Come promesso (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/04/salone-del-mobile-e-design-week.html) eccomi a parlare di alcuni eventi collaterali legati alla settimana del design milanese...
Manuel Felisi presenta "La memoria dell'acqua"
"La memoria dell'acqua è la presunta proprietà dell'acqua di mantenere un "ricordo" delle sostanze con cui è venuta in contatto…"
Siamo fatti in massima parte d’ acqua, come noi così il pianeta.
Manuel Felisi si confronta da anni con questo essenziale elemento di natura nella sua poetica, insieme al concetto di memoria.
Dopo “6.10.2010”, “Sinfonia” 2011 e “Spartito” 2016 l’acqua è nuovamente al centro della sua visione artistica ma questa volta si spinge ancor più al di là della possibilità di controllo dell’autore.
L’incontenibile forza d’azione dell’acqua si manifesta anche qui, seppur in modo estremamente delicato: i barattoli sembrano collocati a protezione della stanza dalla caduta della pioggia, che vi cade precisamente all’interno: i pigmenti di colore, residui inconsapevoli di una qualunque giornata di lavoro in atelier, sono raggiunti dalle gocce: è un incontro, i due elementi si toccano, si mischiano e come due anime si attraversano. Il tempo scorre, il controllo sullo spazio è venuto meno, c’è un senso di pienezza, l’acqua piovana continua il suo corso e il contenitore nulla può più per impedirlo: porta con sé la “memoria” del colore e trasborda, casualmente o causalmente, distendendosi nello spazio attorno, dipingendolo liberamente.
Lo studio dell’artista, rifugio di pensiero, si trasforma in occasione della settimana dell’architettura, dell’arredo e del design, da luogo in cui si crea a luogo che si è creato, spazio d’arte in senso puro e assoluto.
"La memoria dell'acqua è la presunta proprietà dell'acqua di mantenere un "ricordo" delle sostanze con cui è venuta in contatto…"
Siamo fatti in massima parte d’ acqua, come noi così il pianeta.
Manuel Felisi si confronta da anni con questo essenziale elemento di natura nella sua poetica, insieme al concetto di memoria.
Dopo “6.10.2010”, “Sinfonia” 2011 e “Spartito” 2016 l’acqua è nuovamente al centro della sua visione artistica ma questa volta si spinge ancor più al di là della possibilità di controllo dell’autore.
L’incontenibile forza d’azione dell’acqua si manifesta anche qui, seppur in modo estremamente delicato: i barattoli sembrano collocati a protezione della stanza dalla caduta della pioggia, che vi cade precisamente all’interno: i pigmenti di colore, residui inconsapevoli di una qualunque giornata di lavoro in atelier, sono raggiunti dalle gocce: è un incontro, i due elementi si toccano, si mischiano e come due anime si attraversano. Il tempo scorre, il controllo sullo spazio è venuto meno, c’è un senso di pienezza, l’acqua piovana continua il suo corso e il contenitore nulla può più per impedirlo: porta con sé la “memoria” del colore e trasborda, casualmente o causalmente, distendendosi nello spazio attorno, dipingendolo liberamente.
Lo studio dell’artista, rifugio di pensiero, si trasforma in occasione della settimana dell’architettura, dell’arredo e del design, da luogo in cui si crea a luogo che si è creato, spazio d’arte in senso puro e assoluto.
ATELIER FELISI Via Folli/ Sbodio 32 - Milano
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