lodola invece – con il suo inconfondibile segno
pop tracciato con la luce – sta producendo una grande scultura luminosa site specific che immagina un’imbarcazione del futuro sulla quale sono montati pezzi Guidi.
Anche per quest’edizione la mostra è inserita in GenovaInBlu,
programma di manifestazioni che si svolgono in città in occasione del
54° Salone Nautico. Il calendario completo è consultabile sul sito www.genovainblu.it.
Cenni biografici degli artisti e del curatore
Jill Mathis é cresciuta in Texas studiando
fotografia all’University of Texas/ San Antonio. Nel 1988 accede alla
School of Photojournalism University of Texas di Austin. Dopo aver
vissuto cinque anni a New York City, dove è stata assistente di Ralph
Gibson, si é trasferita in Italia.
Da tempo lavora a una sequenza fotografica che ha come soggetto la
ricerca etimologica iniziata con una mostra e un libro finanziato da
Olympus Cameras, UK.
Nel 2012 ha pubblicato con Damiani editore il volume, Dreaming of Ingmar Bergman, una
ricerca fotografica/etimologica/filosofica ispirata alla poetica di
Bergman, dove le foto nascono intorno a parole evocative, ricercate
nella produzione del regista e nei luoghi della Svezia in cui Bergman ha
vissuto e filmato.
Il suo lavoro è stato citato in diversi studi universitari ed è
incluso in molte collezioni accademiche tra cui la Columbia University,
Georgetown University, University of Pennsylvania, Vanderbilt University
e la University of Maryland.
Jill Mathis espone in Europa e negli Stati Uniti e le sue fotografie
fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche fra cui il The
Whitney Musuem of American Art, The Jewish Museum, NYC; The Brooklyn
Musuem, The Delaware Art Museum; The Norton Museum of Art, The
Birmingham Museum of Art, The Museum of Contemporary Art; San Diego. www.jillmathis.com
Marco Lodola è nato a Dorno nel 1955, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze e Milano, vive e lavora a Pavia.
Dal 1983 ha esposto in importanti spazi pubblici e privati italiani e
all’estero ed è uno dei fondatori del movimento Nuovo Futurismo. Le sue
opere sono oggi presenti in tutto il mondo, ha realizzato scenografie
per film, trasmissioni, concerti ed eventi di vario genere, dalla moda
al teatro, dalle olimpiadi invernali di Torino del 2006, alla
facciata dell'Ariston per il festival di Sanremo del 2008, a XFactor
nel 2013. Ha esposto al Padiglione Italia della 53ª Biennale di Venezia
un'installazione luminosa, omaggio al teatro di Fortunato Depero.
Marco Lodola, uno degli artisti italiani più noti e riconoscibili in
Italia e all’estero, ha la rara capacità di trasformare in arte i segni
del mondo contemporaneo; per lui l’arte è gioco e divertimento ma al
contempo ha stretti legami con il mondo della letteratura, la
pubblicità, la musica e la poesia .
Ha realizzato progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca
Cola, Vini Ferrari, Harley Davidson, Illy (collana delle tazzine
d'autore), Byblos oltre a Nonino e Carlsberg. www.lodoland.com
Ivan Quaroni Curatore e critico d'arte. Nato a
Milano nel 1970. Scrive per le riviste Flash Art (Politi Editore) e Arte
(Cairo Editore) e cura la rubrica The Butterfly Effect per il sito
lobodilattice.com. Nel 2008 ha pubblicato il volume “Laboratorio Italia.
Nuove tendenze in pittura” (Johan & Levi editore) e per lo stesso
editore le monografie di Valeria Agostinelli e Mauro Ceolin. Nel 2009 ha
curato la sezione Italian Newbrow alla Biennale di Praga e la sezione
Spaghetti Pop di SerrOne - Biennale Giovani di Monza. Ha curato oltre
150 mostre in gallerie private e spazi pubblici e ha scritto per
importanti artisti italiani e internazionali tra cui Allen Jones, Ronnie
Cutrone, Ben Patterson, Arcangelo, Salvo, Paolo Icaro. Il suo lavoro è
incentrato sull’esplorazione e la scoperta di nuovi talenti artistici.
Dal 2010 è curatore di C.A.P.A., un progetto di residenza per artisti
fondato dall’artista Arcangelo. Ha contribuito con i propri scritti alla
monografia di Arcangelo, edita da Damiani editore. Recentemente ha
pubblicato il libro “Italian Newbrow” (Giancarlo Politi Editore). www.ivanquaroni.com
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